STORIA DI NEVE

[VYGER]

[...]

Ok, te lo concedo.
Prima fase, immagini quello che vai a scrivere [processo molto poco controllabile].
Seconda fase, lo scrivi, venga come venga.
Terza fase, ripulisci e risistemi.

Ma continuo a pensare che tutte e tre le fasi si ripetono quasi pari pari anche nel lavoro che Corona dice di seguire quando scolpisce: vedere l'opera nel tronco da lavorare [nel senso di immaginarne la presenza in quello specifico pezzo di legno], sgrezzare il tronco per far emergere l'abbozzo dell'immagine e poi rifinire.

Secondo me in "Storia di Neve" Corona si è fermato alla seconda fase.
Il testo a me ha dato proprio la sensazione di mancare di rifinitura.
Mondadori aveva fretta che uscisse?
Lui ha litigato col suo editor?
Mah...

Vabbe'...
Giusto per tirare a sera.

[Falco5x]

[...]

Ok, te lo concedo.
Prima fase, immagini quello che vai a scrivere [processo molto poco controllabile].
Seconda fase, lo scrivi, venga come venga.
Terza fase, ripulisci e risistemi.

Ma continuo a pensare che tutte e tre le fasi si ripetono quasi pari pari anche nel lavoro che Corona dice di seguire quando scolpisce: vedere l'opera nel tronco da lavorare [nel senso di immaginarne la presenza in quello specifico pezzo di legno], sgrezzare il tronco per far emergere l'abbozzo dell'immagine e poi rifinire.

Secondo me in "Storia di Neve" Corona si è fermato alla seconda fase.
Il testo a me ha dato proprio la sensazione di mancare di rifinitura.
Mondadori aveva fretta che uscisse?
Lui ha litigato col suo editor?
Mah...

Vabbe'...
Giusto per tirare a sera.

Mi associo, ma cerco di dettagliare meglio riferendomi alla mia modesta esperienza diretta.
Dopo la prima stesura viene la tentazione di completare e aggiustare arrotondando la forma, aggiungendo aggettivi, perfezionando le costruzioni, spiegando meglio.
Si va avanti così un bel po', poi a distanza di qualche tempo si rilegge tutto e ci si accorge che ne è uscito un testo a dir poco bulimico.
Allora sembra che ci caschi il mondo addosso, si considera quanto tempo si è perso nel tentativo di perfezionare mentre si è solo riusciti a creare un mostro capace di far cascare le palle a chiunque, e allora viene la tentazione di buttare via tutto. Se però si resiste a questo impulso allora si inizia a sfrondare radicalmente con umiltà e determinazione. E' proprio e soltanto in questa fase che il testo sembra plasmarsi da solo, come se si stesse autocreando; una svolta finalmente decisa e positiva. E se ciò che alla fine esce da questo lavoro di scolpitura resiste (in linea di massima) a ulteriori riletture effettuate a distanza di tempo, allora si può ritenere di essere a buon punto.
Finché non si giunge a completare tutto questo processo (che si ripete ogni volta puntualmente uguale a sé stesso), si è sempre e solo nella cacca.

[VYGER]

Mi associo, ma cerco di dettagliare meglio riferendomi alla mia modesta esperienza diretta.
Dopo la prima stesura viene la tentazione di completare e aggiustare arrotondando la forma, aggiungendo aggettivi, perfezionando le costruzioni, spiegando meglio.
Si va avanti così un bel po', poi a distanza di qualche tempo si rilegge tutto e ci si accorge che ne è uscito un testo a dir poco bulimico.
Allora sembra che ci caschi il mondo addosso, si considera quanto tempo si è perso nel tentativo di perfezionare mentre si è solo riusciti a creare un mostro capace di far cascare le palle a chiunque, e allora viene la tentazione di buttare via tutto. Se però si resiste a questo impulso allora si inizia a sfrondare radicalmente con umiltà e determinazione. E' proprio e soltanto in questa fase che il testo sembra plasmarsi da solo, come se si stesse autocreando; una svolta finalmente decisa e positiva. E se ciò che alla fine esce da questo lavoro di scolpitura resiste (in linea di massima) a ulteriori riletture effettuate a distanza di tempo, allora si può ritenere di essere a buon punto.
Finché non si giunge a completare tutto questo processo (che si ripete ogni volta puntualmente uguale a sé stesso), si è sempre e solo nella cacca.

In effetti la fase 3 è più articolata di quello che scrivevo sopra.
Fondamentale, secondo me, la lettura a distanza.
Per me un testo è concluso quando fluisce.
Ma io scrivo solo per divertirmi, eh?
Oppure correggo quello che scrivono gli altri.

[grizzly]

Certo che lavorate, eh...
Comunque, siete sicuri che non abbia percorso tutte le tappe che voi indicate? Magari Storia di Neve inizialmente era di 4000 pagine.
E quello che ha tolto lo ritroveremo... perchè niente va mai buttato... come con il maiale, non si spreca niente... O Storia di Neve è già qualcosa di tolto...

[VYGER]

Certo che lavorate, eh...
Comunque, siete sicuri che non abbia percorso tutte le tappe che voi indicate? Magari Storia di Neve inizialmente era di 4000 pagine.
E quello che ha tolto lo ritroveremo... perchè niente va mai buttato... come con il maiale, non si spreca niente... O Storia di Neve è già qualcosa di tolto...

Ueh...
Oggi è festa, o no?
E, se non fosse che ho ancora una vertebra sifola, adesso sarei a tirare prese come un dannato.



E poi, anche tu?
Planetmountain, fuorivia...
Postare di qua, leggere di là...
Mah...



Dimenticavo.
"Storia di Neve" è parte di un ciclo che ruota attorno alla storia della strega della Palazza.
Ci dev'essere qualcosa di torvo, a Erto.
Tutto cominciò con "L'ombra del bastone" [scritto meglio, secondo me].
E per finire "Storia di Neve" non è quello che dici: non fluisce.
Tiè...

[Falco5x]

Certo che lavorate, eh...
Comunque, siete sicuri che non abbia percorso tutte le tappe che voi indicate? Magari Storia di Neve inizialmente era di 4000 pagine.
E quello che ha tolto lo ritroveremo... perchè niente va mai buttato... come con il maiale, non si spreca niente... O Storia di Neve è già qualcosa di tolto...

Magari anche sì però allora occorre trovare un motivo per giustificare le ripetizioni e tutti gli altri difetti che vi ho riscontrato.
Si può anche affrontare il difficile compito di giustificare tutto spiegando che si tratta di effetti preziosi e voluti... però questo lo lascio fare ai critici di mestiere che sono bravissimi anche a trovare l'acqua sulla luna.
Concordo con vyger sull'osservazione che l'ombra del bastone era scritto meglio, sia perché in quel caso si trattava di un vero romanzo e non di una collezione di storie, sia perché l'uso del linguaggio popolare e delle metafore ripetute era ben giustificato in premessa (il manoscritto ritrovato, ecc.). Ma per dirla tutta neanche quello mi era piaciuto troppo.

E comunque si sta qua anche per cazzeggiare, con tutta 'sta pioggia che oggi rompe i maroni.

[alfpaip]

ho finito di leggerlo un mesetto fa... ci ho messo quasi un anno...

quoto tutti i post di falco... credo sia il primo libro di corona che mi delude, e li ho letti tutti...

una difetto su tutti... troppe, troppe, ma veramente troppe similitudini... una ogni 5 righe, almeno...


ho il canto delle manere pronto sul comodino, ma credo che aspetterò un pò prima di cominciarlo...ho bisogno di disintossicarmi...