sliberare una via

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda yinyang » ven apr 30, 2004 15:09 pm

paolo 76 ha scritto:
yingyang ha scritto:no, il discorso secondo me è partito da un'altra considerazione: NON quella fisica che ha introdotto Spider ma quella psicologica (le protezioni)


questa è una cosa diversa. La qualità/distanza delle protezioni fa grado, non quello tecnico, ma fa grado. Tant'è che nella nuova scala che si sta cominciando ad utilizzare è stato inserito un parametro che tien conto anche di questo fatto (S1, S2,...,R1,...R4..).


si ma non è una scala per vie di montagna?...come diceva maurizio li ha un senso, ma in falesia?
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Messaggioda aculnaig » ven apr 30, 2004 15:12 pm

Scusate ma l'arrampicata non è uno sport ai punti.
Personalmente quando vengo calato a terra so benissimo se ho appena chiuso un 6b o un 6c!
Tante volte sento persone rispondere ai complimenti "Si ma non è il grado giusto".
Cioè voglio dire...è soggettivo punto e basta.
Gente forte ma senza testa trova il grado sulla distanza, gente che non si allena ma ha tanta testa invece rimamenendo dentro i limiti del proprio grado sale su vie spittate lunghe.
Uno alto arriva prima e uno basso riesce meglio nello strapiombo.
Etc etc etc...ma tanto a noi che ce ne frega? Mic a abbiamo sponsor, noi lo facciamo per divertimento....e allora yingyang la tua corda dall'alto vale quanto la mia via posizionando i rinvii.
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Messaggioda paolo 76 » ven apr 30, 2004 15:13 pm

yingyang ha scritto:io invece sono "OGGETTIVISTA" :D , cioè non contensto il fatto che ci possano essere delle giornate no per cui la stessa via mi sembra più difficile oppure non sono allenato oppure non conosco bene la tecnica (di strapiombo magari) e mi sembra tutto più difficile, ma questo è un problema mio, non del grado. Io il grado invece lo vedo molto più oggettivo e ripeto che fino ad ora, su diverse tipologie di via (per fortuna le ho provate un pò tutte) non mi sono mai sentito turlupinato: il grado era onestamente giusto e se ho fatto fatica era colpa mia :twisted:


Questo è un ragionamento valido se fatto da un singolo e riferito alle proprie "performaces". Ma se si vuole estendere a tutti gli arrampicatori lo stesso ragionamento, allora non funziona più. C'è un baco nell'ipotesi iniziale.
(E adesso divento più monotono del solito :lol: )

Se si vuole misurare in maniera oggettiva qualsiasi cosa per confrontare con altri i dati bisogna essere sicuri che i metodi di misura siano gli stessi, che significa che gli strumenti di misura devono avere le stesse prestazioni (è inutile confrontare una distanza misurata a spanne con la stessa misurata con in calibro e pretendere di ottenere LO STESSO risultato, simile magari sì, ma lo stesso no!). Uguale in arrampicata. E' vero che un 6a di placca differisce da uno in strapiombo "solo" per la morfologia della roccia, ma dipende anche dalla predisposizione dell'arrampicatore ad affrontare un certo tipo di via (tant'è che esistono diversi campionati x diverse tipologie di auto, eppure sempre di auto si tratta). Quindi l'oggettività va a farsi benedire.

noi siamo fondamentalmente diversi, il grado è un'ottima indicazione.
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Messaggioda paolo 76 » ven apr 30, 2004 15:20 pm

yingyang ha scritto:
paolo 76 ha scritto:
yingyang ha scritto:no, il discorso secondo me è partito da un'altra considerazione: NON quella fisica che ha introdotto Spider ma quella psicologica (le protezioni)


questa è una cosa diversa. La qualità/distanza delle protezioni fa grado, non quello tecnico, ma fa grado. Tant'è che nella nuova scala che si sta cominciando ad utilizzare è stato inserito un parametro che tien conto anche di questo fatto (S1, S2,...,R1,...R4..).


si ma non è una scala per vie di montagna?...come diceva maurizio li ha un senso, ma in falesia?


cosa significa??
se faccio 20m di 6b con 10 protezioni sarà S1 a prescindere dal fatto che sotto il culo abbia 0m o 500m!

