La Nord dell'Eiger

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 8:02 am

scairanner ha scritto:
Abel, di giovani nel forum ce ne sono pochissimi, è un format ormai obsoleto che ha tempi troppo dilatati, loro preferiscono i social dove postare e ricevere risposte immediate, postare di nuovo subito e ricevere altre risposte. Qui si annoiano di brutto, dopo 10 secondi di inutile attesa di una risposta si disiscrivono.


Frequento forum e social network, il problema non è il format ma le persone e la loro capacità di interagire.
Ci sono gruppi su internet dove nessuno va fuori tema ed altri dove non ci sono regole.
Lo stesso accade sui forum.
Su alcuni forum tecnici a cui sono iscritti tutti sono pronti a dare una mano, lo stesso accade su altri forum di case automobilistiche o di fotografia.
Comunque non voglio certo insegnarvi nulla sulla gestione di un dibattito. Mi piaceva l'idea di aggiungere anche questo sito ai miei preferiti ed ho provato a farlo. Questo mi ha comunque permesso di conoscere persone nuove e di ritrovarle sui Social Network che frequento dove si riesce ad interagire in modo meno polemico.

Il mio modo di "rompere" è sempre e comunque educato... volto a stimolare un confronto aperto in cui si espongono le proprie idee senza giudicare stupide quelle dagli altri.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 9:22 am

Ragnol ha scritto:Però mi pare proprio che tu ti sia costruito la tua idea di alpinismo (fai alpinismo? ne sei davvero convinto?), di etica (vuoi le pareti pulite ma a VEDERLE ci vai in elicottero?), di avventura (vivi avventure? ne sei davvero convinto?) ecc ecc con una quantità di contraddizioni, incoerenze e compromessi che non entrano in un container. E l'unico che illudi sei te stesso. Riflettici, se ti va.
Però magari mi sbaglio...


La mia idea di alpinismo è primordiale.
A me piace andare per laghi, montagne, savane e deserti, superando le distanze scomode (e inutili) coi mezzi più rapidi e comodi che posso permettermi. L'avventura comincia quando si posano i piedi per terra, magari al centro del più grande e antico cratere del mondo, oppure in quello più sconosciuto che si trova a qualche chilometro di distanza, nascosto dentro una giungla in cui i "turisti" non arrivano.
Certo... se avessi più tempo ed energie, magari partirei a piedi da casa per andare nella Rift Valley ed userei i muli per attraversare i grandi altopiani. Ma vivo in un'epoca in cui le distanze ancora non possono essere azzerate e, in attesa del teletrasporto, uso quello che c'è.
Questo cambia forse il modo di vivere un'avventura?
Secondo me cambia soltanto il tempo che non si perde per strada e ne aggiunge altro (prezioso) in prossimità della meta.
E' pur vero che la parte bella di un viaggio è il viaggio... ma forse bisognerebbe considerare quella parte finale di viaggio che fa la differenza.

Ma se la mia idea di alpinismo resta primordiale, non lo è certo la tecnologia che utilizzo per immortalarlo e non lo sono nemmeno i mezzi a cui posso attingere per "accomodarmi" nella posizione migliore. Il mitico Bonatti, quando faceva quegli spettacolari reportage per Epoca in giro per il mondo, allora sconosciuto, fu il primo ad utilizzare due macchine fotografiche con timer radiocomandati e riuscì ad immortalarsi (come richiesto dal giornale) in luoghi bellissimi e con inquadrature meravigliose. Non ditemi che, la sua, in quel momento non era avventura!
Eppure qualcuno lo criticò per quella scelta, ma intanto riuscì a vedere coi suoi occhi quella parte di mondo che ci fece sognare. Lui stesso cominciò a sognare l'avventura leggendola su un libro. Peccato che, per sua ammissione, non sia mai riuscito ad usare la videocamera come la macchina fotografica, altrimenti si sarebbero potuti realizzare una dozzina di film meravigliosi.

Oggi, i migliori documentari sulla natura vengono realizzati dal National Geographic e dalla BBC. Di certo non arrivano a piedi nei luoghi da riprendere. Nella Riserva dell'Amboseli, in Kenya, hanno ottenuto il permesso di muoversi in jeep in luoghi e in orari interdetti ai normali safari. e non ho mai pensato che fossero stati "poco etici" per questo. Anzi, li ho invidiati mentre aspettavo da un'ora che aprissero il gate della riserva.

