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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 17:16 pm

"LA VERITA' E' LA PRIMA VITTIMA DELLA GUERRA"

chi non riesce a comprendere questa citazione non può comprendere quello che accade, mi spiace ma questo è il punto di partenza per ogni nostra azione e presa di posizione.
quella che viene spacciata per informazione altro non è che propaganda, e questo vale sia per il dittatore putin che, in maniere più velata per la nostra "democrazia". E' sufficiente osservare i principali canali di informazione per accorgersene.

attenzione però, ieri il nemico era il no-vax, ora è il pro-Putin. ma se prima abbiamo "scherzato", ora la questione è molto più grave. i media ed il governo ci stanno portando dritti alla guerra.. le dichiarazioni, di Di Maio, Letta, Draghi sono dichiarazioni di guerra. Fornire armi e mettere in atto sanzioni così pesanti (mai accaduto prima) sono dichiarazioni di guerra.

faccio una preghiera in ginocchio, non prendete posizione, informatevi da più fonti, siate lucidi ma non fatelo per me o contro di me o per avere ragione, fatelo per voi e per i vostri figli.

cercherò solo di postare articoli, interviste e notizie che ritengo interessanti per capire quello che accade. come occidentale io mi ritengo complice e responsabile per tutte le vite umane causate dalle azioni dei nostri governi per asservire gli alleati NATO. ora basta.

se riprendiamo qui a scannarci non facciamo altro che alimentare il clima, voluto, di odio. ricordo che le guerre hanno bisogno di essere giustificate ed i media servono proprio a questo.
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:00 pm

Appunto...

"Guerra Ucraina-Russia, da Mosca lista Paesi ostili: c'è anche l'Italia"
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:06 pm

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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:11 pm

Molto interessante, soprattutto per quelli che fino a ieri non sapevano dove fosse il donbass e la crimea

https://www.byoblu.com/2022/03/04/repor ... rangeloni/
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:15 pm

Ogni tanto anche Repubblica... Articolo chiaro ma non comprensibile a tutti

https://infosannio.com/2022/03/06/putin ... -trappola/
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:18 pm

Per chi utilizza FB, cercare "Claudio Locatelli, giornalista combattente"

Report giornalieri dall'ucraina
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 07, 2022 18:53 pm

https://www.la7.it/piazzapulita/video/u ... 022-426699

Fubini. Gogolate "fubini bimbi grecia", giusto per capire il personaggio
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Messaggioda Kinobi » lun mar 07, 2022 20:40 pm

Piede,
Si. Ho notato la nuova retorica sulla guerra. Tra poco, per l'opinione pubblica, verrà accettato il coinvolgimento e la risposta.
Inizio a vederla male, come trovo che la censura di tutto ciò che è russo, è come far cucire la stella agli ebrei. L'assioma "tutti i russi sono cattivi" non me lo sarei immaginato.
Vedremo cosa ci porterà il futuro.
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Messaggioda PIEDENERO » mar mar 08, 2022 8:50 am

Numerosi esperti di strategia, diplomatici e figure politiche aveva previsto la strada verso il precipizio delle politiche occidentali verso l’Ucrania, eppure non si è cambiato strada.

La cosa più affascinante della guerra in Ucraina è il gran numero di grandi pensatori di strategia che hanno lanciato avvertimenti per anni che sarebbe arrivata se avessimo continuato sulla stessa strada. Nessuno li ha ascoltati ed eccoci qui.