Ma se la chiodatura fa grado su una via lunga non vedo perchè non debba farlo su un monotiro (anche se non conosco falesie attrezzate da S2 o S3, però il principio è lo stesso :wink: ). Anche perchè il 6b che faccio in falesia mi serve a sapere se posso andare a fare quella bella via di 10 tiri di 6b! sennò che c***o si grada a fare!!! :lol: :lol:
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Messaggioda yinyang » ven apr 30, 2004 15:52 pm

paolo 76 ha scritto:cosa significa??
se faccio 20m di 6b con 10 protezioni sarà S1 a prescindere dal fatto che sotto il culo abbia 0m o 500m!

Ma se la chiodatura fa grado su una via lunga non vedo perchè non debba farlo su un monotiro (anche se non conosco falesie attrezzate da S2 o S3, però il principio è lo stesso :wink: ). Anche perchè il 6b che faccio in falesia mi serve a sapere se posso andare a fare quella bella via di 10 tiri di 6b! sennò che c***o si grada a fare!!! :lol: :lol:


nel senso (penso anche quello iniziale di Maurizio) che in montagna (terreno d'avventura) rischi il culo, e ha senso parlare si S1, R1 insomma quella roba li, in falesia mica rischi così tanto, puoi metterti le protezioni che vuoi fino ad annullare il fatto che vai da primo
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Messaggioda yinyang » ven apr 30, 2004 15:59 pm

paolo 76 ha scritto:Questo è un ragionamento valido se fatto da un singolo e riferito alle proprie "performaces". Ma se si vuole estendere a tutti gli arrampicatori lo stesso ragionamento, allora non funziona più. C'è un baco nell'ipotesi iniziale.
(E adesso divento più monotono del solito :lol: )

Se si vuole misurare in maniera oggettiva qualsiasi cosa per confrontare con altri i dati bisogna essere sicuri che i metodi di misura siano gli stessi, che significa che gli strumenti di misura devono avere le stesse prestazioni (è inutile confrontare una distanza misurata a spanne con la stessa misurata con in calibro e pretendere di ottenere LO STESSO risultato, simile magari sì, ma lo stesso no!). Uguale in arrampicata. E' vero che un 6a di placca differisce da uno in strapiombo "solo" per la morfologia della roccia, ma dipende anche dalla predisposizione dell'arrampicatore ad affrontare un certo tipo di via (tant'è che esistono diversi campionati x diverse tipologie di auto, eppure sempre di auto si tratta). Quindi l'oggettività va a farsi benedire.

noi siamo fondamentalmente diversi, il grado è un'ottima indicazione.


parlo di "oggettività" stiracchiando un pò il termine: come dicevo prima ho solo notato che il grado, malgrado siano mesi che sento ripetere che è soggettivo, tutto sommato è un ottimo indice, ma veramente ottimo! tanto ottimo che quando vado lungo su una via ho più il sospetto che dipenda da me piuttosto che dalla gradazione sbagliata. Certo che se non sono preparato allora tutto si complica: se non son buono di fare gli strapiombi, certo troverò lungo a farli, magari anche quelli più facili: per riprendere la tua metafora: io non pretendo di partecipare a tutte le categorie con la stessa moto, ma è come pretendere di correre in una gara per le 500 con una 250...certo che sarò in difficoltà, ma dipende esclusivamente da me...vabbè forse questa volta mi sono veramente spiegato male :(
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Messaggioda paolo 76 » ven apr 30, 2004 16:10 pm

Un paio di esempi su tutti:

se passi a Nago e provati Esodo, 6b. E dimmi se ti pare un 6b o se, forse, è un pochino sottogradata.
Poi fa un salto a crosano e prova Il pilastrino, 6c+ e Meglio così, 6c, e dimmi se non ti paiono regalatissimi, così come Mangiacacca, 7a di massone ed altre....

insomma le eccezioni ci sono, chiaro che sui gradi molto frequentati il grado è ben mediato dalle sensazioni dei ripetitori, ma sui gradi "alti"....

E poi: prova a fare qualche via senza sapere che grado esatto e poi gradala. vediamo se tutti tornano con quelli delle guide (ovvero: falesia che vai, grado che trovi)! :wink:

ciauz!
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Messaggioda aculnaig » ven apr 30, 2004 16:13 pm

paolo 76 ha scritto:Un paio di esempi su tutti:

se passi a Nago e provati Esodo, 6b. E dimmi se ti pare un 6b o se, forse, è un pochino sottogradata.
Poi fa un salto a crosano e prova Il pilastrino, 6c+ e Meglio così, 6c, e dimmi se non ti paiono regalatissimi, così come Mangiacacca, 7a di massone ed altre....

insomma le eccezioni ci sono, chiaro che sui gradi molto frequentati il grado è ben mediato dalle sensazioni dei ripetitori, ma sui gradi "alti"....

