Consiglio per escursione Dolomiti

Vie ferrate ed escursioni impegnative nelle Dolomiti e nelle Alpi

Consiglio per escursione Dolomiti

Messaggioda chicco_pn » mer giu 23, 2010 11:54 am

Ciao a tutti,
sono nuovo del forum, ma spesso mi capita di entrarci per trovare qualche consiglio su trekking e ferrate.
Sto organizzando per un escursione di tre giorni con un mio amico, entrambi siamo mediamente allenati e discreti conoscitori della montagna.
L'anno scorso abbiamo fatto in due giorni il giro del sorapiss, con partenza dal passo tre croci.
Sto cercando qualcosa di simile da fare in 2-3 giorni, che comprenda trekking ma anche qualche ferrata, magari rimanendo fuori dagli itinerari più "turistici". Per il pernottamento non voglio spendere soldi, quindi cerco un itinerario con punti d'appoggio "free", bivacchi o similari.
Sono di Pordenone e diciamo che vorrei evitare di guidare per ore, quindi il mio raggio d'azione copre le Dolomiti di Zoldo, quelle di Cortina, i Cadini di misurina, fino al massimo alla zona della Marmolada e del Sella.
Avete consigli da darmi?
ringazio anticipatamente chi saprà darmi qualche idea

Federico
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Messaggioda Aruges » mer giu 23, 2010 21:15 pm

Dal passo Sella raggiungere la ferrata Meisules poi traversare l'altipiano fino al rifugio Cavazza al Pisciadu , scendere il val Setus e ritornare al passo Sella.
Oppure traversare il massicio delle Pale di San Martino di Castrozza fino a la ferrata del canale , salire alla forcella d'Oltro per scendere verso San Andrea e castelpietri.
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Messaggioda Freeraf » gio giu 24, 2010 21:39 pm

Fai il giro del Popera. Parti dal rif. Lunelli sopra Padola, Rif. Berti, ferrata Roghel, cengia Gabriella, Rif. Carducci, valon di dentro e cima del Popera, discesa, cengia della salvezza, sentiero degli alpini, passo della sentinella e giu al Berti e poi Lunelli. puoi studiarti il giro in modo da sfruttare Il bivacco Cadore mi pare (alla fine della Roghel) e il Bivacco Mascabroni lungo il sentiero degli alpini. tuttavia il rif. Carducci merita davvero per la simpatia del gestore.
...Maaa..se polo meter sot sgnapa???
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Messaggioda arteriolupin » gio giu 24, 2010 22:07 pm

Beh, che dirti...

Un consiglio un po' fuori dal coro può essere questo:

andare comunque in una zona "turistica" come la Val di Fassa...

Fare il Giro della Vallaccia...
Partenza da Pozza di Fassa, salita al Sass da le Douedes e Cima Vallaccia, scendere, andare a dormire al rifugio Taramelli. Merita e non spenna.
Il giorno dopo, partenza di buon mattino, salita al Passo Selle, Creste di Costabella e scendere dalla Forcella de l'Om verso il rifugio Fuchiade.
Per tornare a Pozza id Fassa, ripartite, risalite dal Passo San Pellegrino al passo Selle, vi fate la Cresta dei Monzoni e scendete a Pozza ripassando per il Taramelli.

Il mio è ovviamente solo un consiglio...



Altre zone delle Dolomiti, a parte quelle che preferisco (quelle vicino a casa tua, le Pesarine e le Dolomiti d'Oltrepiave), sono spesos strafrequentate.
Potrei anche citarti l'Alta via di Tiziano, un percorso severo e magnifico, 3/4 giorni tra le Marmarole...

Insomma, prova a vedere cosa ti solletica... E poi discutiamone.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda chicco_pn » dom giu 27, 2010 11:42 am

eccomi!grazie delle risposte..ho dato un occhiata agli itinerari proposti, tutti tranne quello sul sella (devo aver prestato la cartina della zona a qualcuno che stranamente deve essersela tenuta).
Vi dico cosa ne penso, così magari mi date info in più, le cose più interessanti sono, per me, il giro del popera e l'alta via sulle marmarole,essendo stato l'anno scorso sul sorapis ho avuto modo di dare un occhiata anche a quelle zone e ne sono rimasto incantato.
scarto il giro della vallaccia perchè preferisco i giri in quota, in mezzo alle montagne, dove presumibilmente, e ripeto presumibilmente, va solo l'alpinista di un certo livello, e non il turista caprone della domenica..
ancora scarto le pale perchè vedo pochi bivacchi d'appoggio ma sopratutto vedo difficoltà nel fare un anello di 3 giorni.
nel primo post ho dimenticato di dire che il giro deve essere ad anello, abbiamo solo una macchina.
Perciò avete qualche info in più sui primi due itinerari che ho elencato?
Grazie mille
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Messaggioda andidrummer » dom giu 27, 2010 15:56 pm

