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Messaggioda coniglio » mer mar 09, 2022 19:32 pm

Sbob ha scritto:
coniglio ha scritto:premesso che via della pace e diplomazia sono le UNICHE vie percorribili imho
no fly zone equivarrebbe a terza guerra mondiale.
gente come Giannini & co. stanno diventando a dir poco pericolosi

La diplomazia ha purtroppo si basa sui rapporti di forza. La soluzione alla fine sarà diplomatica, ma se la resistenza ucraina e le sanzioni occidentali sapranno mettere in difficoltà seria la Russia, la diplomazia otterrà risultati favorevoli all'Ucraina, se invece la resistenza ucraina e la lealtà occidentale si sciolgono come neve al sole come sperava Putin si otterranno risultati favorevoli alla Russia.


esatto, d'accordissimo.
il punto allora diventa quanto potrà/dovrà durare (per consolidare le posizioni di forza che
giorno x giorno si delineano da mettere sul tavolo).
e ovviamente quanto questo alzi il tiro e diventi un pericolo oltre che un disastro epocale in chiave umanitaria.
non so se l'equilibrio (quel poco che ne rimane ormai) possa tenere.
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Messaggioda Sbob » mer mar 09, 2022 19:36 pm

La speranza è che diverse forze in campo spingano per trovare una soluzione in breve tempo. Gli oligarchi russi stanno perdendo soldi, l'occidente si trova al freddo, i cinesi hanno paura della possibile recessione occidentale mentre la loro economia è già in rallentamento.
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Messaggioda coniglio » mer mar 09, 2022 19:45 pm

mi ci ritrovo abbastanza



di Peter Gomez
In questi tempi di sangue, invidio le certezze che in tanti dimostrano di avere. Invidio quelle dei commentatori tv, sicuri che per far finire la guerra e riportare all’ordine Vladimir Putin bisogna armare gli ucraini e inasprire le sanzioni. E invidio pure quelle dei pacifisti a ogni costo: un’esigua minoranza, diventata il surreale bersaglio di quasi tutti i giornali, convinta che la guerra finirà solo se gli ucraini smetteranno di combattere e si arrenderanno all’invasore.

Io, ve lo confesso, di certezze invece non ne ho. Se penso al popolo ucraino che ha eroicamente deciso di difendere la patria pur sapendo di essere verosimilmente destinato alla sconfitta, il cuore mi dice che dare una mano è un dovere. Restare fermi, non inviare missili ed esplosivi o impedire a chi viene dall’estero di arruolarsi nelle brigate internazionali, mi sembra omissione di soccorso, vigliaccheria, diserzione.

Ma se poi ascolto il cervello intuisco che altre armi e altri uomini significheranno altro sangue e soprattutto il sangue di chi la guerra non la vuole o non la può fare: i civili. Mi viene in mente allora Gino Strada, che raccontava come in Afghanistan solo il 7 per cento delle decine di migliaia di persone accolte dagli ospedali di Emergency fosse un combattente: tutti gli altri erano donne, bambini, anziani, semplici cittadini la cui unica colpa era quella di essere nati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Ecco allora che penso: arrendersi è giusto perché è il male minore. Che diano a Putin la Crimea, il Donbass, la neutralità e la testa (politica) del presidente Zelensky! Eppure, se ci rifletto, anche questo ragionamento non torna. Perché gli ucraini di arrendersi non ne vogliono sapere e perché nessuno è in grado di dire se Putin, una volta presa Kiev, non passerà alla Moldavia o addirittura alle Repubbliche baltiche visto che il suo alleato bielorusso reclama uno sbocco al mare. Così la guerra totale, che non voglio, diventa di nuovo ineluttabile come purtroppo era diventata ineluttabile la Prima guerra mondiale scoppiata senza che nessuno realmente la volesse. Perché poi, te lo spiegano sempre in tv i tanti commentatori che in vita loro non hanno mai visto un morto ammazzato o annusato l’odore del sangue e della carne bruciata, bisogna ricordarsi di cosa accadde dopo. Bisogna ricordarsi del 1938. Bisogna rammentare cosa fece Hitler quando gli altri Paesi del mondo festeggiarono una breve pace permettendogli di annettersi i Sudeti.

