Dubbio e imperativo etico...

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Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda grizzly » gio nov 14, 2019 13:29 pm

In quali casi di fronte ad un evidente modesto prezzo di acquisto vi assale il dubbio che non sia determinato correttamente e, pur di fronte alla convenienza, obbedendo al vostro interiore imperativo etico, acquistate il prodotto più caro?
Grazie!
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda Kinobi » gio nov 14, 2019 15:18 pm

Non prenderei nulla, perchè attendo il reddito di cittadinanza, sguazzando in un mare di immondizia creata da prodotti a basso costo il cui riciclo o smaltimento è superiore al loro prezzo.
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda grizzly » ven nov 15, 2019 15:57 pm

Kinobi ha scritto:… un mare di immondizia creata da prodotti a basso costo il cui riciclo o smaltimento è superiore al loro prezzo.


Vero… :|
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda paul mone » ven nov 15, 2019 18:25 pm

grizzly ha scritto:In quali casi di fronte ad un evidente modesto prezzo di acquisto vi assale il dubbio che non sia determinato correttamente e, pur di fronte alla convenienza, obbedendo al vostro interiore imperativo etico, acquistate il prodotto più caro?
Grazie!


Se lavoro nel settore, o comunque nel settore ho interessi, conoscenze, eccetera, va tutto comprato rigorosamente a km0 e al prezzo più caro, altrimenti è sfruttamento e rovina economica della Nazione. Che siano rinvii, vino, libri, tutto.
Altrimenti viva il sottocosto e viva le ceste nei negozi, e di chi faccia le cose e come non interessa più nulla.
Questa è la regola, nel mondo che vedo io.

Ciao
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda scairanner » ven nov 15, 2019 21:38 pm

paul mone ha scritto:
grizzly ha scritto:In quali casi di fronte ad un evidente modesto prezzo di acquisto vi assale il dubbio che non sia determinato correttamente e, pur di fronte alla convenienza, obbedendo al vostro interiore imperativo etico, acquistate il prodotto più caro?
Grazie!


Se lavoro nel settore, o comunque nel settore ho interessi, conoscenze, eccetera, va tutto comprato rigorosamente a km0 e al prezzo più caro, altrimenti è sfruttamento e rovina economica della Nazione. Che siano rinvii, vino, libri, tutto.
Altrimenti viva il sottocosto e viva le ceste nei negozi, e di chi faccia le cose e come non interessa più nulla.
Questa è la regola, nel mondo che vedo io.

Ciao


Se hai una famiglia da mantenere, un mutuo da pagare, paghi le tasse (eventualità non del tutto scontata) e hai una paga da schiavo, puoi anche lavorare nel settore, ma non è "altrimenti", è l'unica possibilità. Spesso non sono nemmeno necessari i primi due punti.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda steazzali » sab nov 16, 2019 9:18 am

ineccepibile.

il rovescio della medaglia è che contribuisci ad alimentare un mercato di prodotti economici oltre quanto è ragionevole aspettarsi.
fatti da persone pagate con stipendi da fame che saranno costrette a lavorare più ore per avere disponibilità economica che permetta di garantire lo stesso standard degli anni precedenti. quindi persone con meno tempo libero, con figli affidati a nonne o baby sitter a loro volta con paghe da fame e in nero.

ho lavorato in una scuola per 4 anni, la presenza dei genitori era spesso evanescente ed esausta, per i motivi di cui sopra.
una volta ho sentito questa frase: "non è che potete bocciare mio figlio ? è all'ultimo anno e l'anno prossimo non so dove metterlo..."
...
e le baby sitter pagate 5 euro l'ora non ti aiutano a fare gli integrali per parti.
quando finirà il tempo libero sarà inutile produrre molti prodotti .

però qui si rimanda a una discussione su un acquisto di oggetti inutili, che meriterebbero una discussione molto più ampia.
l'ultima auto che ho preso è una skoda 1000 3 cilindri, ci sono andato fino in Polonia, va benissimo, mi porta dove mi avrebbe portato una stelvio.
ma nessuno zioccane acquista un go kart che va piano.

ci sono stati anni in cui saldavo telai per elicotteri biposto.
i miei clienti acquistavano in UK viti che pesavano la metà e costavano 300 volte quelle standard.
ma il confine fra un elicottero che vola a 5000 metri e un costoso ventilatore è terribilmente evidente. su altre cose il confine è più sottile.
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda Kinobi » sab nov 16, 2019 11:27 am

Non so chi ha voglia di leggerlo o di copiaincollarlo su Google Translator. E' di ieri l'articolo.
https://www.bbc.com/news/world-asia-50429119

@stazzali: mi ricollego al discorso sul WD40 dell'altro topic. Il punto non è che si usi molto il WD40 (che pure io lo prendo per ravvivare le parti in fibra di carbonio della moto), ma che nel mondo, si possa ancora produrre cose la cui durevole nocività per l'ambiente, è conclamata. A discapito di altre.
Un poco come le scoasse di cui sopra!
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Re: Dubbio e imperativo etico...