In tre giorni un bel giro che ho fatto è stato:
Partenza da Fiames (Cortina) nel primo pomeriggio, salita verso la Val di Fanes fino al rifugio La Varella dove abbiamo dormito. Dal rifugio il giorno dopo siamo ripartiti tornati indietro fino alla Malga Fanes e da li deviato verso il Monte Vallon Bianco. Prima della cima si dirama a sinistra la via della pace, (brevi tratti attrezzati, casco indispensabile come almeno un cordino), si arriva nel tardo pomeriggio al bivacco della pace. Ottimo e ben tenuto provvisto di materassi. Quindi nottata in bivacco.
Per concludere il giro si traversa dal bivacco della pace Monte Castello poi fino al monte casale (camminata in quota) per poi scendere per il ghiaione verso la Val Travenanzes (divertentissimo il ghiaione). Dalla Val Travenanzes (possibile punto di appoggio la malga) si percorre tutta fino alla biforcazione a Ponte Alto e ci si trova nuovamente a Fiames. Queste alcune foto:
http://picasaweb.google.com/11604071123 ... DellaPace#
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Messaggioda chiaretta_81 » lun giu 28, 2010 12:11 pm

come Raf io consiglio il giro sul Popera (vabbè l'abbiamo fatto insieme!) perchè è ad anello, si lascia la macchina presso il rifugio Lunelli. Questo risolve molti problemi quando si ha solo un'auto! al rif. Berti si arriva agevolmente per un sentiero largo con dei tornanti. Poi per trovare la ferrata Roghel noi abbiamo dovuto chiedere info al rifugio, dove abbiamo scoperto che occorre risalire un ghiaione ripido e arrivare alla base delle guglie di Stallata... da lì inizia la Roghel, una ferrata per me difficile a volte esposta, che segue in modo non proprio logico un canalino. A volte il cavo è poco teso e poi come staffe per i piedi si trovano degli assurdi "u" di ferro profondi appena pochi centimetri.. ma farli più grandi no?? vabbè, l'abbiamo presa con filosofia e pian piano siamo giunti in forcella, in fondo si vede il bivacco Cadore (mi sa che è collocato troppo vicino rispetto al percorso che è possibile fare in una giornata! infatti noi abbiamo raggiunto il rifugio Carducci). La Roghel continua anche in discesa lungo una parete di roccia, questa parte della ferrata è migliore come "infrastrutture" ma un po' noiosa, alla fine si giunge nel catino ghiaioso che va attraversato per arrivare alla cengia Gabriella... piccolo tratto in salita in un canale e poi inizia la cengia, bellissima, e lunghissima, protetta dove serve... quando ci si gira e si vede dove si è passati è impressionante, ma nel farla è larga a sufficienza... certo non bisogna scivolare giù ehehe. "Girato l'angolo" si intravede il Carducci ma non è proprio vicino, occorre scendere un canale con neve dura e risalire un po'. Il mitico gestore tiene il rifugio "alla vecchia maniera" in un clima familiare, io consiglio di andarlo a trovare e assaggiare tutte le cose buone che prepara (il pane fresco è portato a spalla dalla val Fiscalina... eppure il prezzo è più basso di tanti altri rifugi!). Noi il giorno dopo siamo saliti in cima al Popera, a parte un tratto dove occorre superare la spalla rocciosa la salita è facile, di nuovo dormito al Carducci la sera... Il terzo giorno chiuso il giro attraverso la Strada degli Alpini... la Cengia della Salvezza è bellissima, c'era qualche canalino innevato (noi avevamo una picca a testa), comunque per tutto il tratto ci sono ottime protezioni con fune metallica, a parte alcuni punti dove il percorso abbandona la parete rocciosa e si percorre un normale sentiero. Si arriva a un bivio per Sesto Pusteria, dove invece si svolta a destra puntando al Passo della Sentinella, li il percorso si fa a tratti verticale ma c'è anche una scaletta metallica, protezioni ottime, solo in alcuni punti il cavo era sotto la neve. Dal Passo Sentinella (bellissimo) alcuni fanno la ferrata che porta alla cima della Croda Rossa di Sesto. Noi eravamo in ritardo perchè io non sono proprio una grande atleta. Quindi abbiamo scelto di lasciar perdere, scendere il ghiaione (un po' brutto) e arrivare nei pressi del Berti da sinistra, poi al Lunelli.
Secondo me il percorso non è banale per la lunghezza e l'esposizione, ma bellissimo dal punto di vista paesaggistico e storico (Grande Guerra). Io penso che finora sia il giro migliore che ho fatto. Poi vabbè lo avevo scelto io e quindi è stato ancora meglio ehehe!
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Messaggioda Freeraf » lun giu 28, 2010 23:43 pm

