Appennino Umbro Marchigiano

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

Appennino Umbro Marchigiano

Messaggioda granparadiso » ven nov 14, 2008 22:35 pm

23 Novembre 2008, tutti a Colfiorito!
La Regione Marche, con i decreti n. 96/VAA e 97/VAA del 12.09.2008, ha espresso giudizio positivo di
compatibilità ambientale, concedendo l?autorizzazione paesaggistica per due impianti eolici industriali
ubicati nei comuni di Monte Cavallo, Pieve Torina e Serravalle di Chienti, vicini al Parco naturale regionale
di Colfiorito, alla Riserva Statale di Torricchio e al Parco nazionale dei Monti Sibillini.
E ci sono altri 10 impianti eolici industriali, ricadenti anche in SIC-ZPS, in fase di valutazione ambientale!
Le Associazioni Ambientaliste, valutati i due progetti e analizzati gli studi di
Valutazione di Impatto Ambientale, esprimono un secco
NO ALL?EOLICO INDUSTRIALE
NELL?APPENNINO UMBRO-MARCHIGIANO!
P E R C H E? ?
Produzione di energia elettrica (raggiungibile solo in condizioni anemologiche ottimali)
meno dell?1% del fabbisogno annuale di energia elettrica delle Marche!
Criticità ambientali e progettuali
 3 torri su 27 eliminate, altri 11 aerogeneratori ?sospesi? in attesa dei
necessari approfondimenti (rischio idrogeologico, mitigazioni, ecc.), velocità dei venti minima (5,6 m/s)
Cementificazione della montagna (dati ricavati dalla lettura dei S.I.A. dei due progetti)
 circa 8.000 m3 di cemento per oltre 14.000 m3 di scavi (plinti di fondazione)
 oltre 600.000 m2
di aree naturali (praterie, pascoli, boschi, scarpate,?) sacrificate per zonecantiere,
strade, scavi, tubi, cavi e cavidotti, piazzole temporanee, manufatti, movimento terra, ecc.
 edifici per circa 300 m3 di cemento e lamiere in alta quota
 circa 5 km di nuove strade in alta quota
Distruzione del paesaggio montano e degli ecosistemi naturali dell?Appennino Umbro-Marchigiano
 24 torri eoliche alte circa 110 metri (come un palazzo di 40 piani!)
 ubicazione in zona di crinale, a quote anche superiori ai 1.300 metri, con elevata visibilità
dell?impianto dai principali centri abitati, dalla palude di Colfiorito e dai sentieri escursionistici dell?area
 area di intervento contigua a SIC, ZPS, aree protette (Torricchio, Sibillini, Colfiorito)
Vincoli ambientali e paesaggistici
 area vincolata dal D.Lgs. n. 42/2004, ai sensi del D.M. 31/07/1985, per il notevole interesse pubblico
 vincolo idrogeologico ai sensi del Regio Decreto n. 3267/1923, con aerogeneratori in aree a rischio frana
Pareri critici o negativi
 Parere negativo della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche
 La Provincia di Macerata non ha elementi conoscitivi sufficienti per poter valutare l?ammissibilità degli
interventi con quanto previsto dal Piano di Coordinamento Provinciale (PTCP)
 La Regione Umbria ha espresso un parere favorevole condizionato all?eliminazione di 7 torri eoliche
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche in una nota ufficiale del 2003, alla luce
dei numerosi progetti fino ad allora presentati nelle Marche, evidenziava il rischio di <<? una pesante
manomissione del paesaggio, con la conseguente perdita di parte dell?identità tradizionale del territorio...>> a causa
dell?inserimento di <<?elementi non sostenibili per le caratteristiche storico-ambientali del territorio?>>.
Risparmio energetico, solare, geotermia: le vere ENERGIE RINNOVABILI per uno sviluppo realmente sostenibile!
Per tutti, APPENNINO COMPRESO !
SI ALL?AUTOPRODUZIONE ENERGETICA
DA FONTI RINNOVABILI e SOSTENIBILI
!


In difesa dell?Appennino Umbro-Marchigiano,
del paesaggio e della Palude di Colfiorito
PRESIDIO AMBIENTALISTA
INTERREGIONALE A COLFIORITO
Domenica 23 Novembre 2008
dalle ore 9,30
Ritrovo c/o sede Parco Colfiorito (via Adriatica, Area ex Casermette): escursioni in zona,
momento informativo sui motivi del ?no?, pranzo in compagnia (al sacco o c/o bio-agriturismo)
Dalla sera del 22/11 Mountain Wilderness parteciperà al presidio con la TENDA GIALLA,
simbolo delle battaglie ambientaliste più importanti in campo nazionale (per info: 347.3044857)
24 TORRI EOLICHE ALTE COME PALAZZI DI 40 PIANI,
7 KM DI CRINALI DEVASTATI,
5 KM DI NUOVE STRADE IN QUOTA:
I PARCHI SONO SOLO QUELLI NATURALI!
Mountain
Wilderness
Lista
ACQUA PUBBLICA
Umbria
Forum umbro
per i beni comuni
CR-TAM CAI Marche
CAI Sezione Terni
Comitato
DON
CHISCIOTTE
WWF
Marche
Federazione
Pro-Natura
Italia Nostra
Marche
Comitato
Nazionale
COMITATO
NO TUBO ALTURA
LIPU Pesaro
LIPU Umbria
LIPU Abruzzo
babbo....
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quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

