(Treil) ranning VS clàimbing

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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda VYGER » gio nov 21, 2019 16:05 pm

Scrivo anch'io, da corridore giocoforza.
Per passare la domenica con EvaK, o convertivo lei all'alpinismus; ma non ci è cascata. O mi convertivo io alla corsa.
Nonostante il mio passato da calciatore e da giovanissimo atleta, avevo una certa paura di riprendere, per la schiena, segnata da una vertebra a cuneo, e per le ginocchia.
Invece schiena e ginocchia, nonostante qualche cigolio, hanno retto.

L'esperienza da corridore in gara continua a non piacermi. E non è solo perché ci sono cinquantenni che vanno come treni. Non mi piace proprio l'esperienza di gara: si passa troppo in fretta per ambienti spesso bellissimi.

Però, alcuni punti di forza, la corsa, li ha:

- dimagrimento;
- rafforzamento di piedi e caviglie (sono di nuovo riuscito a valorizzare le vecchie Cobra anche sui tiri duri (eliminando del tutto l'uso di scarpette molto supportive, che non mi sono mai piaciute);
- rafforzamento di schiena e ginocchia (e quindi, anche se cado sul materasso da boulder, non sento più le scosse fino in cima alla testa come mi accadeva fino all'anno scorso);
- meno tempo per l'aerobico (in bici, anche in salita, l'ora e mezza ti ci vuole sempre); e migliori condizioni generali (il metabolismo del glucosio, si sa, con gli anni peggiora; e la corsa, in questo, è una cannonata).

Punti deboli:

- con la ciccia, se ne vanno anche i muscoli;
- è estenuante e riduce quel poco di forza esplosiva che mi è rimasto;
- sono tutto di un colpo diventato tiroleso (spero intuiate - :oops: ); il problema sembra che fosse causato da una carenza di zinco, dovuta proprio alla corsa; e adesso pare rientrato con un po' di integrazione (di zinco, eh?) :mrgreen: .

Quanto al treil ranning, mi è sempre piaciuto muovermi veloce per valli e creste; e mi sono sempre annoiato molto negli avvicinamenti. Quindi in passato mi è capitato ancora di farmi mega-scammellate di ore e ore per monti e boschi.
Purtroppo adesso non ne ho più il tempo (e probabilmente nemmeno il fisico: ho un'autonomia massima di 30 km a settimana; poi la schiena mi saluta).
E, pur non facendo più gli avvicinamenti epocali di una volta, non li posso certo fare di corsa... Oppure devo rinunciare alla via.

Quindi, come valuto l'esperienza?
Positiva (come allenamento); ma non cambio: resto arrampicatore.

:mrgreen:
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda PIEDENERO » gio nov 21, 2019 17:53 pm

Bisogna a questo punto definire cosa si intende per GARA.
È come dire ARRAMPICATA , eh già, bravo. Tutto chiaro allora.
Come è facile immaginare, una gara di 20km e 1000m di D+ è ben diversa in termini di allenamenti, motivazioni, aspettative, sfida con se stessi, rispetto ad una ultra trail di 180km e 10000D+ e oltre.
Stare sul terreno per 24/36 ore non è come starci per 3/4.

Essere finisher, cioè portare a termine una gara lunga entro tempi stabiliti può essere un obbiettivo esaltante.
Così come ci si prepara alla dura via da curriculum cajano, ci prepara alla ultra dalla medaglia da appendere in salotto :D

Il fascino delle lunghe distanze, veri e propri viaggi per fisico e soprattutto mente, è travolgente
Le poche letture che ho fatto in merito mi hanno colpito parecchio.

Insomma cari alpinistoni :lol: non solo voi ce l avete più lungo :mrgreen:
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » gio nov 21, 2019 23:17 pm

VYGER ha scritto:
Quindi, come valuto l'esperienza?
Positiva (come allenamento); ma non cambio: resto arrampicatore.

