da scairanner » mar feb 11, 2020 12:46 pm
Caronte è sempre lì dietro l'angolo in attesa del nostro errore, allora facendo un po' di casistica spicciola, tra notizie dalla rete e esperienze personali, separando incidenti da primo e da secondo di cordata, ne deduco (corrigetemi se la sensazione è errata) che mentre scalando da primo le possibilità di farsi male sono più diversificate, ma le conseguenze possono essere da nulle a fatali, da secondo gli errori avvengono soprattutto in sosta e le conseguenze sono purtroppo quasi sempre mortali.
Provando a riassumere gli errori, i più comuni (nel caso di salita da primo) credo siano quelli legati ai meccanismi relativi all'assicurazione, come l'errore d'inserimento corda nel freno da parte dell'assicuratore, mancato nodo alla fine della corda, voli troppo statici o con troppa corda con caduta a terra, poi casi relativi al gesto, come le cadute precedenti al primo rinviaggio, casi relativi al materiale in loco, come le rotture di fettucce dei fissi o della corda su bordo tagliente, cedimento ancoraggio, cedimento roccia, infine errori più unici che rari, difficilmente ripetibili (vedi caso del povero Traversa).
Da secondo l'errore di inserimento corda si rileva più facilmente, prima ancora che il secondo si alzi da terra, quindi lo escluderei, gli altri non hanno motivo di verificarsi in quanto il carico è sempre in catena, rimangono gli errori in sosta.
Personalmente mi sento molto più a mio agio a scalare con la corda sotto che non sopra: togliere i rinvii e trovarsi alla fine del tiro con solo la sosta mi dà sempre un minimo di agitazione, e forse chissà, analizzando esattamente i casi di errore o "sfiga" scopriremmo che in percentuale è più probabile farsi molto male (se va bene) da secondo che non da primo.
Detto questo, sempre più viva il treilranning e che l'attenzione sia con voi sempre.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...
-meno internet, più cabernet