Continuo a ribadire che non faccio quello che fate voi, non perché le nostre mete sono diverse, ma perché cambia lo scopo. Probabilmente quarant'anni fa andavo in montagna come fate voi, per vivere sulla mia pelle l'emozione del rischio o del silenzio, della solitudine... e ho continuato a farlo a lungo. Non mi portavo nemmeno la macchina fotografica perché non serviva un "documento" che attestava la piccola o grande impresa, bastava averla fatta e non serviva altro. Poi però il tempo passa e coi figli non basta più il racconto di quel tempo. Vogliono vedere, vogliono capire, vogliono un'immagine che attesti l'emozione di quell'istante. Ecco, Bonatti smise di fare reportage per Epoca perché arrivò la televisione a raccontare le meraviglie del mondo. Messner lo ha capito per primo che l'alpinismo e l'avventura devono essere documentati perché la gente può essere portata coi sogni dentro le sue realtà soltanto usando la forza delle immagini.

Ovviamente io non sono né Bonatti né Messner, ma mi piace "giocare" a documentare l'avventura "che posso permettermi" allo stesso modo.
E non la reputo una contraddizione voler immortalare l'alpinismo arcaico con la tecnologia moderna, perché sono proprio quelle imprese primordiali a mancare nelle teche del National Geographic e della BBC. Tutti avrete visto la ricostruzione del film sull'Eiger e per, quanto realistico, non sarà mai come affacciarsi sulla Eigerwand e la Eismeer, o sul ghiacciaio di Grindelwald così come era in quel tempo.

Per cui permettetemi di ribadire che la nord dell'Eiger è un museo a cielo aperto e vedere la parete attrezzata coi materiali moderni è un colpo al cuore. E' come aggiungere una cornice di titanio alla Gioconda.... è come ritrovarsi a fotografare un chiodo arrugginito con attaccato un moschettone moderno e una fettuccia nuova fiammante.

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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Eionedvx » mar mag 29, 2018 9:24 am

A me mi piacie il foro.
E mi ritengo giovine.

E poi i chiodi arrugginiti (i migliori, per altro) con attaccati rinvii nuovi di zecca si vendono ovunque.
Dalle Dolomiti al Bianco, dall'Eiger a Rocca Pendice, dalle Alpi alle Piramidi.

Eccheccazzo.
Si vede chi scala e chi è un banfone.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 9:29 am

Eionedvx ha scritto:E poi i chiodi arrugginiti (i migliori, per altro) con attaccati rinvii nuovi di zecca si vendono ovunque.
Dalle Dolomiti al Bianco, dall'Eiger a Rocca Pendice, dalle Alpi alle Piramidi.
Eccheccazzo.
Si vede chi scala e chi è un banfone.


Se permetti, quei posti non sono certo la Nord dell'Eiger :) ed il problema non era il chiodo ma tutto il resto.
e prima di dividere in categorie chi scala e chi è un banfone, dovresti cercare di comprendere a quale delle due appartieni.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda il.bruno » mar mag 29, 2018 9:36 am

Be' di pareti "storiche" nell'alpinismo, magari per ragioni diverse, non c'è mica solo la nord dell'Eiger.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Eionedvx » mar mag 29, 2018 9:38 am

Ah beh, sul fatto che io sia banfone non ci piove :mrgreen:

Certo, non saranno la nord dell'eiger, ma la nord delle jorasses o la nord del cervino.
O la nord della ovest di lavaredo.
O la nord del civetta.
O la nord del badile.
O aggiugni tu una parete/via a caso.

Il problema è tutto il resto?
Quale "tutto il resto"?
I chiodi piantati dai primi salitori e rinforzati dalle guide in modo da
a) evitare che la gente muoia, facilitando, ad esempio la ritirata (vedasi traverso hinterstoisser)
b) evitare che le guide o/e i soccorritori muoiano andando a prendere chi si fa depositare alla base in elicottero e vuole salire con le scale mobili

Mah.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 9:45 am

il.bruno ha scritto:Be' di pareti "storiche" nell'alpinismo, magari per ragioni diverse, non c'è mica solo la nord dell'Eiger.


Certo... ed anche in quei casi bisognerebbe preservare il senso della montagna.
MI spiego meglio, di certo non toglierei i chiodi storici, ma eviterei di trasformare la via di Bonatti-Ghigo sul Grand Capucin in una palestra per giovani marmotte.
Ultima modifica di Abel Wakaam il mar mag 29, 2018 9:56 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Eionedvx » mar mag 29, 2018 9:46 am

Che poi, io mi chiedo: hai mai provato a togliere uno di quei chiodi?
A schiodare quella roba?

