andare in sicurezza sulle vie normali

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » dom mag 28, 2017 15:30 pm

salve ragazzi
vorrei avere delle delucidazioni da tutti coloro che praticano l'alpinismo. Sono escursionista da sempre, vorrei evolvere verso l'alpinismo per arrivare in posti dove scarponi e ramponi non sono più sufficienti.
Ho fatto quattro uscite in falesia con un mio amico che arrampica e diciamo che la mia comfort zone è un IV grado/ Va, potenzialmente potrei fare uno o due passaggi di 5b ma sono letteralmente terrorizzato dai passaggi esposti e mi aggrappo alla roccia come una cozza allo scoglio. Spero che il tempo e l'esperienza mi rendano più "disinvolto".
Sulla mia montagna il Gran Sasso esistono varie vie di secondo/terzo grado che ho fatto con persone già avvezze all'alpinismo, mi sono trovato bene e non ho avuto grossi problemi. Diciamo che fino al terzo grado in montagna sono testato....

Qual'è secondo voi il grado minimo da padroneggiare per poter affrontare la maggior parte delle vie normali presenti sull'arco alpino?

un saluto a tutti
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom mag 28, 2017 19:09 pm

Vie normalisopra il terzo grado in giro non ce ne sono molte...a parte l'aguglia di Goloritze, dove ti serve un buon 6b, e magari i campanili basso e di val montanaia, che hanno qualche passaggino sul quarto più/quinto, per il resto direi che il grado in falesia non sia in gran requisito. Serve un po' di allenamento e capacità di orientarsi in ambiente. Se poi vai sulle occidentali devi saperti muovere su ghiacciaio e su misto.

Normalisti (non in quel senso :mrgreen: ) saluti
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » dom mag 28, 2017 19:29 pm

grazie delle risposte!

Anni di montagna hanno migliorato la mia capacità di mantenere il sangue freddo:
-temporali dal niente
-venti che ti scaraventano a terra
-nuvole che ti avvolgono e fanno sparire ogni punto di riferimento

i temporali sopra ogni cosa... due volte mi è capitato, dopo la prima giurai che non ci sarei mai più ricaduto, ma le previsioni a volte sbagliano... sul Gran Sasso poi... con il Tirreno a meno di 100 km e l'Adriatico a meno di 50 km.. si formano correnti che definire instabili è un eufemismo.

Ghiacciaio di esperienza un pò ne ho.. in inverno rampono parecchio! ( su pendenza non eccessive)
Orientamento direi di si..

Devo solo prendere dimestichezza con l'arrampicata (in montagna non vorrei andare oltre il IV) di modo da poter gestire l'ambiente più ostile rispetto ad una falesia con maggiore serenità

e mai, mai fare il passo più lungo della gamba

@Climbalone, si si mi sono presentato un annetto fa, perdonate partecipo poco al forum,

quindi gran parte delle vie normali si fanno tra III e IV, buono a sapersi, mi allenerò!
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda Keith » dom mag 28, 2017 23:54 pm

Una volta si diceva che per fare il II grado slegati in montagna bisogna sapere superare disinvoltamente il IV da capocordata. Non è proprio quello che tu chiedi, ma ti può servire come esempio senz'altro più dei raffronti con la falesia.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda VECCHIO » lun mag 29, 2017 9:02 am

Perchè non ti poni dei limiti ambientali e ti poni dei limiti di difficoltà o grado come lo chiami tu?
L'alpinismo di solito non li separa così nettamente.
Secondo me mano a mano che impari, se impari, scopri nuove possibilità.
L'obiettivo è imparare conoscendo, poi magari si decide di fermarsi.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » lun mag 29, 2017 9:22 am

VECCHIO ha scritto:Perchè non ti poni dei limiti ambientali e ti poni dei limiti di difficoltà o grado come lo chiami tu?
L'alpinismo di solito non li separa così nettamente.
Secondo me mano a mano che impari, se impari, scopri nuove possibilità.
L'obiettivo è imparare conoscendo, poi magari si decide di fermarsi.


giustissima osservazione,
forse è perchè con i primi ho già dimestichezza con i secondi un pò meno,
si ha paura di quello che non si conosce....

io ci provo, vediamo come va!!
:D
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda flavmeister » lun mag 29, 2017 13:04 pm

fra 2912 ha scritto:Qual'è secondo voi il grado minimo da padroneggiare per poter affrontare la maggior parte delle vie normali presenti sull'arco alpino?


A parte il grado sul quale salire, ti sei chiesto come scendere? Le vie che hai fatto sul GS, se sono di II o III hanno tutte un'altra via discesa su sentiero (a parte forse solo il Dente del Lupo, ma non credo ti riferissi a quello) mentre se vie normali alpine non è detto. In montagna tornare indietro può essere più complicato che andare avanti.
Per quanto rigurda l'orientamento, orientarsi su una parte non è lo stesso che farlo in escursionismo e sbagliar strada può comportare qualche sofferenza in più. Anche lì, saper tornare indietro è importante.