Messaggioda piazarol » dom nov 17, 2019 11:54 am

Kinobi ha scritto:Non so chi ha voglia di leggerlo o di copiaincollarlo su Google Translator. E' di ieri l'articolo.
https://www.bbc.com/news/world-asia-50429119

ecco fatto
google translator ha scritto:Una storia di immondizia: la mega discarica della Cina piena di 25 anni prima del previsto

15 novembre 2019

Didascalia immagine Un lavoratore che applica uno strato limite a una discarica di Hangzhou

La discarica più grande della Cina è già piena - 25 anni prima del previsto.

La discarica di Jiangcungou nella provincia dello Shaanxi, che ha le dimensioni di circa 100 campi da calcio, è stata progettata per raccogliere 2.500 tonnellate di rifiuti al giorno.

Invece ha ricevuto 10.000 tonnellate di rifiuti al giorno, la maggior parte delle discariche in Cina.

La Cina è uno dei maggiori inquinatori del mondo e ha lottato per anni con la spazzatura generata dai suoi 1,4 miliardi di cittadini.
Quanto è grande la discarica?

La discarica di Jiangcungou nella città di Xi'an è stata costruita nel 1994 ed è stata progettata per durare fino al 2044.

La discarica serve oltre 8 milioni di cittadini. Si estende su una superficie di quasi 700.000 metri quadrati, con una profondità di 150 metri e una capacità di stoccaggio di oltre 34 milioni di metri cubi.

Fino a poco tempo fa, Xi'an era una delle poche città in Cina che si affidava esclusivamente alle discariche per smaltire i rifiuti domestici, portando alla capacità di raggiungere presto.

All'inizio di questo mese è stato aperto un nuovo impianto di incenerimento e si prevede che almeno altri quattro ne apriranno entro il 2020. Insieme, si prevede che saranno in grado di trattare 12.750 tonnellate di rifiuti al giorno.

La mossa fa parte di un piano nazionale per ridurre il numero di discariche e utilizzare invece altri metodi di smaltimento dei rifiuti come l'incenerimento.

La discarica di Xi'an diventerà infine un "parco ecologico".
Dove finisce la spazzatura cinese?

Rifiuti raccolti nel 2017
Fonte: National Bureau of Statistics
Quanti rifiuti produce la Cina?

Nel 2017, la Cina ha raccolto 215 milioni di tonnellate di rifiuti domestici urbani, secondo l'annuario statistico del paese. Sono passati da 152 milioni di dieci anni prima.

Il paese aveva 654 discariche e 286 impianti di incenerimento.

Non è chiaro quale sia il tasso di riciclaggio della Cina, poiché non sono stati resi noti dati. La Cina prevede di riciclare il 35% dei rifiuti nelle principali città entro la fine del 2020, secondo un rapporto del governo.

A luglio, lo smistamento e il riciclaggio dei rifiuti sono stati resi obbligatori a Shanghai - portando ad "un senso di panico" tra alcuni residenti.

L'angoscia sociale è alta mentre Shanghai diventa dura per la spazzatura
Un blocco nello smaltimento globale dei rifiuti

Nel 2015 c'è stata una frana in una discarica nella città meridionale di Shenzhen, uccidendo 73 persone.

La discarica è stata progettata per contenere quattro milioni di metri cubi di rifiuti, con un'altezza massima di 95 metri.

Quando è crollato, conteneva 5,8 m di metri cubi di materiale con cumuli di rifiuti alti fino a 160 m.
Didascalia immagine Una città della Malesia è rimasta sommersa da rifiuti stranieri
La Cina si occupa dei rifiuti di altri paesi?

Non più. Lo era, fino alla fine del 2017, quando ha deciso di vietare l'importazione di 24 diversi tipi di rifiuti.

Nel solo 2017, la Cina ha assorbito sette milioni di tonnellate di rifiuti di plastica da Europa, Giappone e Stati Uniti - e 27 milioni di tonnellate di carta straccia.

Altri paesi, tra cui la Malesia, la Turchia, le Filippine e l'Indonesia, hanno colmato una parte del gioco.

Chi restituisce i rifiuti di plastica?
La piccola città con un segreto sporco
Reality Check: dov'è la montagna dei rifiuti di plastica?

Ma hanno lottato per far fronte alla quantità di rifiuti in arrivo - spesso a volte provocando discariche massicce e fuori controllo nei loro paesi.

Alcuni di questi paesi hanno ora vietato l'importazione di alcuni tipi di rifiuti e lo stanno addirittura rispedendo.

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