chiaretta_81 ha scritto:come Raf io consiglio il giro sul Popera (vabbè l'abbiamo fatto insieme!) perchè è ad anello, si lascia la macchina presso il rifugio Lunelli. Questo risolve molti problemi quando si ha solo un'auto! al rif. Berti si arriva agevolmente per un sentiero largo con dei tornanti. Poi per trovare la ferrata Roghel noi abbiamo dovuto chiedere info al rifugio, dove abbiamo scoperto che occorre risalire un ghiaione ripido e arrivare alla base delle guglie di Stallata... da lì inizia la Roghel, una ferrata per me difficile a volte esposta, che segue in modo non proprio logico un canalino. A volte il cavo è poco teso e poi come staffe per i piedi si trovano degli assurdi "u" di ferro profondi appena pochi centimetri.. ma farli più grandi no?? vabbè, l'abbiamo presa con filosofia e pian piano siamo giunti in forcella, in fondo si vede il bivacco Cadore (mi sa che è collocato troppo vicino rispetto al percorso che è possibile fare in una giornata! infatti noi abbiamo raggiunto il rifugio Carducci). La Roghel continua anche in discesa lungo una parete di roccia, questa parte della ferrata è migliore come "infrastrutture" ma un po' noiosa, alla fine si giunge nel catino ghiaioso che va attraversato per arrivare alla cengia Gabriella... piccolo tratto in salita in un canale e poi inizia la cengia, bellissima, e lunghissima, protetta dove serve... quando ci si gira e si vede dove si è passati è impressionante, ma nel farla è larga a sufficienza... certo non bisogna scivolare giù ehehe. "Girato l'angolo" si intravede il Carducci ma non è proprio vicino, occorre scendere un canale con neve dura e risalire un po'. Il mitico gestore tiene il rifugio "alla vecchia maniera" in un clima familiare, io consiglio di andarlo a trovare e assaggiare tutte le cose buone che prepara (il pane fresco è portato a spalla dalla val Fiscalina... eppure il prezzo è più basso di tanti altri rifugi!). Noi il giorno dopo siamo saliti in cima al Popera, a parte un tratto dove occorre superare la spalla rocciosa la salita è facile, di nuovo dormito al Carducci la sera... Il terzo giorno chiuso il giro attraverso la Strada degli Alpini... la Cengia della Salvezza è bellissima, c'era qualche canalino innevato (noi avevamo una picca a testa), comunque per tutto il tratto ci sono ottime protezioni con fune metallica, a parte alcuni punti dove il percorso abbandona la parete rocciosa e si percorre un normale sentiero. Si arriva a un bivio per Sesto Pusteria, dove invece si svolta a destra puntando al Passo della Sentinella, li il percorso si fa a tratti verticale ma c'è anche una scaletta metallica, protezioni ottime, solo in alcuni punti il cavo era sotto la neve. Dal Passo Sentinella (bellissimo) alcuni fanno la ferrata che porta alla cima della Croda Rossa di Sesto. Noi eravamo in ritardo perchè io non sono proprio una grande atleta. Quindi abbiamo scelto di lasciar perdere, scendere il ghiaione (un po' brutto) e arrivare nei pressi del Berti da sinistra, poi al Lunelli.
Secondo me il percorso non è banale per la lunghezza e l'esposizione, ma bellissimo dal punto di vista paesaggistico e storico (Grande Guerra). Io penso che finora sia il giro migliore che ho fatto. Poi vabbè lo avevo scelto io e quindi è stato ancora meglio ehehe!


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Messaggioda chiaretta_81 » mar giu 29, 2010 10:51 am

gne gne gne
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Messaggioda gianverd » mer lug 07, 2010 9:51 am

Aruges ha scritto:Dal passo Sella raggiungere la ferrata Meisules poi traversare l'altipiano fino al rifugio Cavazza al Pisciadu , scendere il val Setus e ritornare al passo Sella.

