STOP

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

STOP

Messaggioda EvaK » lun giu 13, 2016 22:33 pm

Avvertenze. Disclaimer.
topic passibile dell'etichetta "sega mentale". lo so. quindi potete evitare di perculare, non serve.

Sono ferma.
Mi sono fatta male ad un ginocchio (non arrampicando, forse correndo, forse facendo un esercizio errato durante una pratica yoga, forse per semplice usura). fatto sta che ho una cisti ad un ginocchio e devo riposare.
Quando vado dal medico con il referto della RM e mi dice il suo parere (9 giorni a casa dal lavoro, ginocchio alzato, terapia con nuoto bici ed esercizi), sono sollevata. Ho appuntamento per andare a scalare, vado all'appuntamento ma non scalo.
Sono solo preoccupata che 9 giorni bastino ad assorbire il liquido e che io possa riprendere la mia attività lavorativa e spero la corsa. Arrampicare, in realtà già ora non mi fa male se evito il boulder, quindi di per se non è un problema. Chiaro che per ora devo sospendere.

Sospendo e ..... sbam
la cruda realtà mi si para davanti.... inaspettata e non voluta.
NON ME NE FREGA NIENTE.
Non me ne importa assolutamente un tubo di non poter arrampicare per una settimana, che poi in realtà sono 2, e diventerà quasi sicuramente un mese.... Eppure mi sembra così strano, l'arrampicata fa parte della mia vita, sono anni che faccio sacrifici ad orari molto poco consueti per allenarmi, anni che le vacanze sono per scalare, i week end sono per scalare, la domenica non vedo la famiglia per scalare.... raccontandomi che seguo una passione.

Forse, mi viene da pensare, l'infortunio è solo l'esternazione del bisogno di una pausa. Io non mi sarei mai fermata di mia scelta (non ne avrei avuto il coraggio) ma mi sarei trascinata domenica dopo domenica da una parete all'altra, continuando in quello che ora, dal "fuori da me" che ho scelto di abitare in questi giorni, è uno svuotamento del senso stesso del gesto. Perchè per me scalare è senso di libertà, e allora il problema nasce quando scalare non è una scelta ma qualcosa che fai ripetutamente ogni volta che hai tempo, una sorta di scelta che ti torna indietro, da scelta fatta diventa un po' scelta vissuta, scelta che vive di te, scelta che ti vive. Non sei più tu a vivere la scelta ma è lei a vivere te, e forse, mi auguro, a farti vivere. O, nella peggiore delle ipotesi, è la scelta che vive di te, autoalimentandosi.

Oggi in una corrispondenza di mp ho letto "successo anche a me, forse con l'età si cresce". ma no... altre persone mi confermano di aver avuto incidenti ben più gravi e di non aver atteso altro che di tornare in parete.

L'infortunio ha fatto quello che non ho avuto il coraggio di fare io. Mi ha fatto fare uno stop. Come se mi avesse dato l'opportunità di vedere....

Ora sto decostruendo, analizzando e "smontando" un sistema che si è costruito tutto sommato mio malgrado. Verrà il tempo di ricostruire, lo so.
Ma la pace di questi giorni voglio portarla con me.
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Re: STOP

Messaggioda crodaiolo » lun giu 13, 2016 22:36 pm

goditela
finchè dura
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Messaggioda Eionedvx » lun giu 13, 2016 22:37 pm

La mente gioca brutti scherzi.
:roll:
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Re: STOP

Messaggioda KIKKA-MO » lun giu 13, 2016 22:59 pm

fermarsi ogni tanto fa bene. in qualunque cosa.
ci consente di guardarci un po' dall'esterno, con calma e in pace.
di decidere se qualcosa ci piace ancora o se lo facevamo ormai solo per abitudine, perchè la gente se lo aspetta da noi e dire di no è scomodo a volte.
di ricaricare le batterie e tornare poi con nuova energia e motivazione.
di prenderci un po' di tempo per lasciarci vivere.

