benedetto ha scritto:Ultimamente sono sceso per un sentiero ripido completamente innevato con neve dura, con muretti a gradoni da superare.
Il tallone libero delle mie MSR mi ha dato veramente fastidio, certo erano posti più da ramponi che da ciaspole, ma si possono sempre incontrare.
Le MSR sono favolose, come sa chi le usa, per la salita. Fornirle di blocca tallone sarebbe stato intelligente, poi uno lo potrebbe usare o no secondo la sua sensibilità.
Se hai potuto notare, il tipo di ancoraggio (perno rotante anteriore) che fissa gli scarponi nei due tipi di ciaspole che citi, sono fatti in modo completamente diverso. Se tu corri in discesa con le MSR non senti minimamente il problema del tallone che si alza libero in quanto è un movimento molto contenuto e lo scarpone si sente un tutt'uno con la ciaspola.
Questo invece non avviene con le TSL e per un percorso in discesa con neve fresca allora si che è meglio bloccare gli alzatacco, in quanto gli scarponi sono molto più liberi di muoversi sul perno.
Per quanto riguarda il percorso su neve dura e in discesa, che ho riportato sopra, a mio avviso è auspicabile che un buon ciaspolatore debba essere anche un discreto sciatore così può anche "scivolare" con le ciaspole nei punti cosiddetti duri. Tieni presente che andare in discesa su neve dura è comunque molto sconsigliabile soprattutto con pendenza piuttosto elevata. Questo tipo di neve non si fa sprofondare sia sulla linea di massima pendenza, sia ciaspolando a mezza costa (ancor più pericoloso) per il semplice fatto che l'ancoraggio dell'attrezzo è parziale e quindi si rischia di scivolare ....... a valle !!!!!!! E' un'esperienza che ho purtroppo provata (quest'ultima) e ti posso garantire che se non avessi avuto un grandissimo sangue freddo mi sarei fatto 500 m di scivolata continua perché, in questo caso, ti assicuro che non riesci a fermarti ed aumenti esponenzialmente la velocità di caduta.
Conclusione: non vedo alcuna utilità dei bloccatacchi nelle MSR che resta comunque una mia personale opinione.
Aspettiamo e vediamo ciò che dirà qualcun altro.
Ciao, Lucio