Da quando è cominciata questa pandemia a me, come penso a molti altri, aveva sempre stupito l'atteggiamento schizofrenico non solo delle persone comuni, visto che questo potrebbe essere più spiegabile, ma dei media, degli intellettuali in vista e naturalmente dei politici.
A Gennaio dicevano che "eravamo prontissimi", a Fine Febbraio si organizzavano "aperitivi contro la paura" e si inventava l'hashtag "Milano non si ferma", da metà Marzo invece tutto a un tratto la comunicazione cambiava ed era tutta rivolta a creare ansia e panico e tutti i politici non vedevano nessuna soluzione se non il lockdown più simile a degli arresti domiciliari che si sia mai visto. Persino se qualcuno correva da solo in campagna veniva additato come "colpevole" e inseguito coi cloni.
In estate poi via a incentivi a viaggiare e controlli allentati anche su assembramenti oggettivamente preoccupanti. Da Ottobre in poi nuovi incitamenti a lockdown, campi di prigionia e misure sempre più draconiane, ma poi a Dicembre incentivi agli acquisti rinnegati poi la settimana successiva quando stranamente si vedeva che la gente era uscita.
Insomma un casino che mi spiegavo con una gestione emotiva e poco competente della pandemia, diversa da quella rigorosa, ma più coerente proposta da esperti indipendenti come quelli di Pillole di Ottimismo su Facebook. In ongi caso mi sembrava ovvio che occorresse, come in tutte le cose della vita, ma in questo caso a maggior ragione, trovare il giusto compromesso fra esigenze opposte.
Ora invece questo video mi ha dato una chiave di interpretazione diversa: anche Montemagno nota le stesse schizofrenie che abbiamo notato tutti, anche lui alla fine dice che l'unico approccio è quello di trovare un compromesso, ma poi suggerisce che in questo caso il mainstream fa più fatica a trovarli perchè si trova a decidere su due totem assoluti della nostra società.
In questo caso la scelta è fra la crescita economica senza fine e senza limiti e la sicurezza assoluta: sono entrambe due idee che non mi hanno mai trovato d'accordo, me che negli ultimi decenni si sono progressivamente imposte come idee assolute che non era possibile mettere in discussione(e ne sappiamo qualcosa della seconda noi appassionati di alpinismo).
Ora siamo in una situazione in cui queste due idee sono totalmente contrapposte: per salvaguardare la crescita economica, o perlomeno non perdere troppo occorrerebbe prendere dei rischi sul lato pandemia, ma in questo caso si contraddice il dogma delle attività a sicurezza assoluta.
Quindi il sistema va completamente in tilt e non riesce a ragionare in termini di ricerca di compromesso fra due concetti che invece ha sempre ritenuto assoluti e inderogabili: assistiamo perciò a questi atteggiamenti che definirei quasi psicotici, quasi ossessivo compulsivi perchè la mentalità mainstream non trova il giusto mezzo, ma continua a oscillare fra i due assoluti a giorni alterni o per bande di tifoserie.