da Spartaco » mer nov 04, 2015 11:07 am
da VECCHIO » mer nov 04, 2015 15:42 pm
da oppilifitrof » mer nov 04, 2015 19:46 pm
da scairanner » mer nov 04, 2015 23:18 pm
oppilifitrof ha scritto:Cito Christoph Heinz, incontrato per caso un giorno sul Sassolungo: "L'uscita Vinatzer alla nord della furchetta è probabilmente la via più impegnativa che abbia mai salito"
E pensare che è un misero VI+/VII-...
da VYGER » mer nov 04, 2015 23:25 pm
da Pié » gio nov 05, 2015 0:40 am
scairanner ha scritto:oppilifitrof ha scritto:Cito Christoph Heinz, incontrato per caso un giorno sul Sassolungo: "L'uscita Vinatzer alla nord della furchetta è probabilmente la via più impegnativa che abbia mai salito"
E pensare che è un misero VI+/VII-...
c'era forse dell'ironia rivolta a me per quanto scritto precedentemente?
a parte che sei OT perchè il titolo parla di VII+/VIII
ma giusto per non arrivare a mani vuote ti rispondo con questa, buoni settimi!
da flow » gio nov 05, 2015 1:02 am
da Callaghan » gio nov 05, 2015 10:15 am
scairanner ha scritto:mah, a me invece impressiona più scalare al proprio limite o poco sotto, chiodando e senza fare resting, parere personale ovviamente, e ti spiego il perchè.
(...).
da Spartaco » gio nov 05, 2015 10:28 am
da Callaghan » gio nov 05, 2015 10:32 am
Spartaco ha scritto:il quinto tiro.e sesto piu.
da Vigorone » gio nov 05, 2015 10:37 am
da Pié » gio nov 05, 2015 10:55 am
Callaghan ha scritto:...
da Callaghan » gio nov 05, 2015 11:08 am
Vigorone ha scritto:Sceriffo non so quanti anni hai ora e quanti ne avevi trent'anni fa, ma un amico scalatore e psicologo dello sport mi spiegava una volta che fino ai 25 anni non si ha percezione del pericolo. Motivo per cui le assicurazioni fanno le polizze "guida esperta" abbassandoti il premio se nessun under 25 guida la tua auto (e fottendoti se un under 25 ha un incidente).
da Pié » gio nov 05, 2015 11:33 am
Callaghan ha scritto:
Piè: stuffer e auer sono due campioni in entrambe le discipline.
stuffer quando io avevo i brufoli sul culo scalava slegato alla cava di ortisei su gradi impensabili. il bagaglio tecnico dunque è solidissimo. e pur essendo io ormai un appassionato solo del tecnico, continuo a pensare che la differenza è il rischio sull'ignoto: qui l'esponente passa da 2 a 20, ed è il motivo per cui le aperture tradizionali con difficoltà elevate sono poche (qualcuno smentisca ed io sarò daccordo). e senza eccepire nulla a stuffer ed auer, nei confronti dei quali io sono una merda schiacciata, anche una sola ricognizione dall'alto, o l'aver già fatto vie che poi concatenano in solitaria, certamente mette in evidenza delle doti straordinarie, ma soprattutto quelle tecniche, visto che a costoro una occhiata serve per rimettere il rischio su livelli ben più che accettabili (per loro).
ciao
Callaghan ha scritto:
corretto. anzi hai centrato la questione (siamo OT, ma neanche tanto).
se sei così bravo da renderti conto di questa cosa in giovine età, ovvero sapere di avere confidenza col rischio, e lo inizi a gestire, diventi un campione di questa disciplina (e non solo).
sarebbe interessante una disamina da questo pnto di vista: chi da giovane non si è accorto di questa potenzialità e l'ha sfruttata per caso, e chi invece ne ha fatto un capisaldo della sua attività (parlo nel campo alpinistico in senso lato, mi perdonino i revisionisti). e vedere chi ha fatto cosa.
come mia impressione ho quella che la roccia abbia una parte tecnica molto importante, e quindi anche se sei un campione di rischio, alla fine nella scala della pura difficoltà non farai molto. motivo per cui (in topic con l'argomento) di persone che fanno l'ottavo grado (UIAA) OBBLIGATO intendendo che stai aprendo con mezzi tradizionali (chiodi, e protezioni veloci) e quindi non sai cosa ti aspetta in tutti i sensi, non ce ne sono molte a differenza di quel che si vuole far credere.
mentre sul misto e ghiaccio (mi perdonino gli estimatori) dove di tecnica ce n'è meno, a volte molta meno, gli exploit siano stati e sono molto più frequenti, segno che la parte tecnica non ha limitato troppo quella del rischio.
da menestrello » gio nov 05, 2015 11:40 am
Callaghan ha scritto:oppure chiedi all'ottavogradista menestrello come mai si è calato da desiderio sofferto (5c) invece che scendere scalando con le mani in tasca.
ciao
da monaco » gio nov 05, 2015 12:05 pm
Callaghan ha scritto:come mia impressione ho quella che la roccia abbia una parte tecnica molto importante, e quindi anche se sei un campione di rischio, alla fine nella scala della pura difficoltà non farai molto. motivo per cui (in topic con l'argomento) di persone che fanno l'ottavo grado (UIAA) OBBLIGATO intendendo che stai aprendo con mezzi tradizionali (chiodi, e protezioni veloci) e quindi non sai cosa ti aspetta in tutti i sensi, non ce ne sono molte a differenza di quel che si vuole far credere.
mentre sul misto e ghiaccio (mi perdonino gli estimatori) dove di tecnica ce n'è meno, a volte molta meno, gli exploit siano stati e sono molto più frequenti, segno che la parte tecnica non ha limitato troppo quella del rischio.
da PIEDENERO » gio nov 05, 2015 12:06 pm
menestrello ha scritto:Callaghan ha scritto:oppure chiedi all'ottavogradista menestrello come mai si è calato da desiderio sofferto (5c) invece che scendere scalando con le mani in tasca.
ciao
perché sono un codardo...
ps: adesso sto scalando con gente fortissima (anche molto nota) che va fortissimo anche in montagna. In realtà vogliono scalare con me per il buon vino, ma non lo dicono.
spesso mi dicono "dai che andiamo a ripetere la X via estrema, ha pochissime ripetizioni, se non nulle"
Devo cercare le scuse più assurde per depistarli.
una di queste è stata fare un figlio
la ritirata su desiderio sofferto sarebbe stata un ottimo modo per convincerli che io non ho testa, peccato che Andrea mi abbia chiamato dicendomi: ti sequestro per una giornata e ti porto in montagna. Terapia d'urto. Ti faccio passare ogni paura.
scappo
da Spartaco » gio nov 05, 2015 12:13 pm
menestrello ha scritto:scappo
da Callaghan » gio nov 05, 2015 12:19 pm
monaco ha scritto:(...)
...ma che il misto duro che trovi in montagna assomiglia molto di piu' ad un VI/VII in scarponi che ad una grotta (e non a caso i nostri nonni/padri gia' facevano egregie cose!)
...un terreno dove il braccio aiuta, parecchio, ma dove lo sfintere anale ha altrettanta importanza.
(...)
da monaco » gio nov 05, 2015 12:40 pm
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