Il primo è George Kennan, probabilmente il più grande stratega di politica estera americano, l’architetto della strategia americana della guerra fredda. Già nel 1998 aveva avvertito che l’espansione della NATO era un “tragico errore” che alla fine avrebbe potuto provocare una “reazione negativa da parte della Russia”:

«Penso che sia l’inizio di una nuova guerra fredda. Penso che i russi reagiranno gradualmente in modo piuttosto negativo e ciò influenzerà le loro politiche. Penso che sia un tragico errore. Non c’era alcun motivo per questo. Nessuno stava minacciando nessun altro. Questa espansione farebbe rivoltare nelle loro tombe i Padri Fondatori di questo paese. Ci siamo formalmente impegnati a proteggere un insieme di paesi anche senza averne i mezzi o una seria intenzione di farlo davvero. [L’allargamento della NATO] è stata solo un atto spensierato da parte di un Senato che non ha reale interesse alla politica estera. Quello che mi infastidisce è quanto sia stato superficiale e mal informato l’intero dibattito al Senato. Sono stato particolarmente infastidito dai riferimenti alla Russia come un paese che muore dalla voglia di attaccare l’Europa occidentale. Ma non capite che le nostre differenze durante la guerra fredda erano con il regime comunista sovietico? E ora stiamo voltando le spalle alle stesse persone che hanno organizzato la più grande rivoluzione incruenta della storia per rimuovere quel regime? Senza considerare che la democrazia russa è avanzata quanto se non più di quella dei paesi che ci siamo impegnati a difendere dalla Russia. Si tratta di una decisione che mostra una mancanza totale di comprensione della storia russa e della storia sovietica. Ovviamente ci sarà una brutta reazione da parte della Russia, e a quel punto [gli espansionisti della NATO] diranno “Vedete, ve l’abbiamo sempre detto che i russi sono cattivi” – ma questo è semplicemente sbagliato».
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Messaggioda PIEDENERO » mar mar 08, 2022 8:51 am

Altro parere autorevole è di H. Kissinger, che nel 2014 ha avvertito che “per la Russia, l’Ucraina non potrà mai essere solo un “paese straniero” e che l’Occidente ha quindi bisogno di una politica che miri alla “riconciliazione“.

Era anche irremovibile sul fatto che “l’Ucraina non dovrebbe aderire alla NATO” . Questo articolo che ha scritto nel 2014 sull’Ucraina sul Washington Post è incredibilmente preveggente, come è ovvio oggi.

Scrive infatti che “l’Occidente deve capire che, per la Russia, l’Ucraina non può mai essere solo un paese straniero. La storia russa è iniziata in quella che è stata chiamata Kievan-Rus. La religione russa si è diffusa da lì. L’Ucraina fa parte della Russia da secoli“. Sottolinea che l’Ucraina è divisa tra “l’ovest in gran parte cattolico” e “parlante ucraino” e “l’est in gran parte russo-ortodosso” e “parla russo“. Di conseguenza “qualsiasi tentativo da parte di un’ala dell’Ucraina di dominare l’altra porterebbe alla fine alla guerra civile o a una rottura“.

Questa divisione significa che “trattare l’Ucraina come parte di un confronto est-ovest farebbe affondare per decenni qualsiasi prospettiva di portare la Russia e l’Occidente, in particolare l’Europa, in un sistema internazionale cooperativo“

Pertanto consiglia quanto segue: “Una saggia politica degli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina cercherebbe un modo per consentire alle due parti del paese di cooperare tra loro. Dovremmo cercare la riconciliazione, non il dominio di una fazione“. È anche fermamente convinto che “l’Ucraina non dovrebbe entrare a far parte della NATO” e avvisa anche la Russia “non sarebbe in grado di imporre una soluzione militare senza isolarsi” e che “una politica di imposizioni militari produrrebbe un’altra Guerra Fredda“.

“Nell’attuale congiuntura, sono comunque gli ucraini a restare l’elemento decisivo. Essi appartengono a una terra con una storia complessa e una composizione poliglotta. […] L’ovest è in larga parte cattolico, l’est è per lo più ortodosso; l’ovest parla ucraino, l’est per lo più russo. Qualsiasi tentativo di una delle due di dominare l’altra condurrà necessariamente alla guerra civile e alla fine dell’unità nazionale. […] Una saggia politica statunitense verso l’Ucraina avrebbe dovuto cercare il modo di favorire l’intesa tra le due parti del Paese. L’America avrebbe dovuto favorire la riconciliazione e non, come ha fatto, il dominio e la sopraffazione di una fazione sull’altra.“
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Messaggioda PIEDENERO » mar mar 08, 2022 8:53 am