:mrgreen:


vedremo se quando alle gare comincerai a vincere i primi cesti di cibarie, come fa già la tua dolce metà, rimarrai fedele alla linea :mrgreen:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » ven nov 22, 2019 9:32 am

PIEDENERO ha scritto:Bisogna a questo punto definire cosa si intende per GARA.
È come dire ARRAMPICATA , eh già, bravo. Tutto chiaro allora.
Come è facile immaginare, una gara di 20km e 1000m di D+ è ben diversa in termini di allenamenti, motivazioni, aspettative, sfida con se stessi, rispetto ad una ultra trail di 180km e 10000D+ e oltre.
Stare sul terreno per 24/36 ore non è come starci per 3/4.

Essere finisher, cioè portare a termine una gara lunga entro tempi stabiliti può essere un obbiettivo esaltante.
Così come ci si prepara alla dura via da curriculum cajano, ci prepara alla ultra dalla medaglia da appendere in salotto :D

Il fascino delle lunghe distanze, veri e propri viaggi per fisico e soprattutto mente, è travolgente
Le poche letture che ho fatto in merito mi hanno colpito parecchio.

Insomma cari alpinistoni :lol: non solo voi ce l avete più lungo :mrgreen:

Chiarissimo, il paragone ci sta.
L'ambizione, la sfida con sé stessi (e con i soci), la dimostrazione di avercelo lungo e duro, l'obiettivo esaltante, ecc.
Ci sta tutto.

Però quello che non riesco a non notare è che dietro ad una via di arrampicata (montagna o falesia non importa) che fa "curriculum cajano" c'è una persona che l'ha aperta per motivi suoi, magari anche discutibili, mentre dietro ad una gara c'è un'organizzazione che se da una parte, a mo di agenzia viaggi, ti vende un servizio che senza dubbio fa comodo (supporto, ristoro, ecc.), dall'altra mette in piedi un evento solament... ahem... principalmente per fare soldi.
E questo, a me personalmente, fa percepire i grandi eventi come qualcosa di artificioso, non autentico (attenzione che NON sto parlando dell'esperienza di chi partecipa alla gara, eh, che quella è autentica).
Certo le garette "di paese" immagino siano un'altra cosa, ma i grandi eventi, quelli da "medaglia da appendere in salotto", no.
Sbaglio?
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » ven nov 22, 2019 10:23 am

Sì fankjoggista, ma senza un'organizzazione che crea l'evento per lucrarci, l'evento stesso sarebbe impensabile, e in ogni caso questi eventi puoi contarli sulle dita di una mano. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di volontariato, passione vera e tanta buona volontà, e sperare che il meteo sia buono altrimenti è più probabile che devi anche tirare fuori denaro del tuo per pareggiare il bilancio.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda VYGER » ven nov 22, 2019 10:24 am

scairanner ha scritto:vedremo se quando alle gare comincerai a vincere i primi cesti di cibarie, come fa già la tua dolce metà, rimarrai fedele alla linea :mrgreen:


Non sono mica così forte, eh?
:|
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » ven nov 22, 2019 10:48 am

scairanner ha scritto:[...] senza un'organizzazione che crea l'evento per lucrarci, l'evento stesso sarebbe impensabile [...]

Sì, ma questo è esattamente il punto che ho posto: le gare esistono solo perché qualcuno ci fa soldi.
PIEDONE paragonava un "trofeo" di arrampicata (una via "importante") ad un trofeo di gara (anche solo essere finisher) e se dal punto di vista del singolo le due esperienze sono assolutamente paragonabili, non mi pare lo siano invece le cornici in cui si svolgono.

scairanner ha scritto:[...] questi eventi puoi contarli sulle dita di una mano. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di volontariato, passione vera e tanta buona volontà, e sperare che il meteo sia buono altrimenti è più probabile che devi anche tirare fuori denaro del tuo per pareggiare il bilancio.

Non ho motivo di non crederti.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » ven nov 22, 2019 11:28 am

funkazzista ha scritto:Sì, ma questo è esattamente il punto che ho posto: le gare esistono solo perché qualcuno ci fa soldi.


