Il forum di Planetmountain

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Dipende molto da zona a zona, secondo me.

Concordo. Noto che in zone più turistiche tendono a dare tempi più abbondanti.

sempre sbagliati. non mi ritrovo mai!

Comunque hanno cambiato approccio nel tempo: una volta erano larghi, ora sono sempre più stretti!

il.bruno ha scritto:Comunque hanno cambiato approccio nel tempo: una volta erano larghi, ora sono sempre più stretti!

una volta eravamo giovani, ora siamo sempre più vecchi

il Duca ha scritto:Dipende molto da zona a zona, secondo me.

come.i gradi in.falesia.

il.bruno ha scritto:Comunque hanno cambiato approccio nel tempo: una volta erano larghi, ora sono sempre più stretti!

E' perché va di moda il trèil rànning.

il.bruno ha scritto:Comunque hanno cambiato approccio nel tempo: una volta erano larghi, ora sono sempre più stretti!

Boh, dalle mie parti i cartelli sono sempre gli stessi da quando vado in montagna. Quelli che cadono a pezzi non vengono sostituiti ma lasciati morire sul posto, spesso dopo operazioni di sutura delle quali rimangono a testimonianza brandelli di fili di ferro arrugginito e cumuli di pietre atte a sostenere vecchi paletti ormai scomparsi. E a volte i tempi sono ricopiati a pennello sulla nuda roccia. Sempre larghi comunque, diciamo da pensionati che dopo una
vita in ufficio decidono di andare a bersi il taglio al rifugio. Con due pause pipì all'ora e sosta spuntino.

Beh, secondo me i cartelli non vanno dosati col passo di chi va su bene e veloce, ma è giusto che siano dosati su di un escursionista medio che magari va su per la prima volta. Tanto chi sa già dove va non ha bisogno del cartello col tempo. A volte esagerare un po' può anzi servire a togliere cattive idee a chi dovrebbe fermarsi al bar in paese.
E poi altrimenti come ci si può vantare di aver dimezzato i tempi

il.bruno ha scritto:Concordo. Noto che in zone più turistiche tendono a dare tempi più abbondanti.

quotone.
ma la mia domanda è:

mosse del genere non possono essere controproducenti per il sistema turistico

Danilo ha scritto:

il.bruno ha scritto:Concordo. Noto che in zone più turistiche tendono a dare tempi più abbondanti.

quotone.
ma la mia domanda è:

mosse del genere non possono essere controproducenti per il sistema turistico

No. Se scrivi 1 ora per il rifugio e il turista ci arriva (se ci arriva) dopo due ore, sarà bello incazzato.
Se invece scrivi 2 ore e ci metterà 1 ora e 59 minuti, brinderà il doppio sentendosi in forma.
Sembra una cazzata, ma se ci pensi è così. La gratificazione funziona.

Solitamente li trovo valutati così, tant'è che io che sono uno medio se non mediocre di solito sto abbastanza sotto (salvo svarioni del valutatore):

il Duca ha scritto:Beh, secondo me i cartelli non vanno dosati col passo di chi va su bene e veloce, ma è giusto che siano dosati su di un escursionista medio che magari va su per la prima volta. Tanto chi sa già dove va non ha bisogno del cartello col tempo. A volte esagerare un po' può anzi servire a togliere cattive idee a chi dovrebbe fermarsi al bar in paese.
E poi altrimenti come ci si può vantare di aver dimezzato i tempi

Dalle mie di parti le percorrenze indicate sulle tabelle S.A.T. (insomma, CAI de noaltri) sono larghe per chi viaggia (non io), un po' abbondanti per chi ha un minimo di gamba (io, ma a fatica), e giusti giusti per chi fa uscite una volta ogni...

Parere personale, quindi fallibile, e riferito alla media di quel che trovo indicato in giro.

Ps: in base alla mia risicatissima esperienza nei parchi naturali U.S.A., li i tempi indicati sulle tabelle e nei pieghevoli mi facevano sentire lo Jornet della situazione. Probabilmente (anzi, forse) così pensati per evitare che l'uomo medio sovrappeso americano si infilasse in escursioni da recupero con elicottero per sopravvenuta notte. Si insomma, erano larghi da paura.

climbalone ha scritto:No! Cosa sono, adesso non lo so,
sono solo il suono del mio passo...
E intanto il sole tra la nebbia filtra già...
Il giorno ... come sempre ... saràààààààààà.

impressionante

il Duca ha scritto:

Danilo ha scritto:

il.bruno ha scritto:Concordo. Noto che in zone più turistiche tendono a dare tempi più abbondanti.

quotone.
ma la mia domanda è:

mosse del genere non possono essere controproducenti per il sistema turistico

No. Se scrivi 1 ora per il rifugio e il turista ci arriva (se ci arriva) dopo due ore, sarà bello incazzato.
Se invece scrivi 2 ore e ci metterà 1 ora e 59 minuti, brinderà il doppio sentendosi in forma.
Sembra una cazzata, ma se ci pensi è così. La gratificazione funziona.

come ragionamento ci sta,l'appagamento è una cosa fondamentale nella vita ma io in questi due giorni di stop forumistico ho riflettuto a fondo su questo tema,ho intrapreso il ragionamento* che si adotta sui cartelli indicatori stradali/commerciali tipo,bennet a 2mn invece ce ne metti 5,texaco a 4 invece ce ne metti 10,zooland a 15 invece c'impieghi mezz'ora....
quelle piccole e innocue menzogne che magari risicando sul tempo attiri con maggior facilità il cliente




























*comunque,son problemi**







































** ...e anche belli grassi

Sui cartelli non dovrebbero esserci i tempi di percorrenza.
Direi di più: non dovrebbero esserci i cartelli.
Neanche i segnavia (di qualunque tipo).

Della serie TTT
Per cui non voto il sondaggio.
Ossequi.

Gongo
(presidente della Federazione Italiana Greppisti Anomali)
https://greppisti.altervista.org/