E allora, mi dico, è giusto mettersi di mezzo. È giusto provare a piegare la Russia con sanzioni sempre più dure. È giusto decidere di restare al freddo rinunciando persino, come fanno Usa e Gran Bretagna, a gas e petrolio, anche se noi a differenza loro non sappiamo come sostituirli. Già, è giusto. Perché senza gli 800 milioni di euro che ogni giorno l’Europa versa a Mosca in cambio di combustibili, Putin si ritroverà nell’angolo. Senza soldi, senza amici. Nell’angolo. E quindi, penso, tratterà. Solo che dopo un attimo non ne sono più sicuro. Perché ha 5.500 testate nucleari che la Germania non aveva. Perché spesso le belve ferite fanno gesti inconsulti. E allora spero nella mediazione della Cina, in quella di Israele.

Non prego perché non ci credo, ma alzo gli occhi al cielo per guardare le stelle. Chissà se tra un anno io e mia figlia le potremo ammirare ancora? La storia ci insegna che le guerre, anche le nostre, a volte scoppiano per caso. Così oggi ho un’unica certezza. Quella di Albert Einstein: dopo la terza guerra mondiale, la quarta verrà combattuta con pietre e bastoni.
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Messaggioda paolocar88 » mer mar 09, 2022 20:11 pm

Chiuderei qui il topic.
Bella riflessione nella quale mi ritrovo al 100%.
Purtroppo la gente non ammette più il dubbio, complice anche un mondo troppo veloce per averne ancora...
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Messaggioda Kinobi » mer mar 09, 2022 23:09 pm

Una precisazione.
L'UK, nel comunicato dove dice smette l'import di energia russa, dice, alla fine, dice... da fine 2022. Oggi è il 9 marzo.
A volte mi dispiace che Vlad non possa incenerirne qualcuno di questi.
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Messaggioda PIEDENERO » gio mar 10, 2022 8:43 am

PIEDENERO ha scritto:Zelensky: "bambini sotto le macerie, ora no fly zone"

È chiaro dove ci portano queste notizie?!? c***o! All'intervento della NATO.
Servono a convincere noi coglioni che è giusto dichiarare guerra!

E' PROPAGANDA!! SVEGLIA!!


Oggi Titolone in prima pagina sul corriere "raid su ospedale crimine di guerra" e sotto una foto con una donna incinta portata su una barella per fare intendere che fosse stata ferita nell'ospedale.
Evidentemente l'ospedale era vuoto altrimenti sarebbe stata una carneficina.

Prossimo passaggio sapere quale sarà? "Putin usa le armi chimiche"

E vai dritti verso l entrata in guerra!

i media russi RT e sputnik già dalla scorsa settimana sono stati banditi dalla UE. Ma noi siamo liberal democratici

Edit.
Un sito che non conosco mostra immagini di militari ucraini sul tetto dell'ospedale. Probabile propaganda anche questa.
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Messaggioda Kinobi » gio mar 10, 2022 9:37 am

Piede, se tu fossi un militare ucraino, li faresti uscire i civili? No hai imparato nulla da Hamas? Senza civili, li inceneriscono.
Allora, non li biasimo i militari ucraini, anche se la colpa in questi casi non so di chi sia.
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Messaggioda PIEDENERO » gio mar 10, 2022 13:57 pm

Kinobi ha scritto:Piede, se tu fossi un militare ucraino, li faresti uscire i civili? No hai imparato nulla da Hamas? Senza civili, li inceneriscono.
Allora, non li biasimo i militari ucraini, anche se la colpa in questi casi non so di chi sia.

Non lo so cosa farei.
In questo momento mi interessa l'aspetto mediatico. Il mondo dei media si è schierato e ci sta schierando contro un nemico. Buoni/cattivi, come se fossimo nel west nel quale ovviamente i cattivi erano gli indiani.
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Messaggioda Sbob » gio mar 10, 2022 15:41 pm

Fino a qualche mese fa si poteva discutere.

Ora ci sono chiaramente i buoni e i cattivi. Che vengano o meno bombardati gli ospedali o attaccati i civili.
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Messaggioda PIEDENERO » gio mar 10, 2022 16:13 pm

Mentre in Ucraina si continua a combattere, lunedì 7 marzo si è svolta in Bielorussia la terza tornata delle trattative tra le rappresentanze di Kiev e quelle di Mosca. Modesto, come prevedibile, il risultato prodotto dai colloqui: sostanzialmente nessuno sul piano politico e militare. Nella stessa giornata è stato annunciato un incontro tra il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e quello ucraino Dmytro Kuleba previsto per giovedì 10 marzo in Turchia.

