I vandali? Non li ferma nemmeno l’altitudine. I 2.120 metri del monte Cusna, infatti, non sono bastati a proteggere la Madonnina di bronzo posta in cima alla vetta dell’Appennino reggiano. Probabilmente ispirati dalla visione de "Il miracolo", la serie tv di Niccolò Ammaniti imperniata su una statua votiva piangente sangue, i teppisti hanno verniciato di rosso la statua della Madonna, che normalmente si presenta agli escursionisti con un caldo colore dorato, con delle bombolette spray. Il blitz, avvenuto presumibilmente tra la sera di martedì e sabato mattina, è stato poi scoperto da un’appassionata di trekking della zona, che ha immediatamente comunicato l’accaduto al presidente della pro loco di Febbio Mattia Casotti.
“Si è trattato di un atto senza senso, di puro vandalismo”, ha commentato Casotti alla Gazzetta di Reggio, “Non capisco perché sfregiare un simbolo che è di tutti e che è stato portato fin lassù con grande fatica, anche con l’aiuto degli uomini del Cai – la statua è stata collocata in cima al Cusna una decina di anni fa, ndr - Per noi, che amiamo questo territorio, è un riferimento, e l’offesa ci amareggia”.
Stando ad alcune voci di paese, l’atto vandalico potrebbe essere legato anche all’iniziativa delle magliette rosse lanciata nei giorni scorsi da Don Ciotti. “Ma si tratta solo di voci di paese senza alcun riscontro – spiega Casotti – E anche se si fosse trattato di un atto dimostrativo io dico: fuori la politica dalle nostre montagne”. Del resto, non è la prima volta che la Madonnina diventa bersaglio dei vandali. Nel giugno di due anni fa, infatti, la Madonnina è stata ritrovata lungo una scarpata ad almeno trecento metri dal punto in cui è normalmente collocata.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... 201281879/