Anche Jack F. Matlock Jr., ambasciatore degli Stati Uniti in Unione Sovietica dal 1987 al 1991, parlando della crisi attuale segnala che aveva ammonito nel 1997 che l’espansione della NATO era “l’errore strategico più profondo, [che avrebbe indotto] una catena di eventi che potrebbe produrre la più grave minaccia alla sicurezza [ …] dal crollo dell’Unione Sovietica“:

“Era prevedibile questa crisi?

Assolutamente. L’espansione della NATO è stato l’errore strategico più profondo commesso dalla fine della Guerra Fredda. Nel 1997, quando è sorta la questione dell’aggiunta di altri membri della NATO, mi è stato chiesto di testimoniare davanti alla commissione per le relazioni estere del Senato. Nelle mie osservazioni introduttive, ho fatto la seguente dichiarazione: “Considero la raccomandazione dell’amministrazione di accogliere nuovi membri nella NATO in questo momento fuorviante. Se dovesse essere approvato dal Senato degli Stati Uniti, potrebbe passare alla storia come il più profondo errore strategico commesso dalla fine della Guerra Fredda. Lungi dal migliorare la sicurezza degli Stati Uniti, dei suoi alleati e delle nazioni che desiderano entrare nell’Alleanza, potrebbe incoraggiare una catena di eventi che potrebbe produrre la più grave minaccia alla sicurezza per questa nazione dal crollo dell’Unione Sovietica”. In effetti, i nostri arsenali nucleari erano in grado di porre fine alla possibilità di civiltà sulla Terra.

Ma questo non è stato l’unico motivo che ho citato per includere piuttosto che escludere la Russia dalla sicurezza europea. Come ho spiegato alla Commissione del Senato per le Relazioni Estere: “Il piano per aumentare i membri della NATO non tiene conto della reale situazione internazionale dopo la fine della Guerra Fredda, e procede secondo una logica che aveva senso solo durante la Guerra Fredda. La divisione dell’Europa terminò prima che si pensasse di accogliere nuovi membri nella NATO. Nessuno minaccia di dividere l’Europa. È quindi assurdo sostenere, come alcuni hanno fatto, che sia necessario assumere nuovi membri nella NATO per evitare una futura divisione dell’Europa; se la NATO deve essere lo strumento principale per unificare il continente, allora logicamente l’unico modo in cui può farlo è espandersi per includere tutti i paesi europei. Ma questo non sembra essere l’obiettivo dell’amministrazione, e anche se lo è, il modo per raggiungerlo non è ammettere nuovi membri pochi per volta“.
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Messaggioda Kinobi » mar mar 08, 2022 9:26 am

PIEDENERO ha scritto:Molto interessante, soprattutto per quelli che fino a ieri non sapevano dove fosse il donbass e la crimea

https://www.byoblu.com/2022/03/04/repor ... rangeloni/


Guardato.
E' francamente di parte.
Però dice cose che tutto sommato si potevano prevedere.
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Messaggioda PIEDENERO » mar mar 08, 2022 9:31 am

Kinobi ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:Molto interessante, soprattutto per quelli che fino a ieri non sapevano dove fosse il donbass e la crimea

https://www.byoblu.com/2022/03/04/repor ... rangeloni/


Guardato.
E' francamente di parte.
Però dice cose che tutto sommato si potevano prevedere.