Questo è IMHo uno dei più spettacolari che conosco, si fa in giornata
saluti
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Messaggioda enrock74 » gio lug 08, 2010 9:01 am

chiaretta_81 ha scritto:come Raf io consiglio il giro sul Popera (vabbè l'abbiamo fatto insieme!) perchè è ad anello, si lascia la macchina presso il rifugio Lunelli. Questo risolve molti problemi quando si ha solo un'auto! al rif. Berti si arriva agevolmente per un sentiero largo con dei tornanti. Poi per trovare la ferrata Roghel noi abbiamo dovuto chiedere info al rifugio, dove abbiamo scoperto che occorre risalire un ghiaione ripido e arrivare alla base delle guglie di Stallata... da lì inizia la Roghel, una ferrata per me difficile a volte esposta, che segue in modo non proprio logico un canalino. A volte il cavo è poco teso e poi come staffe per i piedi si trovano degli assurdi "u" di ferro profondi appena pochi centimetri.. ma farli più grandi no?? vabbè, l'abbiamo presa con filosofia e pian piano siamo giunti in forcella, in fondo si vede il bivacco Cadore (mi sa che è collocato troppo vicino rispetto al percorso che è possibile fare in una giornata! infatti noi abbiamo raggiunto il rifugio Carducci). La Roghel continua anche in discesa lungo una parete di roccia, questa parte della ferrata è migliore come "infrastrutture" ma un po' noiosa, alla fine si giunge nel catino ghiaioso che va attraversato per arrivare alla cengia Gabriella... piccolo tratto in salita in un canale e poi inizia la cengia, bellissima, e lunghissima, protetta dove serve... quando ci si gira e si vede dove si è passati è impressionante, ma nel farla è larga a sufficienza... certo non bisogna scivolare giù ehehe. "Girato l'angolo" si intravede il Carducci ma non è proprio vicino, occorre scendere un canale con neve dura e risalire un po'. Il mitico gestore tiene il rifugio "alla vecchia maniera" in un clima familiare, io consiglio di andarlo a trovare e assaggiare tutte le cose buone che prepara (il pane fresco è portato a spalla dalla val Fiscalina... eppure il prezzo è più basso di tanti altri rifugi!). Noi il giorno dopo siamo saliti in cima al Popera, a parte un tratto dove occorre superare la spalla rocciosa la salita è facile, di nuovo dormito al Carducci la sera... Il terzo giorno chiuso il giro attraverso la Strada degli Alpini... la Cengia della Salvezza è bellissima, c'era qualche canalino innevato (noi avevamo una picca a testa), comunque per tutto il tratto ci sono ottime protezioni con fune metallica, a parte alcuni punti dove il percorso abbandona la parete rocciosa e si percorre un normale sentiero. Si arriva a un bivio per Sesto Pusteria, dove invece si svolta a destra puntando al Passo della Sentinella, li il percorso si fa a tratti verticale ma c'è anche una scaletta metallica, protezioni ottime, solo in alcuni punti il cavo era sotto la neve. Dal Passo Sentinella (bellissimo) alcuni fanno la ferrata che porta alla cima della Croda Rossa di Sesto. Noi eravamo in ritardo perchè io non sono proprio una grande atleta. Quindi abbiamo scelto di lasciar perdere, scendere il ghiaione (un po' brutto) e arrivare nei pressi del Berti da sinistra, poi al Lunelli.
Secondo me il percorso non è banale per la lunghezza e l'esposizione, ma bellissimo dal punto di vista paesaggistico e storico (Grande Guerra). Io penso che finora sia il giro migliore che ho fatto. Poi vabbè lo avevo scelto io e quindi è stato ancora meglio ehehe!


Chiaretta 81, il giro che hai descritto egregiamente è qualcosa che ho in mente da tempo e che rimando sempre dicendomi che devo fare più esperienza....Vorrei farlo ad agosto, al massimo a settembre, ma sarebbe per me un salto di qualità rispetto alle ferrate fatte fin ora...Quando scrivi che la ferrata Roghel è stata difficile per te cosa intendi?difficoltà tecniche di avanzamento o fisiche per necessità di utilizzo eccessivo delle braccia o psicologiche per l'esposizione, o tutte insieme???Stò cercando di capire se sono pronto...
Ciao.
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Messaggioda chiaretta_81 » gio lug 08, 2010 15:32 pm

sì beh calma io sono a un livello molto basso!! per me è stata faticosa e ci ho messo una vita a passar su, ma perchè dovrei perdere 10kg di zavorra e allenarmi un po'! invece sono la classica gitante della domenica!
poi appunto il cavo molliccio non aiuta i principianti! e nemmeno appoggi per i piedi non adeguati! ma è davvero qualche passaggetto! anzi se sei alto più di 1.65 secondo me nemmeno ti accorgi delle difficoltà che ho avuto io, perchè sopra la testa ci si può tenere in una fessurina e si supera il passaggio! certo ho fatto ferrate più facili... cioè non tante... ma questa è la più verticale che ho trovato.
Per l'esposizione non mi ricordo cose spaventevoli, era peggio la discesa dopo la forcella tra le guglie di Stallata, perchè di qua (in salita) si è sempre nel canale, di là invece si scende una parete aperta!

