i popoli arabi sottomessi si ribellano

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i popoli arabi sottomessi si ribellano

Messaggioda walker » lun feb 07, 2011 10:49 am

il popolo Algerino si ribella -

il popolo Tunisino si ribella -

il popolo Egiziano si ribella -

il popolo Yemenita si ribella -

il popolo Siriano si ribella -

finalmente tutti i popoli arabi sottomessi si ribellano.





















ahhhh dimenticavo:

il popolo viola di ribella...che non è sottomesso, ma è dimesso.

walker
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Messaggioda Stef » lun feb 07, 2011 23:46 pm

goditi l´ultima settimana di governo berlusconi.
training a lot
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Messaggioda arteriolupin » lun feb 07, 2011 23:56 pm

Non riesco a ridere a pensare a quanto scritto da Walker, che, ingenuamente, crede ad una possibile "ribellione democratica" dei "popoli" arabi...

Quelle sono culture assolutamente antitetiche alla democrazia. Sono teocratiche per definizione.

Un eventuale ribaltone in forma pseudodemocratico porterebbe all'insorgere di gruppi di potere legati al fondamentalismo islamico. Il tasso di acculturazione media, l'accesso del cittadino medio alla stampa o quanto scritto all'estero è bassissimo ed il cammino di una eventuale "democrazia" (sempre che possa essere esportabile in quelle zone) è ancora lunghissimo.

Il potere rischia fortemente di finire nelle mani di gruppi demagogici e fondamentalisti con una possibile deriva sul modello pakistano o afghano...

A tutt'oggi l'unico modello "democratico" che sembra funzionare è quello turco... Oppure il sistema pratico e semplice attuato nelle repubbliche asiatiche ai tempi dell'URSS....

Per questo motivo non vedo alcuna primavera di Praga davanti a noi, ma solo un autunno di Kabul o la riproposizione di Baghdad senza l'intervento degli USA...

Per fortuna che in Italia non corriamo questi pericoli... Eh già... Già..


O no?
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda giudirel » mar feb 08, 2011 8:38 am

arteriolupin ha scritto:Per questo motivo non vedo alcuna primavera di Praga davanti a noi, ma solo un autunno di Kabul o la riproposizione di Baghdad senza l'intervento degli USA...

Per fortuna che in Italia non corriamo questi pericoli... Eh già... Già..


O no?


Sempre il solito pessimista.
Qualche chances c'è... e comunque non ci si può paraventare dietro la scusa della real politik per continuare a difendere personaggi come Mubarak che sono indifendibili... tanto quanto è indifendibile il nano pelato.
Che i suoi continuano a difendere per paura dei comunisti se sono cretini e per paura dei kasinisti se si limitano ad essere purtroppo realisti.
Sotto Mubarak l'Egitto non ha speranze, come l'Italia non ha speranze sotto Berlusconi.
Arrivati ad un certo punto di rottura la brace può essere meglio della padella.
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda walker » mar feb 08, 2011 9:41 am

ha ha ha!!!!!! la vera comicità italiana è ben rappresentata dai kompagni della sinistra.

Visto i facinorosi che fomentavano ad Arcore, i poveri indecisi sapranno finalmente di quale becera gentaglia vegeta alla sinistra...

Tranquillizzatevi...causa goffa koglionaggine mancina, il Cavaliere d'Italia continuerà a volare molto alto, e ancora per molto tempo...è un vero uccello nerboruto.

Intanto, i crukki della provincia di Bozen, si rifiutano di festeggiare e di commemorare i 150 anni della unità d'Italia...non vogliono esseri accostati a romani e napoletani.

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Messaggioda Falco5x » mar feb 08, 2011 10:09 am

Concordo con i timori di Arterio.
Si deve purtroppo notare come in certi paesi il rovesciamento di dittatori abbia spesso prodotto guai peggiori e svolte in senso demagogico-teocratico.

Devo purtroppo concludere che certi popoli non sono maturi per la democrazia e che la dittatura di una personalità forte, quando non condizionata più di tanto dal potere religioso, sia per loro (e per il resto del mondo) il male minore.