Abbastanza di parte ma descrive situazioni reali. Meglio sentire tutte le campane.
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Messaggioda Kinobi » mar mar 08, 2022 9:42 am

Quello che lui ha detto, non nuovo e su cui non avevo dubbi, è che la tecnica ampiamente usata da Hamas di non far uscire civili dal teatro di battaglia, è usata anche li. Perchè far vedere in TV tre civili morti, magari bambini, è molto più impattante di 100 militari di leva ventenni. Inoltre a radere al suolo una città ha il suo costo anche per chi lo fa, e in nessun caso, nessuno (incluso gli americani con Fallujah1 e Fallujah2) vogliono entrare in una guerra.
urbana. I russi hanno già imparato cosa significa fare guerra urbana: https://www.difesaonline.it/mondo-milit ... le-ucraina
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Messaggioda PIEDENERO » mar mar 08, 2022 19:28 pm

Giorgio Bianchi, reporter: i media occidentali mentono.....


https://youtu.be/MDomi6hKMxg
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Messaggioda PIEDENERO » mer mar 09, 2022 8:37 am

guerrafondaio ipocrita

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – “Il cinismo di quei pacifisti che dicono no a Zelensky”. Vedo questo titolo in cima all’editoriale di Paolo Mieli sul Corriere. Corro a leggere e trovo citato quasi tutto il mio editoriale di sabato. Manca solo la mia firma, così nessuno capisce con chi ce l’abbia Mieli (le guerre non si dichiarano più). Quindi i “pacifisti cinici” che “dicono no a Zelensky” sono io. Che, tra parentesi, non sono mai stato pacifista e non ho mai parlato con Zelensky, ma fa niente. Con la sua prosa mieliflua, Mieli mi impartisce una “lezione tramandataci dalla storia”, perché com’è noto è pure uno storico. Infatti infila una collezione di paralleli che, con l’Ucraina, c’entrano come i cavoli a merenda. Tipo gli aiuti “ai repubblicani nella guerra civile spagnola”, alla “rivolta nel ghetto di Varsavia”, agli oppositori di Pinochet e Videla. Ma quelli in Cile e Argentina erano golpe interni: quella in Ucraina è un’invasione esterna. La guerra di Spagna e la seconda guerra mondiale mossero eserciti contro altri eserciti (Varsavia la liberò l’Armata Rossa):oggi né gli Usa, né la Nato né l’Ue intendono inviare un solo soldato in Ucraina. Anche il paragone fra i Sudeti e l’Ucraina traballa: il Führer pianificava il dominio tedesco su tutta Europa e lo sterminio di milioni di ebrei, zingari e gay; lo zar, per quanto criminale, parrebbe un po’ meno pretenzioso.

Potremmo continuare, se lo strazio del cuoricino di Mieli sanguinante per il nostro cinismo non ci inducesse a smettere. E a seguirlo toto corde nel purissimo afflato di solidarietà per Zelensky, offuscato solo dalla mancanza di analogo trasporto per i serbi, i libici, gli afghani, gli iracheni e gli altri popoli invasi e sterminati dall’Occidente buono. Noi abbiamo sempre condannato quelle guerre con lo stesso cinismo con cui condanniamo quella di Putin e sognato sanzioni e armi contro i criminali che le avevano scatenate: ma erano impossibili perchè avremmo dovuto sanzionarci e bombardarci da soli. E ora che Putin fa ciò che facevamo noi vorremmo tanto che perdesse la guerra. Ma purtroppo gli esperti dicono che è improbabile: l’unica incognita di questa guerra non è come finirà, ma quando e con quanti morti (direttamente proporzionali alla sua durata). Perciò speriamo che duri poco. A meno che, si capisce, Usa, Nato e Ue non dicano sì a Zelensky con no fly zone, caccia e truppe di terra: cioè con la terza guerra mondiale. Se è questo che auspicano Mieli&C., lo dicano:
“Vogliamo la terza guerra mondiale”, anziché nascondersi dietro la resistenza ucraina per fare bella figura nei talk. Ma lo dicano a Biden, alla Nato, all’Ue e all’amato Draghi: perché sono questi a “dire no a Zelensky”, non i pacifisti cinici. Che, per quanto esecrabili, sono meglio dei guerrafondai ipocriti.
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Messaggioda funkazzista » mer mar 09, 2022 9:41 am

https://jacobinitalia.it/il-realismo-spietato-di-putin/

Quello che qui interessa è la denuncia di un sistema. Non c’è, ovviamente, equivalenza morale tra un regime autocratico e una democrazia, ma dobbiamo avere la consapevolezza che l’opposizione alla guerra può essere solo un’opposizione al sistema che la genera. Che è quello delle logiche di potenza tra gli Stati, in cui gli obiettivi sono gli stessi, e che dunque porta, spesso inevitabilmente, a questo tipo di conseguenze.

