Incondizionato NO alla caccia

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

Messaggioda nuvolarossa » mar set 21, 2010 11:38 am

-frollo- ha scritto:la caccia, così come la pesca sono giusti quando seguono la normativa vigente (che ripeto può cmq essere migliorata)... :roll:


Mi sembra lo stesso ragionamento di quei giudici iraniani che hanno condannato alla lapidazione la donna presunta adultera. La pena è giusta in quanto segue la nostra normativa vigente.

Ma come si fa ad essere così ottusi? Il fatto che qualcosa sia regolamentato non lo rende ipso facto giusto o sbagliato. Semmai sarà la sua sostanza a farlo...
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Messaggioda mcorobic » mar set 21, 2010 13:25 pm

No incondizionato alla caccia.

Sono estremista, i cacciatori sono tutti ******* e i mussulmani sono brave persone.
Brucia le chiese come in Norvegia dove il Black Metal prega.
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Messaggioda grip » mar set 21, 2010 13:42 pm

io vado a Passere chi viene con me???

se spara un colpo per ciascuno!!

ok??
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Messaggioda Salmix » mar set 21, 2010 16:11 pm

grip ha scritto:io vado a Passere chi viene con me???

se spara un colpo per ciascuno!!

ok??


Io vengo!!! Questo è il tipo di caccia che fa per me .... però sembra che ci sia un sacco di gente che è incondizionatamente contro la caccia...si vede che non tutti hanno gli stessi gusti in fatto di "sport"...ahahahah :lol: ...
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Messaggioda skwattrinated » mar set 21, 2010 17:56 pm

grip ha scritto:io vado a Passere chi viene con me???

se spara un colpo per ciascuno!!

ok??


Occhio invece a non trovarti alle spalle un Padulo... :twisted:
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Messaggioda m1rkoA3 » gio set 23, 2010 7:21 am

mcorobic ha scritto:No incondizionato alla caccia.

Sono estremista, i cacciatori sono tutti ******* e i mussulmani sono brave persone.


non tutti sono preparati o hanno conoscenze relative a questa materia (primo esempio sono io)... ma chi per principio dice NO senza conoscere nulla di come funzioni a me da fastidio..

Sono praticamente ingnorante in questa materia ma ci metto poco a capire che i post scritti da salmix sono corretti... insomma c'è gente che studia anni e che poi lavora x anni a studiare i movimenti della fauna ... se dicono che tot capi vanno abbattuti non lo dicono per sport..ma xkè sotto ci son degli studi e quella è evidentemente la soluzione corretta di affrontare un determinato problema...

smettiamola di dire NO NO e NO solo x il gusto di farlo... è x questo che l'Italia non va avanti ... :evil:
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio set 23, 2010 9:35 am

ogni anno appare un topico fotocopia ed ogni anno le stesse domande e risposte, che appaiono più che altro delle enunciazioni di postulati...


in breve (che ogni anno ci scriviamo addosso sempre le stesse cose...) e soprattutto, ragionando da un pdv TECNICO.
se si ragiona da un pdv ETICO, la discussione non ha senzo (= credoindio/noncredoindio)

Picchio ha scritto: . Semplicemente trovo assurdo e anacronistico che vi siano allevamenti di selvaggina, che viene liberata solo per dare sfogo alle manie della lobby dei cacciatori, e trovo ancor più assurdo che questa selvaggina sia ritenuta non sufficiente e così diventa cacciabile anche altra fauna ....


l'immissione di pronta-caccia potenzialmente farebbe danni in quanto entra in competizione con le popolazioni residenti; in pratica, essendo i lanci effettuati su lande a monocultura, ovvero ambienti talmente semplificati da essere estremamente poveri di sspp, il danno è limitato.
effetto collaterale è che il prontacaccia costituisce un pabulum facilmente predabile da volpi ed altri predatori opportunisti, contribuendo talora a mantenere sul territorio uno stock eccessivo di questi.

pel resto... se uno si diverte a sparacchiare ad una povera pseudogallina lanciata la sera prima... perchè glielo vuoi vietare???

