Ecco perchè gli italiani non vincono il Piolèt

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda generazione tepa sport » dom ott 21, 2012 18:36 pm

togli gli spit dalle montagne, anche alle soste, e dai valore al rischio e non alla difficoltà pura iperprotetta...
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Messaggioda VECCHIO » dom ott 21, 2012 18:57 pm

n!z4th ha scritto:Dunque, a chi dovrei chiedere,
qui,
per avere il finanziamento per una spedizione?



no dico, di idee ne ho anche io, non solo i due bocia inglesi.


Racconta la tua attività, almeno le vie più difficili che hai salito e come.
I due inglesini non sono un gran che, non hanno fatto granche nelle alpi...

Il problema è che da noi non interessa più l'alpinismo, al cai men che meno.
Forse se il cai cambiasse il primo articolo e togliesse la parola alpinismo, forse solo allora si potrebbe fondare un club di alpinisti come dalle altre parti del mondo.
Ultima modifica di VECCHIO il dom ott 21, 2012 19:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda VECCHIO » dom ott 21, 2012 19:14 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Il Profeta ha scritto:Ma bisogna presentare un curriculum!!???

per partecipare a questa discussione...
per entrare nel caai...
per essere buoni alpinisti...

:?: :twisted:

i buoni alpinisti sono quelli che vanno in montagna con passione... :wink:


E' una condizione necessaria, non è sufficiente, ci vuole molto altro. :D
....tanto per usare un linguaggio della matematica..... un po'......
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Messaggioda Roberto » dom ott 21, 2012 19:38 pm

Eppure proprio il CAAI assegna ogni anno il Riconoscimento Paolo Consiglio. Un incentivo alle spedizioni non sponsorizzate e che fanno salite di rilievo, degne di nota anche se non certo al livello della Piolet d' Or.
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Messaggioda Freespirit » dom ott 21, 2012 20:14 pm

generazione tepa sport ha scritto:togli gli spit dalle montagne, anche alle soste, e dai valore al rischio e non alla difficoltà pura iperprotetta...


sei libero di andare dove non ci sono gli spit...
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Messaggioda generazione tepa sport » dom ott 21, 2012 20:44 pm

Freespirit ha scritto:
generazione tepa sport ha scritto:togli gli spit dalle montagne, anche alle soste, e dai valore al rischio e non alla difficoltà pura iperprotetta...


sei libero di andare dove non ci sono gli spit...


sicuramente, ma sulle vie del Piolet non ce ne sono....
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Messaggioda Sbob » dom ott 21, 2012 22:51 pm

Roberto ha scritto:Negli anni successivi i due hanno proseguito a fare scalate estreme, anche su degli 8000 e, a quanto mi hanno detto, uno dei due è morto durante una tentaivo non so su che montagna.

Alla fine avevi ragione tu che sei ancora qui o quello che è morto?

Per fare imprese eccezionali bisogna prendere rischi eccezionali.
Non so se è poi così male se i nostri alpinisti non vincono il piolet d'or.


Per certi versi non mi stupisce che l'Italia non abbia più molti grandi alpinisti amanti del rischio. Negli anni '50 uscivamo da poco da un ventennio di superomismo fascista, da due guerre mondiali e da una epopea partigiana che hanno esaltato il coraggio di chi rischiava la propria vita, finite le guerre questa mitologia si è trasferita alla montagna.

"Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".
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Messaggioda AlbertAgort » dom ott 21, 2012 22:57 pm

Sbob ha scritto:
Per fare imprese eccezionali bisogna prendere rischi eccezionali.



"Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".



e questo, appunto, nemmeno io la vedo come una mancanza.

Non credo che sia da stimare di piu un giovane che si prende millemila rischi, rispetto a uno che si limita a farsi le sue vie, cercano di arrivare piu in la possibile con gli anni.
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Messaggioda ettore » lun ott 22, 2012 1:16 am

VECCHIO ha scritto:
n!z4th ha scritto:no dico, di idee ne ho anche io, non solo i due bocia inglesi.