In questo senso, la risposta dell’Europa alla crisi ucraina è, a mio parere, da valutare in termini estremamente negativi. Invece di cercare una mediazione che salvi vite umane – e che sarebbe in realtà dovuta avvenire prima dello scoppio delle ostilità; e invece di una iniziativa diplomatica per ricostruire una pace duratura in Europa, si è puntati diritti all’escalation: sanzioni pesantissime, invio di armi, riarmo europeo. C’è chi saluta la nascita di una nuova Europa, ma questa nuova Europa nasce in contrapposizione e in ostilità a un altro attore geopolitico. Che questa Europa nasca «per fare la guerra» è una svolta pessima, che per altro la nostra Costituzione rigetta.


E ancora:
[...] è indispensabile che la netta condanna delle azioni russe non si confonda con quella, opportunista, di chi non è interessato tanto alla fine delle ostilità ma a chiudere i conti una volta per tutte con Mosca [...]
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Messaggioda Kinobi » mer mar 09, 2022 9:55 am

Ieri è capitato, secondo me il "Grande Slam".

- Contagi +30% rispetto alla settimana prossima. Mi attendo un'infiammata di odio sociale e discussioni.
- trapelano (Fonte Corriere della sera e Sole24ore) che i cinesi si sono comprati e si stanno comprando a prezzo di super saldo, le ditte energetiche russe. Non ci voleva una scienza, rischiando, lo ho fatto pure io prima della chiusura della borsa per il mio piccolo. Hanno dato ai cinesi a saldo (circa il meno 90% o meno) gioielli con certe riserve energetiche.
- si sta capendo, bene, perchè i bancari stanno letteralmente tracollando. Messi al muro, i russi hanno tutti abbandonato i circuiti Visa e Mastercard per la carta di credito cinese Unionpay. Credo questa sia la cosa che rode più a Draghi, aver fatto accelerare una transizione, ed aver dato in mano ai cinesi le commissioni di un 1% o più del PIL mondiale. Livello. Fonti, come prima.
- Zelensky scimmiotta Churchill, che combatterà i russi ovunque, di fatto autorizzando i russi a polverizzare alcune città.
- iniziano a girare video che il drone TB2 turco in mano agli ucraini (dove ci facevano i motori). https://www.youtube.com/watch?v=6_HNjAf-xaA
Credo Putin inizi a pagare il conto con #mergodan in Siria.
- sulla BBC appaiono lunghe liste di paesi, che hanno dato armi all'Ucraina, ed alcuni tutto sommato se ne vantano (Estonia). MI aspetto, dalle parole di Putin, che tra poco perda la pazienza.

Insomma, il mondo non sarà meglio tra poco, e a chi me lo chiede, tra Putin e la Cina, io avrei preferito Putin. Credo ora sia troppo tardi.
Ora che la Cina ha più soldi, più materie prime a meno soldi (oltre a fare tutti ma proprio tutti i device di comunicazioni eccetto alcuni Samsung), per gli occidentali, sarà molto più dura tenergli testa. E' vero che non mi risultano così tanti morti da parte cinese nelle loro guerre che come per gli US (Putin è un pivello, ha molto da imparare ancora dagli americani), però ammetto sono preoccupato della piega recente che ha preso questa settimana.
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Messaggioda pesa » mer mar 09, 2022 9:59 am

