Boral della Besausega, Pale di San Lucano

Vie ferrate ed escursioni impegnative nelle Dolomiti e nelle Alpi

Boral della Besausega, Pale di San Lucano

Messaggioda alexzappa » mar ott 25, 2005 22:16 pm

Qualcuno l'ha mai fatto?
Ultima modifica di alexzappa il gio ott 27, 2005 22:04 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda il.bruno » mer ott 26, 2005 9:27 am

Sulla guida delle Pale di San Martino del 1995 di Visentini era descritto, ma già si accennava a vicende di "monta e smonta" ad opera dei cacciatori locali.
Sulla guida di De Biasio del 2004 non è descritto.
Credo che non esista più, però dei bei giri in zona si possono fare ugualmente anche senza cavo.
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Messaggioda federica602 » mer ott 26, 2005 9:41 am

non esiste più già da un po'...comunque collegava la zona dell'arco del bersanel con la cengia che gira intorno al monte san lucano ed il tratto attrezzato superava una paretina, che ora presenta difficoltà intorno al II grado.
ciao

f.
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Messaggioda Enrico B. » mer ott 26, 2005 14:35 pm

in pratica dalla forcella di gardés, passando per l'arco del bersanel si raggiunge la bastionata rocciosa del monte s. lucano. da qui partiva una ferrata su un dislivello di circa 100mt che seguiva una evidente rampa-camino di cui rimangono dei pioli in ferro infissi nella roccia, alcuni segati altri storti , non utilizzabili. E' possibile comunque salire su difficoltà di II, forse qualche passo di III grado e raggiungere la cengia che circonda la parte sommitale del monte; girando a dx verso il passo del ciodo grandiosi scorci sulla parte più interna delle pale di s. lucano , a sx si resta alti sulla valle di ambrusogn. E' possibile scendere dal monte s. lucano in valle di ambrusogn per il vallon delle pite oppure a forcella della besauzega
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Messaggioda federica602 » mer ott 26, 2005 14:39 pm

Enrico B. ha scritto:in pratica dalla forcella di gardés, passando per l'arco del bersanel si raggiunge la bastionata rocciosa del monte s. lucano. da qui partiva una ferrata su un dislivello di circa 100mt che seguiva una evidente rampa-camino di cui rimangono dei pioli in ferro infissi nella roccia, alcuni segati altri storti , non utilizzabili. E' possibile comunque salire su difficoltà di II, forse qualche passo di III grado e raggiungere la cengia che circonda la parte sommitale del monte; girando a dx verso il passo del ciodo grandiosi scorci sulla parte più interna delle pale di s. lucano , a sx si resta alti sulla valle di ambrusogn. E' possibile scendere dal monte s. lucano in valle di ambrusogn per il vallon delle pite oppure a forcella della besauzega


ma che descrizione precisa....l'hai mica percorso per caso il giorno di ferragosto? :wink:

ciao ciao

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Messaggioda Enrico B. » mer ott 26, 2005 16:48 pm

acci! è cambiato subito dopo? :lol:

potrei rispondere che nella "valle dei sogni" anche il tempo è relativo... ma semplicemente non mi ricordo! :oops:

un beso
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Messaggioda federica602 » mer ott 26, 2005 16:53 pm

Enrico B. ha scritto:acci! è cambiato subito dopo? :lol:

potrei rispondere che nella "valle dei sogni" anche il tempo è relativo... ma semplicemente non mi ricordo! :oops:

un beso


fidati...la sera ho scroccato qualche scheggia di grana e un'ombra a casa vostra :D

ciao ciao

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Messaggioda alexzappa » mer ott 26, 2005 21:13 pm

Scusate, forse mi sono espresso male: io intendevo il sentiero che sale al Bivacco Bedin attraverso il Boral della Besauzega (su una guida alle ferrate delle dolomiti è chiamato sentiero Miola).

Quello di cui parlate voi è quella traccia (indicata in nero sulle carte Tabacco) che da Forc. Besausega sale sul S.Lucano e poi scende a Forc. Gardes? L'avevo adocchiato per la discesa...
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Messaggioda Enrico B. » gio ott 27, 2005 10:49 am

:oops:

parlavo appunto della traccia che tu hai visto... secondo me per scendere devi prevedere una corda per la doppia... è facile ma verticale, sono comunque un centinaio di metri di salto.

per l'itinerario in oggetto io non l'ho mai percorso... so solo di pratoni ripidissimi e alcuni tratti franati, ma gli amici l'avevano percorso in discesa.
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Messaggioda alexzappa » gio ott 27, 2005 22:11 pm

Ho cambiato il nome del Topic, così forse riesco ad avere qualche informazione in più.
Tra libri e internet ho trovato notizie discordanti e cercavo di chiarirmi le idee (tanto comunque domenica ci vado e vedrò di persona).