I due inglesini non sono un gran che, non hanno fatto granche nelle alpi...


un italiano non può fare grandissimo ALPInismo pure qui? per me si, eccome!
si può esprimere intuito, tecnica, originalità, forza, coraggio... anche "solo" sulle alpi!
perchè fare una spedizione da giovanissimi con tutto quello che c'è da fare qui !?
anche se uno è dotato, ha bisogno di affiancare esperienza personale all'improvvisazione.


AlbertAgort ha scritto:
Sbob ha scritto:Per fare imprese eccezionali bisogna prendere rischi eccezionali.
"Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".

e questo, appunto, nemmeno io la vedo come una mancanza.
Non credo che sia da stimare di piu un giovane che si prende millemila rischi, rispetto a uno che si limita a farsi le sue vie, cercano di arrivare piu in la possibile con gli anni.


...condivido solo in parte, non è che se uno "rischia" più di un altro allora è pirla,
e che se uno si fa le sue viette tranquille, allora è un bravo ragazzo, punto e basta.
qualcuno con atti rocamboleschi ha scritto la storia delle pareti, anni fa.
ovvio che tutti preferiscono tornare (il migliore è quello che torna senza dubbio),
ma è impossibile non tenere conto degli impulsi che portano a rischiare,
e talvolta ad ammirare fino dove la follia creativa può spingersi...
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Messaggioda ncianca » lun ott 22, 2012 7:12 am

Sbob ha scritto:"Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".

Bello.
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Messaggioda Roberto » lun ott 22, 2012 8:04 am

Ma poi, perché un' alpinista cerca di fare una scalata eclatante, perché rischia a volte più del dovuto?
Resto dell' idea che per affrontare una scalata estrema (che in caso di riuscita ti da la ribalta, magari un premio prestigioso), un paio di rotelle fuori posto ci devono essere.
Non dico una vera patologia, ma qualche mancanza, qualche bisogno di affermazione dovuto a chi sa cosa, insomma, una molla che ti porta ad esagerare al di la del ragionevole.
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Messaggioda giudirel » lun ott 22, 2012 8:42 am

Essenzialmente chisseneciava.
Chi è capace fa, rischiando se gli va. Bravo.
Gli altri fanno quello che gli pare. Qualcuno si diverte pure. Bravo.

Quello che conta è quello che uno fa in prima persona... tutto il resto è come tenere all'Inter o al Milan.
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda nuvolarossa » lun ott 22, 2012 11:41 am

Sbob ha scritto:
Roberto ha scritto:Negli anni successivi i due hanno proseguito a fare scalate estreme, anche su degli 8000 e, a quanto mi hanno detto, uno dei due è morto durante una tentaivo non so su che montagna.

Alla fine avevi ragione tu che sei ancora qui o quello che è morto?

Per fare imprese eccezionali bisogna prendere rischi eccezionali.
Non so se è poi così male se i nostri alpinisti non vincono il piolet d'or.


Per certi versi non mi stupisce che l'Italia non abbia più molti grandi alpinisti amanti del rischio. Negli anni '50 uscivamo da poco da un ventennio di superomismo fascista, da due guerre mondiali e da una epopea partigiana che hanno esaltato il coraggio di chi rischiava la propria vita, finite le guerre questa mitologia si è trasferita alla montagna.

"Sventurata la terra che ha bisogno di eroi".



Almeno la rischiavano consapevolmente per dei valori in cui credevano fortemente. Oggi i giovani che ieri magari sarebbero andati in montagna la vita la spendono a sballarsi e a schiantarsi in macchina e/o a farsi fuori buttandosi dal balcone...