O meglio: un chiodo NUOVO l'hai mai piantato e schiodato?

E aggiungo: hai idea di cosa si provi a rinviare uno di quei chiodini?
Magari dopo il chiave o nel chiave, bello duro e psycho?
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda funkazzista » mar mag 29, 2018 9:47 am

Abel Wakaam ha scritto:il problema non era il chiodo ma tutto il resto

Cioè?
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Eionedvx » mar mag 29, 2018 9:48 am

Abel Wakaam ha scritto:
il.bruno ha scritto:Be' di pareti "storiche" nell'alpinismo, magari per ragioni diverse, non c'è mica solo la nord dell'Eiger.


Certo... ed anche in quei casi bisognerebbe preservare il senso della montagna.
MI spiego meglio, di certo non toglierei i chiodi storici, ma eviterei di trasformare la via di Bonatti sul Grand Capucin in una palestra per giovani marmotte.

È risaputo, infatti, che ormai le pareti da te citate sono una giornata di relax per una signora.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 10:22 am

funkazzista ha scritto:
Abel Wakaam ha scritto:il problema non era il chiodo ma tutto il resto

Cioè?


Il resto è la trasformazione dell'alpinismo in uno sport fatto di record, è l'attrezzare una parete storica per portare a sfidarsi non più sulla riuscita ma sul tempo in cui si riesce a completarla.
Il resto è mettere le scale fisse sull'Everest perché in questo modo si allarga la platea (pagante) di chi può arrivare sul tetto del mondo.
Il resto è contrastare la salita in stile alpino sulle pareti himalayane.
Il resto è minacciare chi lo fa (e non ha bisogno di pagare i portatori). Simone Moro ha rischiato di essere picchiato a sangue per averli sfidati.

La nord dell'Eiger è soltanto un esempio e tutta questa discussione nasce dal mio auspicarsi che venga addirittura schiodata. Ma, come dice Messner nell'Assassinio dell'impossibile, in questo continuo attrezzare pareti e piantare chiodi si perde il senso primario della montagna.
Certo, io sono il primo a cercare un appiglio sicuro per fotografare a mani libere perché non sono certo Manolo ma, se rendiamo tutto più semplice, finirà che sarà premiato chi farà l'Eiger bendato.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Eionedvx » mar mag 29, 2018 11:03 am

Innanzitutto quelli che si sfidano a suon di tempi non lo fanno per sfidarsi a suon di tempi come attività fine a se stessa.
E poi stai parlando di gente come il fu Ueli Steck o Dani Arnold.
Non Pinco Pallo o le Giovani Marmotte.

Che sull'Everest si mettano scale per aumentare la platea, è IN PARTE vero.

Che Moro sia stato menato perché "sfidava" gli sherpa...
Si vede che non hai esattamente capito la dinamica: ci sono fior fior di articoli su questo.

Infine, chiodare cosa vuol dire?
Piantare spit o mettere due chiodi e una fissa (per migliorare la sicurezza, non per fare tempo, ribadisco)?
Mah, certo che trovo proprio una cagata dire che l'eiger è attrezzato.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Ziggomatic » mar mag 29, 2018 11:17 am

Abel Wakaam ha scritto:Il resto è la trasformazione dell'alpinismo in uno sport fatto di record, è l'attrezzare una parete storica per portare a sfidarsi non più sulla riuscita ma sul tempo in cui si riesce a completarla.
Il resto è mettere le scale fisse sull'Everest perché in questo modo si allarga la platea (pagante) di chi può arrivare sul tetto del mondo.
Il resto è contrastare la salita in stile alpino sulle pareti himalayane.


Continuo a non capire come fai a conciliare questo tuo punto di vista con il fatto che ti fai aviotrasportare in koppa al Berninen
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 11:19 am

Ziggomatic ha scritto:
Abel Wakaam ha scritto:Il resto è la trasformazione dell'alpinismo in uno sport fatto di record, è l'attrezzare una parete storica per portare a sfidarsi non più sulla riuscita ma sul tempo in cui si riesce a completarla.
Il resto è mettere le scale fisse sull'Everest perché in questo modo si allarga la platea (pagante) di chi può arrivare sul tetto del mondo.
Il resto è contrastare la salita in stile alpino sulle pareti himalayane.


