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Messaggioda .:eZy:. » mar gen 17, 2006 11:16 am

Ho trovato l?articolo indicato da Siloga sulla via dei Tedeschi molto bello e ho ritenuto interessante postarne una parte per il forum. La Haupt-Lömpel è sicuramente una via di grande fascino ambientale e storico ma rimane soprattutto una via misteriosa. Nell?articolo, appassionato e ricco di spunti, Masucci, analizza e svela il percorso dettagliatamente e si pone alla fine stimolanti interrogativi: sulle eccezionali qualità atletiche di Gabriel Haupt, innanzitutto e, soprattutto, su quella che potrebbe essere la via di arrampicata che schiudeva l?era del sesto grado appena che nel 1910.
La ripetizione, in compagnia del grande alpinista Giuliano de Marchi e si svolse in due tentativi, nel 1985 e nel 1987.

Da 'La Rivista del Club Alpino Italiano'
marzo-aprile 1988

Immagine
Cima Nord o Cima principale
Cima Sud o ?Piccola Civetta?
VB: Variante bassa (Ratti-Esposito)
VA: Variante alta (De Marchi-Masucci)
CR: Cristallo
1. Attacco
2. Camino bloccato bagnato
3. Chiazza di neve
4. Camino bloccato
5. Fessura stretta
6. Camino
7. Cresta di neve
8. Camino
9. Terrazza di neve
10, Canale ghiacciato e camnio
11. Fessura e placca
12. Parete a placche con fessura

I punti 5, 8, 11 e 12 furono giudicati dai primi scalatori ?estremamente difficili?.

Civetta - Cima sud o ?Piccola? Civetta, m. 3207
?Direttissima? per la parete nord.
Gabriel Haupt e Karl Lömpel, 30/7/1910.