E ci mancherebbe! D'altra parte portano movimento e soldi ai locals in periodi nei quali il turismo latita.
Un po' come è avvenuto con l'arrampicata in zone completamente al di fuori dei circuiti turistici.
A me dispiace che le gare minori non li facciano (i soldi), perché l'impegno dei singoli è lo stesso, certo l'organizzazione nel suo complesso è molto più snella, ma lavorare aggratise, solo per la gloria lo puoi reggere per tre/quattro anni, che infatti è la durata media di molte gare che vanno avanti solo grazie al volontariato.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » ven nov 22, 2019 12:04 pm

Azz... vedo che non riesco a spiegarmi...
Proviamo così allora: una gara è un prodotto che compro (da cui il tuo "ci mancherebbe"), siamo quindi in un'ottica di mercato (infatti mi confermi che se una gara non "guadagna", o almeno non perde troppo, si smette di farla).
Una via di arrampicata no.

Io la vedo così.
Sono ben disposto a cambiare idea, se qualcuno me ne dà l'occasione.

A proposito poi del turismo: l'arrampicata (e l'alpinismo, of course) non trova la sua giustificazione nel turismo.
Se come effetto collaterale genera uno sviluppo turistico, ben venga, ma non è implicito né dovuto.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda PIEDENERO » ven nov 22, 2019 12:53 pm

di bizness ne vedo assai poco ma forse sono un po' fesso io.
senza volontari non esisterebbero, presumo, il 90% delle gare.
pochi e scarsi sponsor.

vi sono tantissime gare con 200/300 concorrenti. fai che tiri su 10000€. da dove lo prendi l'utile?
spesso vi è contributo per valorizzare il territorio che forse, vedi appennini, male non farebbe visto l'abbandono.

paragonerei gli organizzatori ai chiodatori di falesie. tanta passione e basta.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda pesa » ven nov 22, 2019 13:01 pm

comunque correre per sentieri, facendo magari anche distanze e dislivelli di un certo riguardo, non implica necessariamente dover fare gare.
proprio perchè, come diceva piedenero, in termini di motivazione e soddisfazione non è molto diverso dall'alpinismo, come l'alpinismo si presta a soddisfare quel certo "spirito anarchico". dopodichè ok, ci sono anche le gare. fare in 2-6 giorni i 24K m di dislivello del tor de geants sarebbe impossibile senza l'organizzazione della gara. ma si facevano anche gare anche d'alpinismo una volta...
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » ven nov 22, 2019 13:04 pm

funkazzista ha scritto:Azz... vedo che non riesco a spiegarmi...
Proviamo così allora: una gara è un prodotto che compro (da cui il tuo "ci mancherebbe"), siamo quindi in un'ottica di mercato (infatti mi confermi che se una gara non "guadagna", o almeno non perde troppo, si smette di farla).
Una via di arrampicata no.

Io la vedo così.
Sono ben disposto a cambiare idea, se qualcuno me ne dà l'occasione.

A proposito poi del turismo: l'arrampicata (e l'alpinismo, of course) non trova la sua giustificazione nel turismo.
Se come effetto collaterale genera uno sviluppo turistico, ben venga, ma non è implicito né dovuto.


Non volevo assolutamente mettere sullo stesso piano una gara con una via, però se vogliamo, la "gara" famosa che fa curriculum, se voglio posso farmela da solo senza cronometro esattamente come vado a ripetere una via, i sentieri sono lì a disposizione di tutti. A me onestamente se alla fine della via/gara ti danno la medaglia, non me ne fotte una mazza. Il problema per quanto mi riguarda, diventa solamente la logistica nei percorsi oltre i 50 km, se vuoi andare da solo.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » ven nov 22, 2019 13:09 pm

Attenzione che non è che condanno il bìsness in quanto tale, che comunque c'è modo e modo di farlo.
Semplicemente noto che c'è questa differenza (la presenza del bìsness) fra semplice arrampicata e gare di trail.
Poi che le piccole gare "di paese" (come le ho chiamate) e i grandi eventi non siano la stessa cosa l'ho scritto anch'io.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » ven nov 22, 2019 13:42 pm

funkazzista ha scritto:Attenzione che non è che condanno il bìsness in quanto tale, che comunque c'è modo e modo di farlo.
Semplicemente noto che c'è questa differenza (la presenza del bìsness) fra semplice arrampicata e gare di trail.
Poi che le piccole gare "di paese" (come le ho chiamate) e i grandi eventi non siano la stessa cosa l'ho scritto anch'io.


