Henry Barber

[pf]

Ieri sera, al Bar Monica in Val Masino, accanto a Beat Kammerlander c'era Henry Barber. Per chi non lo sapesse, il miglior scalatore al mondo ( con Bernd Arnold) fra il 74 e il 78, e colui che ha diffuso il free climbing in Francia, UK, Svizzera, Inghilterra. E autore di centinaia di free solo, di prime libere, di vie in montagna e su ghiacchio, etc, etc.
Panzuto, pochi capelli bianchi; al bar un suo estimatore aveva un video e ce lo siamo visto. Faceva impressione vedere uno scalatore che nel 75 tallonava, superava con lanci gli strapiombi di 7a e 7b, protetti solo a nuts, lontanissimi.
Che dire...io lo stavo cercando in tutto il mondo per una discussione sul free solo e me lo sono trovato davanti...mi ha fatto una certa impressione.

[Pierluigi Vesica]

Ieri sera, al Bar Monica in Val Masino, accanto a Beat Kammerlander c'era Henry Barber. Per chi non lo sapesse, il miglior scalatore al mondo ( con Bernd Arnold) fra il 74 e il 78, e colui che ha diffuso il free climbing in Francia, UK, Svizzera, Inghilterra. E autore di centinaia di free solo, di prime libere, di vie in montagna e su ghiacchio, etc, etc.
Panzuto, pochi capelli bianchi; al bar un suo estimatore aveva un video e ce lo siamo visto. Faceva impressione vedere uno scalatore che nel 75 tallonava, superava con lanci gli strapiombi di 7a e 7b, protetti solo a nuts, lontanissimi.
Che dire...io lo stavo cercando in tutto il mondo per una discussione sul free solo e me lo sono trovato davanti...mi ha fatto una certa impressione.

Hei Fabio
ma sei sempre al posto giusto nel momento giusto?
Sei riuscito ad intervistarlo?
A quando le news?

[pf]

Va un pò di fortuna, avevo speso una fortuna in telefonate per sapere come rintracciarlo e me lo ritrovo in Val Masino ( dove tutti, però, capitano, prima o poi ).
Quello che ha fatto lui oggi è irripetibile, nessun altro, nella storia della scalata, rivoluzionò cinque paesi in tre anni. E nessun altro ha mai salito una via come la Steck-Salathè ( all'epoca salita comunemente con bivacco da cordate forti) in due ore e mezza, free solo a vista. Era una scheggia impazzita, un tipo a cui non davi due lire dopo averlo visto imbottito di alcool a mezzanotte e che il giorno dopo, tutti i giorni dell'anno, scalava a vista ( 30 anni fa) sul 7a a nut, o sul 6b e 6c free solo.
Se va in porto un mio sogno fra qualche mese ci sarà un bel capitolo su di lui, altrimenti metterò tutto su Web come al solito.
Però fa impressione vedere uno che nel 1975 scalava meglio di te, a piedi nudi o con pedule inguardabili, protetto a nut; quasi quasi ci rimani anche un pò male, visto che oggi, me copreso, ci si fa le menate sullo spit maldisposto, sulle scarpette poco precise, etc. Certi video sono davvero un bel colpo nello stomaco.
Segnalo, anche, una salita a vista e in free solo di una capretta su un monotiro della Sud del Remenno, con dinamico a due terzi di via; tra il quarto e il quinto grado

[pietrodp]

Va un pò di fortuna, avevo speso una fortuna in telefonate per sapere come rintracciarlo e me lo ritrovo in Val Masino ( dove tutti, però, capitano, prima o poi ).
Quello che ha fatto lui oggi è irripetibile, nessun altro, nella storia della scalata, rivoluzionò cinque paesi in tre anni. E nessun altro ha mai salito una via come la Steck-Salathè ( all'epoca salita comunemente con bivacco da cordate forti) in due ore e mezza, free solo a vista. Era una scheggia impazzita, un tipo a cui non davi due lire dopo averlo visto imbottito di alcool a mezzanotte e che il giorno dopo, tutti i giorni dell'anno, scalava a vista ( 30 anni fa) sul 7a a nut, o sul 6b e 6c free solo.
Se va in porto un mio sogno fra qualche mese ci sarà un bel capitolo su di lui, altrimenti metterò tutto su Web come al solito.
Però fa impressione vedere uno che nel 1975 scalava meglio di te, a piedi nudi o con pedule inguardabili, protetto a nut; quasi quasi ci rimani anche un pò male, visto che oggi, me copreso, ci si fa le menate sullo spit maldisposto, sulle scarpette poco precise, etc. Certi video sono davvero un bel colpo nello stomaco.
Segnalo, anche, una salita a vista e in free solo di una capretta su un monotiro della Sud del Remenno, con dinamico a due terzi di via; tra il quarto e il quinto grado

Di che video su Barber parli? Sai se e' reperibile in qualche modo?
Vedere i fuoriclasse fa sempre impressione, e insegna sempre qualcosa (male che vada, ci ricorda la nostra pochezza )
Sul tuo prossimo libro, ci conto!

Brava anche la capretta.

[pf]

No, ma mi informo. E' un bel video, e dalla sua biografia pare che ce ne dovrebbero essere diversi, in giro. Allora lui era l'unico professionista dell'arrampicata al mondo, fecero anche due film di due salite free solo live, e in una di esse, c'è scritto nella biografia, andò in panico. Comunque glieli chiederò a lui...

[quilodicoequilonego]

No, ma mi informo. E' un bel video, e dalla sua biografia pare che ce ne dovrebbero essere diversi, in giro. Allora lui era l'unico professionista dell'arrampicata al mondo, fecero anche due film di due salite free solo live, e in una di esse, c'è scritto nella biografia, andò in panico. Comunque glieli chiederò a lui...

...per me professionista lo è stato anche Maestri, e prima di lui

[pf]

Dicevo di arrampicata, in alpinismo il professionismo è arrivato molto prima

[Feo]

Criterio per scindere arrampicata da alpinismo (almeno dolomitico??)

[pf]

Apri un oceano di domande e risposte.
Nel caso di Barber, nei primi due suoi anni fu semplice: Per lui scalare era solo concepibile se fatto in libera, e girava gli states per liberare tutti i monotiri in artificiale. Poi si dedicò anche a Yosemite ( e anche se la logistica è elementare, essere su una big wall comincia ad assumere connotati fortemente alpinistici), e infine anche a scalate su ghiaccio in Alaska, Pamir, etc.
Per me, tolta l'arrampicata sportiva, c'è poca distinzione, se non nessuna. Ma per la maggior parte degli alpinisti vecchio stampo l'arrampicata è una branca a se stante, e soffrono quando si applica alle grandi pareti. Su roccia, negli ultimi 20 anni non ha più avuto senso fare delle distinzioni, e questo anche per merito di gente come Barber, che considerava lo stile più importante del risultato. Arrivare in cima con cattivo stile non valeva nulla, e tanto per farti capire il personaggio, per lui l'unico stile era scalare in libera protetto da nuts. Chiodi, spit e perfino friends erano, per lui, cattivo stile. Nel suo vocabolario la parola avventura è stata sempre al primo posto, applicata anche quando era alta solo dieci metri. E, come parere personale, l'avventura è quel parametro che unisce arrampicata e alpinismo.