Picchio ha scritto: Quando leggo che gli Aironi e Cormorani e anche i Gabbiani sono in sovrannumero mi viene da ridere. Sono in sovrannumero perchè c'è così tanta abbondanza di pesce oppure perchè l'ambiente è talmente degradato che non hanno predatori? I Cormorani non è mai stato completamente dimostrato che costituiscano un danno

comebensai, le sspp opportuniste sono plastiche ed hanno ottima capacità di adattamento alle modifiche ambientali.
ergo, come tu dici, laridi, ardeidi, corvidi ed il cormorano hanno costituito popolazioni cospicue occupando nicchie che si sono liberate o si sono create a causa della semplificazione ambientale ecc...
in taluni casi però, qualora i danni siano accertati, è l'uomo, ovvero chi ha modificato l'ambiente, a dover spendere "energia" per mantenere un equilibrio.

in merito al comorano, in merito al quale sono sensibile, mi permetto di dire che i danni li fa.
tralasciando l'aspetto degli ambiti commerciali, il pelecanide ha imparato a colonizzare ambiti che non gli sono propri a causa della regimazione dei fiumi alpini che vengono mantenuti in perenne magra (e mi fermo chè il discorso si allarga).
allora, ti chiedo, se in un ambiente modificato si cerca di ricostiutire popolazioni di marmorata e temolo ed il cormorano ti spazzola via tutto (soprattutto dalle aree dove è vietata la pesca o almeno il prelievo) secondo te sarebbe immorale contrastarlo? cioè, io dovrei vedermi i temoli (autoctoni) decimati da un elemento ALLOCTONO in area prelapina come il cormorano???
mi permetto altresì di farti presente che nella civilissima nord europa, prima della Exxon Valdez e delle foto col cormorano incatramato, le popolazioni di cormorano erano sempre tenute sotto controllo a causa delle interazioni con la pesca professionale.
ovvero, non veniva cacciato più di tanto (che peraltro non serve UNCAZZO perchè il cormorano arriva difficilmente a tiro di munizione spezzata ed ha la pelle dura.... gli devi tirare con una carabina) ma venivano controllati i siti di riproduzione lasciando un uovo per nido e/o sostituendo l'uovo con un uovo sterile.
credi che il mantenimento di una popolazione animale entro un certo stock sia un'azione che l'uomo possa fare o no?
io credo che sia un'operazione che l'uomo DEBBA fare; ed assai semplicemente perchè è lui la causa del degrado ambientale che determina una pullulazioni/invasioni/occupazioni di habitats non tradizionali.
se mi dici "lasciamo che la natura faccia il suo corso" , scusa, ma il tuo pensiero è limitato da una visione disneyana della natura.

Picchio ha scritto: Dunque il problema delle popolazioni di Cinghiali, Storni, Aironi ecc. lo affrontiamo facendo sparare i cacciatori, o sarebbe forse meglio che i piani regolatori dei Comuni prevedessero la conservazione dell'ambiente e della biodiversità, e le politiche ambientali su scala nazionale favorissero la reintroduzione dei predatori, la conservazione dei boschi :?: , la rinaturazione delle aree abbandonate, e la formazione culturale in questo senso dei cittadini?


il discorso si amplierbbe a dismisura; troppo.
in via di principio quanto tu affermi non è errato, MA:
- di bosco neabbiamo tantissimo in più rispetto al passato; ed è anche per questo che molte sspp animali sono più presenti che in passato;
- la qualità ambientale non è semprte delle migliori; ma ti assicuro che i costi per il miglioramento di un ettaro di sup. forestale, per ricreare un'area umida o una preteria arida, sono non indifferenti.
-i grandi carnivori predatori sono un lusso per un ambiente antropizzato o degradato; e sono la ciliegina sulla torta della piramide alimentare; ovvero la loro reitroduzione è difficile e costosa.
ossrva un po' il progetto orso con tutte le critiche, i costi, le opposizioni anche in questo forum... (mediamente dettate da crassa ignoranza).
è corretto auspicare il ritorno del grosso predatore; ma è un quid in più, non è quello che fa la differenza.
il controllo numerico delle popolazioni di ungulati sulle alpi dovrebbe essere eseguito comunque
orno o non orso.
lupo o non lupo.
perchè?
perchè da alcune decine di migliaia di anni ci abitiamo anche noi umani che siamo un po' invasivi ed abbiamo certe necessità.

