Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatorio

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Scannagatti » mer gen 20, 2016 19:05 pm

=D> =D> =D>
Pastasuta col bisato e vin bon.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda VYGER » mer apr 06, 2016 11:38 am

Rilanciamo?

Gogna sul suo blog ha pubblicato la prima parte di un intervento di Guerini [ http://www.banff.it/il-rischio-sentinella-invisibile-1/ - Annuario CAAI 2009]. Scorrevole, con alcune idee che ho trovato condivisibili.

Dove andrà a parare?
Così, per rinfocolare il dibattito.

:mrgreen:

Ciao
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda scairanner » mer ott 10, 2018 23:53 pm

Intanto questi sconosciuti, zitti zitti quatti quatti, passeggiano tranquillamente su vie che la maggior parte degli alpin... scusate arrampicatori si sogna di poter vantare sul proprio curriculum.
Mi piace pensare a molte altre cordate barbare che si divertono su questi gradi senza troppe seghe. Finalmente.

"Mi riesce difficile elencare le loro innumerevoli ascensioni effettuate in questi anni perché quasi tutte di grande spessore e difficilmente comparabili fra loro. Hanno ormai scalato tutte le più impegnative pareti delle Dolomiti percorrendone gli itinerari più difficili e significativi quasi sempre in arrampicata libera. In Marmolada ad esempio oltre alle vie classiche salgono, “Olimpo”, la “Via attraverso il pesce”, la “Cattedrale” e “Specchio di Sara”. Innamorati della valle di San Lucano hanno stabilito lì il loro campo base abituale; qui hanno ripetuto i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz, la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord, mentre al Sass Dla Crusc ripetono in libera le due belle vie di Nicola Tondini: “Perla Preziosa e Menhir” . In Civetta scalano in giornata la “Kein rest von Sehnsucht” a Punta Tissi, la “Gilberti Castiglioni” sulla Busazza e la “Piussi Redaelli” alla Torre Trieste. Gli riesce inoltre la prima libera integrale e “a vista” della fessura “Franceschi-Bellodis” con difficoltà oltre l’ottavo grado su una chiodatura parsimoniosa e ormai datata."

http://www.alpinismi.com/it/2018/10/09/la-calata-dei-barbari-del-xxi-secolo/
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda crodaiolo » gio ott 11, 2018 8:18 am

scoop : scai è VECCHIO.
legge gli stessi blog
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda funkazzista » gio ott 11, 2018 8:31 am

... ma per motivi opposti 8)
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Spartaco » gio ott 11, 2018 9:21 am

scairanner ha scritto:Intanto questi sconosciuti, zitti zitti quatti quatti, passeggiano tranquillamente su vie che la maggior parte degli alpin... scusate arrampicatori si sogna di poter vantare sul proprio curriculum.
Mi piace pensare a molte altre cordate barbare che si divertono su questi gradi senza troppe seghe. Finalmente.

"Mi riesce difficile elencare le loro innumerevoli ascensioni effettuate in questi anni perché quasi tutte di grande spessore e difficilmente comparabili fra loro. Hanno ormai scalato tutte le più impegnative pareti delle Dolomiti percorrendone gli itinerari più difficili e significativi quasi sempre in arrampicata libera. In Marmolada ad esempio oltre alle vie classiche salgono, “Olimpo”, la “Via attraverso il pesce”, la “Cattedrale” e “Specchio di Sara”. Innamorati della valle di San Lucano hanno stabilito lì il loro campo base abituale; qui hanno ripetuto i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz, la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord, mentre al Sass Dla Crusc ripetono in libera le due belle vie di Nicola Tondini: “Perla Preziosa e Menhir” . In Civetta scalano in giornata la “Kein rest von Sehnsucht” a Punta Tissi, la “Gilberti Castiglioni” sulla Busazza e la “Piussi Redaelli” alla Torre Trieste. Gli riesce inoltre la prima libera integrale e “a vista” della fessura “Franceschi-Bellodis” con difficoltà oltre l’ottavo grado su una chiodatura parsimoniosa e ormai datata."

http://www.alpinismi.com/it/2018/10/09/la-calata-dei-barbari-del-xxi-secolo/


fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Pié » gio ott 11, 2018 9:39 am

scairanner ha scritto:Mi piace pensare a molte altre cordate barbare che si divertono su questi gradi senza troppe seghe. Finalmente.



..e beati loro! in effetti forse avere l'8c nelle dita aiuta.. :)
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda scairanner » gio ott 11, 2018 9:42 am

Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.


Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda crodaiolo » gio ott 11, 2018 9:58 am

spartaco e.tornato
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Pié » gio ott 11, 2018 10:33 am

scairanner ha scritto:
Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.


Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.


la precisione è importante.eh
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Spartaco » gio ott 11, 2018 10:35 am

scairanner ha scritto:
Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.




Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.


fa.confusione.

i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz,

la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord,

Gilberti Castiglioni” sulla Busazza

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fessura “Franceschi-Bellodis”
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda scairanner » gio ott 11, 2018 11:03 am

Spartaco ha scritto:
scairanner ha scritto:
Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.




Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.


fa.confusione.

i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz,

la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord,

Gilberti Castiglioni” sulla Busazza

“Piussi Redaelli” alla Torre Trieste

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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda scairanner » dom gen 06, 2019 1:21 am

pisolo ha scritto:Banalmente, mi vien solo da aggiungere alla lista dei nomi Daniele De Candido e Icio dall'Omo


Bella e lunga intervista a Icio sull'ultimo LAV, non parla quasi mai di gradi :mrgreen:

"Su certe difficoltà devi avere la fortuna di trovare fessure, perchè se non metti un chiodo almeno ogni 40 metri, meglio 20, sei morto.