Ministero della Salute - Relazione sullo stato sanitario del paese 2009 - 2010 ha scritto:Nella classe di età dei giovani adulti (15-44 anni), la prima causa di morte è rappresentata dalle cause violente. Su 14.169 complessive 5.073 sono dovute a cause violente (per lo più incidenti stradali).


http://www.ilpost.it/2012/04/26/economist-mortalita-giovani/
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Messaggioda peppino » lun ott 22, 2012 12:54 pm

no follia creativa. no scompensi emotivi.

ma solida organizzazione. tanti soldi. sostegno mediatico.
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Messaggioda peppino » lun ott 22, 2012 13:31 pm

penso che a quei livelli l'alpinismo sia un mestiere, un investimento.

elementi romantici e morali servono a condire il marketing .
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Messaggioda VECCHIO » lun ott 22, 2012 18:56 pm

Roberto ha scritto:Eppure proprio il CAAI assegna ogni anno il Riconoscimento Paolo Consiglio. Un incentivo alle spedizioni non sponsorizzate e che fanno salite di rilievo, degne di nota anche se non certo al livello della Piolet d' Or.


Appunto !!! alla fine ho commentato anche questo.
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Messaggioda VECCHIO » lun ott 22, 2012 19:19 pm

Alpinismo ???
Vorrei che si discutesse di alpinismo, non di immagine, politica, denaro, localismi, rischi, vita, morte, passato......
Si, anche questi componenti c'entrano un poco, come c'entrano un po' in tutto ciò che si fa ad alto livello, ma appunto c'entrano poco.
A me sembra, leggendo gli interventi, che proprio venga confermata quasi da tutti la mia opinione: l'alpinismo da noi è quasi scomparso.
Ho messo una mia foto di ieri (http://www.forum.planetmountain.com/php ... 85#1055685) sulla bollinatura, penso che anche l'alpinismo italiano sia ormai così per quasi tutti.
Se si chiede: dove manca una via? o quale cima ti sembra fattibile all'estero ? cosa manca !!!???
Quanti pensano a cosa si può fare di nuovo ?
Ma nuovo nel senso di inventare qualcosa di nuovo, nuovo stile, nuove tecniche, nuove "alleanze".....
Penso che ormai sia troppo difficile fare questi discorsi qui da noi.
Vedevo oggi i vecchi libroni di Fantin e compagnia sugli alpinisti italiani nel mondo, ma anche il Duca.... ora si parla poco delle montagne e quindi si pensa poco a scalarle.
Si arrampica fortissimo, si fa ghiaccio difficilissimo, ma non siamo quasi più capaci di fare alpinismo, scalare le montagne.
La ruota gira, girerà, ma mi piacerebbe fosse già girata.... son quasi 30 anni che gira.
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Messaggioda Sbob » lun ott 22, 2012 19:36 pm

nuvolarossa ha scritto:Almeno la rischiavano consapevolmente per dei valori in cui credevano fortemente. Oggi i giovani che ieri magari sarebbero andati in montagna la vita la spendono a sballarsi e a schiantarsi in macchina e/o a farsi fuori buttandosi dal balcone...

Ministero della Salute - Relazione sullo stato sanitario del paese 2009 - 2010 ha scritto:Nella classe di età dei giovani adulti (15-44 anni), la prima causa di morte è rappresentata dalle cause violente. Su 14.169 complessive 5.073 sono dovute a cause violente (per lo più incidenti stradali).


http://www.ilpost.it/2012/04/26/economist-mortalita-giovani/

Vabbeh, la prima causa sono gli incidenti perche' le altre cause sono state quasi eliminate... non e' che una volta non ci fossero gli incidenti.
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Messaggioda peppino » lun ott 22, 2012 19:38 pm

oggi pensano bocciardando di ripristinare una verginità alpina ormai compromessa. come se togliendo spit e segnaletica fosse possibile recuperare il piacere e l'emozione dell'alpinismo come scoperta rischio e avventura.
io dico: no. ingenua illusione.

sarebbe come ricucire l'imene a una ragazza e penetrarla illudendosi che sia la prima volta.

come bruciare i libri di medicina per riscoprire la pennicillina come se non fosse già stata scoperta.

illusione. sterile finzione.
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Messaggioda Il Profeta » lun ott 22, 2012 19:51 pm

giudirel ha scritto:Essenzialmente chisseneciava.
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