Esistono poi certi paesi pseudoevoluti che dopo aver asssaggiato 50 anni di democrazia trovandosi oggi in difficoltà di vario genere si rivolgono anch'essi a una personalità forte, come se fosse un genio della lampada che potesse risolvere, e magari di tasca sua essendo ricchissimo, tutti i problemi.
Ebbene, questo paese (perché al momento ne conosco solo uno) non è degno delle conquiste sociali e democratiche di cui gode perché sputa sul sacrificio dei martiri che hanno lottato contro la dittatura per costruire alla nazione un futuro di civiltà.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda Sbob » mar feb 08, 2011 10:16 am

arteriolupin ha scritto:Non riesco a ridere a pensare a quanto scritto da Walker, che, ingenuamente, crede ad una possibile "ribellione democratica" dei "popoli" arabi...

Quelle sono culture assolutamente antitetiche alla democrazia. Sono teocratiche per definizione.

Mi pare un po' generica e qualunquista come afermazione...

Ad esempio per molti decenni la lotta palestinese e' stata guidata dall'OLP che e' laica. Oggi i fondamentalisti sono forti, ma dire che le culture arabe sono teocratiche per forza mi sa un po' di razzista.
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Messaggioda arteriolupin » mar feb 08, 2011 10:53 am

Alt.

Qualunquista e razzista è troppo.

Se l'autore del messaggio conosce lo sviluppo degli Stati (non dei movimenti) arabi, la storia della nascita della "nazione" araba ed ha qualche rudimento di legge islamica, di certo non può sfuggirgli il fatto che per la maggioranza degli Stati arabi la legge è quella della Sharya, basata sul Corano.
Ovvero potere religioso e potere civile, penale, giudiziario, tutto insomma, coincide... E', per definizione, teocratico. Sempre per definizione, è antitetico al concetto moderno di democrazia.
La causa palestinese è rimasta laica finché è rimasto in vita Yasser Arafat, per poi passare, per mille "motivi", ad assumere i contorni di una causa sostenuta da grange estremiste musulmane.
L'unico Stato davvero laico è la Turchai, che è sì musulmano ma non arabo...
Il pericolo è quello dell'applicazione della Sharya a tutti i livelli ance per Egitto e Maghreb, con conseguenti ripercussioni chiaramente antidemocratiche nei confronti delle minoranze storicamente presenti nell'area e una certa destabilizzazione dell'area.
Cerca di ricordare cos'è avvenuto in Pakistan da quando il generale Zia ha introdotto la Sharya, da quando Shabaab ha preso il controllo di parte della Somalia, da quando i Taliban hanno alzato la testa in Afghanistan e così via...

Caro Sbob, sei succube di una certa fetta di paracultura che a tutti i costi deve mostrare amore ed interesse per il mondo islamico, a tutti i costi, per mostrarsi "pronta ad accogliere". Immediatamente accusi ME di qualunquismo e di razzismo...
Ovviamente prendo l'osservazione con un paterno sorriso, come sifa verso chi non sa e non capisce...
Ma ricorda che la multiculturalità, per esistere, ha bisogno di un sano passaggio attraverso l'interculturalità. Da parte dell'Europa questo avviene. Molto meno da parte delle culture islamiche (fatte le debite eccezioni, sia chiaro). In più, chiamare le cose con il loro nome è sempre cosa giusta, anche se non va bene ad usum delphini.

Ricorda che "democrazia" non è un parolone demagogico, è una forma di governo degli stati, una filosofia di potere e di gestione dello stesso. Dire che è antitetico alla teocrazia non è né qualunquista, né razzista. E' pura osservazione della realtà dei fatti e dei termini di discussione.

P. S. Ti consiglio di andare a rivederti attentamente il significato di termini come qualunquismi e razzismo. Il vero razzismo è di chi fa finta a tutti i costi di non essere razzista per mostrarsi "aperto" senza capire nulla dell'altro... Chi, invece, ha un'idea propria, basata sulla conoscenza, non può essere qualunquista. A meno che tu non intendessi "seguace di Cetto Laqualunque", nel quale caso alzarei il calice urlando "cchù ppilu ppe' tutti".