Saluti
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun mag 29, 2017 14:01 pm

climbalone ha scritto:
La mia regola spannometrica dice che in montagna vado a fare due gradi in meno che in falesia.
Però il tema che poni è davvero molto ampio.


Perdindirindina, se io seguissi la tua regola in montagna non andrei oltre il terzo grado... :mrgreen:

Diciamo che è una rule of thumb molto prudenziale e "conservativa". In quanto tale saggia, per quanto (in certi casi) parecchio limitante.

Graduali saluti
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » lun mag 29, 2017 17:06 pm

flavmeister ha scritto:
fra 2912 ha scritto:Qual'è secondo voi il grado minimo da padroneggiare per poter affrontare la maggior parte delle vie normali presenti sull'arco alpino?


A parte il grado sul quale salire, ti sei chiesto come scendere? Le vie che hai fatto sul GS, se sono di II o III hanno tutte un'altra via discesa su sentiero (a parte forse solo il Dente del Lupo, ma non credo ti riferissi a quello) mentre se vie normali alpine non è detto. In montagna tornare indietro può essere più complicato che andare avanti.
Per quanto rigurda l'orientamento, orientarsi su una parte non è lo stesso che farlo in escursionismo e sbagliar strada può comportare qualche sofferenza in più. Anche lì, saper tornare indietro è importante.

Saluti


il dente del lupo è un pelino fuori le mie possibilità... :mrgreen: (un mio amico ci è andato ed è incappato nel brutto tempo, sono passati due anni è ancora spaventato!!!!)

comunque forse davo erroneamente per scontato che dove si salga si possa poi scendere in doppia, mi farò esperienza un poco la volta, per ora non ho in mente di andare da primo, penso solo ad imparare
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun mag 29, 2017 19:44 pm

climbalone ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
climbalone ha scritto:
La mia regola spannometrica dice che in montagna vado a fare due gradi in meno che in falesia.
Però il tema che poni è davvero molto ampio.


Perdindirindina, se io seguissi la tua regola in montagna non andrei oltre il terzo grado... :mrgreen:

Diciamo che è una rule of thumb molto prudenziale e "conservativa". In quanto tale saggia, per quanto (in certi casi) parecchio limitante.

Graduali saluti
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5c = VI
VI - 2 = IV
Con un minimo di tolleranza, qualche IV+ ci scappa.
Pipponescamente approssimativi saluti
:-)
G.


Certo, se avessi il 5c avvista.

Ora come ora avvista non so se darmi il 5a :wink:

Precisati saluti
TSdG

PS Ciò detto, il IV+ in montagna considero di farlo

Arrischiati ri-saluti
T.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda casaro » mar mag 30, 2017 11:41 am

Ci sono vie normali che ci vuole più pelo che su vie di 5 grado..... :roll:
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » mar mag 30, 2017 12:15 pm

casaro ha scritto:Ci sono vie normali che ci vuole più pelo che su vie di 5 grado..... :roll:


se me ne raccomandi qualcuna non troppo difficile...

eterna gratitudine!
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda PIEDENERO » mar mag 30, 2017 12:19 pm

casaro ha scritto:Ci sono vie normali che ci vuole più pelo che su vie di 5 grado..... :roll:


le vie normali sono molto insicure, non è certo il grado il principale elemento da considerare.

infatti, conosco persone che non hanno mai fatto un 6a in falesia ma lo hanno fatto in montagna perché "costretti" dalla situazione. esse però hanno scalato quasi tutte le classiche Delle Alpi.
come conosco persone che fanno l'8a in falesia ma su un quarto grado in Grigna non ci vanno neanche sotto tortura.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda fra 2912 » mar mag 30, 2017 12:52 pm

PIEDENERO ha scritto:le vie normali sono molto insicure, non è certo il grado il principale elemento da considerare.


assolutamente vero, e grazie al cielo oggi la capacità tecnologica di far girare le informazioni e condividere le esperienze aiuta i novizi di ogni pratica e ridurre errori che in taluni ambiti (leggi alpinismo) possono rivelarsi fatali.

Del tipo io sono un novizio che vuole iniziare con l'alpinismo, venti anni fa sarei potuto salire su una normale ritenuta facile con u tizio che poteva tranquillamente dirmi "ma si!!! è fattibile, fai il quinto in falesia!!" per poi ritrovarmi in una situazione assolutamente fuori dalla mia portata,

oggi tra forum e robette varie posso chiedere consiglio a decine di persone che quelle vie le conoscono, le quali sono in grado di meglio indirizzare i novellini, anche perchè se uno si caccia nei guai rischia la sua di pellaccia e anche di quelli che devono andare a recuperarlo

un saluto
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda VECCHIO » mar mag 30, 2017 13:38 pm