Sviluppo 1500 m. ore 10-12; 6°- Dislivello 1000 m.
L?attacco è di fronte a quello della via Solleder, presso il margine destro dello stesso cono detritico.
Ore 1,30 dal Rifugio Coldai.
1) 45 m. (1°). Superare un breve tratto di nevaio, entrare in un canale, uscirne quasi subito e salire su rocce con detrici a destra del canale.
2) 45 m. (1°, 2°). Raggiungere per corti salti la terrazza sopra lo zoccolo, e per questa traversare a destra al di là di uno spigolo, all?inizio di un largo canale-camino bagnato, chiuso più in alto da grossi massi incastrati.
3) 45 m. (3°+, 4°). Entrare da destra nel canale per un breve salto, e seguirlo per pochi metri, uscendo quindi sulla parete a destra del camino. Proseguire lungo una fessura secondaria.
4)-5) 70 m. (2°, 3°). Per rocce gradinate ad una prima terrazza (è questa la ?macchia di neve? delle vecchie relazioni, punto di passaggio obbligato sui percorsi dei pionieri: vie Phillimore, Tomè, Stewart e Cozzi). Un largo sperone, che limita a destra la linea dei canali-camini fin qui seguita, conduce in alto a lato della compatta, scura parete sottostante il ghiacciaio pensile o ?Cristallo?.
6) 40 m. (3°, 2°). Subito sopra la terrazza superare una paretina, e proseguire su rocce articolate.
7-8 ) 80 m. (3°). Sempre lungo lo sperone per salti intervallati a cenge ad un terrazzo.
9) 45 m. (2°). Innalzarsi prima direttamente e poi verso destra su rocce rotte, in direzione di un ripido salto.
10) 30 m. (3°, 2°). Traversare in salita a destra, entrare in un camino nascosto con masso incastrato, e seguirlo fino al suo termine sopra un pinnacolo.
11) 30 m. (5°,5°+, 6°-). Ritornare nel camino abbassandosi tre metri, e superare la fessura verticale e strapiombante che incide la parete destra del camino. 1 ch. lasciato, un nut, un friend e un cordino su sasso incastrato.
12) 45 m. (3°, 4°). Salire a sinistra per un succedersi di brevi rampe e costole. Sosta su un cocuzzolo subito a destra della grande striscia nera.
13) 45 m. (4°, 3°, 4°+, 3°). Calarsi due metri, poi salire e attraversare servendosi di una fessura formata da una costola addossata alla parete; proseguire su una rampa di roccia scura (attraversamento della striscia); superare lo strapiombo di attacco di un profondo, nero camino, e salire 15 m. nel camino.
14) 25 m. (4°, 4°+) Uscire dal camino, doppiare un aereo spigoletto, e sostare su un terrazzino bagnato. 1 ch., levato.
15) 30 m. (3°, 4°). Per una rampa-diedro portarsi all?uscita dalla parete presso l?angolo inferiore destro del ?Cristallo?, sulla verticale dell??isola? di roccia.
16) 45 m. (2°, ghiaccio). Innalzarsi per gradini di roccia frantumata, presso il margine destro del nevaio, su terreno misto.
17) 30 m. (2°, ghiaccio). Ancora per rocce ingombre di neve ghiacciata, montare su una cresta nevosa pianeggiante (al di là della cresta, in direzione sud-ovest, sprofonda il grande, orrido canalone citato nella relazione originale).
18 ) 40 m. (neve dura). Seguire il filo di cresta.
19) 45 m. (2°, ghiaccio). Innalzarsi sul bordo destro del ?Cristallo?, su infido terreno misto di rossiccio conglomerato e ghiaccio.
20) 35 m. (3°, ghiaccio). Non appena è possibile, evitando in alto sotto la parete il ripido solco di lavine dell?estremo lembo superiore del ghiacciaio, si attraversa a sinistra su rocce friabili, portandosi presso la sommità dell??isola?, ad una forcelletta. (Per tutto il tratto di aggiramento e superamento del ?Cristallo? le difficoltà non sono precisamente definibili, perchè variano con la stagione e il corrispondente stato del terreno. Impossibile assicurarsi validamente. Consigliabili calzature con suola tipo ?Vibram?, e un martello?piccozza almeno per il capocordata.
21) 25 m. (4°, 5°-). Dall?intaglio spostarsi pochi metri a sinistra, e calarsi per un diedrino a raggiungere, ancora a sinistra, un grigio salto fessurato. Questo conduce (10m. 5°-) ad un pianerottolo sotto una fessura rossastra e friabile (usato 1 ch., levato).
22) 40 m. (5°+, 4°). Superare la fessura (15 m., 5°+, usati 2 ch., levati) e proseguire per un camino, uscendo in alto in parete a destra (25 m., 4° 1 ch., levato).
23) 40 m. (4°, 5°). A sinistra per camini e brevi salti, uscendo ad una zona di terrazze innevate, 150 m. sopra il ?Cristallo?, e sotto la ripida parete superiore (usato 1 ch., levato). La parete è limitata a destra da un gigantesco sperone, lungo il quale prosegue la via.
24)-25) 90 m. (2°, 3°). Innalzarsi per rocce gradinate e attraversare poi a destra, aggirando la base del pilastro strapiombante con cui inizia lo sperone.
26) 45 m. (4°-, 2°). Per una paretina portarsi in un canale, non visibile dal basso, inciso al centro dello sperone. Per il canale fin che si trasforma in camino chiuso da strapiombi.
27) 30 m. (4°+). Aggirare gli strapiombi sulla parete sinistra del camino, montando su una cresta pianeggiante. Superare un gradino tendendo a destra, e rientrare nel camino che qui si approfonda (usato 1 ch., levato).
28 ) 40 m. (4°+) Per lo stretto camino ad un terrazzo sotto una sottile, strapiombante fessura, incisa a destra del filo dello sperone, e limitante una convessa placca di roccia grigia e compatta (è questo lo ?scudo? della relazione originale).
29) 30 m. (6°-). Superare la fessura uscendo poi a destra per la placca (15 m. di 6°- senza possibilità di assicurazione), e per facili rocce portarsi ad un tratto pianeggiante dello spigolo.
30)-31) 70 m. (4°). A destra dello spigolo, per rocce friabili, giallo-biancastre, poi tornare a sinistra ad una terrazza sullo spigolo, che qui si impenna verticale (impressionante la visione della gola ghiacciata che lo limita a destra). La via originaria supera la compatta parete a destra dello spigolo. Qui inizia la variante superiore, che sale a sinistra dello spigolo.
32)-33)-34). Circa 80 m. di dislivello per probabili 100-120 m. di sviluppo. Relazione originaria: ?dal margine sinistro della grigia parete a placche si sale obliquamente a destra, fino ad un cucuzzolo. Di qui si traversa orizzontalmente a sinistra fino a raggiungere la stretta fessur che solca verticalmente la parete. Superare la fessura. La traversata a sinistra e la salita della fessura sono estremamente difficili (cioè quasi sicuramente 5°+, 6°-).
Dopo la parete seguono altri erti gradoni di cresta, fino ad una massiccia torre gialla. Si aggira a sinistra il suo spigolo, e si supera un salto di parete.
35) 30 m. (5°-, 3°). Per una fessura grigia a sinistra si supera una ultima fascia di strapiombi (giungendo sulla sommità della torre gialla) e si prosegue per rocce a salti, friabili.
36) 40 m. (3°). Sempre su roccia friabile mista a ghiaccio ad un colletto di cresta, dove lo sperone si innesta all?ultimo tratto di parete sotto la cima (fine della cresta).
37) 45 m. (3°, ghiaccio). Per rocce rosse e frantumate, miste a ghiaccio, si esce a sinistra ad un intaglio della cresta, presso la cima.
38 ) 30 m. (2°). A destra per la cresta in vetta.