P. S. La risposta è in soldoni, dovrei farti una differenziazione etnografica e sociologica sullo sviluppo delle culture arabe e, per concludere, una piccola analisi geopolitica dell'area islamica del medio oriente.

Altro che qualunquismo e razzismo... Si chiama "tenere gli occhi aperti" e vedere le cose senza il prosciutto sugli occhi. Quello che avevano gli americani mentre davano armi ai Talebani per andare contro l'URSS negli anni '80... Ed i risultati sono a disposizione di tutti.
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Messaggioda al » mar feb 08, 2011 11:12 am

Sbob ha scritto:
Ad esempio per molti decenni la lotta palestinese e' stata guidata dall'OLP che e' laica. Oggi i fondamentalisti sono forti, ma dire che le culture arabe sono teocratiche per forza mi sa un po' di razzista.


I palestinesi sono un popolo solo nell'immaginario di sinistra che cerca un modello di oppresso da liberare.
I palestinesi sono una massa di manovra antiisraeliana dei soliti 4 noti ai quali di loro non importa nulla.
I palestinesi sono un insieme di bande armate in lotta per spartirsi e intascarsi gli aiuti internazionali e depositarli in qualche banca svizzera come ha fatto Arafat.

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"Sotto Mubarak l'Egitto non ha speranze, come l'Italia non ha speranze sotto Berlusconi. "
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Ecco, allora fatti un bel bidè con la brace mentre leggi Eco.
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Messaggioda Sbob » mar feb 08, 2011 11:16 am

al ha scritto:
Sbob ha scritto:
Ad esempio per molti decenni la lotta palestinese e' stata guidata dall'OLP che e' laica. Oggi i fondamentalisti sono forti, ma dire che le culture arabe sono teocratiche per forza mi sa un po' di razzista.


I palestinesi sono un popolo solo nell'immaginario di sinistra che cerca un modello di oppresso da liberare.

Mi spieghi chi ha la dignita' di popolo e chi no?
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Messaggioda walker » mar feb 08, 2011 11:22 am

giudirel
Sotto Mubarak l'Egitto non ha speranze, come l'Italia non ha speranze sotto Berlusconi.


giusto...delle speranze l'Italia del Nord non saprebbe che farsene...la speranza appartiene al popolo del sud.

Qui al nord, con Berlusconi, abbiamo solo certezze, e tutte positive...ed ora, con il federalismo, i sudisti inizieranno - F I N A L M E N T E - a pagare le giuste tasse e a noi di Livigno ci verrà restituito il maltolto.

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Messaggioda il fornetto » mar feb 08, 2011 11:32 am

walker ha scritto:Qui al nord, con Berlusconi, abbiamo solo certezze, e tutte positive...ed ora, con il federalismo, i sudisti inizieranno - F I N A L M E N T E - a pagare le giuste tasse e a noi di Livigno ci verrà restituito il maltolto.

Walker

GIUSTO, è ora che anche a voi di Livigno eliminino la zona franca e paghiate le tasse!
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Messaggioda arteriolupin » mar feb 08, 2011 11:47 am

Sbob ha scritto:
al ha scritto:
Sbob ha scritto:
Ad esempio per molti decenni la lotta palestinese e' stata guidata dall'OLP che e' laica. Oggi i fondamentalisti sono forti, ma dire che le culture arabe sono teocratiche per forza mi sa un po' di razzista.


I palestinesi sono un popolo solo nell'immaginario di sinistra che cerca un modello di oppresso da liberare.

Mi spieghi chi ha la dignita' di popolo e chi no?


Sono anni ed annorum che generazioni di studiosi si creano intere carriere sulla definizione di "ethnos, popolo, nazione, gruppo etnico, consorzio umano" e così via...

Ogni gruppo etnico che si riconosca in valori comuni ha diritto al riconoscimento della propria esistenza, anche se non necessariamente ciò significa che debba organizzarsi in stato.

Nel caso palestinese, essendo improbabile una convivenza multietnica all'interno di un singolo stato, sarebbe auspicabile l'esistenza di due stati separati che, una volta assestati, potrebbero anche dare vita ad una federazione. La possibilità di questa opzione resta comunque tutta da verificare...