La Guida alle Ferrate delle Dolomiti di Husler, lo cita come un' itinerario impegnativo ma ben segnalato e con circa 100m di tratto attrezzato con cavo d'acciao.

Un topic di qualche anno fa su ism conferma che è ben segnalato ma parla solo di alcune staffe su una paretina.

Il "Grande libro dei sentieri selvaggi" dice che è molto poco segnalato, che si incontrà sì un vecchio cavo d'acciaio che va ignorato e invita a salire per roccette.

Altri commenti sparsi qua e là parlano genericamente di una salita faticosa

Nessuno l'ha fatto di recente e mi sa dire a cosa vado incontro?

Grazie
Alex
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 10:00 am

alexzappa ha scritto:Ho cambiato il nome del Topic, così forse riesco ad avere qualche informazione in più.
Tra libri e internet ho trovato notizie discordanti e cercavo di chiarirmi le idee (tanto comunque domenica ci vado e vedrò di persona).

La Guida alle Ferrate delle Dolomiti di Husler, lo cita come un' itinerario impegnativo ma ben segnalato e con circa 100m di tratto attrezzato con cavo d'acciao.

Un topic di qualche anno fa su ism conferma che è ben segnalato ma parla solo di alcune staffe su una paretina.

Il "Grande libro dei sentieri selvaggi" dice che è molto poco segnalato, che si incontrà sì un vecchio cavo d'acciaio che va ignorato e invita a salire per roccette.

Altri commenti sparsi qua e là parlano genericamente di una salita faticosa

Nessuno l'ha fatto di recente e mi sa dire a cosa vado incontro?

Grazie
Alex

Il sentiero che vai cercando dovrebbe essere il vecchio segnavia 765.
Sulle guide che ti ho segnalato sopra è descritto con dovizia di particolari, però io non l'ho mai fatto.
E' faticoso, essendo anche 1600 m di dislivello...
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Messaggioda passo » mer ago 18, 2010 10:42 am

Riesumo il vecchio topico.
Ieri ho provato il boral in discesa dal bivacco Bedin, fino a circa 1600 mt (dove il sentiero si incunea nel boral fra la prima e la seconda pala) si scende decentemente su roccette e prati, con qualche cavo che mi è sembrato ben tenuto. Anche la segnaletica non è male.
Nel punto che ho detto ci sono circa 20 mt. attrezzati con cordino e fittoni, tutti in buono stato. Da lì in poi (almeno per me) è stato impossibile proseguire perché ci sono accumuli di neve staccati dalle pareti del boral, cosicché era impossibile scendere, sia a destra che a sinistra, per il pericolo di cadere nelle fenditure alte anche qualche bel metro. Sopra non si passava, gli accumuli sono separati fra loro, sotto nemmeno.

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Messaggioda kala » mer ago 18, 2010 22:31 pm

passo ha scritto:Ieri ho provato il boral in discesa dal bivacco Bedin, fino a circa 1600 mt (dove il sentiero si incunea nel boral fra la prima e la seconda pala) si scende decentemente su roccette e prati, con qualche cavo che mi è sembrato ben tenuto. Anche la segnaletica non è male.
Nel punto che ho detto ci sono circa 20 mt. attrezzati con cordino e fittoni, tutti in buono stato. [...]


Cioè, fammi capire
Che fosse "ben" segnato ormai si sapeva, già i Paoli se ne lamentano nel Sentieri Selvaggi II, però mi ricordavo (posso anche sbagliarmi) di un solo tratto attrezzato, quello per uscire appunto dal Boràl (per altro deprecato da tanti, compresi i compilatori di guide)
Hanno aggiunto ferraglia?

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Messaggioda passo » ven ago 20, 2010 13:52 pm

kala ha scritto:Cioè, fammi capire
Che fosse "ben" segnato ormai si sapeva, già i Paoli se ne lamentano nel Sentieri Selvaggi II, però mi ricordavo (posso anche sbagliarmi) di un solo tratto attrezzato, quello per uscire appunto dal Boràl (per altro deprecato da tanti, compresi i compilatori di guide)
Hanno aggiunto ferraglia?