A ridosso dell’ultima tornata di colloqui, svoltisi nella foresta di Bielowiza, è stata diffusa la notizia dell’uccisione ad opera dell’SBU – una delle agenzie di sicurezza ucraine – di Denis Kireyev, uno dei membri della delegazione ucraina durante le primissime trattative svoltesi nei dintorni di Gomel (Bielorussia). I riflettori dei media si sono rapidamente allontanati da questa vicenda, benché le sue implicazioni risultino tutt’altro che trascurabili. L’argomento addotto dall’SBU per giustificare l’omicidio di Denis Kireyev avvenuto nel centro di Kiev, è stato quello di una sua presunta attività clandestina a vantaggio di Mosca: nella sostanza per l’SBU Denis Kireyev avrebbe lavorato in favore del Cremlino operando come doppiogiochista. L’accusa mossa dall’SBU a giustificare la sua eliminazione non è stata, almeno per il momento, comprovata da alcuna evidenza.

Nella decisione di eliminare fisicamente Denis Kireyev, e nelle modalità adoperate per farlo, sembra scorgersi non solo l’intento di sabotare i negoziati o almeno di ostacolarli. Il momento, le modalità e vari risvolti dell’omicidio di Denis Kireyev suggeriscono alcune riflessioni: si può ipotizzare che se Denis Kireyev fosse davvero stato un uomo al servizio del Cremlino, Kiev avrebbe potuto arrestarlo ed eventualmente negoziare con Mosca la sua liberazione. Anche decidendo di eliminarlo, l’SBU avrebbe potuto attribuire a terzi la responsabilità dell’omicidio, o almeno eseguirlo suscitando meno clamore. La scelta di eliminare Denis Kireyev nel centro di Kiev ed assumersi pubblicamente la responsabilità dell’omicidio sembra dunque costituire un atto di aperta ostilità da parte dell’SBU nei confronti dell’agenzia di sicurezza militare ucraina – il GURstruttura di cui Denis Kireyev era membro: a conferma di quest’ipotesi c’è il fatto che a poche ore dalla notizia del suo omicidio, l’agenzia ha scritto sul proprio sito e sulle proprie reti sociali che Denis Kireyev “è morto da eroe difendendo l’Ucraina”. Una presa di posizione decisamente incompatibile con la versione fornita dall’SBU.

E’ lecito dunque immaginare che a muovere l’omicidio di Denis Kireyev sia stata una spaccatura netta, e forse a questo punto punto insanabile, tra le due principali agenzie di sicurezza ucraine. Il controllo esercitato dagli Stati Uniti sulle agenzie di sicurezza ucraine appare dunque non sufficiente a scongiurare questa contrapposizione, per giunta nel peggiore dei momenti in cui – per Kiev – avrebbe potuto palesarsi. Considerando il ruolo svolto da Washington in Ucraina dal 2014 ad oggi, si potrebbe anche immaginare la contrapposizione tra SBU e GUR come il riverbero di un conflitto tra le diverse agenzie di sicurezza statunitensi.

Quel che appare tragicamente evidente, è che se gli Stati Uniti avessero davvero voluto evitare la guerra guerreggiata in Ucraina, poco sarebbe bastato per scongiurarla, così come per farla finire velocemente. Non c’è alcun dubbio che gli effetti della guerra economica dichiarata a Mosca siano destinati ad avere pesanti conseguenze economiche e sociali negli equilibri interni della Federazione Russa e dei suoi alleati più stretti, come la Bielorussia. Tuttavia, una consapevolezza adeguata di quelli che nell’Europa occidentale sono destinati ad essere gli effetti delle controsanzioni e del tentativo senza precedenti di isolare la Federazione Russa sembra mancare del tutto: e paradossalmente, in Europa occidentale potrebbe prefigurarsi uno scenario peggiore di quello con cui faranno i conti i russi.
Il carattere delle misure antirusse sembra non intendere limitarsi alla transitorietà o al breve periodo: la nuova Cortina di Ferro che sta calando sul continente appare destinata a stravolgere gli equilibri geopolitici ed economici dell’Europa occidentale, con implicazioni epocali ed in buona misura poco auspicabili. ll tentativo di isolare la Federazione Russa costringerà Mosca a riorientare gran parte della propria economia verso la Cina e tutti gli altri paesi contrari al suo isolamento economico: come prevedibile, alcune banche russe stanno per svincolarsi dai sistemi di pagamento Visa e Mastercard appoggiandosi al sistema cinese UnionPay. Mentre anche gli Stati Uniti sembrano essere già alle prese con riverberi economici interni delle sanzioni da loro stessi promosse, l’Italia sembra quantomai vulnerabile e quantomai lontana da una politica coerente con le proprie necessità.

