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(trovato)

Fatta il 21 agosto 2013, niente ferrata, tranquilli! Solo bellissima roccia con passaggi molto delicati.
Saliti per la via dei Primi Salitori e scesi per il Diedro via normale.

Pennabianca ha scritto:Fatta il 21 agosto 2013, niente ferrata, tranquilli! Solo bellissima roccia con passaggi molto delicati.
Saliti per la via dei Primi Salitori e scesi per il Diedro via normale.

Siete saliti in versante Valgrande?
Il 21 agosto può non esserci stata (strano!) ma l'8 settembre c'era di sicuro! E se non sbaglio dev'esser proprio per la via comune del diedro appoggiato da W, dalla falsa forc. dei Brentoni.
Come la mettiamo?

Ecco la spiegazione.
Lo stesso presidente del CAI di Vigo fa sapere che la ferrata è stata attrezzata provvisoriamente solo nell'ottica della salita di molte persone contemporaneamente nell'occasione del fumogeno del 150°. Pare che tutto sia stato rimosso.
Leggete la discussione intera sul forum di SentieriNatura:

http://www.sentierinatura.it/EasyNE2/GR ... 3&MODE=MSG

Svanito l'incubo di una ferrata mi rimangono alcune perplessità e mi vengono in mente un certo numero di considerazioni alla notizia di questa "ferrata provvisoria" obbligata da motivi di sicurezza e responsabilità penale...

Siete saliti in versante Valgrande?
Il 21 agosto può non esserci stata (strano!) ma l'8 settembre c'era di sicuro! E se non sbaglio dev'esser proprio per la via comune del diedro appoggiato da W, dalla falsa forc. dei Brentoni.
Come la mettiamo?

Siamo scesi per il diedro nord-ovest, penso che sia quello che arriva alla Forcella Valgrande... ma siamo saliti per lo spigolo Sud, si chiama la via dei Primi Salitori.

Sicuramente le guide hanno attrezzato con corde di nailon per assicurare la comitiva, attrezzano provvisoriamente ma poi tolgono tutto, so che lo fanno anche se non ho mai visto di persona.

A quanto pare, la ferraglia sembra essere ancora presente. Andate a leggere questo recente post: le corde si trovano sulla via normale da sud-ovest.

Il commento non sembrerebbe dar spazio a fraintendimenti: prendendo per buona fede quella del presidente del CAI di Vigo possibile che poi la abbiano riattrezzata? O magari che la riattrezzino ogni anno alla bisogna? Vediamo se interviene di nuovo, altrimenti sarebbe il caso di consultarlo...

kala ha scritto:Il commento non sembrerebbe dar spazio a fraintendimenti: prendendo per buona fede quella del presidente del CAI di Vigo possibile che poi la abbiano riattrezzata? O magari che la riattrezzino ogni anno alla bisogna? Vediamo se interviene di nuovo, altrimenti sarebbe il caso di consultarlo...

Ho contattato il presidente del CAI di Vigo che ha chiarito, in modo definitivo, la questione. Nell'altro forum ho riportato letteralmente la sua risposta.

Il tratto in questione, in passato, era stato attrezzato dai cacciatori. La sezione ha ricevuto delle segnalazioni sulla pericolosità di quel che restava di queste attrezzature. Dopo l'attrezzatura provvisoria dello scorso anno, il Presidente ha chiesto consulenza alle Guide Alpine, chiedendo come gestire la questione. Dalle Guide è nata una relazione che ha portato alla risistemazione delle attrezzature. Il lavoro è stato svolto dalle Guide, a conoscenza della sezione CAI locale e del Comune. Si tratta di due tratti, un di 20 m e l'altro di 60 m.

E non viene violato nemmeno il biodecalogo:

Si adopera, ovunque possibile, per dismettere le esistenti, con la sola eccezione di quelle di rilevante valore storico, e/o per la messa in sicurezza di particolari passaggi lungo itinerari molto frequentati.

Quel "molto frequentati" (sono davvero così tanti che salgono i Brentoni?) ha consentito il lavoro.

Non mi sarei mai aspettato che le guide alpine si adoperassero a ciò.