Ci sono due tratti di cordino (che mi è parso molto recente) nella zona di roccette immediatamente sotto il bivacco.
La segnaletica, ancorché sbiadita, si trova anche con la nebbia. Per quello l'ho definita "non male". In alcuni punti, soprattutto nella parte superiore dove stanno i due tratti attrezzati, i segni sembrano rinnovati da non troppo tempo.
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Messaggioda kala » ven ago 20, 2010 14:28 pm

passo ha scritto:
kala ha scritto:Cioè, fammi capire
Che fosse "ben" segnato ormai si sapeva, già i Paoli se ne lamentano nel Sentieri Selvaggi II, però mi ricordavo (posso anche sbagliarmi) di un solo tratto attrezzato, quello per uscire appunto dal Boràl (per altro deprecato da tanti, compresi i compilatori di guide)
Hanno aggiunto ferraglia?


Ci sono due tratti di cordino (che mi è parso molto recente) nella zona di roccette immediatamente sotto il bivacco.
La segnaletica, ancorché sbiadita, si trova anche con la nebbia. Per quello l'ho definita "non male". In alcuni punti, soprattutto nella parte superiore dove stanno i due tratti attrezzati, i segni sembrano rinnovati da non troppo tempo.


Ok, grazie ;)

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Messaggioda skwattrinated » lun set 06, 2010 10:47 am

Nella parte bassa, che ho percorso in salita l'estate scorsa fino agli stessi accumuli che hanno fermato quest'anno il buon passo, ci sono due tratti attrezzati con cordino metallico nuovo.
Il primo, assolutamente ridicolo, sarà lungo... 40cm e "agevola" la salita di un terribile salto di roccia di una cinquantina di centimetri (ripeto: centimetri!). Si trova poco dopo aver doppiato la forcellina retrostante la Punta Piloi, nel travrso orizzontale prima di arrivare al canalino che si risale per una cinquantina di metri che precede poi il lungo attraversamento che si compie per raggiungere il fondo del Boràl.
Il secondo attrezza un traverso proprio poco prima di arrivare al fondo del Boràl, ed è semplicemente stupido, visto che agevola il passaggio nel punto più facile, ma poi si interrompe dove si passa una "placchetta" un po' esposta. Insomma, se proprio si doveva bucare la roccia (e per quanto mi riguarda certi percorsi andrebbero lasciati vergini) almeno farlo decentemente!
Confermo la bollinatura recente e sovrabbondante. Pure qui, se qualcuno il pennello se lo infilasse dove dico io... specie in un percorso di cengia!

Per completezza: la calata dall'ex-Miola (dalla cengia del San Lucano alla zona dell'Arco del Bersanèl) l'ho fatta a luglio. Le difficoltà sono di II, un po' di III nella parte più bassa, ma tutto in costante esposizione. Insomma, noi abbiamo usato la corda, senza francamente sarebbe stato troppo. Impossibile usare ciò che resta delle attrezzature, però abbiamo trovato le calate attrezzate di recente (cordino di calata con maglia rapida).
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Messaggioda kala » lun set 06, 2010 11:04 am

vorrei sapere chi ha bisogno di metter giù 'sti cordini in quel percorso :x :x

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Messaggioda AlbertAgort » lun set 06, 2010 13:08 pm

kala ha scritto:vorrei sapere chi ha bisogno di metter giù 'sti cordini in quel percorso :x :x


secondo me ogni tanto, lui o i suoi amici, ci leggono pure.
ma fanno a finta di niente
Ultima modifica di AlbertAgort il lun set 06, 2010 13:12 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda skwattrinated » lun set 06, 2010 13:11 pm

kala ha scritto:vorrei sapere chi ha bisogno di metter giù 'sti cordini in quel percorso :x :x


Ma infatti... :?:
Che cavolo di senso ha? Perchè? Che cosa ci guadagnate?
Sono domande serie: se qualcuno ha voglia di rispondere gliene sarò eternamente grato.
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Messaggioda Falco5x » lun set 06, 2010 13:21 pm

passo ha scritto:Immagine

Cos'è quella roba, stracciatella? :?

:idea: Se mai un giorno ci andrò in quel freezer, devo ricordarmi di portare il phon.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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