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Messaggioda Picchio » dom nov 16, 2008 13:36 pm

Va bene, ma ci lamentiamo che bisogna produrre energia da fonti alternative, il vento è una di queste: vogliamo cominciare da qualche parte? Ci sono alternative ove installare questi generatori eolici nella Regione Marche? Nella Regione Marche quali fonti rinnovabili possono essere alternative ai generatori eolici?
Messa giù così sembra una protesta "sì all'eolico ma non a casa nostra".
(Premesso che sono d'accordissimo che bisogna fare ogni valutazione circa efficienza e impatto ambientale di impianti come questi e se la produzione di energia è così irrisoria a dispetto della cementificazione di intere colline).
"Ma che dici ,allora perchè non vietare i ciclisti i motociclisti gli automobbilisti gli ecsursionisti i camioni e più ne più ne metta , col quelli l'ambulanza viene pure e la paghi pure"
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Messaggioda granparadiso » dom nov 16, 2008 18:00 pm

:roll:

Bà...che ti devo dire...

certo è che una cosa del genere....

come impatto ambientale non è che sia delle piu invisibili

ti faccio vedere una cosa...

Immagine

questa è una foto che ho fatto domenica scorsa durante un escursione con mio figlio al Monte Catria (e non rende bene dell'altezza dei piloni considera che il segnavia bianco/rosso è a circa 2m da terra)

sono i tralicci di un vecchio impianto eolico che un tempo era funsionante
( sto parlando di piu di 25 anni fa)

mi ricordo che da casa mia si vedevano benissimo e casa mia dista quasi 50 km dal suddetto impianto ( e adesso è privo delle pale!)

tu pensa ad una fila come si dice ne comunicato sopra 8O
come minimo si rimane un po frastornati da una visione del genere :roll:

comunque qualcosa bisogna fare perche se andiamo avanti così non si va tanto lontani


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si potrebbe cominciare da queste :wink:


purtroppo questo è un tema che mettere daccordo tutti ci sarà sempre da discorrere :wink:

ciao picchio :)
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Messaggioda Sbob » dom nov 16, 2008 19:04 pm

Sulla rivista del cai di qualche mese fa c'era un riassunto di uno studio sull'eolico in Italia. In pratica l'eolico è una fonte energetica scarsa e poco utilizzabile da noi, sia perchè le numerose montagne fanno sì che le zone con venti forti e costanti siano molto limitate sia perchè buona parte del nostro territorio è di alto valore paesaggistico.
Insomma, l'idea del "non a casa nostra" in questo caso può non essere così sbagliata: le coste olandesi possono essere fruttuosamente utilizzate installando pale, le nostre rendono molto di più col turismo.


P.s. sono anche ultrascettico sulla autoproduzione energetica. Il solare termico va bene, ma il fotovoltaico è una bestemmia ecologica!
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Messaggioda granparadiso » dom nov 16, 2008 21:36 pm

sbob ha scritto:il fotovoltaico è una bestemmia ecologica!



perchè :?: :roll:
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Messaggioda Sbob » lun nov 17, 2008 0:42 am

Un po' ho esagerato, però il fotovoltaico mi convince molto poco. La produzione di silicio richiede energia (che il pannello ci impiega 4 anni a restituire) e può essere parecchio inquinante, come in questo esempio - e ad oggi non esiste un riciclaggio dei pannelli. Il tutto per produrre quantità di energia trascurabili, e per di più disponibili solo per alcune ore al giorno.
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Messaggioda Picchio » lun nov 17, 2008 2:16 am

Sbob ha scritto:Insomma, l'idea del "non a casa nostra" in questo caso può non essere così sbagliata: le coste olandesi possono essere fruttuosamente utilizzate installando pale, le nostre rendono molto di più col turismo.


Sì ma questo mi terrorizza! Con il turismo non si produce energia! Dove la pigliamo? Conviene chiedere agli olandesi di costruire un nostro parco eolico?
Se cominciamo con "l'eolico rende poco, il fotovoltaico inquina" andiamo avanti per anni con il carbone e il petrolio. Per quanto (seppur utopicamente) possiamo ridurre gli sprechi e massimizzare efficienza e risparmio, da qualche parte l'energia bisognerà pure produrla e non mi va di pensare che per altri 100 anni bruceremo combustibili fossili.
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Messaggioda Sbob » mer nov 19, 2008 1:10 am

L'Italia ha una triste storia di impianti industriali costruiti in aree di grandissimo valore naturalistico e turistico, e credo che sia ora di imparare dagli errori del passato.