E poi: prova a fare qualche via senza sapere che grado esatto e poi gradala. vediamo se tutti tornano con quelli delle guide (ovvero: falesia che vai, grado che trovi)! :wink:

ciauz!


E la cosa bella è che tu puoi anche andare a farle e racconatre che hai fatto un 7a....e sta bene così perchè tanto a me non viene niente.
Ma tu sai benissimo che è una menzogna....come il dopping in un certo senso!
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Messaggioda maxx » ven apr 30, 2004 16:46 pm

yingyang ha scritto:
paolo 76 ha scritto:cosa significa??
se faccio 20m di 6b con 10 protezioni sarà S1 a prescindere dal fatto che sotto il culo abbia 0m o 500m!

Ma se la chiodatura fa grado su una via lunga non vedo perchè non debba farlo su un monotiro (anche se non conosco falesie attrezzate da S2 o S3, però il principio è lo stesso :wink: ). Anche perchè il 6b che faccio in falesia mi serve a sapere se posso andare a fare quella bella via di 10 tiri di 6b! sennò che c***o si grada a fare!!! :lol: :lol:


nel senso (penso anche quello iniziale di Maurizio) che in montagna (terreno d'avventura) rischi il culo, e ha senso parlare si S1, R1 insomma quella roba li, in falesia mica rischi così tanto, puoi metterti le protezioni che vuoi fino ad annullare il fatto che vai da primo


beh dipende dalle falesie... alle Gorges du Tarn (falesia attrezzata sicura) una volta mi son ritrovato incrodato duro in strapiombo un metro sotto la catena con volo potenziale di 10+ metri... ti assicuro che il sentimento di essere da primo c'era tutto :lol:
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Messaggioda yinyang » ven apr 30, 2004 16:49 pm

maxx ha scritto:beh dipende dalle falesie... alle Gorges du Tarn (falesia attrezzata sicura) una volta mi son ritrovato incrodato duro in strapiombo un metro sotto la catena con volo potenziale di 10+ metri... ti assicuro che il sentimento di essere da primo c'era tutto :lol:


vabbè ma sei fuori! io non vado a fare quelle robe li 8O

vorrei avere dei figli :wink:

anzi...almeno avere la possibilità di cominciarne ancora tanti 8)
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Messaggioda pf » ven apr 30, 2004 16:50 pm

Io mi trovavo d'accordo proprio con Berhault, per cui invece la distanza delle protezioni faceva grado, eccome. Anche in falesia, anche a fittoni.
"un 7a con un fittone all'ombelico non è certo uguale ad un 7a con venti metri ogni protezione".
PEr me ha poco senso paragonare il grado che fa uno piuttosto che un altro, mentre ha molto senso vedere se uno sale una via di un certo nome o no.
Io posso fare l'8a in un un posto ma non in un altro, e questo dipende da tante cose, e anche dalla chiodatura. In una falesia chiodata ogni 50cm l'8a è una cosa, a Ceuse un'altra. Ci vuole proprio un altro livello, ecco quello che voglio dire. Andiamo, quanti sono quelli che non sbirciano la distanza del proprio piede dall'ultimo spit durante una salita? E una sbirciata è un attimo, ma se sei al limite quell'attimo è tutto.
E' come la maratona, la distanza è sempre la stessa, ma vincere in certi posti vale di più, i professionisti lo sanno.
Esempio: Andate su Drugster, in Val Masino: è 7a, chiodatura sicura ma molto lunga. Per me, chi la sale da primo, anche in lavorato, ha un livello superiore al 7a, e, viceversa, chi è al limite sul 7a quella via non la fa.
Ci metto qualche euro sul piatto!! ( ehi, Hernan, non venirmi a dire che il tuo grado è 7a perchè ti prendo a calci!)
La protezione fa grado, e io dico che Drugster è 7a+, perchè quello è il livello che bisogna avere per salire quel monotiro, che da secondo non è neanche un 7a difficile.
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Messaggioda aculnaig » ven apr 30, 2004 16:58 pm

