Sono stato autopremonitore
ieri sera cena con vecchi amici in un ristorante di recente apertura. Ci piace sempre cambiare locale, lo facciamo ormai da 40 anni, e le recensioni positive sul locale hanno indirizzato la scelta. Ma nessuno ci aveva avvertito che si sarebbe trattato di una cena
esperienziale Il primo impatto lo abbiamo avuto con la gentilezza del personale, quasi disarmante! Tanto che per andare in bagno ho dovuto accertarmi che non ci fosse nei paraggi nessuno di loro, per evitare di sentirmi dire "le auguro una buona permamenza in bagno, signore!" con tanto di inchino.
Superata la fase aperitivo e accomodatici al tavolo, data una sbirciata al menù, ecco presentarsi il cameriere "Signori, se siete pronti, vi racconto il menù"
VI RACCONTO?? VI RACCONTO??? Ma dov'è il Drugo quando serve? Me lo sono immaginato avventarsi sul povero malcapitato "ma porca quea troia che te gà istruì, no semo mia vignui par sentir le fiabe, semo qua par magnar e bevar, porca de quea boiassa scrofa, dai porta subito due botiglie de bon nero e eassa perder il
racconto, zio impestà!" (scusate eventuali errori di dialetto, ma non sono veneto).
"scai, scai, sveglia! hai scelto? Noi abbiamo scelto, cosa prendi?"
"Eh, cosa? Ah, sì prendo come antipasto il ... e come primo i... e giù una sfilza di termini per descrivere che il salcazzo è un prodotto igpztrs del territorio e il salfico proviene dall'azienda y, che si prende cura di ogni particolare, il tutto a chilometri zero e badabin e badaban ecc.
Be', pensiamo tutti, se il contenuto è proporzionale alla lunghezza della descrizione delle portate, stasera rincasiamo poveri ma sfondati.
E infatti eccoli arrivare: da lontano si notano dei piatti enormi, hanno la forma di grandi cappelli da prete ribaltati. La realtà però è che la testa del prete è molto piccola e le tese sono enormi: in sostanza, il contenuto è concentrato in un incavo talmente minimo che in due bocconi l'antipasto è andato. Stessa sorte per il primo: indubbia qualità, ma come assaggino era un pò scarso. Mi sa che rientriamo solo poveri.
Giunto il momento dei dolci, si presenta questa volta la titolare del locale (la parte
mozzafiato, come da titolo) "Signori, se siete pronti, vi
racconto i dolci!