la famigerata CACCIA IN DEROGA sarebbe stata concepita per limitare danni da certe popolazioni animali in ambiti agricoli; o su altre popolazioni animali.
per me la caccia in deroga al cormorano sarebbe benvenuta; che di fatto non comporterebbe abbattimenti più di tanto, ma semplice disturbo alla sua attività alimentare e quindi verrebbe respinto alle aree lagunari e costiere, distante dalle aree prealpina ed alpina.
anche l'airone purtroppo in determinate situazioni è indesiderabile; ma lo sai che da anni ormai arriva fino a cortina in inverno?
e sai perchè?
perchè è più facile farsi una scorpacciata di trotine, sotto la neve, in un torrente in iper magra a causa dell'ENEL, che cacciare lungo i fiumi di pianura.

purtroppo per interessi di parte (...) spesso le regioni concedono la caccia in delega a sspp che non cagionano danni; e se sei informato spesso certe deroghe sono contestate in primis da moltissimi cacciatori.
la caccia ai migratori? sono d'accordo con te.
ma se parliamo di caccia alle sspp stanziali, no.
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda giorgiolx » gio set 23, 2010 9:51 am

Drugo Lebowsky ha scritto:- di bosco neabbiamo tantissimo in più rispetto al passato; ed è anche per questo che molte sspp animali sono più presenti che in passato;


questo punto però è abbastanza chiave...parlo per il mio paese.
Ci sono più cervi e camosci? grazie al caz...prima i contadini si spingevano anche fino a 2000 metri...adesso i paesi sono sempre più aggrediti da boschi incolti
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Messaggioda skwattrinated » gio set 23, 2010 10:31 am

E poi arrivano LORO :twisted: :

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Messaggioda skwattrinated » gio set 23, 2010 10:32 am

Facezie a parte, il Drugo ha spiegato bene anche la mia posizione :oops: , grazie...
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Messaggioda cicot » gio set 23, 2010 11:32 am

per me no incodizionato a lasciare armi in mano a vecchi rincoglioniti con la cataratta e giovani baldanzosi sparatutto.
Per il resto provengo da una famiglia di cacciatori, amo scofanare la cacciagione ma personalmente non mi è mai interessato sprecare il mio tempo per correre dietro ai pennuti, lo lascio volentieri agli altri.
Mi girano le palle però rischiare le chiappe (e "fischi" ne ho già sentiti nei boschi) e incontrare persone - non tutte sane- che girano armate sopratutto quando si tratta di zone fortemente antropizzate e frequentate (colline di torino).
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Salmix » gio set 23, 2010 14:44 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:ogni anno appare un topico fotocopia ed ogni anno le stesse domande e risposte, che appaiono più che altro delle enunciazioni di postulati...


in breve (che ogni anno ci scriviamo addosso sempre le stesse cose...) e soprattutto, ragionando da un pdv TECNICO.
se si ragiona da un pdv ETICO, la discussione non ha senzo (= credoindio/noncredoindio)

Picchio ha scritto: . Semplicemente trovo assurdo e anacronistico che vi siano allevamenti di selvaggina, che viene liberata solo per dare sfogo alle manie della lobby dei cacciatori, e trovo ancor più assurdo che questa selvaggina sia ritenuta non sufficiente e così diventa cacciabile anche altra fauna ....


l'immissione di pronta-caccia potenzialmente farebbe danni in quanto entra in competizione con le popolazioni residenti; in pratica, essendo i lanci effettuati su lande a monocultura, ovvero ambienti talmente semplificati da essere estremamente poveri di sspp, il danno è limitato.
effetto collaterale è che il prontacaccia costituisce un pabulum facilmente predabile da volpi ed altri predatori opportunisti, contribuendo talora a mantenere sul territorio uno stock eccessivo di questi.

pel resto... se uno si diverte a sparacchiare ad una povera pseudogallina lanciata la sera prima... perchè glielo vuoi vietare???