la prima volta che mi hanno operata al ginocchio ho vissuto malissimo le tre settimane con le stampelle. mi sentivo prigioniera in casa ed ero depressissima. ho fatto di tutto per riprendere a camminare il prima possibile.
la seconda volta venivo da un periodo professionalmente massacrante (ho dovuto lavorare quasi a tempo pieno e contemporaneamente preparare l'esame di ammissione per la specialità): mi sono operata pochi giorni dopo l'esame. sapevo che sarei dovuta tornare al lavoro con le stampelle.
ero sfinita dal prima e già stanca in previsione del poi.
quelle due settimane a casa con le stampelle me le sono veramente godute.
la mia cuccia sul divano, con un buon libro, il telecomando e il ghiaccio sul ginocchio.
non vorrei fare il terzo giro, ecco...però di quelle due settimane conservo un ricordo sorprendentemente positivo.

gli infortuni vengono quando pare a loro, ma a volte avere 'la scusa' per fermarsi fa proprio bene (altre no, fa solo incazzare)
buon riposo
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Messaggioda rocciaforever » lun giu 13, 2016 23:01 pm

,,,non proprio...
...con il passare degli anni non si cresce, si cambia...
per me la differenza è sostanziale: nel senso che non mi sento cresciuta, ma cambiata..
Fino a nove mesi fa, qualsiasi stop (che poteva essere solo forzato), più lungo di una settimana, mi metteva in crisi: nervosismo, prurito alle mani, bisogno compulsivo di "stirare i muscoli" appendendomi ovunque ci fosse un simil appiglio.

Stavolta è stato diverso, niente crisi d'astinenza, la scoperta di un miliardo di altre attività sportive da fare, persone e luoghi da vedere.

Qualcuno dirà: facile a dirsi, se hai una parte del tuo corpo che ti ricorda con il dolore che non è ancora il momento.....

Ma prima o poi anche quella articolazione dolente andrà in ferie e quindi non avrò più scuse valide per lasciare le scarpette in cantina...e lì saranno dolori perchè non avrò più scuse utili con me stessa per non ricominciare ad arrampicare... #-o
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Re: STOP

Messaggioda KIKKA-MO » lun giu 13, 2016 23:05 pm

rocciaforever ha scritto:Ma prima o poi anche quella articolazione dolente andrà in ferie e quindi non avrò più scuse valide per lasciare le scarpette in cantina...e lì saranno dolori perchè non avrò più scuse utili con me stessa per non ricominciare ad arrampicare... #-o

e cosa c'è di male? :wink:
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Messaggioda rocciaforever » lun giu 13, 2016 23:21 pm

KIKKA-MO ha scritto:
rocciaforever ha scritto:Ma prima o poi anche quella articolazione dolente andrà in ferie e quindi non avrò più scuse valide per lasciare le scarpette in cantina...e lì saranno dolori perchè non avrò più scuse utili con me stessa per non ricominciare ad arrampicare... #-o

e cosa c'è di male? :wink:


son talmente patita di arrampicata che a me mi chiamano Roccia anche nella vita normale.... :lol: :lol:
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun giu 13, 2016 23:25 pm

Da 15 anni a questa parte, causa la sciatica,mi devo fermare mediamente due volte all'anno per 10/15 gg.(per ogni stop), a volte anche 20. L'ultima crisi 20 gg. fa, e so già che tra circa 5 mesi ne avrò un'altra...
Facciamo cambio...? :D
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Messaggioda Danilo » mar giu 14, 2016 1:09 am