Al non ha tutti i torti nel dire che la causa palestinese è stata cavalcata da una parte precisa... Del resto, come per intervento di forze esterne di è creata quella situazione in medio Oriente, altrettanto può dirsi per i problemi ancora insoluti presenti in Asia e che fanno meno scalpore, ma la lista potrebbe continuare, se solo volessimo andare a vedere la situazione del Caucaso o delle ex repubbliche sovietiche dell'Asia Centrale...

Al ha un afflato antisinistrorso che denota una sua chiara presa di posizione. Sbaglia quando dice che il popolo palestinese non esiste. Non sbaglia quando dice che la sua causa è stata sostenuta solo da una precisa corrente di pensiero. E' storia recente...

In conclusione, comunque, vorrei ricordare che la "dignità" di popolo, così come la dignità di "lingua" data ad una parlata, altro non è che una questione politica.

Come è stato detto nel 1904 a Cernivci (Tschernowitz) in occasione della codificazione dello Yiddish, la differenza tra lingua e dialetto è semplice: La lingua è un dialetto che abbia a disposizione un esercito ed una flotta. Allo stesso modo, parafrasando, un popolo altro non è che un gruppo etnico che abbia a disposizione un esercito o, quanto meno, un potente che lo sorregga.

Con buona pace delle definizioni.
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Messaggioda Sbob » mar feb 08, 2011 11:51 am

Caro Sbob, sei succube di una certa fetta di paracultura che a tutti i costi deve mostrare amore ed interesse per il mondo islamico, a tutti i costi, per mostrarsi "pronta ad accogliere". Immediatamente accusi ME di qualunqismo e di razzismo...

Non sono succube di niente.
Questa frase Quelle sono culture assolutamente antitetiche alla democrazia. Sono teocratiche per definizione è inequivocabilmente razzista.
E' diverso dire che i terroni sono assolutamente antitetici alla legalità e mafiosi per definizione? O che i rumeni sono ladri per definizione? E gli ebrei che sono avidi per definizione?

Avessi detto che in Egitto ci sono potenti forze e spinte teocratiche sarebbe stato un po' diverso.

P. S. Ti consiglio di andare a rivederti attentamente il significato di termini come qualunquismi e razzismo. Il vero razzismo è di chi fa finta a tutti i costi di non essere razzista per mostrarsi "aperto" senza capire nulla dell'altro... Chi, invece, ha un'idea propria, basata sulla conoscenza, non può essere qualunquista.

Razzista è chi oltre a farsi un'idea la trasforma in un a priori. Se dici "i fanatici sono forti in arabia" è un giudizio. Se dici "gli arabi sono teocratici per definizione" è un pregiudizio razzista.
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Messaggioda arteriolupin » mar feb 08, 2011 11:58 am

Sbob,

la cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica.

Vatti a rivedere le definizioni della questione.

E non accusare di razzismo chi da un ventennio lavora per l'interculturalità ed il dialogo tra le culture.

Non ti conosco, quindi non ti accuso di palese e crassa ignoranza per aver letto solo questo tuo intervento. resta il fatto che una cultura la cui legge statale sia quella divina, della religione, per definizione E' teocratica.

Una cultura che non prevede la convivenza con le culture "altre" non è democratica.

Potresti, se ne fossi a conoscenza, farmi notare che la "vecchia" cultura araba era, invece, estremamente avanzata, tollerante (vedi gli arabi in Spagna) e di grandissima forza morale ed intellettuale...
La cultura statale e sociale attuale dei paesi Arabi, invece, palesa un odio per la democrazia: gli stessi "capoccia" o rais scrivono e dicono chiaramente che a loro la democrazia non interessa e che non ritengono utile o possibile una forma sociale che prescinda dalla legge coranica.

A casa mia questa è teocrazia. Che poi possa essere cosa buona per quelle zone, se ne può discutere. Ma che debba per forza essere tollerata o importata da noi, dopo secoli di lotte per laicizzazione e libertà, è tutt'altra cosa.