Le vie dette "normali" sono le vie più facili per salire una montagna o una cima.
La normale al Campanile Basso è difficile tecnicamente.
La normale francese al Bianco ha un ambiente più difficile di quello del Basso, ma è molto più facile.
Quando si vuole salire una montagna bisogna scegliere che via percorrere, sia in salita, che in discesa e non è solo questione di ambiente o difficoltà, le componenti che fanno decidere sono tante e spesso quelle bellissime generano la decisione.
Io ho sempre scelto in base alla bellezza e all'avventura e poi mi sono "adattato".
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda casaro » mar mag 30, 2017 16:02 pm

Ti porto un mio esempio: io sulla Noire ho porconato molto di più in discesa dalla cresta Est che non a salire dalla Sud, nonostante tecnicamente sia più difficile.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda VECCHIO » mar mag 30, 2017 17:13 pm

casaro ha scritto:Ti porto un mio esempio: io sulla Noire ho porconato molto di più in discesa dalla cresta Est che non a salire dalla Sud, nonostante tecnicamente sia più difficile.


È facile perdersi lasciando la cresta Est e facendosi attrarre dal catino a destra.
Ma penso che ormai ci siano doppie dappertutto e prima o poi si arriva giù, sasso sì, sasso no.

Ma ti è piaciuta là sud?

:lol: potevi continuare a salire, non avresti sbagliato la normale francese del Bianco :lol:

Ma io son salito solo da ovest e sceso da est, ne so poco di sud e nord.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda casaro » mer mag 31, 2017 17:31 pm

VECCHIO ha scritto:
casaro ha scritto:Ti porto un mio esempio: io sulla Noire ho porconato molto di più in discesa dalla cresta Est che non a salire dalla Sud, nonostante tecnicamente sia più difficile.


È facile perdersi lasciando la cresta Est e facendosi attrarre dal catino a destra.
Ma penso che ormai ci siano doppie dappertutto e prima o poi si arriva giù, sasso sì, sasso no.

Ma ti è piaciuta là sud?

:lol: potevi continuare a salire, non avresti sbagliato la normale francese del Bianco :lol:

Ma io son salito solo da ovest e sceso da est, ne so poco di sud e nord.

Per le mie misere capacità di pseudo-alpinista della domenica la cresta sud mi è piaciuta assai, a parte alcuni brevi passaggi non banali sulla ottoz il resto uno bravo lo fa di corsa, noi a parte un po' di conserva all'inizio abbiamo fatto praticamente tutta a tiri mettendoci un tempo imbarazzante :mrgreen:
La discesa ha "tentativi" di doppie ovunque, io scendevo con la relazione di Buscaini come santino e cercavo di puntare al gendarme di sinistra....poi a un certo punto siam scesi a caso per un canale di scolo e abbiamo messo piede al Fateuil che era già buio talmente stanchi che non siam manco arrivati al Borelli ma abbiamo dormito li sui pratoni. #-o
La mattina dopo con la luce ho intuito che probabilmente quello che citava Buscaini nel '91 ora non esiste più.....o se esiste è profondamente diverso,
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda VECCHIO » mer mag 31, 2017 18:34 pm

casaro ha scritto:Per le mie misere capacità di pseudo-alpinista della domenica la cresta sud mi è piaciuta assai, a parte alcuni brevi passaggi non banali sulla ottoz il resto uno bravo lo fa di corsa, noi a parte un po' di conserva all'inizio abbiamo fatto praticamente tutta a tiri mettendoci un tempo imbarazzante :mrgreen:
La discesa ha "tentativi" di doppie ovunque, io scendevo con la relazione di Buscaini come santino e cercavo di puntare al gendarme di sinistra....poi a un certo punto siam scesi a caso per un canale di scolo e abbiamo messo piede al Fateuil che era già buio talmente stanchi che non siam manco arrivati al Borelli ma abbiamo dormito li sui pratoni. #-o
La mattina dopo con la luce ho intuito che probabilmente quello che citava Buscaini nel '91 ora non esiste più.....o se esiste è profondamente diverso,


Mi han detto che è cambiata molto, io son sceso nel '75 e non ricordo nulla se non la grandiosità dell'ambiente che circonda questa guglia nera che sembra sorgere dal bianco luminoso.
Discesa lunga, calda e sassosa, di sicuro non bella e piacevole, però salire sulla cima è stata una bella avventura!
Noi abbiamo dormito un po' sotto la cima in un bel posto panoramico.
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Re: andare in sicurezza sulle vie normali

Messaggioda al » gio giu 01, 2017 11:29 am

fra 2912 ha scritto:Qual'è secondo voi il grado minimo da padroneggiare per poter affrontare la maggior parte delle vie normali presenti sull'arco alpino?

l'aggettivo "normale" non è sinonimo di "facile" o meno impegnativo, e il grado, come difficoltà massima superata, non è tutto.
Una cosa è fare il 6a spiettato a duem metri, un'altra è fare 20 metri di terzo senza nessuna protezione. QUindi per quanto attiene la sicurezza, quella in gioco è la sicurezza di se.

Da come poni il problema è questa che sembra mancarti.
come si acquisisce?
andando in autonomia con compagni della propria forza (fin che ti portano non impari nulla o poco)
dove li trovi? magari facendo un corso di alpinismo
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