CRITICAL MASS AL MONTE RITE: AGOSTO 2005

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

CRITICAL MASS AL MONTE RITE: AGOSTO 2005

Messaggioda enrysno » gio gen 20, 2005 17:00 pm

Vi invito a partecipare il 21 Agosto alla manifestazione pacifica contro i mezzi motorizzati sul Monte Rite

vedi http://www.bike-board.de/community/foru ... hp?t=37543
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Messaggioda julius » ven gen 28, 2005 19:13 pm

Scusami non sapevo nulla di questa iniziativa: ma chi la organizza ?
Personalmente trovo che l'idea di Messner di piazzare il suo museo in cima a un monte di 2200 metri sia stata tutt'altro che felice ! Gli effetti si cominciano a registrare...
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Messaggioda yena » ven gen 28, 2005 19:32 pm

il critical mass è un incontro casuale di biciclette che casualmente si trovano a fare lo stesso percorso ( cosa che fanno giornalmente tutti gli automobilisti e anche i suvvusti)e casualmente danno la possibilità agli automobilisti di fermarsi un attimo e pensare come sarebbe bello il mondo se si usase l'automobile solo quando c'è realmente bisogno di farlo, o magari proprio mai!
la massa critica non è organizzata da nessuno è un incontro casuale di anime libere in biccletta ( c'è sempre pieno di belle donne) se siete curiosi andate a milano dopo le 21:30 ogni giovedì in piazza pridelis ( ex piazza mercanti ) ovviamente in bicicletta
ps con questo freddo forse è meglio che aspettate fra 2/3 mesi ad andarci
pps meno bici + ici
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Messaggioda enrysno » gio feb 10, 2005 18:54 pm

ho mandato la seguente mail ai dirigenti di Mountain Wilderness e a Toio De Savroniani (MW Veneto)

vediamo cosa rispondono

Egregio Presidente, gentili Signori

Ho deciso di scriverVi per sottoporVi un problema che mi sta particolarmente a cuore. Mi riferisco alla presenza rumorosa ed inquinante delle jeep, dei furgoni e degli altri veicoli a motore che imperversano sulla strada del Monte Rite nei mesi estivi.

Sappiamo tutti la storia del monte. Era un luogo marginale rispetto alle consuete rotte turistiche di massa. Nonostante la presenza della comoda strada sterrata (un tempo giustamente chiusa ai mezzi a motore) pochi escursionisti e alcuni mountain bikers salivano lungo la vecchia via militare, godendo del panorama, dell?aria pura, del sole del versante meridionale e dello spettacolo che si apre alla vista sulla cima.

Poi qualcuno ha deciso che si sarebbe potuto ?valorizzare? il monte come meta turistica grazie alla costruzione di un Museo della Montagna. Nobile intento. Non faccio il processo alle intenzioni a nessuno. Altrettanto nobile è stata la decisione di utilizzare allo scopo fondi europei per lo sviluppo sostenibile. Il museo è stato realizzato. E già qui si potrebbe muovere qualche critica sul come è stato fatto, ma si cadrebbe in discussioni architettoniche soggettive??molti architetti sostengono che anche a 3000 metri l?acciaio, il vetro e il cemento sono belli da vedere?(de gustibus?.)

Sempre grazie ai fondi europei, è stato realizzato un rifugio. Più che altro è uno dei tanti nuovi alberghi d?alta quota (90 Euro a notte). Hanno allargato la strada, spianandola e corredandola di nuovi guard rails. Manca solo l?asfalto, ma non so se possiamo cantare vittoria su questo punto. Tra poco è probabile che i costi di manutenzione della sterrata divengano troppo alti a causa del passaggio delle jeep??

Durante i mesi di luglio e agosto la cima del monte è invasa da un?eccessiva massa di turisti, la maggior parte dei quali sale in cima grazie ai veicoli motorizzati solo per pigrizia. Tutto intorno lo spettacolo è deludente: un enorme ristorante, bancherelle di chincaglierie inaudite, banchetti che vendono hot dogs?..e chi più ne ha più ne metta??è peggio del litorale romagnolo??

Un fatto positivo c?è: alcuni sentieri sono stati sistemati. Ma è veramente poco rispetto al resto.

Mi chiedo dove emerga la sostenibilità ambientale di un progetto che pone le sue basi sul continuo andirivieni di jeep e furgoni sulla strada che conduce alla cima?.Vorrei inoltre sapere chi e su quale criterio ha autorizzato il numero di mezzi che possono salire. Capisco che si possa facilitare la salita alle persone che non hanno la possibilità fisica di accedere a piedi, come i portatori di handicap o gli anziani. Ma allora basterebbe una navetta ogni una/due ore, non dieci o più!!

