da grizzly » mer apr 07, 2004 16:18 pm
da Roberto » mer apr 07, 2004 16:21 pm
da berni » mer apr 07, 2004 16:32 pm
da grizzly » mer apr 07, 2004 16:47 pm
da berni » mer apr 07, 2004 16:54 pm
da grizzly » mer apr 07, 2004 17:18 pm
da grizzly » mer apr 07, 2004 18:27 pm
da Roberto » mer apr 07, 2004 19:30 pm
L'artificiale lo si impara per gradi, partendo dall'A0 in su. Bisogna farsi con cautela è pazienza, senza bruciare le tappe ed imparando tutte le astuzie dell'artificiale, perché scalare in artif è il festival dell'arguzia, dello stratagemma, dell'intuizione; dove la tecnica ed i materiali, si abbinano alla sensibilità, al capire la tenuta di ogni ancoraggio.grizzly ha scritto:Pronto, pronto atificialisti mi sentite? Pronto, artificialisti mi sentite, passo...
da berni » mer apr 07, 2004 19:43 pm
da Roberto » mer apr 07, 2004 19:54 pm
da grizzly » mer apr 07, 2004 20:00 pm
da Roberto » mer apr 07, 2004 20:07 pm
Non so che dirti, io sono autodidatta. Ho cominciato col risolvere qualche tratto a chiodi, poi mi sono trovato a cercare di passare dove non andavano chiodi ma dadi o friend e così via, fino a quando non ho deciso di salire dove sembrava impossibile con mezzi tradizionali.grizzly ha scritto:Ok Roberto, grazie del tuo, sempre gradito intervento: the question è proprio questa: il per gradi. Ossia va bene l’A0, cosa che pratico abbondantemente, ma per procedere oltre?
Dall’A0 all’A1 ecc… occorre almeno avere una conoscenza specifica dei materiali e delle tecniche per il loro utilizzo. Ho comprato gli hook o come si scrive, cliff, staffe, ecc… ma onestamente che me ne fò di sta carissima ferraglia. E’ difficile arrivarci “librescamente”.
Al momento vi sono pochissimi, e peraltro a me ancora ignoti, che sappiano indicare un percorso, sia pur paziente, altro che astuzie. Non avrò mai incocciato in appassionati della disciplina, senz’altro negletta.
Vabbè con un Barolino potresti sbottonarti di più?
da grizzly » mer apr 07, 2004 20:38 pm
da Roberto » mer apr 07, 2004 21:15 pm
Allora divertiti e stai in campanagrizzly ha scritto:Grazie Roberto. C’è stata una inversione temporale nell’arrivo dei tuoi due ultimi messaggi, almeno credo. Quindi la mia precedente risposta mi sembra ora sballata. Vedrò di partire a saggiare la tenuta…Il fatto è che ho già visto una splendida parete, un po’ strapiombante, placche lisce e nere, repulsive, dal laborioso avvicinamento, percorsa da un via in A3 su di uno spigolo, con qualche forse raro tentativo di altre aperture, una bellissima…rogna, vedremo. Saluti.
da cuorpiccino » gio apr 08, 2004 9:33 am
da grizzly » gio apr 08, 2004 10:26 am
da sergio teresi » gio apr 08, 2004 11:53 am
da grizzly » gio apr 08, 2004 12:30 pm
da cuorpiccino » gio apr 08, 2004 12:35 pm
grizzly ha scritto:Thank Cuorpicino, non mi è chiara la tua frase: ?rimasi atterrito da quanto poco basta per farli stare su se li strozzi con un cordino?, se è ?stare su? perché atterrito? Se atterrito allora può essere ?saltare su?.
Quindi, se ho capito il senso: sono agganci estremamente sensibili allo spostamento del peso dal baricentro, ma strozzarli cosa significa? Vuol dire attaccarci un cordino il più vicino possibile alla parete, in modo da diminuire il braccio di leva, come nei chiodi da roccia classici?
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