Sul manifesto di oggi, c'è un bel paginone sul recupero di queste baite, che hanno un valore storico legato alla guerra partigiana, e all'opera di Nuto Revelli (che personalmente ho sempre apprezzato molto).
Mi piacerebbe fare un giro da quelle parti, che fra l'altro sono le zone che il mio babbo buonanima frequentava quando andava in montagna.
Purtroppo è un po' fuori mano dal nordest; anche se sarò a Cuneo per il convegno di Montagnaterapia a ottobre non credo che avrò possibilità di visitare il luogo.
Comunque complimenti e in bocca al lupo (sic!) ai ragazzi che si sono impegnati in quest'avventura.
Salud
TSdG