





da Maurizio » mar ott 03, 2006 20:43 pm
da lucasignorelli » mar ott 03, 2006 22:14 pm
Maurizio ha scritto:Ebbene, ho avuto modo di venire a conoscenza, qualche anno fa, non per una volontà precisa, ma quasi per caso, di alcuni retroscena sui rapporti tra i due alpinisti...dopo di che ho ri-visto e ri-letto alcuni scritti di allora con luce diversa, al di là del loro messaggio universale e della loro importanza storica. Quindi sostanzialmente credo che sia un errore stralciare frasi e considerazioni sulla realtà di allora e volerle adattare a quel che succede oggi...manca il contesto storico, che la maggiorparte non conosce e non vuole conoscere. E' un operazione secondo me un po' forzata.
Maurizio ha scritto:Pur con tutta la simpatia che avevo per Giancarlo, ho sempre trovato il suo modo di scrivere eccessivamente barocco, artificioso, poco spontaneo. Lui era un uomo che aveva veramente dei grandi sentimenti ed una grande passione, ma era nato per esprimerli con il gesto, con la sua voglia irrefrenabile di andare e vivere in montagna...piuttosto che per fare giochi con la penna. Per cui conservo un sostanziale atteggiamento di difesa, se volete scetticismo, verso i suoi scritti...
Payns dico che non ho mai messo in dubbio ciò che spingeva Grassi a scrivere quelle cose, la sua era una passione genuina. Certamente soffriva di un complesso di inferiorità rispetto ad altri che erano molto più bravi a trasmettere sulla carta, queste motivazioni. E a quei tempi questo era importante, oggi molti se ne fregano...basta leggere le nostre riviste.
da lucasignorelli » mar ott 03, 2006 22:21 pm
da Payns » mar ott 03, 2006 22:54 pm
lucasignorelli ha scritto:.......
lucasignorelli ha scritto:dieci-quindici persone della mia età che erano approdate a lui dopo esperienze più o meno negative con l?establishment arrampicatorio torinese
da Maurizio » mar ott 03, 2006 23:09 pm
da cialtrone » mer ott 04, 2006 0:00 am
lucasignorelli ha scritto: Ma non era l'eterno naif su cui qualcuno insiste. Era ben cosciente del fatto che la ?massa? richiedeva vie sempre più accessibili e un abbassamento generale del livello di impegno e che, inevitabilmente, si sarebbe andati in quella direzione (anche solo perché ? parliamoci chiaro ? l?inciucio degli anni 80 fra giornali alpinistici e l?emergente industria delle attrezzature di arrampicata batteva la grancassa esclusivamente in quella direzione). Come guida, e come persona che con la montagna manteneva una famiglia, certamente non era nemico dei cambiamenti che facevano inorridire Motti, anzi. Anche se poi tutti sembrano dimenticarsene, molti "attrezzaggi" pioneristici della Val di Susa, con relative controversie, bene o male li ha fatti lui (non solo lui, ma lui più di chiunque altro)
da Maurizio » mer ott 04, 2006 1:12 am
da lucasignorelli » mer ott 04, 2006 1:20 am
Maurizio ha scritto:- è risaputo che Motti fosse un'intellettuale snob, ma molti dei suoi compagni di allora giurano che non fosse politicamente schierato, altri dicono che "non era certamente di sinistra", altri ne parlano come "un borghese fino al midollo". Insomma non proprio allineato con Gobetti, Bonelli, Pessa etc... Galante poi era l'unica Pecora nera...almeno così si dice nell'ambiente
Maurizio ha scritto:io ovviamente penso, al contrario di Luca, che Motti abbia lasciato ben altro segno nella letteratura di montagna rispetto a Grassi, e questo non solo per circostanze fortuite. Motti poteva essere antipatico, ma aveva molte intuizioni geniali e, a differenza di quasi tutti gli alpinisti italiani, NON era provinciale. Nessun alpinista italiano era in grado di scrivere gli articoli che ha scritto lui a quei tempi ma la sua scrittura troppo intellettualoide era perlopiù non compresa e piena di riferimenti freudiani, dylaniani, mitologici etc, mentre il linguaggio di Grassi, era certo più facilmente comprensibile ma, ribadisco, secondo me, poco spontaneo. Quasi scrivere così fosse un atteggio necessario. Ciò non vuol dire, ripeto, che lui fosse così. Tanto è vero che nelle lettere personali ha uno stile di scrittura diverso, senza troppe elucubrazioni oniriche
Maurizio ha scritto:Dal lato alpinistico concordo invece con Luca, ma non sono novità.... Azardato invece mi pare il paragone con Boivin e Berhault (che stavano veramente su un altro pianeta a cui si avvicinava già di più Bernardi, peraltro allievo di Grassi), ma qui il discorso si fa più tecnico e complesso.
Maurizio ha scritto:Non me la sentirei comunque di elevare Grassi oltre misura perchè, anche solo guardando ad oriente, c'erano ben altre figure che certo non puoi tacciare di edonismo come i francesi. Dunque rimaniamo coi piedi per terra, anche se uniti nel segno di Pietro Micca, come dice Cialtrun!:lol:
Maurizio ha scritto:(io non so consigliarti grandi autori letterari, ma anche solo Sentieri verticali di Gogna va bene per farsi un'idea e scrollarsi di dosso un po' di polvere sabauda...)
Maurizio ha scritto:Per conto mio Grassi è stato un grandissimo appassionato, che ha prodotto una quantità impressionante di vie nuove, la maggioranza delle quali tuttavia è "così così", senza infamia e senza lode...cioè non ce ne è nessuna che puoi considerare una grande impresa, che possa farti sognare...e questo alla fine storicamente pesa e non puoi prescinderne se vuoi scrivere di alpinismo.