Però funk attenzione che anche l'alpinismo, anche se in altri ambiti, alla fine si è evoluto ed ha assecondato la sete di classifiche e di bizness. Se fosse stato possibile mettere una linea di partenza alla base delle Tre Cime e farci salire contemporaneamente 100 cordate credi davvero che non l'avremmo fatto?
Così apro un OT e rispondo anche a vecchio, che dillà pone l'alpinismo su un piano altro rispetto alle gare. Col cazzò che gli alpinisti non gareggiano, l'hanno sempre fatto: sto leggendo il bel libro dl un noto forumista, già a fine ottocento la gara era a chi erigeva l'ometto di vetta per primo, poi si è passati alla prima in parete, alla prima direttissima, alla prima libera, invernale, solitaria, senza mutande, con un dito nel qlo, l'importante è farlo sapere in diretta prima che lo faccia un altro. E si badi bene, con condizioni sempre diverse dall'una all'altra realizzazione, che ne impediscono il reale confronto, come avviene invece nello sport. Ma questo gli alpinisti preferiscono tacerlo.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » ven nov 22, 2019 13:51 pm

La competizione in alpinismo e in arrampicata è sempre esistita e sempre esisterà.
Ma non c'entra col bìsness.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda Callaghan » ven nov 22, 2019 17:40 pm

scairanner ha scritto:(...) Così apro un OT e rispondo anche a vecchio, che dillà pone l'alpinismo su un piano altro rispetto alle gare. Col cazzò che gli alpinisti non gareggiano, l'hanno sempre fatto: sto leggendo il bel libro dl un noto forumista, già a fine ottocento la gara era a chi erigeva l'ometto di vetta per primo, poi si è passati alla prima in parete, alla prima direttissima, alla prima libera, invernale, solitaria, senza mutande, con un dito nel qlo, l'importante è farlo sapere in diretta prima che lo faccia un altro. E si badi bene, con condizioni sempre diverse dall'una all'altra realizzazione, che ne impediscono il reale confronto, come avviene invece nello sport. Ma questo gli alpinisti preferiscono tacerlo.


OT si, scai, dici giusto, io queste cose vado ripentendo da ani ed ani. ma pare che lo sappiano tutti fuorchè gli alpinisti.
e non ti affrettare a rispondere a vecchio: come si diceva, non c'è peggior cieco di...
ah, non so di che libro tu stia parlando (magari se lo dici fai un favore a tutti, eh, magari, così, per sbaglio, ma se ti costa troppo, posso provvedere infilandoti un dito intauculu), ma ce ne è uno identico per contenuti, che si chiama la morte del chiodo, emanuele cassarà, del secolo scorso. non è un caso che cassarà sia dileggiato ed insultato dalla più parte degli alpinisti, e, ovviamente, nel fognablog, soprattutto ultimamente. fine OT.

quanto all'interessante dibattito, come ho avuto già modo di dire, secondo me gli affari sono stati un ottimo motore anche per alpinismo ed arrampicata, esattamente in questo ordine; secondo me affari ben più nascosti e subdoli, per un certo verso, rispetto al ranning montano odierno.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda scairanner » ven nov 22, 2019 19:22 pm

Callaghan ha scritto:ah, non so di che libro tu stia parlando (magari se lo dici fai un favore a tutti, eh, magari, così, per sbaglio


Figurati, Arterio sarà anche contento di questo intervallo pubblicitario,
"Le Dolomiti Friulane, il viaggio 1900-1906". Ciao Claimbaghan.
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda gug » lun nov 25, 2019 17:32 pm

scairanner ha scritto:
funkazzista ha scritto:Attenzione che non è che condanno il bìsness in quanto tale, che comunque c'è modo e modo di farlo.
Semplicemente noto che c'è questa differenza (la presenza del bìsness) fra semplice arrampicata e gare di trail.
Poi che le piccole gare "di paese" (come le ho chiamate) e i grandi eventi non siano la stessa cosa l'ho scritto anch'io.


