Bene ragazzi!
Abbiamo il pieno appoggio di Mountain Wilderness, un motivo in più per dimostrare che potremo fare una manifestazione pacifica ma con un forte significato di "essere contro" alcune scelte politiche e commerciali che danneggiano la montagna per un beneficio economico effimero e non sostenibile dal punto di vista ambientale.
Queste le risposte ricevute da MW:
Caro amico di MW, perdona se rispondiamo con ritardo al tuo messaggio. Come credo saprai del Monte Rite ci siamo occupati diverse volte nel periodo dei lavori di ristrutturazione prima e dell'inaugurazione poi; se hai seguito gli articoli sulla stampa locale (se ti interessa posso inviartene alcune copie) avrai visto come MW, e Luigi Casanova in prima persona, si sia pronunciata negativamente. Ma poi tutti gli altri si sono inchinati e hanno deciso che andava bene così, ed il silenzio è caduto pesantemente fino a pochi mesi fa quando Messner ha lamentato le inadempienze degli enti locali che avevano promesso infrastrutture di sostegno al museo, e ha minacciato di abbandonare il progetto.
Venendo al merito del tuo messaggio:
- il processo alle intenzioni in verità era sacrosanto. Sapevamo benissimo come sarebbe andata a finire, tant'è vero che non capivamo il perché di un museo in quota quando si poteva benissimo realizzarlo in valle con migliori ricadute sull'economia locale e maggiore rispetto dell'ambiente montano. Personalmente io il museo nemmeno l'ho visto, quindi sull'aspetto architettonico non mi pronuncio.
- sull'incentivazione della fruizione sostenibile siamo d'accordo, ma non ci sono prospettive se non si pensa a limitare la percorribilità sulla strada di accesso al museo. L'amministrazione locale dovrebbe interdire il traffico motorizzato, magari istituendo bus navetta; solo così i ciclisti, i pedoni e gli ippoturisti avrebbero qualche possibilità di sopravvivere. Come MW abbiamo chiesto in diverse situazioni interventi di questo genere, ed importanti risultati stiamo ottenendo in Val Genova in Trentino e al Nivolet in Piemonte, certo con tempi lunghi ma con significativi passi avanti.
- per quanto riguarda i mezzi di trasporto alternativi ne possiamo discutere, occorre però fare un accurato bilancio costi/benefici. Se un impianto deve funzionare in perdita economica, non ha molto senso; se per pareggiare le spese di gestione occorrono un determinato numero di passeggeri al giorno di media, bisogna poi che questi passeggeri ci siano realmente. Qualcuno possiede questi dati? A quanto ci è dato sapere, il numero di visitatori è crollato dopo la curiosità iniziale...
- l'idea della manifestazione che proponi è effettivamente molto vicina all'ideologia di MW, e infatti siamo molto interessati. Abbiamo già informato di questo il nostro gruppo locale trentino, e siamo in contatto con un nostro socio di Torino che è attivista nel movimento Critical Mass del capoluogo piemontese. Riparliamone.
- ritengo che Reinhold Messner sia perfettamente a conoscenza della situazione, e che anzi la stessa gli sia sfuggita di mano in senso opposto: a suo dire occorrevano altre strutture che le amministrazioni siano impegnate a costruire sul Rite, e la mancanza di queste hanno a suo dire gravemente compromesso la fruibilità del museo. Se desideri una sua opinione puoi richiederla all'indirizzo
info@reinholdmessner.it, noi probabilmente riceveremmo solo una serie di improperi, come del resto è già successo...
A risentirci presto, un caro saluto.
Fabio Valentini
caro Enrico,
Valentini mi ha trasferito la tua lettera e la risposta che ti ha fornito.
Ti aggiungo acuni elementi per aiutarti a comprendere la complessità della
situazione.
Innanzi a tutto, mia madre è di Zoppè, le mie prime lunghe traversate, a
dieci anni, le ho fatte a piedi da Zoppè al Rite, un'avventura.
La nostra associazione è stata l'UNICA ad opporsi alla follia del Museo.
Allora Messner era un nostro garante. Vleva l'autostrada Alemagna per
raggiungere da Venezia velocemente il fondovalle e poi salire al Museo.
Causa la nostra posizione ci ha lasciati offendendo un po' tutti, io in
prima persona, allora ero il Presidente di MW .
Abbiamo provato a collaborare con il sindaco, per la viabilità, per
soluzioni di indirizzo alternative. abbiamo sempre avuto assenza di risposta.
Messner credeva in un grande successo. dopo l'iniziale boom, 100.000
vistite (2003) siamo passati a 10.000 (2004), e così sarà in futuro. La
montagna nella sua originaria semplicità ora è sconvolta.
Concordo con la manifestazione. sappi che Messner voleva la funivia, la
regione, giustamente non gliela vuole dare, presuppone una
infrastrutturazione pesante, parcheggi al Passo e costi impossibili di
gestione.
Non farti ingannare da Messner: lo rispetto come alpinista, uno dei
grandissimi. Ma in nessun altro aspetto: l'ho definito il commerciante
della montagna.
Ma con lui bisogna anche stare attenti: non accetta le critiche, men che
meno il confronto. Lui è l'assoluto e chi lo contrasta viene solo aggredito
e umiliato.
Aiutaci anche in altre iniziative: se vuoi siamo tutti presneti in Forca
Rossa (Passo san Pellegrino) il 13 marzo per difendere la Marmolada e la
zona di Fucchiade. saremo in tanti, Ciao
Luigi Casanova
Visto che l'accordo c'è ho proposto di collaborare assieme per la manifestazione in modo da ottenere una grande partecipazione
Ho invitato loro a partecipare al nostro forum e anche a quello di planetmountain (dove però temo incontreranno i soliti polemisti.....)
Nel frattempo ricordatevi le date
13 marzo: Scialpinistica in Forca Rossa
21 Agosto: Critical Mass Monte Rite