"Alle volte te la fai addosso, non ne puoi più e ti chiedi chi te lo fa fare, magari sotto un diluvio e su roccia marcia. Poi ti ritrovi a bere l'acqua che vien giù dalla roccia, pura e immacolata, e la sensazione meravigliosa di mettere mani e piedi su terreno vergine. Ti rendi conto che stai esplorando angoli dove non è passato nessuno: è tutta energia, fortissima (...) ma se tu non vai e hai paura sei finito; ti devi lasciar andare, fidarti delle tue percezioni, come un animale."
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Eionedvx » dom lug 04, 2021 11:08 am

Riapro il topic

Qualche tempo fa è stato pubblicato da Grivel un breve film sull'evoluzione dei materiale e della difficoltà dell'arrampicata su ghiaccio; mi è sembrato tutto molto "simile" a questo topic.

Ovviamente con l'aumentare delle difficoltà aumenta in maniera proporzionale il rischio, il quale dovrebbe essere controbilanciato da un altrettanto proporzionale aumento della tecnica e delle protezione (leggasi: si sono inventati i dadi, i friend, i tricam, quando prima c'erano sollo chiodi e cunei, o viti facilmente avvitabili quando prima c'erano veri e propri chiodi da ghiaccio).

Si arriva, però, inevitabilmente, ad un punto oltre il quale si può proseguire con le difficoltà e conseguentemente con il rischio oggettivo, ma questo non è più pareggiato dalle altre due variabili... Che fare, allora?
Vie di ghiaccio sottile e candele effimere, per quanto emozionanti e di elevata difficoltà, evidentemente ponevano dei seri problemi per la vita degli apritori e dei ripetitori, a cui aggiungere il rischio dovuto all'effimerità del ghiaccio stesso (talvolta rintracciabile anche nella roccia marcia).

Marlier&co sono scesi al compromesso del dry tooling per salire con tecnica e difficoltà, dello spit nel passaggio duro e alle soste a prova di bomba, per la qualità delle protezioni.
Portare a casa la pelle rimane più importante che l'evoluzione nella purezza senza compromessi.

Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?
Perché, checché se ne dica, ho i miei dubbi che su un X la proteggibilità sia simile ad un VI...
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Pié » lun lug 05, 2021 17:25 pm

Eionedvx ha scritto:Riapro il topic

Qualche tempo fa è stato pubblicato da Grivel un breve film sull'evoluzione dei materiale e della difficoltà dell'arrampicata su ghiaccio; mi è sembrato tutto molto "simile" a questo topic.

Ovviamente con l'aumentare delle difficoltà aumenta in maniera proporzionale il rischio, il quale dovrebbe essere controbilanciato da un altrettanto proporzionale aumento della tecnica e delle protezione (leggasi: si sono inventati i dadi, i friend, i tricam, quando prima c'erano sollo chiodi e cunei, o viti facilmente avvitabili quando prima c'erano veri e propri chiodi da ghiaccio).

Si arriva, però, inevitabilmente, ad un punto oltre il quale si può proseguire con le difficoltà e conseguentemente con il rischio oggettivo, ma questo non è più pareggiato dalle altre due variabili... Che fare, allora?
Vie di ghiaccio sottile e candele effimere, per quanto emozionanti e di elevata difficoltà, evidentemente ponevano dei seri problemi per la vita degli apritori e dei ripetitori, a cui aggiungere il rischio dovuto all'effimerità del ghiaccio stesso (talvolta rintracciabile anche nella roccia marcia).

Marlier&co sono scesi al compromesso del dry tooling per salire con tecnica e difficoltà, dello spit nel passaggio duro e alle soste a prova di bomba, per la qualità delle protezioni.
Portare a casa la pelle rimane più importante che l'evoluzione nella purezza senza compromessi.

Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?
Perché, checché se ne dica, ho i miei dubbi che su un X la proteggibilità sia simile ad un VI...

a dir la verità mi sembra che nessuno abbia mai sostenuto il contrario..
comunque citando Shakespeare, ma non cambia forse l'appetito? A uno da giovane piace la carne, e da vecchio non la può soffrire. ;-)
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda funkazzista » mar lug 06, 2021 8:34 am

Eionedvx ha scritto:Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?

Forse non ho capito la domanda, perché a me sembra che non si parli d'altro.
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Pié » mar lug 06, 2021 16:55 pm

funkazzista ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?

Forse non ho capito la domanda, perché a me sembra che non si parli d'altro.


Forse era retorica..?
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Eionedvx » sab ago 14, 2021 16:23 pm

climbalone ha scritto:Youtube, matematica e arrampicata:
https://youtu.be/NgKav5vNSUI

Non ci riesco neanche a terra... :lol:
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda Achille_piè_veloce » sab ago 14, 2021 19:50 pm

climbalone ha scritto:Youtube, matematica e arrampicata:
https://youtu.be/NgKav5vNSUI

l'arrivo in catena è lasciato come esercizio al lettore
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Re: Ma in quanti scalano veramente sul VII+/VIII obbligatori

Messaggioda pisolo » mer dic 15, 2021 17:29 pm

pisolo ha scritto:Ho da qualche parte delle foto di Mittersteiner in Marmolada su placche pazzesche e si vede la corda scivolare giù nel nulla. Da brividi.


Meglio tardi che mai

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