a me mi stanno venendo fuori I capillari sui malleoli dei piedi.
alla mattina quando mi sveglio e far scomparire le occhiaie mi devo fari gli impacchi con l'acqua fredda agli occhi per avere un minimo di decenza con I rapporti interpersonali con I miei simili.
mi sto stempiando davanti ma ultimamente mi sta venendo anche la chierica di dietro.
tralasciando I vari problemi d'impotenza che già mi stanno dando seri guai da sette otto anni a questa parte adesso ci mancava solo il raggrizzimento della pelle della cappella anche quando è molle.
non è che ho problemi ma dormo sempre di meno e quando mi sveglio non so come fare a far passare il resto della giornata.
mi stanno iniziando a crescere dei microscopici nei su tutte le parti del corpo.
da come mi dice la mia tipa parrebbe che inizio a puzzare più del solito.
mi si tanno ritirando le gengive.
ci sento di meno da un orecchio ma quello è dovuto ad una giovinezza con sempre la cuffia appalla.
se faccio un tiro un pò più del solito la mattina dopo mi fan male le anche se è di spalmo e I pettorali se è di braccia.
se faccio una ciucca di quelle belle di una volta impiego tre giorni a recuperare del tutto.
se mi tocca uscire da uno stop in macchina non esco in due secondi come una volta,mi tocca guardare tre volte a destra e tre volte a sinistra per sentirmi sicuro a immettermi.
da vicino non vedo più una sega,occhiale fisso anche a scalare.

è la vecchiaia signori miei,
il vero problema nel mio caso è che non capisco dove riesco a trovare tutta questa straordinaria forza di volontà a non suicidarmi..
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Messaggioda funkazzista » mar giu 14, 2016 8:18 am

E' il tuo primo infortunio "serio", EvaK?
(intendendo per "serio" quello che ti costringe a stare ferma per un po')
Quando è toccato a me (solo 3-4 volte: un paio per le dita e una o due per una caviglia... direi che finora sono stato decisamente fortunato) a volte ho avuto l'atteggiamento "non me ne frega niente" e altre volte quello scalpitante.
Devo dire però che quando sono ripartito (5 mesi la "pausa" più lunga) mi sono sempre sorpreso di essere non solo più motivato (evabbè), ma anche più "forte" di prima, nonostante un po' di inevitabile ruggine.

EvaK ha scritto:[...] sono anni che faccio sacrifici ad orari molto poco consueti per allenarmi, anni che le vacanze sono per scalare, i week end sono per scalare, la domenica non vedo la famiglia per scalare [...]

Una pausa ogni tanto ci vuole.
Cambiare un po' obiettivi, o non averne nessuno.
La voglia ritornerà.
E se non ritornerà andrà bene lo stesso.
:wink:
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Messaggioda gigiDR » mar giu 14, 2016 8:24 am

Signore e signori ebbene si ,esiste una vita al di fuori dell arrampicata,strano a crederci ma è praticata,con vario successo ,da alcuni miliardi di persone
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Messaggioda Danilo » mar giu 14, 2016 8:27 am

funkazzista ha scritto:E' il tuo primo infortunio "serio", EvaK?...

gli sta facendo la prova della cadrega per vedere se è lei.
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Messaggioda Eionedvx » mar giu 14, 2016 8:29 am

funkazzista ha scritto:Devo dire però che quando sono ripartito (5 mesi la "pausa" più lunga) mi sono sempre sorpreso di essere non solo più motivato (evabbè), ma anche più "forte" di prima, nonostante un po' di inevitabile ruggine.

Io questo l'ho provato con pause brevi (2 settimane, max 3).
Purtroppo ho già avuto esperienze che mi hanno costretto a lunghe "pause" e riabilitazione: fino a sei mesi più tre stando calmi.
Beh, il "più forte di prima" mi sarebbe proprio piaciuto :mrgreen:
Però è vero che la motivazione è al massimo quando si ricomincia!
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Messaggioda coniglio » mar giu 14, 2016 9:14 am

zeta.k ha scritto: Sussulto di un burattino

Ieri sera hai ascoltato il disco degli SleepMakesWaves.
Stasera guarderai un film di Myazaki con la tua donna.
L’altra sera hai fatto una passeggiata lenta. In centro. Osservando le persone di taglio; con in cuffia In Rainbows. Una volta a casa hai letto un po’.
Senti aria dentro. Mista a musica.
Ordine e spazio. Un open space esistenziale.

