Mi accorgo che sto cambiando il criterio con cui scelgo le vie. E questo dipende anche dal tipo di soddisfazione che ne ricavo.
C' è stato un periodo in cui prediligevo le classiche e in cui la parola spit escludeva la parola montagna. Poi ho iniziato a tollerarne la conpresenza, cercando di alternare vie di un tipo a vie dell' altro tipo.
Ultimamente me ne frego e cerco vie dove possa fare della bella scalata libera sul mio livello.
E' chiaro che lo spit permette un' arrampicata tecnicamente più progredita, perché laddove sono poco protetto non arrischio il passo se non mi sento sicuro e laddove devo mettere una protezione calcolo già che devo averne per -1 alzarmi -2 bloccare -3 mettere la protezione = se non ho margine faccio artif.
Non cerco l' avventura? Forse no, ma ho tanto il sospetto che si scopra di essere nel mezzo di un' avventura solo mentre si sta rischiando il culo. Un' ascensione perfetta non sembra mai un' avventura e, viceversa, uno sfortunato imprevisto può rendere avventurosa anche la più prosaica e scontata delle vie.
Queste riflessioni per fare un punto dei miei criteri a pelle (e non delle suggestioni esterne che potrebbero influenzarmi in base a qualche ideale eroico o collezionistico), desunti da tante vie che mi sono piaciute, magari a sorpresa e da altre che mi hanno deluso, sempre a sorpresa.
E voi che vie scegliete?
Fokozzone