L’attacco russo all’Ucraina ha messo la Germania nella condizione di poter annunciare il proprio riarmo presentandolo come una necessità: un fatto quasi passato in sordina rispetto alla sua valenza epocale ed i rischi potenziali che porta con sé. Escludendo la possibilità di un intervento diretto della NATO o della guerra nucleare, la sconfitta militare dell’Ucraina appare sostanzialmente come una questione di tempo. In questo quadro la maggior parte molti paesi europei ha deciso di inviare armi a Kiev: una decisione che inevitabilmente finirà per aumentare l’ostilità russa verso l’Europa occidentale, anche quando il conflitto in Ucraina sarà terminato.

Oltre ad essere incompatibile con qualsivoglia volontà mediatrice, l’invio di armi all’Ucraina si profila sostanzialmente ininfluente rispetto agli esiti generali del conflitto. A questo dato di fatto si aggiungono gli enormi rischi di una massiccia quanto incontrollata diffusione di armi oltre i Carpazi: rischi reali per la sicurezza di tutta l’Europa. La volontà di far pagare ai russi il massimo tributo di sangue per l’Ucraina sembra destinata a far pagare agli ucraini un tributo di sangue altrettanto alto, per giunta invano.

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Messaggioda grip » gio mar 10, 2022 17:34 pm

LA GUERRA E' UNA MERDA.........e sopra la merda si appoggia sempre.....
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Messaggioda PIEDENERO » gio mar 10, 2022 19:38 pm

Giulietto Chiesa
Tutto da ascoltare. In particolare dal 29'

https://youtu.be/5THe5dDXHGk
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Messaggioda pesa » ven mar 11, 2022 9:58 am

PIEDENERO ha scritto:Oltre ad essere incompatibile con qualsivoglia volontà mediatrice, l’invio di armi all’Ucraina si profila sostanzialmente ininfluente rispetto agli esiti generali del conflitto.

MAURIZIO VEZZOSI


Per la verità strateghi ed esperti di questioni militari mi pare che sostengano tutti il contrario:
che la resistenza ucraina sia ininfluente sarebbe vero in uno scontro tra le due armate in campo aperto. ma chiaramente non è questo il caso.
e, sempre gli esperti dicono, per la russia il fattore tempo è determinante. hanno bisogno di fare in fretta. perchè ci sono le sanzioni, c'è malcontento diffuso in patria. anche tra gli alti funzionari, pare. etc.

l'invio di armi serve a far guadagnare tempo agli ucraini. nella speranza che nel frattempo "succeda qualcosa" al cremlino o comunque nella speranza di arrivare al giorno della trattativa finale con un putin in posizione di maggior debolezza.
forse è il caso di ricordare che nel caso di sconfitta totale l'ucraina sarebbe ridotta a colonia russa. anche su questo mi pare siano tutti abbastanza d'accordo. e non dovrebbe essere sottovalutato che, chi pur tra mille difficoltà e mille contraddizioni ha scelto la stada della democrazia liberale, di fronte all'idea di tornare colonia russa, con tutte le prevedibili conseguenze, sia disposto a resistere a oltranza, con qualunque mezzo (moltov comrpese) e praticamente a qualunque costo.
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Messaggioda Sbob » ven mar 11, 2022 17:19 pm

Credo che le persone pagate da Putin stiano gettando la maschera. Non c'è fesseria più grossa che sostenere l'inutilità di invio di armi ai resistenti.
La storia moderna insegna che occupare un paese ostile, seppur con le migliori tecnologie disponibili, è insostenibile quando i resistenti possono contare su rifornimenti. E' successo in Vietnam, è successo in Afghanistan.
L'unico modo che ha Putin per vincere è convincere gli ucraini e i paesi che li sostengono ad arrendersi e rinunciare alla resistenza.