pf ha scritto:Io mi trovavo d'accordo proprio con Berhault, per cui invece la distanza delle protezioni faceva grado, eccome. Anche in falesia, anche a fittoni.
"un 7a con un fittone all'ombelico non è certo uguale ad un 7a con venti metri ogni protezione".
PEr me ha poco senso paragonare il grado che fa uno piuttosto che un altro, mentre ha molto senso vedere se uno sale una via di un certo nome o no.
Io posso fare l'8a in un un posto ma non in un altro, e questo dipende da tante cose, e anche dalla chiodatura. In una falesia chiodata ogni 50cm l'8a è una cosa, a Ceuse un'altra. Ci vuole proprio un altro livello, ecco quello che voglio dire. Andiamo, quanti sono quelli che non sbirciano la distanza del proprio piede dall'ultimo spit durante una salita? E una sbirciata è un attimo, ma se sei al limite quell'attimo è tutto.
E' come la maratona, la distanza è sempre la stessa, ma vincere in certi posti vale di più, i professionisti lo sanno.
Esempio: Andate su Drugster, in Val Masino: è 7a, chiodatura sicura ma molto lunga. Per me, chi la sale da primo, anche in lavorato, ha un livello superiore al 7a, e, viceversa, chi è al limite sul 7a quella via non la fa.
Ci metto qualche euro sul piatto!! ( ehi, Hernan, non venirmi a dire che il tuo grado è 7a perchè ti prendo a calci!)
La protezione fa grado, e io dico che Drugster è 7a+, perchè quello è il livello che bisogna avere per salire quel monotiro, che da secondo non è neanche un 7a difficile.


Ma infatti è tutto giuto.
E quando si inizia a fare i paragoni che salta tutto.
Perchè come dicevo questo non è uno sport ai punti.
Credo che il "grado" sia solo un seggerimento a chi deve cimentarsi con quella via, un range di difficoltà che ti permette di sapere se ci lascierai o no i rinvii.
Per quanto riguarda invece la protezione lunga sono pienamente d'accordo con pf.
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Messaggioda cuorpiccino » ven apr 30, 2004 17:09 pm

Fabio quello che dici è vero, ma se nel sistema di gradazione classico si introduce la variabile lunghezza della protezione, si fa una gran confusione. In falesia non credo che sia necessaria questa distinzione, a parte casi particolari (e voluti dagli apritori) tipo val di mello, totoga.....
Per me, un 7a tale è a prescindere dalla chiodatura. Poi che la chiodatura faccia difficoltà a salire la via è vero, ma entriamo nella pastoia delle valutazioni inglesi.
La difficoltà dovuta alla chiodatura è psicologica, e andrebbe considerata separatamente. Un 7a chiodato lungo, per un folle resta 7a, per un cacasotto può essere anche 8a, e questa forse è la cosa più bella dell'arrampicata, che ti fa capire chi ha una marcia in più.
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda maxx » ven apr 30, 2004 17:25 pm

yingyang ha scritto:
maxx ha scritto:beh dipende dalle falesie... alle Gorges du Tarn (falesia attrezzata sicura) una volta mi son ritrovato incrodato duro in strapiombo un metro sotto la catena con volo potenziale di 10+ metri... ti assicuro che il sentimento di essere da primo c'era tutto :lol:


vabbè ma sei fuori! io non vado a fare quelle robe li 8O

vorrei avere dei figli :wink:

anzi...almeno avere la possibilità di cominciarne ancora tanti 8)


macche' fuori, sono un babbasotto, li' anche se voli come Icaro non ti fai un graffio... pero' vallo a dire al mio polpaccio :lol:
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Messaggioda dademaz » ven apr 30, 2004 17:25 pm

bello sto 3d....ognuno con una sua opinione...e tutte mi sembrano cmq valide, e tutte supportate da analisi.
certo che Acul non e' che puoi dare ragione a tutti, soprattutto qnd sono all'opposto uno dall'altro :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda aculnaig » ven apr 30, 2004 17:28 pm

dademaz ha scritto:bello sto 3d....ognuno con una sua opinione...e tutte mi sembrano cmq valide, e tutte supportate da analisi.
certo che Acul non e' che puoi dare ragione a tutti, soprattutto qnd sono all'opposto uno dall'altro :lol: :lol: :lol: :lol:


