da SCOTT » sab giu 06, 2009 12:10 pm
I 17 giorni del mio "miglio verde".
Reparto di ortopedia, pavimenti in linoleum verdi, un corridoio che a guardarlo dal letto i primi giorni sembrava lungo un miglio, irraggiungibile, più vasto dello Hielo Continental...
...stanza N°1, letto N°1...
Il bagno della camera a pochi passi appare come un miraggio...è quello il mio primo obbiettivo, la prima lunghezza di corda su questo "zoccolo" di rocce marce.
Sono stordito, la morfina mi "regala" sogni e visioni ad occhi aperti...strane creature vengono a farmi visita...passo dalla lucidità al torpore indipendentemente dalla mia volontà...non sono più padrone di me stesso.
Non posso muovermi, ancora non mi riesce...vengo lavato da capo a piedi da ragazze che hanno almeno 10 anni meno di me, ho un "catetere" per le flebo impiantato nella giugulare e un'intera rassegna di bottiglie collegate da tubi immettono varie sostanze ignote nel mio corpo...mi hanno trasfuso oltre quattro litri di sangue...il sangue che ho lasciato nel campo delle falene.
Odio la "padella"...la odio con tutte le mie forze...è umiliante, lo è sopra da ogni altra cosa io abbia provato...di tanto in tanto nel delirio della morfina pretendo di alzarmi e andare in bagno...sono solo 4 o 5 metri...insuperabili.
Raven è accanto a me...ordino di abbassare la sponda del letto...voglio alzarmi e con la mia gamba andare in bagno...
...la spavento...lei chiama l'infermiera...fallisco...morfina...per 4 giorni.
L'ossessione in quei giorni è ottenere una sedia a rotelle con la quale raggiungere il bagno, dico:"voglio la patente per la carrozzina"...ma non la ottengo...è "presto"...
...durante la notte del 4° giorno mi sveglio, Raven è accanto a me, ancora una volta ripeto che devo...che voglio andare in bagno!
...sono più lucido ora, Raven mi asseconda..."ruba una "carrozza" del reparto...silenziosa e furtiva come solo una fata sa fare appare sulla porta...
...la gamba, l'unica che ho, si rifiuta di spingere su il mio peso...mi faccio aiutare un pò...dopo qualche tentativo mi riesce il passaggio, raggiungo il bagno...un sogno che si realizza...gioia...ce l'ho fatta...la carrozza torna a posto e il "segreto" del mio "viaggio" resta tale.
La prima lughezza difficile è fatta...le cose più semplici...più scontate sono anche le più preziose...
Il giorno dopo ottengo ufficialmente la "patente"...ho una fiammante "ferrari" blu con tanto di "albero" per le flebo ora...
...la gamba riprende forza e l'equilibrio torna...mi muovo per la camera in modo indipendente.
La processione di amici e parenti prosegue interminabile dal primo giorno...fanno i turni per scambiare quattro parole...non mi ero mai reso conto di quanti amici avessi...
...si ride e si scherza sempre...qualcuno si commuove e mi abbraccia forte...ricevo forza e coraggio.
"stai in gamba"
"sembri dimagrito" - "si, mi sono pesato e sono 12 13 chili in meno di prima..."
"sei uno dei pochi uomini ad avere l'uccello più lungo della gamba"
"dottore...quanto tempo occorre prima che la gamba ricresca?"
Si discute di arti biomeccanici...dei progressi fatti in questo senso...io che inizialmente volevo adattare una gamba in legno tornito di un tavolo romagnolo stile capitan uncino mi lascio trasportare da questi discorsi e opto per una gamba tal-quale quella di Steve Austin, il mitico uomo da sei milioni di dollari...
...i momenti bui arrivano specialmente di notte...i fantasmi della notte che vivono nel buio e si nutrono di angoscia...
...in quei momenti le domande sono sempre le stesse...
..."chi me lo ha fatto fare? ...non era meglio lasciare la cintura nei pantaloni? ...quattro o cinque minuti e tutto sarebbe stato finito...avrei danzato anch'io con le falene e le spighe di erba matta...
...ma ho scelto un'altra strada...la più difficile...accidenti a me...
...qualche lacrima mi riga il viso ... poi...
...va bene così! ...se sono ancora qui un motivo ci deve essere...forse ho ancora qualcosa da fare qui e...qualunque cosa sia voglio proprio andare a vedere cos'è, voglio farla!
Un mattino salgo sulla mia fuoriserie e decido di farmi accompagnare fuori dal reparto, fuori dall'ingresso dell'ospedale...non potrei, sono ancora in prognosi riservata ma...quando mi metto in testa una cosa...
...attraverso il "miglio verde" che ormai, da qiuando ho le ruote, non è piu così invalicabile...ascensore...attraverso i corridoi...l'ingresso dell'ospedale...sono fuori...
...l'aria esterna entra nelle narici, odori che stavo dimenticando risvegliano un senso di commozione...
...ho un groppo in gola.
Per scioglierlo chiedo a Raven una sigaretta...la più schifosa che abbia mai fumato...la più buona che io ricordi.
Fumo e osservo le persone muoversi, entrano e escono con sguardi assorti, a volte tristi o annoiati mettono un piede avanti all'altro...camminano, frettolosi o con passi trascinati...camminano...
...mi tornano in mente tutte le volte in cui, quando anch'io potevo camminare, anzichè "camminare" "vagavo" ... annoiato...o triste...arrabbiato...o scazzato...
...senza sapere, senza comprendere la fortuna che avevo, la fortuna di aver modo di andare, mettere un piede avanti all'altro e CAMMINARE.
Gli amici con me mi parlano ma non capisco le parole...sono immerso nelle mie riflessioni fissando i piedi, le scarpe di persone che non sanno comprendere la fortuna che hanno...
...non sanno comprenderla perchè ce l'hanno...da sempre.
Mi prometto che quando avrò la mia gamba bionica da "uomo da sei milioni di dollari" non dimenticherò mai più quello che significa poter camminare...e mai più vagherò... "andrò".
Le cose che sembrano le più scontate...le più "banali" sono anche le più preziose.
...le più preziose...
Ora sono un pò spaesato a casa mia, quasi non la riconosco...
...l'ho messa in vendita la mia casa...
...ho fatto piazza pulita di tutto, ora, sono pronto a ricominciare da capo...
...sono pronto a ricostruire la mia vita da zero...
...imparando a camminare.
Il maledetto zoccolo di rocce marce è terminato, inizia un nuovo capitolo ora, si comincia la scalata...quella vera.
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.
A presto.
Scott.
a nin pos piò!!!