Ma non basta. Il comportamento degli autisti di tali mezzi è molto lontano dalla civiltà: non hanno nessun rispetto e nessuna attenzione per coloro che salgono a piedi o in bicicletta, sfiorando le persone e accelerando in prossimità di esse. Si subiscono così il rischio di essere investiti, la polvere e i gas asfissianti, proprio mentre si sta compiendo uno sforzo fisico aerobico. Sono stati posti anche dei cartelli che invitano i pedoni a fare attenzione alle auto?..Ma non dovrebbe essere il contrario su una strada sterrata di montagna che secondo la legge regionale dovrebbe essere sbarrata?

L?estate scorsa ho provato a chiedere gentilmente a uno di questi ?onesti lavoratori? il motivo di tale comportamento. Sono stato assalito verbalmente e poco ci mancava che tale individuo passasse ad atti violenti, sostenendo che fossi io l?intruso nel suo piccolo impero personale dove poteva fare il suo ?rally show? per divertire i clienti (molto spesso famiglie ricche di turisti cortinesi).

Non vorrei sembrare un anacronistico Don Chisciotte ma avrei alcune idee da sottoporVi.

La prima riguarda la possibile incentivazione della fruizione sostenibile del monte. In poche parole convincere la gente a salire a piedi, in bicicletta o a cavallo e non con i mezzi motorizzati. La sostenibilità si ottiene mediante regole e incentivi. Regole per disciplinare o eliminare del tutto i motori, incentivi per attività alternative. Per esempio si potrebbe realizzare al Passo Cibiana (o in prossimità di esso) un maneggio e un noleggio di biciclette, al posto dell'asfalto dei parcheggi e del particolato emesso dalle marmitte. Ci sarebbe comunque un guadagno da parte degli operatori del settore. Pensate alla gioia dei bambini che potrebbero salire a cavallo.

In molti luoghi la possibilità di fare mountain bike in equilibrio con l?ambiente ha creato i presupposti per un tipo di turismo completamente eco-compatibile (vedi zona Lago di Garda). Dal monte la discesa nella Valle Inferna è molto divertente e si arriva a visitare anche la zona delle vecchie miniere (che nessuno conosce). Certo, bisogna spendere dei soldi per mantenere i sentieri, ma vogliamo paragonare l'impatto di una ruota di bicicletta rispetto a un veicolo motorizzato di due tonnellate? E poi quanti soldi servono per la manutenzione di un sentiero rispetto a quello che è stato speso per l?operazione BUSINESS MONTE RITE? (perché io non vedo un'altra denominazione ad hoc?altro che progetto sostenibile finanziabile dall?Euopa?..)

Ho sentito parlare dell?ipotesi di realizzare un impianto di risalita, una cabinovia immagino. Penso che molti ambientalisti e anche Voi di MW siate contrari a questa proposta. Ma se si potesse trovare un compromesso? Se si facesse la cabinovia e si eliminassero i veicoli sarebbe un male minore no?

E perché non un trenino a cremagliera? Ne esistono ad emissioni zero: funzionano con un contrappeso ad acqua che si riempie a monte e si svuota a valle?..ma le soluzione più intelligenti che non portano soldi vengono scartate a priori??.

L?altra idea è provocatoria e andrebbe affiancata dalle precenti, che sono propositive. Non so se qualcuno di voi ha sentito parlare del movimento ?Critcal Mass?. Immagino di sì. Si tratta di radunare un buon numero di persone a piedi e in bicicletta durante un giorno particolarmente affollato e di manifestare pacificamente salendo lungo la strada, impedendo il passaggio dei veicoli motorizzati.

Sottolineo l?assoluto carattere pacifico che dovrà avere la manifestazione. Non dovrà essere permesso alcun atto di violenza, neanche verbale. Ho pensato alla realizzazione di magliette e/o striscioni in relazione al motivo della protesta.

Mi sembra in tutto e per tutto in linea con la tipologia di manifestazioni di Mountain Wilderness.

Ho già parlato con molte persone di questa idea. E? stata diffusa su vari forum su internet. Il giorno stabilito sarebbe domenica 21 agosto 2005.

Vorrei sapere cosa ne pensate. Nel caso siate d?accordo con me si potrebbe pubblicizzare la cosa anche sul vostro sito e informare la stampa. E? importante che il numero dei partecipanti sia alto.

Al riguardo gradirei anche l?opinione di Reinhold Messner, ideatore del Museo e stimatissimo alpinista (anche da me, in tutta sincerità), che forse non è a conoscenza della gravità della situazione.

Grazie per l?attenzione. Attendo un Vs cortese riscontro.

