Il forum è un sistema caotico.
Cio è un bene, perchè nella diversità c'è ricchezza.
Tuttavia ogni tanto è necessario far qualcosa per contrastare l'entropia del sistema.
Altrimenti il caos degenera.
E' come gonfiare un palloncino su cui sono state scritte delle frasi, a caratteri grandi ma anche piccoli. Più lo gonfi e più le frasi si leggono bene e possono leggerle in tanti. Anche quelle scritte in caratteri piccolissimi.
Ne guadagna la ricchezza del "messaggio del palloncino".
Tuttavia, è ovvio, se il palloncino scoppia... non c'è più nessun messaggio.
L'unico messaggio che resterà sarà un metamessaggio, che sarà: ci deve essere qualcuno che decide quanto e come gonfiare il palloncino.
Però, questo qualcuno potrebbe essere influenzato nelle sue decisioni non tanto dalle considerazioni sulla struttura del palloncino, quanto dalla natura dei messaggi che apparirebbero.
E se anche non lo fosse affatto. Chi potrebbe esserne sicuro?
Allora ...
io tengo in questo tipo di piccoli problemi, lo stesso atteggiamento che ho nei confronti di cose più rilevanti. L'etica, la politica... per esempio.
Non amo che qualcuno mi dica cosa fare.
Non amo nemmeno dire agli altri cosa fare.
Non voglio leader (o moderatori); ma non voglio nemmeno esserlo io stesso.
Semplicemente, mi limito a rappresentare il problema e a fare ciò che ritengo giusto.
In questo modo, nello specifico, diminuisco l'entropia del sistema.
Se altri seguiranno il mio esempio e il sistema diventasse troppo poco caotico... allora probabilmente mi fare prendere di nuovo da una tendenza caotica.
Insomma... credo che siamo anche noi una sorta di DaisyWorld... e ognuno di noi sia una piccola margherita cosciente di esserlo... e mi regolo di conseguenza.
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Daisy World. Si prenda un pianeta di margherite nere e bianche, che ruoti attorno a una stella, il Sole, la quale rallenta ma diventa costantemente più brillante. All?inizio, essendo il Sole freddo, non cresceranno molte margherite. A mano a mano che esso diventerà più caldo, chiazze di margherite di entrambi i colori spunteranno e cresceranno rigogliosamente. Ma, quando le margherite nere fioriranno e produrranno un maggior numero di discendenti, perché sono scure e assorbono una la luce del Sole, impediranno a questa luce di essere riflessa nello spazio. La crescita di macchie di margherite nere, che assorbono calore, ha l?effetto di riscaldare un pianeta che, altrimenti, sarebbe freddo. Ma ben presto l?ambiente circostante raggiunge un calore opprimente e comincia a limitare la crescita delle margherite nere nelle immediate vicinanze. L?aumento delle temperature locali porta a un aumento globale della temperatura più forte del previsto, in un mondo senza margherite. Cominciano allora a crescere chiazze di margherite bianche. Ciò porta a un aumento della riflettività planetaria, o albedo, dato che la superficie bianca dei petali delle margherite riflette la luce nello spazio, con la conseguenza di un ritorno su tutto il pianeta a temperature più fredde. Le margherite nere ricominciano a spuntare. Ma il Sole, nel frattempo, continua a diventare più caldo e le margherite bianche, riflettendo il calore, continuano a fiorire e a raffreddare il pianeta. In breve, il Sole diventa più caldo, si formano chiazze sempre più estese di margherite bianche, Daisy World diventa più freddo, il che porta a una nuova crescita di chiazze di margherite nere, le quali di nuovo si surriscaldano, creando ancora una voltale condizioni più favorevoli alle margherite bianche. Ciò raffredda nuovamente Daisy World incrementandone l?albedo, e così via fino a che il Sole diventa una gigante rossa e brucia tutte le margherite. Ma, entro certi limiti di temperature, le margherite funzionano molto semplicemente da termostato, mantenendo il mondo vivibile, malgrado un aumento potenzialmente letale della quantità di energia solare che raggiunge il pianta. I fiori regolano silenziosamente la temperatura del pianeta fino a un grado notevole, entro quello stretto intervallo che è necessario alla loro sopravvivenza quando il Sole si riscalda inesorabilmente.