P.s. il nostro "amico" Salvini non ha chiarito se è ancora alleato con "Russia Unita"?

P.p.s. "ininfluente rispetto agli esiti generali del conflitto" ricorda tanto l'espressione che i neofascisti usano parlando della Resistenza...
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Messaggioda PIEDENERO » ven mar 11, 2022 20:03 pm

Il giornalista Manlio Dinucci ha interrotto dopo 20 anni la sua collaborazione con il quotidiano Il Manifesto, dove da oltre dieci teneva la rubrica “L’arte della guerra”.
“L’8 marzo, dopo averla per breve tempo pubblicata online, la redazione del Manifesto ha fatto sparire nottetempo la mia rubrica anche dall’edizione cartacea, poiché mi ero rifiutato di uniformarmi alla direttiva del Ministero della Verità e avevo chiesto di aprire un dibattito sulla crisi ucraina. Termina così la mia lunga collaborazione con questo giornale, su cui per oltre dieci anni ho pubblicato la rubrica” ha dichiarato il noto giornalista.

Dinucci aveva scritto un pezzo dal titolo: “Ucraina era tutto scritto nel piano della Rand Corp“. In quell’articolo veniva illustrato il piano strategico degli Stati Uniti contro la Russia, elaborato tre anni fa dalla Rand Corporation, una società finanziata dal Pentagono.
“Nella società ci sono idee diverse, ci sono scontri, bisogna poi vedere quali sono le divergenze che possiamo portare in modo amichevole su un tavolo e risolvere e quelle che non possiamo accettare” dice Dinucci, “io sostenevo che la Russia abbia reagito ad una politica aggressiva innescando un processo pericoloso, e ho proposto di aprire un confronto di idee sul Manifesto”.

Una volta consegnato il pezzo alla redazione, Dinucci aveva subito pressioni per modificarne i contenuti per supposte ragioni di opportunità. Il giornalista si era rifiutato, “non mi sono uniformato alla comunicazione del Ministero della Verità” ha scritto nella sua newsletter.
In un primo tempo il pezzo è andato lo stesso in stampa, salvo poi essere rimosso sia dall’edizione online che da quella cartacea senza avvisare il giornalista.
A quel punto Dinucci ha preso la decisione di terminare la lunga collaborazione con il quotidiano.

Il clima di avversione e fobia che si respira dallo scoppio del conflitto in Ucraina, non risparmia ormai niente e nessuno.....




Ps

Feisbu/fessibuc/ fognabuc modifica le norme per poter fare esprimere anche con offese violente gli utenti contro la Russia.


È la democrazia liberale bellezza
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Messaggioda PIEDENERO » ven mar 11, 2022 21:46 pm

Pare che la "democrazia liberale" abbia tolto da youtube il film:

Ukraina on fire (2016) di Oliver Stone.

Se qualcuno sapesse dov'è possibile visionarlo con sottotitoli in italiano lo ringrazio in anticipo.
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Messaggioda scairanner » ven mar 11, 2022 21:56 pm

PIEDENERO ha scritto:Pare che la "democrazia liberale" abbia tolto da youtube il film:

Ukraina on fire (2016) di Oliver Stone.

Se qualcuno sapesse dov'è possibile visionarlo con sottotitoli in italiano lo ringrazio in anticipo.


Non lo hanno tolto, provato adesso, sottotitoli solo in inglese.
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Messaggioda pesa » sab mar 12, 2022 9:56 am

PIEDENERO ha scritto:Pare che la "democrazia liberale" abbia tolto da youtube il film:

Ukraina on fire (2016) di Oliver Stone.

Se qualcuno sapesse dov'è possibile visionarlo con sottotitoli in italiano lo ringrazio in anticipo.


La democrazia liberale è quella cosa che ha consentito a te e a quelli come te di urlare pubblicamente colossali imbecillità su virus epidemia vaccini e dittatura sanitaria. Privilegio del quale continui ad abusare (come risulterebbe anche da questo tuo ultimo messaggio).
L'alternativa è quella cosa che si vede accadere in russia, dove a quelli come te avrebbero riservato ossa rotte e gattabuia.