Picchio ha scritto: Quando leggo che gli Aironi e Cormorani e anche i Gabbiani sono in sovrannumero mi viene da ridere. Sono in sovrannumero perchè c'è così tanta abbondanza di pesce oppure perchè l'ambiente è talmente degradato che non hanno predatori? I Cormorani non è mai stato completamente dimostrato che costituiscano un danno

comebensai, le sspp opportuniste sono plastiche ed hanno ottima capacità di adattamento alle modifiche ambientali.
ergo, come tu dici, laridi, ardeidi, corvidi ed il cormorano hanno costituito popolazioni cospicue occupando nicchie che si sono liberate o si sono create a causa della semplificazione ambientale ecc...
in taluni casi però, qualora i danni siano accertati, è l'uomo, ovvero chi ha modificato l'ambiente, a dover spendere "energia" per mantenere un equilibrio.

in merito al comorano, in merito al quale sono sensibile, mi permetto di dire che i danni li fa.
tralasciando l'aspetto degli ambiti commerciali, il pelecanide ha imparato a colonizzare ambiti che non gli sono propri a causa della regimazione dei fiumi alpini che vengono mantenuti in perenne magra (e mi fermo chè il discorso si allarga).
allora, ti chiedo, se in un ambiente modificato si cerca di ricostiutire popolazioni di marmorata e temolo ed il cormorano ti spazzola via tutto (soprattutto dalle aree dove è vietata la pesca o almeno il prelievo) secondo te sarebbe immorale contrastarlo? cioè, io dovrei vedermi i temoli (autoctoni) decimati da un elemento ALLOCTONO in area prelapina come il cormorano???
mi permetto altresì di farti presente che nella civilissima nord europa, prima della Exxon Valdez e delle foto col cormorano incatramato, le popolazioni di cormorano erano sempre tenute sotto controllo a causa delle interazioni con la pesca professionale.
ovvero, non veniva cacciato più di tanto (che peraltro non serve UNCAZZO perchè il cormorano arriva difficilmente a tiro di munizione spezzata ed ha la pelle dura.... gli devi tirare con una carabina) ma venivano controllati i siti di riproduzione lasciando un uovo per nido e/o sostituendo l'uovo con un uovo sterile.
credi che il mantenimento di una popolazione animale entro un certo stock sia un'azione che l'uomo possa fare o no?
io credo che sia un'operazione che l'uomo DEBBA fare; ed assai semplicemente perchè è lui la causa del degrado ambientale che determina una pullulazioni/invasioni/occupazioni di habitats non tradizionali.
se mi dici "lasciamo che la natura faccia il suo corso" , scusa, ma il tuo pensiero è limitato da una visione disneyana della natura.

Picchio ha scritto: Dunque il problema delle popolazioni di Cinghiali, Storni, Aironi ecc. lo affrontiamo facendo sparare i cacciatori, o sarebbe forse meglio che i piani regolatori dei Comuni prevedessero la conservazione dell'ambiente e della biodiversità, e le politiche ambientali su scala nazionale favorissero la reintroduzione dei predatori, la conservazione dei boschi :?: , la rinaturazione delle aree abbandonate, e la formazione culturale in questo senso dei cittadini?


il discorso si amplierbbe a dismisura; troppo.
in via di principio quanto tu affermi non è errato, MA:
- di bosco neabbiamo tantissimo in più rispetto al passato; ed è anche per questo che molte sspp animali sono più presenti che in passato;
- la qualità ambientale non è semprte delle migliori; ma ti assicuro che i costi per il miglioramento di un ettaro di sup. forestale, per ricreare un'area umida o una preteria arida, sono non indifferenti.
-i grandi carnivori predatori sono un lusso per un ambiente antropizzato o degradato; e sono la ciliegina sulla torta della piramide alimentare; ovvero la loro reitroduzione è difficile e costosa.
ossrva un po' il progetto orso con tutte le critiche, i costi, le opposizioni anche in questo forum... (mediamente dettate da crassa ignoranza).
è corretto auspicare il ritorno del grosso predatore; ma è un quid in più, non è quello che fa la differenza.
il controllo numerico delle popolazioni di ungulati sulle alpi dovrebbe essere eseguito comunque
orno o non orso.
lupo o non lupo.
perchè?
perchè da alcune decine di migliaia di anni ci abitiamo anche noi umani che siamo un po' invasivi ed abbiamo certe necessità.