Se questo secondo te è razzismo... A casa mia si chiama saper leggere la realtà.

Salute.
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Messaggioda mcorobic » mar feb 08, 2011 12:06 pm

Io ho seguito la questione in radio piu che altro.

Le fonti delle radio erano a volte, persone civili che raccontavano gli avvenimenti della piazza e le riversavano poi in internet.

Sembra che in questa rivolta partecipi una grande fetta di popolazione che usa internet ( o cmq. i network globali ) per diffondere le info in perfetto stile occidentale e facendo le stesse richieste che facciamo noi.

Oltre a questo si percepisce un rischio di presa di potere dei Militari ( suoi ex o non ex esponenti sono stati rimessi al governo dopo il rimpasto ) e che gestiscono in maniera ( sembra ) indipendente la piazza.

Il rischio più elevato sembra sia la presa del potere dei militari, poi a seguire l'ascesa di gruppi religiosi

... ma anche la presa di coscenza delle persone che comunica e fa richieste uguali alle nostre può avere un suo ruolo sul divenire.
Brucia le chiese come in Norvegia dove il Black Metal prega.
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Messaggioda Sbob » mar feb 08, 2011 12:23 pm

arteriolupin ha scritto:Sbob,

la cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica.

[...]
Potresti, se ne fossi a conoscenza, farmi notare che la "vecchia" cultura araba era, invece, estremamente avanzata, tollerante (vedi gli arabi in Spagna) e di grandissima forza morale ed intellettuale...
La cultura statale e sociale attuale dei paesi Arabi, invece, palesa un odio per la democrazia

Direi che ti contraddici in pieno.
Se è vera la prima frase vuol dire che i vecchi arabi non erano islamici...

gli stessi "capoccia" o rais scrivono e dicono chiaramente che a loro la democrazia non interessa e che non ritengono utile o possibile una forma sociale che prescinda dalla legge coranica.

A casa mia questa è teocrazia.

Mi pare dicesse lo stesso il re Sole... vuol dire che la cultura cattolica è per definizione teocratica?


Tra l'altro stiamo parlando di una cultura o della foma di governo degli stati attuali? Se fosse vero quello che sostieni, cioè che gli arabi sono per definizione teocratici l'OLP non avrebbe mai potuto esistere - eppure è nata nella cultura islamica.

Ti faccio anche notare che anche l'ebraismo prevede una legge divina, e l'ebraismo fanatico è decisamente teocratico, ma questo non impedisce ad Israele di essere una democrazia (per quanto con diversi aspetti oscuri).

Faccio anche notare che l'affermazione che a cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica. è in completa contraddizione col fatto che la Turchia sia uno stato laico, e che fuori dall'Arabia ci sono altri esempi di stati a forte maggioranza islamica ma che non applicano la Sharia.

Quindi mi pare che l'unico a poter essere accusato di crassa ignoranza o quanto meno di aperta contraddizione sia tu.

Dire che un islamico in quanto tale non può essere democratico è una puttanata abominevole, non a caso si usa il termine fondamentalista per indicare chi interpreta letteralmente i dettami religiosi e li impone come legge.
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Messaggioda Sbob » mar feb 08, 2011 12:25 pm

mcorobic ha scritto:Sembra che in questa rivolta partecipi una grande fetta di popolazione che usa internet ( o cmq. i network globali ) per diffondere le info in perfetto stile occidentale e facendo le stesse richieste che facciamo noi.

Quelli non esistono. Gli arabi sono per definizione teocratici, quindi quelli non possono essere arabi :P
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Messaggioda arteriolupin » mar feb 08, 2011 12:52 pm

Sbob ha scritto:
arteriolupin ha scritto:Sbob,

la cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica.

[...]
Potresti, se ne fossi a conoscenza, farmi notare che la "vecchia" cultura araba era, invece, estremamente avanzata, tollerante (vedi gli arabi in Spagna) e di grandissima forza morale ed intellettuale...
La cultura statale e sociale attuale dei paesi Arabi, invece, palesa un odio per la democrazia

Direi che ti contraddici in pieno.
Se è vera la prima frase vuol dire che i vecchi arabi non erano islamici...