Non tutte le aree sono adatte per fare la stessa cosa. Se in Olanda o ancor più in Danimarca hanno chilometri di coste brutte, fredde e ventose, vorrà dire che compreremo da loro l'elettricità e gli venderemo i posti in albergo e i lettini sulle nostre coste belle e assolate. In fondo non siamo obbligati ad essere energeticamente autosufficienti - non lo siamo affatto già oggi, non vedo una grossa differenza tra comprare petrolio e comprare elettricità.

Poi, se proprio devo dire, sono molto promettenti le centrali solari termoelettriche, come le Andasol in Spagna. Avevo visto un'analisi interessante, considerati tutti gli ammortamenti, queste centrali producono energia ad un costo che dovrebbe essere intorno al doppio delle centrali a gasolio - contro il 5x dei pannelli. Considerando che si tratta di una tecnologia ancora a livello di prototipo è molto interessante.
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Messaggioda Loriss » ven ott 12, 2012 13:39 pm

Sbob ha scritto:Sulla rivista del cai di qualche mese fa c'era un riassunto di uno studio sull'eolico in Italia. In pratica l'eolico è una fonte energetica scarsa e poco utilizzabile da noi, sia perchè le numerose montagne fanno sì che le zone con venti forti e costanti siano molto limitate sia perchè buona parte del nostro territorio è di alto valore paesaggistico.
Insomma, l'idea del "non a casa nostra" in questo caso può non essere così sbagliata: le coste olandesi possono essere fruttuosamente utilizzate installando pale, le nostre rendono molto di più col turismo.


P.s. sono anche ultrascettico sulla autoproduzione energetica. Il solare termico va bene, ma il fotovoltaico è una bestemmia ecologica!


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Ultima modifica di Loriss il sab ott 13, 2012 7:37 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gug » ven ott 12, 2012 16:51 pm

Loriss ha scritto:
Sbob ha scritto:Sulla rivista del cai di qualche mese fa c'era un riassunto di uno studio sull'eolico in Italia. In pratica l'eolico è una fonte energetica scarsa e poco utilizzabile da noi, sia perchè le numerose montagne fanno sì che le zone con venti forti e costanti siano molto limitate sia perchè buona parte del nostro territorio è di alto valore paesaggistico.
Insomma, l'idea del "non a casa nostra" in questo caso può non essere così sbagliata: le coste olandesi possono essere fruttuosamente utilizzate installando pale, le nostre rendono molto di più col turismo.


P.s. sono anche ultrascettico sulla autoproduzione energetica. Il solare termico va bene, ma il fotovoltaico è una bestemmia ecologica!


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Quoto, l'eolico e il fotovoltaico sono ottime fonti di energia, ma vanno usate con criterio e senza speculazioni.
L'eolico ormai è quasi alla competitività economica con le fonti fossili, mentre il fotovoltaico ha una potenzialità di sviluppo enorme, dato che sono già quasi pronte a entrare in produzione le successive generazioni, che tra l'altro si baseranno sempre meno sul silicio.

Entrambe le tecnologie hanno ovviamente dei limiti, che spesso la speculazione distorce: il fotovoltaico a terra è una bestemmia ed è stato possibile solo grazie ai livelli di incentivazione dei vari conti energia, ma ormai la festa è finita. Il fotovoltaico deve essere installato su aree già occupate e infatti le nuove norme puntano a questo.

L'eolico in Italia è conveniente solo sulle zone montuose e sui crinali e questo effettivamente può avere un impatto ambientale non trascurabile: in Germania e Olanda lo installano nelle zone industriali e agricole pianeggianti, nelle periferie delle città e paesi, ma la ventosità è diversa.

Entrambe le tecnologie hanno il problema dell'intermittenza che potrà essere superato con i sistemi di accumulo che stanno avendo uno sviluppo tecnologico enorme.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda gug » ven ott 12, 2012 16:57 pm

Aggiungo che parlare di impatto ambientale del silicio per il fotovoltaico è davvero scorretto: il silicio che si usa per i moduli è lo stesso che da decenni si usa per l'industria elettronica e nessuno ha mia fatto crociate contro le TV, i pc e i telefonini.
In realtà il grado di purezza e quindi il livello di raffinazione che serve per il fotovoltaico è minore da quello che è richiesto per i componenti elettronici, ma finora si sono usati gli scarti di questi perchè la produzione per il FV era trascurabile.
Ultimamente si sta realizzando silicio "solar grade", meno puro, perchè la produzione fotovoltaica è cresciuta.
Non mi risulta che ci siano problemi maggiori nello smaltimento dei pannelli a fine vita (che tra l'altro è lunghissima, più di 30 anni) e comunque il silicio può essere rifuso e riutilizzato.
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Messaggioda North Face » ven ott 12, 2012 21:04 pm

Loriss ha scritto:
Sbob ha scritto:Sulla rivista del cai di qualche mese fa c'era un riassunto di uno studio sull'eolico in Italia. In pratica l'eolico è una fonte energetica scarsa e poco utilizzabile da noi, sia perchè le numerose montagne fanno sì che le zone con venti forti e costanti siano molto limitate sia perchè buona parte del nostro territorio è di alto valore paesaggistico.
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Loriss ma ti piace il Vintage?? :D
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