Cinque giorni consecutivi senza pannello. E non è la settimana di scarico. In palestra si mormora che non ti fai vedere perché sei fuori forma, perché sul progetto sabato scorso hai preso per i denti, perché sei incazzato con F. che ha detto che il tiro potrebbe anche essere mezzo grado più morbido. Perché tu passi un po’ a sinistra. Non rispondi agli SMS.

Sei anche ingrassato. Tre chili.
Niente di estremo, ma per un dissociato paranoide come te sarebbero stati più che sufficienti a compromettere il tuo equilibrio quotidiano.
E invece no.
Invece non ti frega un c***o.
Invece, per una volta, viene prima te stesso. Ma il te stesso vero, non lo strafigo che credi di essere. E che per fortuna non sei. Che ti fa urlare sul passo duro dei tiri o tallonare dove non serve. Che ti rende ridicolo.

Dopo lavoro sei passato in palestra a prendere le Solution risuolate.
Fortunatamente senza gomma sul puntale. Altrimenti avresti dovuto buttare via anche questo paio.
Per un attimo non ti sei sentito parte di questo tutto.
Due saluti in sala, quattro chiacchiere sul 7b+ che sta provando C.
Se è 7c.
Tu dici di si.
Come sempre.
Perché è bene avere molta cautela con chi è felice.
Perché in fondo è sempre meglio mezzo grado in più e un frustrato in meno a questo mondo che un esercito di eroi, ma abbruttiti e nascosti in falesia.
O sulla methode per bassi di quel 7a+ che sta provando quella gran f**a della R.
…che peraltro viene in palestra con quegli short…e prova sempre i blocchi vicino a dove siamo noi.
Se il suo ragazzo non facesse l’8b in tre giri, partirebbe la gang bang in tempo zero.
Là, sui materassi.
Incredibile: il suo ragazzo si tiene? La tipa non gliela tocchiamo.
Questione di rispetto.
Questione di gradi.
Essere fanaticamente subalterni significa anche questo.

Questa meravigliosa ragazza passa interi pomeriggi appesa a questo tiro corto, unto, chiodato male e obbligatorio, boulderoso e morfologico solo perché il suo uomo cade alto sull’8c del secret spot.
La guardo con occhi diversi.
Chissà cosa c’è dentro di lei? Quello spazio vuoto riempito in noi dal testosterone, in lei da cosa viene colmato?
Forse è solo una donna che ama. Che custodisce in sé quell’atavico mistero che muove il tutto.
Che la rende tenera e candidamente indifesa in questo mondo fatto di ego ipertrofici e bassezze morali. Di combattimenti all’ultimo sangue senza muovere un dito.

È una cantilena. Un rito di possessione.
Àleduro… àleduro… àleduro… àleduro… àleduro… àleduro…
Il canto di una tribù. E' delirante conformismo.
Un inno ad un dio pagano che si prende, anch’esso, le domeniche. Le nostre.
Se in falesia non lo sopporto, qui, nel tempio del fitness trapiantato in verticale, lo trovo – appunto – blasfemo.

Eppure vedo cattiveria e determinazione. Vedo quel pizzico di rabbia negli occhi di chi deve lanciare a quel pezzo di plastica con l’adesivo TOP appiccicato sotto.
Ci vedo della sana Motivazione c***o.
Il sacro fuoco.
Passi che su pietra li trovi dal 7c in su.
Eppure è tutta gente che in falesia fa tragedie sui 6b spittati ogni mezzo metro.

Non capisco.
Mi sento immeritatamente superiore. E sbaglio. E lo so perfettamente.
Sto facendo peccato a quel dio di cui poco sopra. Perchè i tipi si tengono. E a te rode il culo.
Perché la verità è che anch’io ho il c***o piccolo. E quindi ho bisogno di simulacri, di sostituti di vita vissuta. Di posticcia portata emotiva degli eventi. Di rimedi apparenti.
Altrimenti non scalerei. Non così per lo meno.