Sillogismo che non regge. Palesa incapacità di leggere quanto ti viene proposto.
In più, leggi la storia in modo immanente e non nel suo sviluppo lineare (temporale),.


gli stessi "capoccia" o rais scrivono e dicono chiaramente che a loro la democrazia non interessa e che non ritengono utile o possibile una forma sociale che prescinda dalla legge coranica.

A casa mia questa è teocrazia.

Mi pare dicesse lo stesso il re Sole... vuol dire che la cultura cattolica è per definizione teocratica?

Lo è stata. Vedi i casini compiuti dal medioevo in poi... Non per nulla si parla di medioevo come contrapposto al momento attuale... Qualsiasi Stato non preveda la differenziazione proposta è teocratico...


Tra l'altro stiamo parlando di una cultura o della foma di governo degli stati attuali? Se fosse vero quello che sostieni, cioè che gli arabi sono per definizione teocratici l'OLP non avrebbe mai potuto esistere - eppure è nata nella cultura islamica.

L'OLP è nata in una terra islamica ma in un contesto storico e sociale di allontanamento da quello che OGGI definiamo fondamentalismo o attaccamento ai valori della Sharya... Di nuovo ti manca la prospettiva storica.

Ti faccio anche notare che anche l'ebraismo prevede una legge divina, e l'ebraismo fanatico è decisamente teocratico, ma questo non impedisce ad Israele di essere una democrazia (per quanto con diversi aspetti oscuri).

Ed io ti faccio notare che in Israele esiste una notevole fetta di popolazione assolutamente laica ed uno Stato laico... Che prevede la presenza la suo interno di cristiani, musulmani e quant'altro. Difatti non è teocratico (anche se con tutte le riserve di questo mondo).

Faccio anche notare che l'affermazione che a cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica. è in completa contraddizione col fatto che la Turchia sia uno stato laico, e che fuori dall'Arabia ci sono altri esempi di stati a forte maggioranza islamica ma che non applicano la Sharia.

La Turchia non è Arabia. E ti ho fatto notare prima l'esistenza di altri Stati con presenza islamica che non prevedono la Sharya. Ma non sono arabi. Sono turcofoni o comunque di origine uralo-altaica (a parte le comunità musulmane indonesiane o dell'estremo oriente che stanno comunque creando non pochi danni). La Turchia riesce ad essere laica perché, forte di una millenaria tradizione imperiale, ha sempre messo davanti le necessità dello Stato e solo dopo quelle della religione. Ma, ripeto, non sono arabi. Lo sviluppo della "nazione araba" è tutt'altra cosa... E tutt'altra storia...

Quindi mi pare che l'unico a poter essere accusato di crassa ignoranza o quanto meno di aperta contraddizione sia tu.

Quando vuoi... Se vorrai discutere di sviluppo del mondo islamico in Arabia e al di fuori dell'Arabia, di Sharya, di sciiti e sunniti, di gruppi sufisti, dei residui zoroastriani nelle zone di lingua derivante dal farsi e quant'altro, sono a disposizione... Anche subito... Applicarlo alle marcanti geopolitiche del Medio Oriente (punto di partenza della discussione), sono qui, pronto... Non mi ci devo preparare... E se ne vorremo discutere, ovviamente davanti ad una birra (poco islamico, lo so...), volentieri. Io sono assolutamente consequenziale e coerente... E so di cosa parlo... Sarà solo un piacere.

Dire che un islamico in quanto tale non può essere democratico è una puttanata abominevole, non a caso si usa il termine fondamentalista per indicare chi interpreta letteralmente i dettami religiosi e li impone come legge.


Non ho detto "un islamico in quanto tale", bensì che uno Stato islamico - quindi che applichi la Sharya - sia antitetico al concetto di stato democratico moderno. Questa non è assolutamente una puttanata. Se, poi, vogliamo parlare di tutte le bellezze del Corano e della meraviglia della cultura espressa nei Paesi arabi... Ma volentieri!!!! Resta il fatto che il Medio Oriente attuale è una polveriera pronta ad esplodere con pericoli notevoli per il Mediterraneo, oltre che per laicità e democrazia, valori per me fondamentali.