...Di conseguenza fatico a immaginare perché mai — pur essendo nel frattempo cambiato il mondo — inviare mezzi militari ai resistenti ucraini costituisca un errore irreparabile e un rischio mortale. Per me l’Associazione nazionale partigiani d’Italia è sacra, ma non riesco proprio a intendere le parole del suo presidente Gianfranco Pagliarulo quando afferma che «l’invio di armi in Ucraina espone il nostro Paese a un grave pericolo». E, dal contesto, si evince che quanto si teme sia la rappresaglia contro l’Italia, oltre che l’acutizzarsi del conflitto. La conseguenza ultima, ma coerentissima, di un simile ragionamento è quella di chiedere — qualcuno già lo fa — la resa immediata dell’Ucraina. Ma, con questa logica, si sarebbe dovuto rinunciare a gran parte delle azioni armate della Resistenza, con l’inevitabile mortificazione di qualunque ruolo dell’Italia nella guerra di liberazione e di qualunque successiva ambizione all’indipendenza e alla sovranità nazionale.

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Messaggioda Kinobi » mer mar 09, 2022 10:29 am

Pesa, secondo me fai un poco di confusione.
L'Italia era al fianco del "baffo". Non dimentichiamocelo. E per esserne certi che non fossimo ancora in mano ai fascisti (non tanto meglio dei nazisti), a fine guerra, dovettero taroccare il referendum tra monarchia e repubblica. Ricordi?
La resistenza è nata in maniera semi organizzata dopo vari anni di conflitto. Con aiuto un poco di tutti coloro che erano contro "el baffo".
Nonostante questo ci siamo seduti al tavolo delle trattative da perdenti. Abbiamo a circa 31 km da casa mia lato Ovest 14 mila 'mericani qui, e a circa 60 km, ad Est la base di Aviano per capire come sono finite le cose.

Il dare armi all'Ucraina, parole di Putin, è una dichiarazione di guerra. A te decidere se alla fine di questo casino, Vlad non sarà più con noi.
Il dare armi all'Ucraina, parole di tanti analisti militari (ricorda, io non ho fatto il militare ma ero un VVF), implica ci sia gente che le sa usare. Da più parti, pare non ci sia troppa gente che le sa usare. Poi abbiamo visto, benissimo in parecchi scenari, cosa significhi armare tutti e dare a caso armi anche avanzate. Basta poco per scatenare altri 180 mila morti per presidente US, se un missile che gli hanno generosamente dato, finisce nelle mani sbagliate e ti tira giù il volo, per fare un esempio, New York- Los Angeles. Bello vero?
Il dare armi all'Ucraina porta ad una recrudescenza del conflitto, portandolo presumibilmente ad una gestione di stampo americano: ti ricordi di Fallujah1 e Fallujah2? Te lo dico io, radere letteralmente al suolo tutto, prima di entrare. Tipo B52, che funzionano solo quanto tutte ma tutte le contraere sono stese. I russi sono stati bastardi in Cecenia e Georgia, ma non a questo livello. Leggi ad esempio qui (non parla dei 'mericani, ma dei russi)
https://www.difesaonline.it/mondo-milit ... le-ucraina

Putin aveva detto prima di iniziare, e bada ben, a me Putin non piace, ma non lo credo il peggiore che c'è in giro, che si arrendessero. Nota, Putin è un Judoka (sport che non pratico), che applica la regola della "manifesta superiorità tecnica". Gli aveva dato una possibilità, Zelensky ed il suo parlamento la hanno rifiutata. Io non discuto la guerra, discuto la possibilità rifiutata.

Concludo che ho preso tempo di leggere i vari trattati sul diritto internazionale. La costituzione ucraina (e pure la spagnola=catalani e baschi, e pure la italiana, etc etc ) ha scritto l'indivisibilità del suo territorio. Il che significa che per il Dombass o la Crimea, mai legalmente, si potrà parlare di indipendenza o "autodeterminazione dei popoli". Unica eccezione, come accuratamente definito in vari documenti, incluso UN, è stata fatta per il Kosovo.... e finiamola qui perchè non se ne esce più.
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