la famigerata CACCIA IN DEROGA sarebbe stata concepita per limitare danni da certe popolazioni animali in ambiti agricoli; o su altre popolazioni animali.
per me la caccia in deroga al cormorano sarebbe benvenuta; che di fatto non comporterebbe abbattimenti più di tanto, ma semplice disturbo alla sua attività alimentare e quindi verrebbe respinto alle aree lagunari e costiere, distante dalle aree prealpina ed alpina.
anche l'airone purtroppo in determinate situazioni è indesiderabile; ma lo sai che da anni ormai arriva fino a cortina in inverno?
e sai perchè?
perchè è più facile farsi una scorpacciata di trotine, sotto la neve, in un torrente in iper magra a causa dell'ENEL, che cacciare lungo i fiumi di pianura.

purtroppo per interessi di parte (...) spesso le regioni concedono la caccia in delega a sspp che non cagionano danni; e se sei informato spesso certe deroghe sono contestate in primis da moltissimi cacciatori.
la caccia ai migratori? sono d'accordo con te.
ma se parliamo di caccia alle sspp stanziali, no.


SUPER EXTRA MEGA QUOTONE AL DRUGO che ha spiegato la questione in modo impeccabile :!: :!:

P.S. Evidentemente il Drugo va a pesca e ama l' ambiente e la sua terra e per questo si informa senza pregiudizi e controbatte con sana e innappuntabile razionalità....
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio set 23, 2010 15:27 pm

Salmix ha scritto:[P.S. Evidentemente il Drugo va a pesca....


:smt003



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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda nuvolarossa » gio set 23, 2010 16:35 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:ogni anno appare un topico fotocopia ed ogni anno le stesse domande e risposte, che appaiono più che altro delle enunciazioni di postulati...


in breve (che ogni anno ci scriviamo addosso sempre le stesse cose...) e soprattutto, ragionando da un pdv TECNICO.
se si ragiona da un pdv ETICO, la discussione non ha senzo (= credoindio/noncredoindio)

Picchio ha scritto: . Semplicemente trovo assurdo e anacronistico che vi siano allevamenti di selvaggina, che viene liberata solo per dare sfogo alle manie della lobby dei cacciatori, e trovo ancor più assurdo che questa selvaggina sia ritenuta non sufficiente e così diventa cacciabile anche altra fauna ....


l'immissione di pronta-caccia potenzialmente farebbe danni in quanto entra in competizione con le popolazioni residenti; in pratica, essendo i lanci effettuati su lande a monocultura, ovvero ambienti talmente semplificati da essere estremamente poveri di sspp, il danno è limitato.
effetto collaterale è che il prontacaccia costituisce un pabulum facilmente predabile da volpi ed altri predatori opportunisti, contribuendo talora a mantenere sul territorio uno stock eccessivo di questi.

pel resto... se uno si diverte a sparacchiare ad una povera pseudogallina lanciata la sera prima... perchè glielo vuoi vietare???

Picchio ha scritto: Quando leggo che gli Aironi e Cormorani e anche i Gabbiani sono in sovrannumero mi viene da ridere. Sono in sovrannumero perchè c'è così tanta abbondanza di pesce oppure perchè l'ambiente è talmente degradato che non hanno predatori? I Cormorani non è mai stato completamente dimostrato che costituiscano un danno

comebensai, le sspp opportuniste sono plastiche ed hanno ottima capacità di adattamento alle modifiche ambientali.
ergo, come tu dici, laridi, ardeidi, corvidi ed il cormorano hanno costituito popolazioni cospicue occupando nicchie che si sono liberate o si sono create a causa della semplificazione ambientale ecc...
in taluni casi però, qualora i danni siano accertati, è l'uomo, ovvero chi ha modificato l'ambiente, a dover spendere "energia" per mantenere un equilibrio.