P. S. Se vogliamo parlare di Stati Arabi e Sharya è una cosa... Per quanto riguarda lo Stato palestinese dobbiamo aprire una serie di parentesi... Idem per il Libano e la Siria... Il mio era e resta un attacco contro il pericolo dell'applicazione della Sharya negli Stati del Medio Oriente. L'applicazione della Sharya equivale alla non laicità dello stato ed alla non.democrazia. Punto. Per fortuna, per ora è solo un pericolo e non una realtà.. Ma i Fratelli Musulmani sono al tavolo delle trattative in Egitto... Ed in Algeria il fondamentalismo attecchisce e ribolle... E non solo lì.
Voler essere di sinistra non vuol dire giustificare tutto per essere "accoglienti" verso l'altro... Occhio a non fare l'errore di annullare la propria particolarità per accogliere chi è altro, è il primo passo di una reazione a catena che nel giro di poco tempo porta al razzismo più becero come prodotto di ritorno...

P. P. S. Non ce l'ho con te a livello personale, ma approfitto di quello che scrivi per riassumere idee che si riferiscono a troppe cose che sento o leggo... L'invito per la birra vale sempre!
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Messaggioda giudirel » mar feb 08, 2011 12:56 pm

Caro arterio, sai bene che ho la presunzione di conoscere un po' il mondo arabo, un po' per averlo scorrazzato avanti indietro e un altro po' per esseremi preso il disturbo di studiarlo un po' amando molto la loro arte (detto per inciso mi piace l'architettura razionalista ma aborro il fascismo... quindi non credo di essere influenzabile più di tanto dall'estetismo)

arteriolupin ha scritto:la cultura islamica, per definizione, non prevedendo la divisione tra religione e Stato, E' teocratica.


Su questo sono d'accordo ma direi che un'affermazione analoga potrebbe essere fatta per quasi tutte le religioni: dove alle gerarchie religiose e al pensiero religioso viene lasciato spazio è quasi automatico sorga e si manifesti la tentazone assolutista e che si ambisca a passare da religiosità a teocrazia.
La laicizzazione delle società è un processo di civilizzazione, di emancipazione e di consapevolezza non facile, anzi spesso costellato di traumi e qualcosa ne sappiamo ben noi italiani che confiniamo con uno stato canaglia, strutturalmente antidemocratico, opaco ed ingerente per vocazione come lo stato vaticano.
Siamo ancora fortemente condizionati persino nelle nostre manifestazioni più limpidamente democratiche come la costituzione.
Viaggiando, ad esempio, nel sud dell'india ci si rende ben conto come l'induismo sia anche e fortemente fondamentalista e che la realtà delle caste collida drammaticamente con le istituzioni democratiche dell'india.
Ma la democrazia è un percorso che deve avvenire all'interno di una cultura e non è mai stata merce di esportazione e importazione.
Quindi un conto è essere pessimisti sul futuro dell'egitto ed un conto è pensare che a un paese di matrice araba, e magari araba e mussulmana, è impossibile imboccare la strada della democrazia e dello sviluppo.
Sono invece abbastanza certo che il fatto che l'occidente abbia sempre sostenuto regimi profondamente odiosi e antidemocratici come quello di Mubarak sia una vera prova di prosciutto sugli occhi e che abbia creato le condizioni di profondo scontento e dissenso sociale che favoriranno l'affermarsi tra masse ignoranti e disorientate del pensiero unico islamico.
Poi il pessimismo è di rigore... e qui sono d'accordo.

al ha scritto:@giudirelEcco, allora fatti un bel bidè con la brace mentre leggi Eco.


Ma perchè... mi domando sempre, quando uno è destro fa così fatica e così raramente si dimostra non dico intelligente ma semplicemente in grado di argomentare anche uno straccetto di discorsetto in modo civile ed intelligente.
Se ci si pensa bene è un po' un peccato... troverei stimolante avere delle controparti che non fossero dei balbettanti calibani livorosi.
O per usare un termine alla portata di Al degli sfigati. :D :D
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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