Però funk attenzione che anche l'alpinismo, anche se in altri ambiti, alla fine si è evoluto ed ha assecondato la sete di classifiche e di bizness. Se fosse stato possibile mettere una linea di partenza alla base delle Tre Cime e farci salire contemporaneamente 100 cordate credi davvero che non l'avremmo fatto?
Così apro un OT e rispondo anche a vecchio, che dillà pone l'alpinismo su un piano altro rispetto alle gare. Col cazzò che gli alpinisti non gareggiano, l'hanno sempre fatto: sto leggendo il bel libro dl un noto forumista, già a fine ottocento la gara era a chi erigeva l'ometto di vetta per primo, poi si è passati alla prima in parete, alla prima direttissima, alla prima libera, invernale, solitaria, senza mutande, con un dito nel qlo, l'importante è farlo sapere in diretta prima che lo faccia un altro. E si badi bene, con condizioni sempre diverse dall'una all'altra realizzazione, che ne impediscono il reale confronto, come avviene invece nello sport. Ma questo gli alpinisti preferiscono tacerlo.


Direi che più che gareggiare, eventualmente, spesso molti alpinisti sono entrati in competizione, che non è la stessa cosa.
Nelle gare sportive ci sono condizioni uguali per tutti, un momento definito e non adattabile alle condizioni personali e regole imposte da un giudice esterno, cose che in alpinismo non ci sono mai state e per questo non è un vero e proprio sport. Credo che in alpinismo la competizione può esserci, ma non è un elemento indispensabile mentre nella maggior parte degli sport è un elemento imprescindibile (perlomeno al top).
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda funkazzista » gio nov 28, 2019 13:33 pm

Lalpinismo è uno sport!
(sì, lo so che ci sono già almeno 3 -inutili :mrgreen:- topic apposta, ma me ne f8)

Secondo il Merriam-Webster:
sport noun
Definition of sport (Entry 2 of 3)
1a : a source of diversion : RECREATION
b : sexual play
c (1) : physical activity engaged in for pleasure
(2) : a particular activity (such as an athletic game) so engaged in


Secondo il Cambridge:
sport noun (GAME)

A1 [ C ]
a game, competition, or activity needing physical effort and skill that is played or done according to rules, for enjoyment and/or as a job:
- Football, basketball, and hockey are all team sports.
- I enjoy winter sports like skiing and skating.

A1 [ U ] UK
all types of physical activity that people do to keep healthy or for enjoyment:
- She used to do/play a lot of sport when she was younger.


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: (Treil) ranning VS clàimbing

Messaggioda davidezambon1112 » dom gen 12, 2020 17:21 pm

funkazzista ha scritto:Un pigrone come me -che dopo 5 km scarsi di trail-jogging ne ha già più che abbastanza- è lontanissimo da questo genere di cose, però, per dire eh :mrgreen: , sarei più attirato da cose come il "Picnic" che dall'andarmi ad intruppare in una gara.

Il "Picnic" (che poi qualcuno, più seriamente, ma molto più banalmente, ha chiamato Grand Teton Triathlon) ideato da David Gonzales prevede la partenza in bici dalla piazza di Jackson Hole (Wyoming), una pedalata fino al lago Jenny (a 2000m circa), l'attraversamento a nuoto del medesimo, quindi camminata/corsa e arrampicata fino alla cima del Grand Teton (circa 4200m), e poi il tutto all'inverso per un totale di circa 110 Km.
Nessun orario né tantomeno data di partenza, nessun limite di tempo, nessuna classifica, nessun pettorale, nessuna quota di iscrizione, nessun supporto (se ne vuoi, te lo devi organizzare per conto tuo, con l'amichi tuoi), nessun premio... insomma, sono tutti cazzi tuoi.
C'era anche il sito (qualcosa tipo picnic.com), ma non lo trovo più.
http://jacksonholemagazine.com/mountain-madness/
https://www.adventure-journal.com/2017/05/not-average-walk-park/
https://www.theguardian.com/sport/2015/jul/21/rock-climb-snow-and-no-prizes-is-the-gtt-the-worlds-hardest-triathlon



http://www.thepicnic.co/wyoming/
questo?
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