in merito al comorano, in merito al quale sono sensibile, mi permetto di dire che i danni li fa.
tralasciando l'aspetto degli ambiti commerciali, il pelecanide ha imparato a colonizzare ambiti che non gli sono propri a causa della regimazione dei fiumi alpini che vengono mantenuti in perenne magra (e mi fermo chè il discorso si allarga).
allora, ti chiedo, se in un ambiente modificato si cerca di ricostiutire popolazioni di marmorata e temolo ed il cormorano ti spazzola via tutto (soprattutto dalle aree dove è vietata la pesca o almeno il prelievo) secondo te sarebbe immorale contrastarlo? cioè, io dovrei vedermi i temoli (autoctoni) decimati da un elemento ALLOCTONO in area prelapina come il cormorano???
mi permetto altresì di farti presente che nella civilissima nord europa, prima della Exxon Valdez e delle foto col cormorano incatramato, le popolazioni di cormorano erano sempre tenute sotto controllo a causa delle interazioni con la pesca professionale.
ovvero, non veniva cacciato più di tanto (che peraltro non serve UNCAZZO perchè il cormorano arriva difficilmente a tiro di munizione spezzata ed ha la pelle dura.... gli devi tirare con una carabina) ma venivano controllati i siti di riproduzione lasciando un uovo per nido e/o sostituendo l'uovo con un uovo sterile.
credi che il mantenimento di una popolazione animale entro un certo stock sia un'azione che l'uomo possa fare o no?
io credo che sia un'operazione che l'uomo DEBBA fare; ed assai semplicemente perchè è lui la causa del degrado ambientale che determina una pullulazioni/invasioni/occupazioni di habitats non tradizionali.
se mi dici "lasciamo che la natura faccia il suo corso" , scusa, ma il tuo pensiero è limitato da una visione disneyana della natura.

Picchio ha scritto: Dunque il problema delle popolazioni di Cinghiali, Storni, Aironi ecc. lo affrontiamo facendo sparare i cacciatori, o sarebbe forse meglio che i piani regolatori dei Comuni prevedessero la conservazione dell'ambiente e della biodiversità, e le politiche ambientali su scala nazionale favorissero la reintroduzione dei predatori, la conservazione dei boschi :?: , la rinaturazione delle aree abbandonate, e la formazione culturale in questo senso dei cittadini?


il discorso si amplierbbe a dismisura; troppo.
in via di principio quanto tu affermi non è errato, MA:
- di bosco neabbiamo tantissimo in più rispetto al passato; ed è anche per questo che molte sspp animali sono più presenti che in passato;
- la qualità ambientale non è semprte delle migliori; ma ti assicuro che i costi per il miglioramento di un ettaro di sup. forestale, per ricreare un'area umida o una preteria arida, sono non indifferenti.
-i grandi carnivori predatori sono un lusso per un ambiente antropizzato o degradato; e sono la ciliegina sulla torta della piramide alimentare; ovvero la loro reitroduzione è difficile e costosa.
ossrva un po' il progetto orso con tutte le critiche, i costi, le opposizioni anche in questo forum... (mediamente dettate da crassa ignoranza).
è corretto auspicare il ritorno del grosso predatore; ma è un quid in più, non è quello che fa la differenza.
il controllo numerico delle popolazioni di ungulati sulle alpi dovrebbe essere eseguito comunque
orno o non orso.
lupo o non lupo.
perchè?
perchè da alcune decine di migliaia di anni ci abitiamo anche noi umani che siamo un po' invasivi ed abbiamo certe necessità.

