Sbob ha scritto:L'Italiano e' una lingua e come tale e' in continua evoluzione. Se nel parlato si diffonde l'uso di una particolare forma, l'Accademia non puo' che prenderne atto, tanto piu' se la suddetta forma si limita ad essere un uso transitivo di un verbo.
A ben guardare, mi pare piu' logica "scendi il cane" che non "sali le scale". In fondo la prima esprime un'azione compiuta su un oggetto, mentre la seconda utilizza come oggetto qualcosa che in realta' e' un mezzo o al piu' un luogo. Ma in fondo una lingua e' fatta di regole molto labili, la grammatica cerca di strutturare qualcosa che proprio strutturato non c'e' (tra la grammatica Italiana e il Kernighan Ritchie non c'e' confronto!).
Tu
parli parole sagge.
Le lingue, e l'Italiano ne è un esempio abbastanza estremo, sono un coacervo di eccezioni alle poche regole base.
Ma la dichiarata intenzione della Crusca è non solo quella di seguire l'andazzo
(della porzione più analfabeta del paese), ma anche di semplificare la lingua.
Allora, provocatoriamente, coniugherei così il verbo
andare:
Io ando, tu andi, egli anda, noi andiamo, voi andate, essi andano
Per non parlare del verbo
salire!
Io salo, tu sali, egli sale, noi saliamo, voi salite, essi salono

P.S. ottimo il Kernighan-Ritchie, ma io preferivo l'Harbison-Steele