Ma ora ne sono fuori. Ancora per poco. Perché cinque giorni iniziano ad essere troppi.
Ritornerò, ritornerò a urlare e bestemmiare.
A chiedere, senza motivo, se il tizio è passato liscio su quel tiro. A lamentarmi delle tracciature morfologiche. A svegliarmi all’alba il sabato e la domenica per preparare il thè e lo zaino. A scegliere i Pantaloni portafortuna e l'abbinamento cromatico migliore.
Che sia figo, ma che non tradisca uno studio preventivo.

Ma fino a quel momento ho la musica dentro. E voglio ascoltarla fino alla fine.
Naufragare in essa.
Perché il mio corpo me lo chiede.
Perché la vita è una meraviglia.
Perché questo week end scalerò, ok, ma fino al momento della prossima ricaduta voglio respirare a pieni polmoni il senso di leggerezza, l’essermi divincolato dall’oppressione che mi si strozzava in petto e bloccava in gola un urlo di rabbia e verità.
Perché la vita è viaggiare, scrivere, suonare, amare, progettare insieme, passeggiare, godere di un buon pasto, accarezzare la tua donna, dormire abbracciati la domenica mattina, correre in bosco.
Perchè diversamente sarebbe un errore.

Perché per quanto tu ti voglia sottrarre con raffinatezza a certe dinamiche, a tuo modo obbedisci e ti adatti. Accetti il tuo degrado personale. Il tuo rinunciare a questi tesori che la vita ti mette davanti lungo il sentiero di avvicinamento alla felicità. Ma che tu non vedi.
Perché dentro rimbomba il tuo vuoto culturale.
Perché dei surrogati si nutrono gli oppressi.

Scalare è una ricchezza. Una fortuna essercisi imbattuti. È una meraviglia. Un dono.
Dovrebbe essere un qualcosa in più.
Finchè non se ne fa una fredda, vuota e grigia oggettivazione di fenomeni meccanico-muscolari atti a soddisfare insipide e sterili esigenze edonistiche.
Perché l'arrampicata deve rimanere un qualcosa in più.
Non un qualcosa al posto di.

Perché non voglio perderla.


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Re: STOP

Messaggioda VYGER » mar giu 14, 2016 9:29 am

coniglio ha scritto:
zeta.k ha scritto: Sussulto di un burattino

[...]



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Confessa...
Sei tu!

:D

Bello.
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Re: STOP

Messaggioda Rampegon » mar giu 14, 2016 9:33 am

Il nostro corpo ci da dei segnali dove spesso la mente non arriva (o non vuole arrivare), evidentemente avevi bisogno di staccare per un pochino, godito il cambiamento e quando guarisci del ginocchio (spero presto per te) ritornerai a fare quello di cui avrai voglia.
:wink:
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Re: STOP

Messaggioda ProcioneFalesio » mar giu 14, 2016 10:08 am

Staccare un po' non è nulla di grave. Quando tornerai, perché tornerai, (a meno che tu non troverai da fare qualcosa altro che ti darà simili sensazioni) l'arrampicata ti darà delle belle e sane legnate, perché ti ricorderà che dopo tutte le emozioni che ti ha regalato, tutti i momenti passati insieme, l'hai lasciata di punto in bianco senza dirle un c***o. È giusto e bisogna accettarlo. E dopo una giornata dalla quale esci come una merdina, il giorno dopo ti alzerai e dirai: non vedo l'ora di tornare da lei.

In quel momento capirai che sei guarita dentro.
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Re: STOP

Messaggioda funkazzista » mar giu 14, 2016 10:17 am

gigiDR ha scritto:Signore e signori ebbene si ,esiste una vita al di fuori dell arrampicata,strano a crederci ma è praticata,con vario successo ,da alcuni miliardi di persone

:lol:

Si, beh... però non è che arrampichiamo e basta, eh (magari! :lol:)... le bollette in qualche modo tocca pur pagarle.
E, onestamente, se la "vita al di fuori dell'arrampicata" è quella casa-lavoro-casa, film-sul-divano, domenica-pranzo-dai-tuoi-o-dai-miei, allora ne faccio volentieri a meno.