D'altra parte è stato uno dei grandi alfieri dell'alpinismo di ricerca, in debito però con Gogna dal punto di vista alpinistico e con Motti da quello culturale, tanto per rimanere a NW, s'intende.
Resta, come dicevo, la grande intuizione dell'effimero...che però non so adesso quanto ci fosse di Comino...
da lucasignorelli » mer ott 04, 2006 1:48 am
cialtrone ha scritto:
SArà anche che i i torinesi di sinistra del 70 fossero tristanzuoli, ma io, ecco, non trovo che riflettere i propri ambienti sia sinonimo necessariamente di male. Altrimenti, e parlo di ciò che conosco, dovrei buttare nel cesso Calvino dei Sentieri dei Nidi di Ragno, pressochè tutta l'opera di quel genio vero di Cesare Pavese, evvia così.
Motti di certo non brillava a creatività esplosiva (ma ti chiedo, per cortesia, di citarmi uno, ed uno solo, della categoria *scrittori di montagna od affini* che in tal senso sia degno di un solo sguardo, e non dirmi Fabio Palma altrimenti vengo a piedi a Torino e ti cerco con un randello...),
C'è più freschezza nello scritto di Grassi, ma, ecco, a me pare, non voglio esser frainteso, trovo sempre molto sospetto colui che vive e si spalma sulla scrittura...
E, rientrando abbbomba sulla citazione del Paino, io questa la trovo una profezia terribile, la traiettoria di Motti. Non solo parole, ma fatti, assolutamente controversi, ma fatti, che riflettono uno stato idiosincratico dell'alpe.
Non trovi?
Io, poi, e perdo qui la mia credibilità di lettore, facendo il verso al sapido LucaS, detesto Tolkien e quell'orrenda saga di bifolchi multiformi saltellanti...
da biemme » mer ott 04, 2006 2:28 am
cialtrone ha scritto: .........Ad ogni modo, voi, sabaudi del piffero (eddire che dal 74 al 78 ho studiato, medie, a Torino...e ci ho lavorato per 2 anni molto recentemente), che avete covato a lungo storia recente dell'Alpe, storia pure di cambiamento, che avete fondato nel passato il CAI, che avete inventato il ghiaccio verticale, voi, vecchidimmmerda, che sapete e conoscete, parlate, qui, più spesso, vaccaèva, che è bello leggere di queste cose minime di accadimenti.
E' bello di brutto.
Ciao a tutti.
da tclimb_2 » mer ott 04, 2006 9:24 am
da Cervino » mer ott 04, 2006 10:01 am
da Payns » mer ott 04, 2006 12:49 pm
maurizio ha scritto:...resta come dicevo, la grande intuizione dell'effimero...che però non so adesso quanto ci fosse di Comino..
maurizio ha scritto:cioè non ce ne è una che puoi considerare una grande impresa, che possa farti sognare
da Payns » mer ott 04, 2006 13:28 pm
cialtrone ha scritto:,,poi d'improvviso, un periodo formidabile...uno solo....
maurizio ha scritto:però la morte suicida di Motti...è stata una pugnalata al cuore...
lucasignorelli ha scritto:..abbia ragione Gobetti, quando dice "c'era una confusione meravigliosa"
da cialtrone » mer ott 04, 2006 13:35 pm
Payns ha scritto:Per quel che riguarda i libri, concordo in pieno aggiungendo anche "il Monte Analogo" di Daumal.
da Payns » mer ott 04, 2006 14:23 pm
cialtrone ha scritto:Però, Paino, ecco, il Monte Analogo, vaccarana, tutto è fuorchè un libro di montagna.
Ettisembra che un alpinista abbia nello spirito di scendere e mettere a conoscenza chi sale delle difficoltà incontrate, e di come poterle evitare?
da Silvio » mer ott 04, 2006 14:54 pm
da fabri » mer ott 04, 2006 20:18 pm
Silvio ha scritto:3D memorabile, lo salvato tra i preferiti.
I miei complimenti a tutti !!!
Ad ogni modo, voi, sabaudi del piffero .....che avete covato a lungo storia recente dell'Alpe, storia pure di cambiamento, che avete fondato nel passato il CAI, che avete inventato il ghiaccio verticale, voi, vecchidimmmerda, che sapete e conoscete, parlate, qui, più spesso, vaccaèva, che è bello leggere di queste cose minime di accadimenti.
E' bello di brutto
da marinoroma » mer ott 04, 2006 21:33 pm
biemme ha scritto:marinoroma ha scritto: .......una scena bellissima di un libro che sto leggendo adesso dove una persona si affaccia da un balcone di un hotel a Benares con vista sulle rive del Gange, e guardando la multiforme umanità affaccendata a celebrare funerali, mangiare, pulirsi, dormire, mendicare, fare affari, rubare etc etc si immmagina che dio debba vedere il mondo nella stessa maniera e conclude dicendo che si capisca che poi non abbia il tempo di occuparsi di tutti....
... pierpaolo pasolini (l'odore dell'india) o tiziano terzani (un altro giro di giostra) ? non ricordo ...
da Payns » mer ott 04, 2006 22:16 pm
marinoroma ha scritto:mi associo ai complimenti x il topic
fabri ha scritto:Era tanto che non leggevo con quest'interesse...
silvio ha scritto:3D memorabile, lo salvato tra i preferiti.
I miei complimenti a tutti !!!
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