Mi sto divertendo un casino :lol: :lol: :lol:

No scherzi a parte: tutti hanno ragione perchè come ho detto non è uno sport a punti (ma quanto volte l'ho detto?? Bho?!?) e per di più....ok dai vado a casa che sono stanco e domani non lavoro. 8) :wink:

Ciao :lol: :lol: :lol: schiantar dalle risate!
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Messaggioda yinyang » ven apr 30, 2004 17:32 pm

basta! mi sono ravveduto...ho visto la luce!

mai più prese per il culo per chi va da secondo! :mrgreen:
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Messaggioda dademaz » ven apr 30, 2004 17:34 pm

aculnaig ha scritto:
dademaz ha scritto:bello sto 3d....ognuno con una sua opinione...e tutte mi sembrano cmq valide, e tutte supportate da analisi.
certo che Acul non e' che puoi dare ragione a tutti, soprattutto qnd sono all'opposto uno dall'altro :lol: :lol: :lol: :lol:


Mi sto divertendo un casino :lol: :lol: :lol:

No scherzi a parte: tutti hanno ragione perchè come ho detto non è uno sport a punti (ma quanto volte l'ho detto?? Bho?!?) e per di più....ok dai vado a casa che sono stanco e domani non lavoro. 8) :wink:

Ciao :lol: :lol: :lol: schiantar dalle risate!


vedo che ti diverti!

beato te che non lavori domani....io invece parto per la romania....e azzo non ho trovato nessuno che mi porti ad arrampicare domanica....incredibile, vero?

ciao
Davide
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Messaggioda cialtrone » ven apr 30, 2004 23:02 pm

[quote="pf"]La protezione fa grado, e io dico che Drugster è 7a+, perchè quello è il livello che bisogna avere per salire quel monotiro, che da secondo non è neanche un 7a difficile.[/quote]

Ma, scusa.
Vorrei fare una provocazione bovina, senza polemiche sterili. Se la protezione fa grado, a chesservono i fix/chiodi? Togliamoli. E scaliamo slegati. Così finalmente vediamo chi è il più forte, no?
Esasperando il tuo discorso, cosa vuoi che pensi un principiante su una via del Grimselpass, chiodata a 25 metri, solamente di V+? Dirà così: questa via è di X grado, altro che V+, esattamente come dici tu, che Drugster è 7a+, mentre per altri la tua Drugster potrebbe sembrare di IV-, e la scalano con la bombola del gas attaccata all'imbrago.

Io non sono affatto in accordo con questa cosa. Il grado è il grado (tecnico). L'adrenalina e dunque il fattore psico è tutt'altra cosa.
Possibile che si debba vedere sempre con il filtro "quello si che ha le palle, che scala quella roba lì"? Altrimenti si torna indietro di 30 anni, all'alpinismo dei furbi, quelli che i chiodi non li mettono e passano puliti, e poi vai a indagare e ti accorgi che chiodano e schiodano, e nulla dicono...

L'arrampicata sportiva, quella delle gare, non ha ancora insegnato proprio nulla?

Ma dai!
Aloa.
cialtrone
 

Messaggioda Maurizio » sab mag 01, 2004 8:36 am

Ciao a tutti,

ringrazio dell'invito Roberto ma ormai seguo sporadicamente questo forum, perchè non riesco più a seguirne diversi. Postare richiede poi del tempo per stare a vedere cosa rispondono gli altri e io sono diviso ormai tra mille cose :cry:

Trovo interessanti le vostre osservazioni allo stralcio del mio discorso e mi fa piacere che qualcuno le abbia teletrasportate qui. Io ho sempre pensato quel che ho scritto, ed in questi anni ho trovato riscontro alle mie teorie solo nel pensiero di Marco Bernardi. So che lui è stato criticatissimo in varie occasioni per queste sue idee, ma io penso che a questo riguardo ci siano un po' di luoghi comuni, e in generale una poca capacità (e voglia) di distinguere gli ambiti di un'attività, e quindi anche delle presunte "regole" che vi applichiamo.