Maurus ha scritto:

kala ha scritto:Il commento non sembrerebbe dar spazio a fraintendimenti: prendendo per buona fede quella del presidente del CAI di Vigo possibile che poi la abbiano riattrezzata? O magari che la riattrezzino ogni anno alla bisogna? Vediamo se interviene di nuovo, altrimenti sarebbe il caso di consultarlo...

Ho contattato il presidente del CAI di Vigo che ha chiarito, in modo definitivo, la questione. Nell'altro forum ho riportato letteralmente la sua risposta.

Il tratto in questione, in passato, era stato attrezzato dai cacciatori. La sezione ha ricevuto delle segnalazioni sulla pericolosità di quel che restava di queste attrezzature. Dopo l'attrezzatura provvisoria dello scorso anno, il Presidente ha chiesto consulenza alle Guide Alpine, chiedendo come gestire la questione. Dalle Guide è nata una relazione che ha portato alla risistemazione delle attrezzature. Il lavoro è stato svolto dalle Guide, a conoscenza della sezione CAI locale e del Comune. Si tratta di due tratti, un di 20 m e l'altro di 60 m.

E non viene violato nemmeno il biodecalogo:

Si adopera, ovunque possibile, per dismettere le esistenti, con la sola eccezione di quelle di rilevante valore storico, e/o per la messa in sicurezza di particolari passaggi lungo itinerari molto frequentati.

Quel "molto frequentati" (sono davvero così tanti che salgono i Brentoni?) ha consentito il lavoro.

quindi si tratta del diedro della normale da ovest alla cima ovest e non dello spigolo sudest e/o della lunga cengia diagonale che partendo da ovest a questo si ricongiunge?

il diedro in se e per se non tanto, magari col bagnato, ma la sua parte terminale la ricordo su ghiahietto franoso e "poco simpatico". di tutti i danni possibili che avrebbero potuto fare mettendo cavi mi pare il minore:

hanno reso sentiero attrezzato (solo dove serve e quindi non una *ferrata* propriamente detta) l'accesso piu' semplice alla vetta, per quanto forse anacronistico si sarebbe potuto fare molto peggio.

C'è un FALSO, ed è che i tratti attrezzati siano brevi: se considerassimo per via normale il tratto dalla forcella alla cima sarebbero addirittura preponderanti.

C'è un punto OSCURO: non ho mai notato tracce di vecchie attrezzature dei cacciatori (che su di là andranno bendati e saltellando su un piede solo) e questo o perché sono recenti (?) o perché sono cosi "insicure" da non essere neppure visibili, a meno di una seria ricerca archeologica.

Ho infine un DUBBIO personale: che la (notevole???) frequentazione del monte giustifichi l'attrezzatura di una via normale che è decisamente fine a se stessa e proprio non si inserisce in un contesto di itinerari escursionistici di più ampio respiro (lafrequentazione degli altri sentieri attorno è rasentante lo zero).

Sicuramente al rifugio lì sotto saranno contenti.

kala ha scritto:C'è un FALSO, ed è che i tratti attrezzati siano brevi: se considerassimo per via normale il tratto dalla forcella alla cima sarebbero addirittura preponderanti.

C'è un punto OSCURO: non ho mai notato tracce di vecchie attrezzature dei cacciatori (che su di là andranno bendati e saltellando su un piede solo) e questo o perché sono recenti (?) o perché sono cosi "insicure" da non essere neppure visibili, a meno di una seria ricerca archeologica.

Ho infine un DUBBIO personale: che la (notevole???) frequentazione del monte giustifichi l'attrezzatura di una via normale che è decisamente fine a se stessa e proprio non si inserisce in un contesto di itinerari escursionistici di più ampio respiro (lafrequentazione degli altri sentieri attorno è rasentante lo zero).

Sicuramente al rifugio lì sotto saranno contenti.

hai ragione su tutto, ma avrebbero davvero potuto fare molto peggio. avessero attrezzato la cengia diagonale o lo spigolo sudest avrebbero creato un percorso il cui fine principale sarebbe stato il percorrerlo per il gusto di farlo, in questo modo hanno "messo in sicurezza" l'accesso normale. giusto o non giusto che sia a livello teorico, a livello pratico mi da un fastidio relativo invece negli altri due casi mi sarei informato sul costo di un flessibile a batteria

Dimenticavo: la curiosità personale di sapere QUANTO è costato e chi ha pagato, visto che il CAI di Vigo sembrava orientato verso altro tipo di interventi, e parimenti la curiosità di vedere la relazione tecnica delle guide e in sostanza in quali termini era stata loro posta la questione.