la famigerata CACCIA IN DEROGA sarebbe stata concepita per limitare danni da certe popolazioni animali in ambiti agricoli; o su altre popolazioni animali.
per me la caccia in deroga al cormorano sarebbe benvenuta; che di fatto non comporterebbe abbattimenti più di tanto, ma semplice disturbo alla sua attività alimentare e quindi verrebbe respinto alle aree lagunari e costiere, distante dalle aree prealpina ed alpina.
anche l'airone purtroppo in determinate situazioni è indesiderabile; ma lo sai che da anni ormai arriva fino a cortina in inverno?
e sai perchè?
perchè è più facile farsi una scorpacciata di trotine, sotto la neve, in un torrente in iper magra a causa dell'ENEL, che cacciare lungo i fiumi di pianura.

purtroppo per interessi di parte (...) spesso le regioni concedono la caccia in delega a sspp che non cagionano danni; e se sei informato spesso certe deroghe sono contestate in primis da moltissimi cacciatori.
la caccia ai migratori? sono d'accordo con te.
ma se parliamo di caccia alle sspp stanziali, no.



Tutto giusto, tutto vero.

Sono operazioni che l'uomo DEVE fare.

Ma di sicuro non devono essere lasciate fare a chi:

si diverte a sparacchiare ad una povera pseudogallina lanciata la sera prima...
o (aggiungo io) ad un ungulato malato o sano ma in soprannumero.

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Messaggioda il Duca » gio set 23, 2010 18:21 pm

mcorobic ha scritto:No incondizionato alla caccia.

Sono estremista, i cacciatori sono tutti ******* e i mussulmani sono brave persone.


Tutti??? :?:

Generalizzare così mi sembra un po' un'idiozia. Come dimostra esattamente il tuo esempio.
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Messaggioda il Duca » gio set 23, 2010 18:23 pm

e comunque, per essere onesti...

una polenta e camoscio condita con del buon barolo, ogni tanto ci sta :wink:
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio set 23, 2010 18:56 pm

nuvolarossa ha scritto:NO ALLA CACCIA COME ATTIVITA' LUDICO RICREATIVA.


eccerto.
se sei contrario da un pdv etico, sei contrario e basta.
come uno che ha fede in dio o allah o nella fata turchina.
come me che credo nel prosecco.

ma se ragioniamo su "fattibilità" / <=> / "necessità" di una qls pratica venatoria, il discorso si pone su basi tecnico-gestionali (...).
oppure non si pone e stop.
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Salmix » gio set 23, 2010 21:30 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:NO ALLA CACCIA COME ATTIVITA' LUDICO RICREATIVA.


come uno che ha fede in dio o allah o nella fata turchina.
come me che credo nel prosecco.


Scusa ma mi sembra offensivo paragonare Dio o Allah con il PROSECCO....a differenza degli altri due il PROSECCO è realmente di-vino... :lol:....che battuta del c***o...
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Messaggioda nemesis84 » gio set 23, 2010 23:52 pm

detto in maniera egregia Drugo Lebowsky, è necessario discriminare l'etica dalla sostenibilità/impatto, altrimenti si rischia mescolando le due cose di non capire cosa si sta argomentando.

Per il resto quello che ha detto Drugo è in linea con il mio pensiero, non serve aggiungere altro.



P.S. del drugo apprezzo anche la pesca, in quanto è cosa nota che solo la mosca vale (possibilmente autocostruita), tutto il resto è per FP (

FrociPescatori) :lol:
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Messaggioda Picchio » ven set 24, 2010 1:14 am

Drugo ha espresso e motivato una serie di concetti che costituiscono un ottimo punto di partenza (o di arrivo?) nella discussione su questo ritrito argomento, pur con qualche distinguo.
Mi pare però di capire che la sequenza logica proposta sia la seguente:
1)l'uomo ha creato degli squilibri nell'ambiente;
2)da questi squilibri deriva che le popolazioni di alcune specie animali sono aumentate in modo incontrollabile mentre altre specie sono scomparse o stanno scomparendo;
3)per contrastare le sovrappopolazioni di determinate specie si può ricorrere alla caccia e anzi pare non vi siano altre soluzioni.