L'ironia sulla liberaldemocrazia è patetica. Togli le virgolette e ringrazia il cielo che sei da questa parte del mondo.
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Messaggioda PIEDENERO » sab mar 12, 2022 22:04 pm

pesa ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:Pare che la "democrazia liberale" abbia tolto da youtube il film:

Ukraina on fire (2016) di Oliver Stone.

Se qualcuno sapesse dov'è possibile visionarlo con sottotitoli in italiano lo ringrazio in anticipo.


La democrazia liberale è quella cosa che ha consentito a te e a quelli come te di urlare pubblicamente colossali imbecillità su virus epidemia vaccini e dittatura sanitaria. Privilegio del quale continui ad abusare (come risulterebbe anche da questo tuo ultimo messaggio).
L'alternativa è quella cosa che si vede accadere in russia, dove a quelli come te avrebbero riservato ossa rotte e gattabuia.

L'ironia sulla liberaldemocrazia è patetica. Togli le virgolette e ringrazia il cielo che sei da questa parte del mondo.




"....Fan di Waters e dei Pink Floyd, Mitrofanova aveva sollecitato Waters a prendere posizione: «Non capisco come mai l’autore di tante canzoni contro la guerra non abbia ancora parlato di questa tragedia». Nella risposta, oltre ad auspicare un immediato cessate il fuoco, Waters afferma che «i governi occidentali alimentano il fuoco che distruggerà il tuo bel Paese fornendo armi all’Ucraina al posto di impegnarsi nella diplomazia necessaria per fermare il massacro».

Waters aggunge che farà di tutto per fermare la guerra «senza sventolare alcuna bandiera», un atteggiamento che secondo lui incoraggia il massacro. «È quello che desiderano i criminali: vogliono vederci sventolare bandiere. Così possono dividerci e a controllarci, creando una cortina fumogena d’inimicizia per privarci sulla nostra innata capacità di entrare in empatia gli uni con gli altri. E intanto loro saccheggiano e violentano il nostro fragile pianeta».

Nella lettera, Waters cita la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, aggiungendo che «ho lottato duramente per promuovere e sostenere i diritti umani dei fratelli e delle sorelle in tutto il mondo e sostengo te e i tuoi fratelli adesso, con tutto il cuore». Waters ne ha anche per «i falchi criminali di Washington» e contesta l’affermazione della fan, secondo la quale l’Ucraina era libera dai neo nazisti (Putin ha detto che l’operazione militare russa serve anche a “denazificare” il Paese).

Waters si augura «disperatamente» che Zelensky «non sia un criminale e che faccia di tutto negli interessi della sua gente esigendo che gli americani partecipino al tavolo» delle trattative. «È però triste constatare che tanti leader mondiale sono criminali e il mio disprezzo per loro non è iniziato la scorsa settimana con Putin».

In gennaio, Waters aveva postato sul suo profilo Facebook uno scritto di Vladimir Putin sulle memorie di guerra della sua famiglia, accompagnandolo col messaggio: «La prossima volta che sentirete i guerrafondai agitare e affilare le sciabole sull’Ucraina o da qualche altra parte, leggete questi ricordi di famiglia della Seconda guerra mondiale di questo tizio russo».

caro pesa, non perdere tempo qui con me, corri a difendere di persona i valori delle democrazie liberali. C'è il via libera per gli stranieri che vogliono andare a combattere contro i cattivi. Vai! Alza il c.ulo, magari ti ritrovi al fianco dei democratici combattenti del battaglione Azov. Farai sicuramente amicizia.
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Messaggioda scairanner » sab mar 12, 2022 22:32 pm

La dl è anche quella cosa dove dei farabutti possono agire indisturbati speculando su beni indispensabili per realizzare profitti stellari. Il tutto sotto lo sguardo compiaciuto dei governi. Ma l'ombrello protettivo dell'UE, quello che con la lira saremmo finiti sul lastrico, quello che con l'Euro avremmo dormito sonni tranquilli, dov'è? Ah già, domanda superflua...
Intanto in Slovenia 2 ore di attesa x fare il pieno a 50 cent al litro in meno.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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