In ultimo (non finisco mai) chissà se c'è (lo chiedo da ignorante) una commissione tecnica centrale e/o regionale del CAI che prenda in esame tali interventi? Che è vero che la frequentazione va valutata caso per caso (i Brentoni non sono le Tre Cime) ma potrebbe anche esser pericoloso lasciare che ogni sezione si arrangi da se in casi così border line come questo. Magari bastava rimuovere le attrezzature dei cacciatori (??)

kala ha scritto:C'è un FALSO, ed è che i tratti attrezzati siano brevi: se considerassimo per via normale il tratto dalla forcella alla cima sarebbero addirittura preponderanti.

Fermo restando l'evidente idiozia dell'opera comunque sia, la cui genesi par di capire si possa identificare nell'altrettanto idiota iniziativa delle 150 cime (nessuno potrà spiegarmene un senso diverso dalla sterile autocelebrazione), c'è da dire che il fantomatico diedro sbuca in cresta all'anticima.
Anche se per qualche insondabile motivo quasi tutti si fermano là, la vera cima dei Brentoni è quella successiva ad Est, facilmente raggiungibile per percorso libero e gradevole. Onde per cui, considerando il tratto dalla forcella alla vera cima, i tratti attrezzati non sono preponderanti.

Senti, non cerchiamo l'uovo nel pelo, stan tutti sempre parlando (lo sai e lo dice esplicitamente il pres.cai.vigo) della cima ovest, o anticima chedirsivoglia

kala ha scritto:Dimenticavo: la curiosità personale di sapere QUANTO è costato e chi ha pagato, visto che il CAI di Vigo sembrava orientato verso altro tipo di interventi, e parimenti la curiosità di vedere la relazione tecnica delle guide e in sostanza in quali termini era stata loro posta la questione.

In ultimo (non finisco mai) chissà se c'è (lo chiedo da ignorante) una commissione tecnica centrale e/o regionale del CAI che prenda in esame tali interventi? Che è vero che la frequentazione va valutata caso per caso (i Brentoni non sono le Tre Cime) ma potrebbe anche esser pericoloso lasciare che ogni sezione si arrangi da se in casi così border line come questo. Magari bastava rimuovere le attrezzature dei cacciatori (??)

bene, hai ragione, e dunque? (oltre a non rinnovare la tessera, va da se' )

e' chiaro che sei molto incazzato, molto piu' di me, ma... in concreto?

kala ha scritto:In ultimo (non finisco mai) chissà se c'è (lo chiedo da ignorante) una commissione tecnica centrale e/o regionale del CAI che prenda in esame tali interventi? Che è vero che la frequentazione va valutata caso per caso (i Brentoni non sono le Tre Cime) ma potrebbe anche esser pericoloso lasciare che ogni sezione si arrangi da se in casi così border line come questo. Magari bastava rimuovere le attrezzature dei cacciatori (??)

Non ne so molto di questioni normative, ma mi sembra di aver capito che ogni sentiero (attrezzato e non) deve avere un'autorizzazione dalla commissione regionale. Ogni regione, infatti, ha un suo catasto sentieri (ad esempio quello della regione FVG consultabile on-line).

Per la regione Veneto, la legge regionale 33/2002, articolo 113, recita:

La realizzazione di nuovi sentieri alpini, di impianti fissi di sicurezza complementari ai medesimi o di vie ferrate è condizionata all'approvazione dei relativi progetti da parte della commissione regionale di cui all'articolo 123, che può formulare osservazioni, determinare o suggerire criteri tecnici da seguire per la loro attuazione e gestione, anche con riferimento alle caratteristiche delle attrezzature, degli impianti fissi e dei materiali.

Quindi, immagino, le guide devono aver ottenuto questa autorizzazione.

uli ha scritto:bene, hai ragione, e dunque? (oltre a non rinnovare la tessera, va da se' )

e' chiaro che sei molto incazzato, molto piu' di me, ma... in concreto?

uli, lo so che non te l'ha mai detto nessuno e mi scuso, ma non hai capito una mazza

e cosa c'e' da capire? cosi' va il mondo... e non da oggi

poi, oh... puoi pure spiegare, neh