Mi sembra che Roberto abbia centrato il punto. Nell'arrampicata sportiva (ma oramai anche in un certo tipo di alpinismo) le regole sono elastiche, dunque attenerti al cento per cento perde di significato, almeno secondo me. E' vero, anche in montagna oramai si lavorano le vie con i rinvii. Anche sull'hard grit lo si fa. Certo che tra Heason che sale a vista e slegato e un'altro che prima ci fa cento tentativi da secondo c'è una bella differenza, nessuno si sogna di negarla. Ma questa differenza, in arrampicata sportiva, non è misurata, sta nella nostra coscienza, la sappiamo noi, tutti ne siamo consapevoli. Non è però quantificata, ed è giusto così. Ma un 8b con i rinvii già messi e allungati a Ceredo (tanto per dire, ma ovunque è così) varrà sempre come l'8b di Heason, perchè il grado è l'unico parametro di misura di una prestazione in arrampicata sportiva. Non so se seguite il mio discorso senza fraintendermi...

Lo so anch'io che se salgo una via a vista (e ovviamente da primo) nelle Gorge du Tarn è un conto, mentre se me la lavoro e allungo i rinvii (come fa la maggioranza) è un altro. Dobbiamo imparare a capire queste differenze e a tenerne conto. Però chi arrampica da un po' sa benissimo che quando conosci bene i passaggi si riduce l'aspetto psicologico legato all'incertezza, dunque anche fare una via con i chiodi a 4 m non diventa così drammatico, se conosci sove stai andando, e che magari vicino al chiodo ci sarà una buona tacca per rinviare. Insomma, io non sto dicendo che è uguale, sto dicendo che alla fine è ininfluente, se accettiamo di confrontarci col grado in un'ottica sportiva.
Naturalmente so benissimo che arrampicare non è solo questo, per carità, altrimenti avrei già smesso da un secolo.

Riguardo infine alla chiodatura, ricordo che l'arrampicata sportiva, per definizione, si svolge su percorsi attrezzati a norma di sicurezza. Ciò autorizza chiunque a prendere le precauzioni necessarie per non rompersi le caviglie. Se una via è attrezzata male, che senso ha che io rischi per farla come è attrezzata? Non ha più senso rischiare dove questo fa parte del gioco? Ricordo una via a Podenzoi, mi sembra Boletus Satana, un 7b+ sulla sinistra. C'era un moschettonaggio quasi impossibile da fare, ma nessuno lo cambiava, perchè la via era nata così. Quel giorno c'era Legrand che la provò a vista e cadde. Si sentì una sonora bestemmia e io so che non era perchè non ce la faceva più a tenersi :lol:
Su quel moschettonaggio impossibile c'è chi si gloria e chi è in disaccordo, ma testimonia comunque la confusione che regna nelle nostre falesie.
Tutte le falesie dovrebbero essere attrezzate con gli stessi criteri, ma ovviamente è impossibile. Dunque ognuno cerca di arrangiarsi come può, allungando i rinvii e quant'altro. Poi ognuno dà dentro di se più o meno importanza a questo ma, ripeto, per i parametri dell'arrampicata sportiva, ciò è ininfluente

Al di là del fatto di essere o meno d'accordo con queste antipatiche teorie, io credo che la nostra arrampicata ne guadagnerebbe se le falesie fossero tutte attrezzate bene, e la gente pensasse soprattutto a superare la difficoltà tecnica, senza impaludarsi in regole e regolette...e esistessero più vie dove invece l'aspetto psicologico conta veramente, e dove confrontarsi ad armi pari con quello che hanno fatto i primi salitori. Quindi non aggiungendo chiodi, non allungandosi i rinvii, non spittando le vie classiche.
I francesi hanno capito questo molto bene, e da tempo. Forse per questo s'iuncazzano quando cadono perchè non riescono a moschettonare. Da noi c'è troppa gente che invece di questo si gonfia il petto, pensando di aver fatto chissà che, magari contorcendosi per passare un rinvio, che lo obbliga a stare secondi in più su una tacchetta infima, probabilmente solo per un errore del chiodatore che nessuno ha il coraggio di correggere. Ma ha senso tutto ciò? Al di là delle falesie esistono le vie sportive chiodate lunghe e il terreno di avventura. Queste però fanno paura. Chi si gloria di saltare i rinvii in falesia, non si spinge quasi mai su queste, soprattutto quando il grado si avvicina al proprio limite. Ha paura.
Il mio è dunque un invito ad allargare i propri orizzonti, nulla più.

buon primo maggio a tutti, io son purtroppo di giochi gonfiabili :cry: :cry:

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