da arteriolupin » sab ago 23, 2008 12:00 pm
Allora,
un paio di piccole precisazioni....
La scelta di associarsi a venezia da parte dei bellunesi fu democratica e corretta quanto la scelta del veneto di far aprte del nascente regno d'italia (e che mastica storia mi capisce).
La storia dell'unione del veneto o di quello che intendiamo per veneto (e, per estensione, triveneto) è tutta da riscrivere...
Per quanto riguarda le parlate locali, volgarmente chiamati dialetti, ricordo quanto segue:
i dialetti del bellunese sono per la maggior parte dialetti ladini, ovvero retoromanzi... Imparentati, quindi, con il sistema linguistico presente anche in Friuli e nei Grigioni (oltre che nelle valli dolomitiche per le quali l'esistenza di una lingua minoritaria, insegnata nelle università, è ormai assodata).
I dialetti di contatto o di passaggio, come possono essere le parlate bella bassa bellunese o del feltrino, non sfuggono alla regola.
Generalmente si tende a ritenere vicine od imparente lingue o parlate basandosi sul lessico usato.. In realtà, a stabilire la vicinanza o meno di un sistema linguistico sono i seguenti fattori:
1) fonetica
2) morfologia
3) e solo da terzo, dopo un bel po', il lessico...
Il lessico utilizzato subisce fattori di influsso quali eventuali lingue dominanti o del dominatore... Accade anche per l'italiano nella terminologia commeciale o specialistica, che prevede un uso ormai spaventoso di termini non autoctoni.
Per questo motivo, il feltrino ed anche le parlate della bassa bellunese fanno parte, evidentemente del sistema retoromanzo... Il che, peraltro, non basta a far di loro una sorta di "popolo", in quanto e la necessità e la voglia di una qualche "alterità" se non di una certa qual indipendenza è estremamente più giovane e meno motivata rispetto a quelle storicamente assodate e motivate delle Valli Ladine (Badia, Garden,a Fodom etc etc etc)...
Del resto, ancora 20 anni fa i fassani si rifiutavano di veder inserito nel sistema ladino le parlate a sud di Soraga (Sorèga, sorry)...
Per quanto riguarda l'influsso venetofono, basterà vedere come il dialetto parlato a Pelos, Lozzo, Vigo o Laggio sia molto più arcaico del Cadorino venetizzato che si sente a Pieve, Tai o San Vito... Il movimento di ritorno alle origini ladine è recente, recentissimo e motivato, più che desideri culturali, da aspirazioni economiche o di altro genere....
Parola di terrone veneto jesolano inguaribilmente innamorato delle zone dolomitiche e non solo
Arterio