Verrà spedita con tutte le firme che raccoglieremo solo a riviste (pareti-Alp), Cai, e siti internet che trattano di montagna (PM, go-mountain etc).
L'intervento di Paolo e di un altro amico che m'ha scritto un mail m'ha fatto cambiare idea sull'opportunità di spedirla anche a enti locali. Se questa lettera puo'servire a qualcosa lo farà se i chiodatori che si sentono interessati si rendono conto del loro "misfatto" e, come amanti della montagna, smettano di chiodare quel genere di vie. Di certo non smetteranno per una "imposizione" da parte di enti che, probabilmente, sono interessati ad attirare più gente in Valle.
Spero firmiate in molti, io comunque, la spediro' anche se saro' il solo firmatario.
Se qualcuno di vuoi vuole mantenere l'anonimato del nickname mi spedisca un pm, io prometto di rispettare chi volesse restare anonimo.
Ciao
P.
Gentili Signori,
Siamo un gruppo di arrampicatori-alpinisti normali. Chi più, chi meno forte. Tutti con un lavoro, con una famiglia e con interessi diversi.
Tutti, pero?, con una forte passione per l?arte di scalare e un amore per cio? che madre natura ci ha ha regalato: la roccia.
E? la roccia il soggetto di questa missiva, roccia che ci permette di salire, sognare, crescere, accettare e accettarci. Senza di essa non ci potremmo muovere, non potremmo vedere posti incredibili e inavvicinabili, non potremmo dedicarci alla nostra passione.
La roccia, dicevamo, in quanto dispensatrice di tutte le nostre fortune di arrampicatori merita di più, merita un rispetto e un?etica che puo? far male e limitare il campo d?azione dell?arrampicatore normale. Merita, insomma, tutto il rispetto che si deve al proprio miglior amico.
Se ne è parlato e se ne parlerà all?infinito e questa lettera è solo una voce nel mare delle discussioni che si possono seguire nelle riviste specializzate o nei forum di internet, ma vogliamo dire la nostra e vogliamo denunciare una tendenza a nostro avviso pericolosa ed sconsolante, portando un esempio che proviene da una delle zone storiche e più frequentate d?Europa: la Valle del Sarca (TN).
Culla storica dell?arrampicata sportiva italiana, la Valle che circonda il paese di Arco è anche famosa per le sue vie alpinistiche e sportive di più lunghezze.
Le prime linee sono state tracciate negli anni trenta e negli anni si sono moltiplicate coprendo praticamente ogni linea logica sfruttabile con mezzi tradizionali.
L?avvento dello spit in Valle ha aperto nuove porte, le placche e gli strapiombi prima non salibili sono diventati un divertente e apprezzato terreno di gioco, la gente sale e si diverte facendo, negli anni, diventare Arco la capitale dell?arrampicata e portando un?indiscusso successo economico alla Valle.
Ora anche le linee ?sportive? sembrano essersi esaurite e la tendenza che notiamo negli ultimi anni e che vogliamo denunciare è la corsa irresponsabile alla copertura e ?ferratura? di ogni angolo possibile, senza rispetto per la roccia e per la storia .
Molte di queste linee portano un carattere di omologazione desolante, presentano spessissimo prese scavate o sicate o incollate, salgono vicinissime a linee classiche preesistenti o addirittura le sormontano, annullando il lavoro svolto precedentemente da altri.
Mi riferisco, ad esempio, a linee come ?Totem e Tabu? in Rupe Secca, ?Hasta Siempre Comandante? in Croz del Pin, ?Il Grande Fratello ti Guarda? al Monte Colt, ?Sotto Vuoto? ai Colodri, ?Pagliaccio Ridi? in Mandrea, ?Pantarei? alla Parete di San Paolo.
Qual?è il fine di queste linee? Far passare tutti ovunque? Portare più soldi ai commercianti e albergatori della Valle? Rendere famosi gli apritori?
La risposta non la sappiamo, pensavamo che in un ambiente d?idealisti e romantici come è quello degli alpinisti ci fosse ancora spazio per dei principi di lealtà nei confronti dell?ambiente e della roccia.
Purtroppo ultimamente sembra che questi principi siano stati amazzati da altre cose....e a noi fa un gran dispiacere.
Con fiducia speriamo che questa nostra lettera possa aprire un dibattito, magari anche piccolo e locale, ma che possa aiutare a sensibilizzare alpinisti e chiodatori e che porti ad evitare il ripetersi di cio? che crediamo essere errori.
Distinti saluti