Certo non bisogna affrontarle mai alla leggera le ferrate! è facile farsi male! quindi non mi sento di dirti vai tranquillo che non è nulla... dipende, come dici, dall'esperienza personale e dalle condizioni psicofisiche.

Però è davvero l'unico "ostacolo" rispetto ad un giro magnifico! Magari se ti alleni su altri percorsi, ci arrivi pronto! che so per esempio la Strobel a punta Fiames...
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
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Messaggioda enrock74 » gio lug 08, 2010 16:43 pm

Grazie davvero per la risposta, mi hai chiarito le idee su questa ferrata della quale in giro non trovo commenti dettagliati o relazioni (se non la tua!!), ma solo qualche frase buttata là tipo: "ferrata difficile".
Sinceramente ora che mi hai dato queste speigazioni credo di esserne all'altezza....infatti sono più alto di 1,65!!!!!!scherzo ( :lol: )
La farò di sicuro comunque.
grazie ancora!
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Messaggioda azaza » sab lug 10, 2010 14:42 pm

C'è ancora molta neve in giro, fai attenzione alla percorribilità del tratto che porta al Passo della Sentinella. Lo scorso anno il 22 luglio era in queste condizioni... http://www.panoramio.com/photo/25082093

Andrea
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Messaggioda chiaretta_81 » lun lug 12, 2010 8:51 am

sì sì anche noi avevamo le picche! il giro è in quota, la neve in certi canalini penso non vada mai via!
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Messaggioda AlpineMan® » lun lug 12, 2010 19:50 pm

chiaretta_81 ha scritto:sì beh calma io sono a un livello molto basso!! per me è stata faticosa e ci ho messo una vita a passar su, ma perchè dovrei perdere 10kg di zavorra e allenarmi un po'! invece sono la classica gitante della domenica


ecco una classica merendera
:lol:
...il moderno uccide l'alpinismo classico...
........io resto nel passato!!!

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Messaggioda chiaretta_81 » mar lug 13, 2010 13:53 pm

ehehe non ti dico che fatica fa Raffaele a trascinarmi dietro... e quanto ridono i bimbi del corso CAI quando arrivo sempre ultima!!
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Messaggioda chicco_pn » dom lug 18, 2010 13:58 pm

ciao a tutti, scrivo dopo qualche settimana!
sto cercando di fare l'itinerario per la tre giorni dolomitica: avrei scelto il giro del popera, ho un dubbio: se il biv cadore è facilmente accessible, il biv Mascabroni invece non mi pare lo sia!
Qualcuno c'è andato? bisogna portarsi dietro corda e chiodi?
grazie delle info!
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Messaggioda euiua » gio lug 22, 2010 8:51 am

chicco_pn ha scritto:ciao a tutti, scrivo dopo qualche settimana!
sto cercando di fare l'itinerario per la tre giorni dolomitica: avrei scelto il giro del popera, ho un dubbio: se il biv cadore è facilmente accessible, il biv Mascabroni invece non mi pare lo sia!
Qualcuno c'è andato? bisogna portarsi dietro corda e chiodi?
grazie delle info!


Il biv Batt. Cadore è sul percorso (o quasi, nel senso che lo potresti evitare rimanendo in quota) dell'anello del Popera, mentre per il Mascabroni bisogna staccarsi dalla Strada degli Alpini e prendere la via normale (II gtrado) al Popera e salire fino alla quota di 2900mt. ai piedi della vetta del Popera stesso.
Essendo il percorso che hai scelto parecchio lungo e faticoso ti sconsiglio di salire fino al bivacco in questione altrimenti temo che la permanenza si allunghi, poi se ne hai......
Buona gita!
Stefano
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Messaggioda chiaretta_81 » gio lug 22, 2010 10:57 am

ricordo che è presente il MERAVIGLIOSO rifugio Carducci... ehehe neanche se Beppe Monti mi pagasse... :-P
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
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