Una vietta da secondo, un trekking, solo per il puro piacere di stare in montagna e goderti l’aria e i paesaggi.
Ma per favore... quando per anni hai scalato a un certo livello mica è così facile gioire facendo un rumego o tirando i chiodi da secondo!
Qualsiasi cosa uno faccia il godimento che ne trae è direttamente proporzionale ai progressi che fa, il fatto è che più progredisci e più impegno ci vuole per progredire ulteriormente.
Vi ricordate l'entusiasmo dei primi tempi? Dove quasi ogni uscita per qualche verso era una riuscita? Si migliora velocemente all'inizio poi più piano, sempre più piano...e si comincia a conoscere il tarlo della frustrazione.
Se poi ci si mettono infortuni, impegni e quant'altro, si arriva a un punto in cui è sempre più difficile anche solo restare a livello, altro che progredire.
Sarebbe saggio allora riconoscere quando è arrivato il momento di non insistere ulteriormente ma di cominciare qualcos'altro dove ritrovare il piacere di imparare e di migliorarsi. Ma non tutti siamo saggi.
Gigi pensa di averlo trovato nella bici (condivido) e nel disegno (invidia). Bravo!
Vuoi mettere prendere la bici e pedalare alla scoperta di quello di bello (e goderti l’aria e i paesaggi

Abbandonare qualcosa che ha dato un senso alle nostre giornate per tanti anni non è facile e un po' di tristezza e qualche ripensamento sono inevitabili.
E poi... chi è senza rimpianti scagli il primo post