Continuo a non capire come fai a conciliare questo tuo punto di vista con il fatto che ti fai aviotrasportare in koppa al Berninen


Perché continui a non leggere la parte in cui lo spiego :-)
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Ziggomatic » mar mag 29, 2018 11:24 am

Abel Wakaam ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:
Abel Wakaam ha scritto:Il resto è la trasformazione dell'alpinismo in uno sport fatto di record, è l'attrezzare una parete storica per portare a sfidarsi non più sulla riuscita ma sul tempo in cui si riesce a completarla.
Il resto è mettere le scale fisse sull'Everest perché in questo modo si allarga la platea (pagante) di chi può arrivare sul tetto del mondo.
Il resto è contrastare la salita in stile alpino sulle pareti himalayane.


Continuo a non capire come fai a conciliare questo tuo punto di vista con il fatto che ti fai aviotrasportare in koppa al Berninen


Perché continui a non leggere la parte in cui lo spiego :-)


No, è che tu continui a pensare di essere convincente.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 11:27 am

Ma non è che la mia massima ambizione sia convincere qualcuno eh :D
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda funkazzista » mar mag 29, 2018 11:38 am

Abel Wakaam ha scritto:
funkazzista ha scritto:
Abel Wakaam ha scritto:il problema non era il chiodo ma tutto il resto

Cioè?


Il resto è la trasformazione dell'alpinismo in uno sport fatto di record, è l'attrezzare una parete storica per portare a sfidarsi non più sulla riuscita ma sul tempo in cui si riesce a completarla.
Il resto è mettere le scale fisse sull'Everest perché in questo modo si allarga la platea (pagante) di chi può arrivare sul tetto del mondo.
Il resto è contrastare la salita in stile alpino sulle pareti himalayane.
Il resto è minacciare chi lo fa (e non ha bisogno di pagare i portatori). Simone Moro ha rischiato di essere picchiato a sangue per averli sfidati.

La nord dell'Eiger è soltanto un esempio e tutta questa discussione nasce dal mio auspicarsi che venga addirittura schiodata. Ma, come dice Messner nell'Assassinio dell'impossibile, in questo continuo attrezzare pareti e piantare chiodi si perde il senso primario della montagna.
Certo, io sono il primo a cercare un appiglio sicuro per fotografare a mani libere perché non sono certo Manolo ma, se rendiamo tutto più semplice, finirà che sarà premiato chi farà l'Eiger bendato.

Beh, metti sul tavolo degli argomentini non certo da poco (e già disquisiti in lungo e in largo anche su questo foro)...
Comunque per rimanere in topic, e cioè sull'Eiger (dove per inciso non sono mai stato e ben mi guardo dall'andare), la vituperata "attrezzatura" è cominciata con i primi salitori e con la prima salita si è anche conclusa la fase esplorativa.
Conclusa l'esplorazione cosa resta da fare?
Continuare a salire in estate in 3 giorni come fecero i pionieri?
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 11:45 am

funkazzista ha scritto:Beh, metti sul tavolo degli argomentini non certo da poco (e già disquisiti in lungo e in largo anche su questo foro)...
Comunque per rimanere in topic, e cioè sull'Eiger (dove per inciso non sono mai stato e ben mi guardo dall'andare), la vituperata "attrezzatura" è cominciata con i primi salitori e con la prima salita si è anche conclusa la fase esplorativa.
Conclusa l'esplorazione cosa resta da fare?
Continuare a salire in estate in 3 giorni come fecero i pionieri?


Ma no, non passare dal giorno alla notte senza alba e tramonto!
Il senso di quella esternazione era un modo per criticare proprio gli eccessi. e non arrivare alla situazione (come quella dell'Everest) dove ti ci portano a spalla se non ce la fai.
Vorrei soltanto che le vie storiche e difficili restassero storiche e difficili. Tutto qui.
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Ziggomatic » mar mag 29, 2018 11:48 am

Abel Wakaam ha scritto:Ma non è che la mia massima ambizione sia convincere qualcuno eh :D


Quel'è la tua massima ambizione?
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Re: La Nord dell'Eiger

Messaggioda Abel Wakaam » mar mag 29, 2018 11:53 am

Ziggomatic ha scritto:
Abel Wakaam ha scritto:Ma non è che la mia massima ambizione sia convincere qualcuno eh :D


Quel'è la tua massima ambizione?


Così sui due piedi....
attraversare la Tasmania da sud a nord...
attraversare l'Antartide con cani...

Sono solo le prime che mi vengono in mente eh :D
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