da PIEDENERO » sab mag 07, 2016 13:30 pm
da scairanner » mar mag 10, 2016 22:11 pm
da PIEDENERO » gio giu 02, 2016 20:31 pm
da Patrizio70 » ven giu 03, 2016 15:24 pm
da coniglio » lun giu 06, 2016 17:57 pm
da coniglio » lun giu 06, 2016 18:03 pm
Esprimiamo subito, senza giri di parole, il nostro punto di vista. Proprio perché a chiederci di votare sì al referendum costituzionale sono sire Renzi, il sistema bancario e quell’Unione Europea che di democratico non ha ormai nemmeno più l’apparenza, occorre votare NO, senza dubbi, esitazioni e ripensamenti.
Questa riforma costituzionale “ce la chiede l’Europa”, ossia la stessa entità antidemocratica che ci chiede austerità e spending review, tagli alla spesa pubblica e ai diritti: il sistema neoliberista vincente aspira a destrutturare le costituzioni degli Stati sovrani, per imporre senza limitazioni il proprio regime di mercato assoluto.
L’Unione Europea come trionfo dei capitali e della finanza necessita di istituzioni statali che eseguano cadavericamente e senza possibili obiezioni i diktat voluti dall’alto: l’Unione Europea vuole “riforme” limitative degli spazi di partecipazione democratica; vuole esecutivi forti e parlamenti deboli. Questa riforma costituzionale la vuole, poi, il sistema bancario internazionale, che nella Carta costituzionale italiana vede un fastidioso ostacolo all’instaurazione del proprio dominio assoluto.
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Da molti anni, lo sappiamo, le grandi banche internazionali, ma poi anche tutte le autorità non democratiche e connesse agli interessi finanziari (Bruxelles, G7, Fondo monetario internazionale) ci ripetono senza sosta che dobbiamo fare “riforme” volte a migliorare e a rendere maggiormente efficiente la nostra “governance” politica.
La lettera che la Bce mandò all’Italia nel 2011 era solo un “antipasto”: il peggio doveva ancora arrivare, ed è la riforma della costituzione. Una riforma, sia detto per incidens, che il popolo non vuole e che, come ricordato da Zagrebelsky, nasce da un “Parlamento illegittimo, eletto con una legge elettorale obbrobriosa, dichiarata incostituzionale”.
Ovviamente il blocco egemonico mobiliterà l’intero quadro intellettuale, accademico e giornalistico: il caso di Benigni è il primo e non sarà certo l’ultimo. Il grande difensore della “costituzione più bella del mondo” (cit.) che si fa sostenitore della sua riforma, rinnegando in blocco anni di militanza pro-Costituzione: uno spettacolo tragicomico.
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È, certo, il caso più interessante, per ora, giacché rivela apertamente la pervasività del sistema e, insieme, la corruzione del clero intellettuale, che si riconferma – come disse Costanzo Preve – un banco di pesci pronto a seguire sempre compattamente le correnti del politicamente corretto e del potere. Preparatevi. Vedremo intellettuali, giornalisti e accademici che peroreranno la causa della riforma costituzionale, delegittimando, silenziando e ingiuriando chiunque ancora resista e non tradisca la repubblica e la storia del nostro Paese.
L’aveva detto Bourdieu: gli intellettuali sono la parte dominata della classe dominante; appartengono a quest’ultima, giacché hanno anch’essi un capitale, di tipo culturale. Ma sono dominati nella classe dominante, perché devono vendere quel capitale culturale: che dunque non può non coincidere con gli interessi di chi lo “compra”, cioè i dominanti.
Mi ha colpito qualche settimana fa, sul “Corriere della sera”, una vignetta: era raffigurato Zagrebelsky, fermo sostenitore del “no” alla riforma, in veste di fascista, inseguito dalle brigate partigiane piddine a favore del “sì”. L’accusa di fascismo cade ora su chi difende la Carta costituzionale che nacque dalla fine del fascismo e dall’incontro tra la visione comunista del lavoro e quella cattolica della dignità della persona.
La signora Boschi ha dato il via a questa pratica oscena, dicendo che chi vota per il “no” è “come Casa Pound”. La storia non è nuova, in fondo: in nome dell’antifascismo, si può agire con i metodi squadristi che furono propri del fascismo. La profezia di Orwell si è realizzata: “la storia era un palinsesto che poteva essere riscritto tutte le volte che si voleva”. È quello che sta accadendo.
Da quando nacque la nostra Costituzione, nacquero anche – lo sappiamo – i tentativi di distruggerla o, come usa dire ora con la neolingua orwelliana, di “riformarla”. Ciò che non riuscì a Junio Valerio Borghese e a Licio Gelli, potrebbe riuscire ora all’Unione Europea, al sistema bancario internazionale e ai loro agenti senza qualità.
da MarcoS » mar giu 07, 2016 14:08 pm
da coniglio » mar giu 07, 2016 16:48 pm
da PIEDENERO » ven giu 17, 2016 8:41 am
da PIEDENERO » sab giu 18, 2016 10:53 am
da Sbob » dom giu 19, 2016 21:32 pm
da coniglio » lun giu 20, 2016 11:36 am
da scairanner » lun giu 20, 2016 13:39 pm
coniglio ha scritto:Mastella oltre il 60%
da PIEDENERO » mar lug 05, 2016 13:02 pm
da MarcoS » mar lug 05, 2016 22:00 pm
da coniglio » gio lug 14, 2016 12:40 pm
da VECCHIO » gio lug 14, 2016 14:41 pm
da Sbob » mar ago 02, 2016 11:05 am
da scairanner » mar ott 11, 2016 21:36 pm
da PIEDENERO » mar ott 11, 2016 21:46 pm
scairanner ha scritto:Floris inascoltabile, non era così neanche col Berlu
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