Fermo restando che tutto ciò sarebbe molto bello se non vi fossero i cacciatori sparatutto che si divertono ad ammazzare per il gusto di farlo (e mi sembra che su questo punto siamo quasi tutti contrari), resta da chiedersi se sia efficace questo tipo di caccia di selezione che serve per contenere l'espansione di certe specie a danno magari di altre.
Sono anni che la cosiddetta caccia in deroga viene praticata e mi sembra di poter dire che risultati non ce ne siano, se non che tutti gli anni c'è sempre la solita prassi di censire le specie e stabilire quanti capi vadano abbattuti, in quale posto e ad opera di chi. Ossia la soluzione al problema non arriva, facciamo l'esempio di molte specie di ungulati e del cinghiale: le popolazioni crescono nonostante l'attività dei cacciatori. Allora se quest'attività deve diventare una semper, per me è facile dedurre che non è la maniera di contenere le popolazioni di certe specie.
Ritornare agli equilibri originari è impossibile, ma è altrettanto bizzarro voler risolvere il problema solo con la caccia; probabilmente vi sono altre vie da percorrere parallelamente alla caccia (favorire il ritorno di predatori come lupi, linci e rapaci?) per ridurre sempre di più il ricorso alla caccia come metodo di controllo.
Quindi l'impressione è che lo status quo non dispiaccia alla lobby dei cacciatori; già in generale la caccia in deroga è un concetto travisato al punto che siamo stati smazzolati dai nostri fratelli europei con procedure di infrazione e relative sanzioni, e ciononostante c'è sempre qualche Regione (Lombardia, Veneto?) che tenta di farsi le leggi in casa. La legge anzi dimostra tutta la sua inefficacia se continua a permettere la caccia ai migratori (ad esempio i piccoli passeriformi che tanto piacciono ai bresciani con la polenta) e non trova la maniera di mettere d'accordo tutte le Regioni (che ricordo hanno facoltà di stabilire calendari venatori e specie cacciabili), per arrivare all'obiettivo di ridurre lo squilibrio ambientale riguardo al quale abbiamo sviluppato la nostra discussione. La legge (che qualcuno qui scrive ritenere giusta e rigorosa) ha permesso negli anni di mischiare le esigenze di tutela dell'ambiente con le pretese di chi l'ambiente è disposto a devastarlo per il proprio personale divertimento, ma per fortuna il fenomeno è in netta riduzione (nonostante le proposte aberranti di una parte della classe politica).

Giusto, abbiamo (volontariamente?) forse tralasciato di discutere del peso politico di certe decisioni (il cognome Orsi vi dice nulla?). Altro che tutela dell'ambiente.

Quindi a me sta bene quello che viene condiviso dai più, ossia che la caccia può essere un metodo di contenimento e controllo delle popolazioni di molte specie animali, ungulati e cinghiali per fare un esempio. Conosco personalmente cacciatori che non praticano altro che la caccia a queste specie, di concerto con i vari enti provinciali e regionali i quali peraltro vengono sistematicamente subissati di richieste dagli agricoltori, stanchi delle scorribande dei cinghiali nei loro campi. Non condivido, ma non li biasimo, così come non ho mai biasimato i miei zii che cacciavano fagiani e lepri; semplicemente nel 2010 non ce n'è bisogno: non è un problema alimentare e la carne si può comperare al supermercato.
Ma:
1)molte specie (fagiani, pernici, quaglie) vengono tuttora allevate al fine di aumentare la quantità di selvaggina cacciabile;
2)la caccia da sola non può essere l'unica soluzione per ridurre le popolazioni più numerose e dannose;
3)le Regioni hanno troppe facoltà di farsi le leggi in casa e delegare controllo e coordinamento delle attività, tant'è che mi sembra che i cacciatori non abbiano di che lamentarsi per quello che riescono a ottenere dagli enti locali;
4)alla data del 19 settembre 2010 nelle valli di Carpi c'erano pochi modenesi e molti provenienti da altre regioni per far fuori Anatre e magari anche qualche Beccaccino, visto che si dice che siano così prelibati; altro che selezione.

Se la caccia può essere un mezzo per riportare un po' di ordine e di equilibrio ambientale posso anche discutere; però una volta raggiunto l'obiettivo le doppiette poi non devono più sparare.
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