Se non arrampicassi farei dell'altro: mi dedicherei allo studio della musica barocca, imparerei a suonare la tromba, il clarinetto, il fujara, il pianoforte, la batteria... andrei in MTB, farei surf, correrei sui sentieri... ecchediamine!
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Re: STOP

Messaggioda EvaK » mar giu 14, 2016 10:38 am

funkazzista ha scritto:E' il tuo primo infortunio "serio", EvaK?
(intendendo per "serio" quello che ti costringe a stare ferma per un po')
Quando è toccato a me (solo 3-4 volte: un paio per le dita e una o due per una caviglia... direi che finora sono stato decisamente fortunato) a volte ho avuto l'atteggiamento "non me ne frega niente" e altre volte quello scalpitante.
Devo dire però che quando sono ripartito (5 mesi la "pausa" più lunga) mi sono sempre sorpreso di essere non solo più motivato (evabbè), ma anche più "forte" di prima, nonostante un po' di inevitabile ruggine.

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:wink:


No, mi è successo nel 2009 (ero una novellina, scalavo da un annetto scarso) mi sono rotta una mano e un paio di costole cadendo (camminando), 2 mesi di gesso. Ero scalpitante.
Nel 2013 uno mi è volato in testa in palestra (vd differenza di peso) e mi ha storto il collo, 3 settimane di stop. Allora piuttosto che niente andavo in palestra a fare stretching e guardare gli altri che si allenavano.

Stavolta è come se il mio corpo si fosse infortunato (peraltro l'arrampicata in questo non c'entra) per impormi uno stop che sembra quasi una "pulizia". Roccia ha ragione.
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Re: STOP

Messaggioda EvaK » mar giu 14, 2016 10:47 am

funkazzista ha scritto:
gigiDR ha scritto:Signore e signori ebbene si ,esiste una vita al di fuori dell arrampicata,strano a crederci ma è praticata,con vario successo ,da alcuni miliardi di persone

:lol:

Si, beh... però non è che arrampichiamo e basta, eh (magari! :lol:)... le bollette in qualche modo tocca pur pagarle.
E, onestamente, se la "vita al di fuori dell'arrampicata" è quella casa-lavoro-casa, film-sul-divano, domenica-pranzo-dai-tuoi-o-dai-miei, allora ne faccio volentieri a meno.

Se non arrampicassi farei dell'altro: mi dedicherei allo studio della musica barocca, imparerei a suonare la tromba, il clarinetto, il fujara, il pianoforte, la batteria... andrei in MTB, farei surf, correrei sui sentieri... ecchediamine!


e pensare che c'è qualcuno che sogna di vincere dei soldi per arrampicare e basta :roll:
Poche settimane fa è venuto un temporale a metà giornata, siamo andati via dalla falesia e andati al famigerato centro commerciale per fare alcune di quelle spese che non ho mai tempo di fare con calma. Ecco.... sinceramente.... pomeriggi così ti fanno apprezzare quando arriva il lunedi. Eppure qualche miliardo di persone li passa così (magari dopo il pranzo o-dai-tuoi-o-dai-miei)

Se non scalassi.... nuoto, surf, vela, trail running.... insomma stare all'aria aperta, condividere una passione con altre persone, ma davvero la cosa che più l'arrampicata mi ha fatto apprezzare è proprio passare il giorno libero "fuori dalle balle".
Poi credo che l'arrampicata in quanto attività "di difficile esecuzione" richieda di per se stessa una dedizione ossessiva se la si vuole praticare in maniera un po' più che decorosa, ma che lo stesso valga anche per tutte le altre attività, sportive e non (quando suonavo, per farlo in maniera un po' più che decorosa, dedicavo almeno 3 ore al giorno).
In definitiva mi sto convincendo che la passione, un po', generi quella che da fuori sembra "ossessione" o "malattia", mentre chi lo prova lo vede come dedizione.
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