Variante bassa. Vittorio Ratti e Luigi Esposito,18/8/1937.
Dal terrazzo al termine della 80 lunghezza della via originale:
1) 45 m. (3°+). Aggirare a sinistra l?ultimo ripido tratto dello sperone.
2) 35 m. (2°, 3°). Dirigersi a sinistra lungo una rampa fessurata, all?attacco del gigantesco camino nero che incide obliquamente da destra a sinistra la parete sotto il ?Cristallo?.
3) 35 m. (4°, 5°-). Entrare in una stretta fessura, uscirne dopo pochi metri e proseguire sulla parete di sinistra, superando uno strapiombo (trovato un vecchio chiodo).
4) 40 m. (3°, 4°). Innalzarsi nel profondo e largo camino investito dall?acqua che cade dal bordo del ?Cristallo? (trovati 1 ch. e 2 ch. f. con vecchio cordino di calata).
5) 35 m. (0°). Attraversare a sinistra per una terrazza detritica investita da una cascata, uscendo sotto l?ultimo largo tratto del camino, muschioso e chiuso da un grosso strapiombo. La via originale prosegue probabilmente per lo strapiombante spigolo sinistro del camino (6° grado secondo Ratti).
6) Questa lunghezza è una variante della variante. 35 m. (5°+, 5°). Proseguire sulla esposta parete, 12 m. a sinistra del camino, per una svasata fessura-diedro (usati 3 ch., levati), uscendo sul bordo inferiore del ?Cristallo?, a 60 m. di distanza dal suo angolo destro.
7) 35 m. (0°). Orizzontalmente a destra camminando su detriti.
8 ) 35 m. (1°). Ancora a destra, per un lastrone a tratti coperto di detriti e vetrato, a raggiungere l?angolo destro del cristallo, sulla verticale dell??isola? di roccia.


Variante alta - Giuliano De Marchi e Alessandro Masucci, 18/9/1985.
Dalla terrazza sullo spigolo al termine della 31° lunghezza della via originale:
1) Dirigersi a sinistra per una cornice che sale a lato dello spigolo, in vista di un profondo camino chiuso in alto da un grosso strapiombo (40 m. 1°).
2) 25 m. (4°) Dall?estremità della cornice scendere nel fondo del camino, per attraversarlo e portarsi sullo spigolo che lo limita a sinistra.
3) 40 m. (5°+). Su per lo spigolo in grande esposizione su roccia friabile (usati 3 ch., 2 levati, 1 lasciato). Rientrare a destra sopra lo strapiombo nel canale che è la continuazione del camino (ghiaccio: posto del bivacco).
4) 25 m. (5°+) A destra, per una friabile fessura-diedro (usati 2 ch., levati), montare ad un terrazzino nuovamente sul filo dello sperone principale. (Ricongiungimento con la via originale alla 35° L.).

Giuliano De Marchi e Alessandro Masucci.
Nel corso della ripetizione del 18-19 settembre 1985 è stata seguita in basso la variante Ratti-Esposito (un bivacco, 14 ore di arrampicata effettiva).
La ripetizione del tratto di via originale sotto il ?Cristallo? lunghezza n. 9- 10-11-12-13-14 e 15) è del giorno 30/8/1987. Raggiunto il ?Cristallo?. Ritorno in discesa a corde doppie lungo la via di salita. Ore 4 per la salita, 5 per la discesa.
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