Distinti Saluti
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Messaggioda alfaomega » ven feb 11, 2005 21:02 pm

se sarò in zona vengo di sicuro, con la mia targhetta NO OIL ;)
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Messaggioda enrysno » lun feb 14, 2005 16:30 pm

bravo!
e porta tanti amici!
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Messaggioda dema » lun feb 14, 2005 16:40 pm

yena ha scritto: bici e baci yena


anche tu sei un frequentatore cel critical di milano
forse ci siamo gia incontrati!!
....in ogni caso nessun rimorso
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Messaggioda yena » mar feb 15, 2005 18:24 pm

è probabile anche se :oops: :oops: :oops: è da quando questa estate son andato in austria in bici che non vengo più in massa.


ma da aprile se son + libero mi sà che pedalo fisso tutti i giovedì e li ci si becca sicuro (io son sempre coi pantaloncini tecnici e la mtb sgrausa quindi non puoi sbagliare) :wink:
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Messaggioda dema » gio feb 17, 2005 3:17 am

yena ha scritto:è probabile anche se :oops: :oops: :oops: è da quando questa estate son andato in austria in bici che non vengo più in massa.


ma da aprile se son + libero mi sà che pedalo fisso tutti i giovedì e li ci si becca sicuro (io son sempre coi pantaloncini tecnici e la mtb sgrausa quindi non puoi sbagliare) :wink:

anch'io penso che ricomincerò ad aprile e sarò con una bicicletta con disegnati dei fiorellini
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Messaggioda enrysno » mer mar 02, 2005 12:01 pm

Bene ragazzi!

Abbiamo il pieno appoggio di Mountain Wilderness, un motivo in più per dimostrare che potremo fare una manifestazione pacifica ma con un forte significato di "essere contro" alcune scelte politiche e commerciali che danneggiano la montagna per un beneficio economico effimero e non sostenibile dal punto di vista ambientale.

Queste le risposte ricevute da MW:

Caro amico di MW, perdona se rispondiamo con ritardo al tuo messaggio. Come credo saprai del Monte Rite ci siamo occupati diverse volte nel periodo dei lavori di ristrutturazione prima e dell'inaugurazione poi; se hai seguito gli articoli sulla stampa locale (se ti interessa posso inviartene alcune copie) avrai visto come MW, e Luigi Casanova in prima persona, si sia pronunciata negativamente. Ma poi tutti gli altri si sono inchinati e hanno deciso che andava bene così, ed il silenzio è caduto pesantemente fino a pochi mesi fa quando Messner ha lamentato le inadempienze degli enti locali che avevano promesso infrastrutture di sostegno al museo, e ha minacciato di abbandonare il progetto.
Venendo al merito del tuo messaggio:
- il processo alle intenzioni in verità era sacrosanto. Sapevamo benissimo come sarebbe andata a finire, tant'è vero che non capivamo il perché di un museo in quota quando si poteva benissimo realizzarlo in valle con migliori ricadute sull'economia locale e maggiore rispetto dell'ambiente montano. Personalmente io il museo nemmeno l'ho visto, quindi sull'aspetto architettonico non mi pronuncio.
- sull'incentivazione della fruizione sostenibile siamo d'accordo, ma non ci sono prospettive se non si pensa a limitare la percorribilità sulla strada di accesso al museo. L'amministrazione locale dovrebbe interdire il traffico motorizzato, magari istituendo bus navetta; solo così i ciclisti, i pedoni e gli ippoturisti avrebbero qualche possibilità di sopravvivere. Come MW abbiamo chiesto in diverse situazioni interventi di questo genere, ed importanti risultati stiamo ottenendo in Val Genova in Trentino e al Nivolet in Piemonte, certo con tempi lunghi ma con significativi passi avanti.
- per quanto riguarda i mezzi di trasporto alternativi ne possiamo discutere, occorre però fare un accurato bilancio costi/benefici. Se un impianto deve funzionare in perdita economica, non ha molto senso; se per pareggiare le spese di gestione occorrono un determinato numero di passeggeri al giorno di media, bisogna poi che questi passeggeri ci siano realmente. Qualcuno possiede questi dati? A quanto ci è dato sapere, il numero di visitatori è crollato dopo la curiosità iniziale...
- l'idea della manifestazione che proponi è effettivamente molto vicina all'ideologia di MW, e infatti siamo molto interessati. Abbiamo già informato di questo il nostro gruppo locale trentino, e siamo in contatto con un nostro socio di Torino che è attivista nel movimento Critical Mass del capoluogo piemontese. Riparliamone.
- ritengo che Reinhold Messner sia perfettamente a conoscenza della situazione, e che anzi la stessa gli sia sfuggita di mano in senso opposto: a suo dire occorrevano altre strutture che le amministrazioni siano impegnate a costruire sul Rite, e la mancanza di queste hanno a suo dire gravemente compromesso la fruibilità del museo. Se desideri una sua opinione puoi richiederla all'indirizzo info@reinholdmessner.it, noi probabilmente riceveremmo solo una serie di improperi, come del resto è già successo...

A risentirci presto, un caro saluto.
Fabio Valentini




caro Enrico,
Valentini mi ha trasferito la tua lettera e la risposta che ti ha fornito.
Ti aggiungo acuni elementi per aiutarti a comprendere la complessità della
situazione.
Innanzi a tutto, mia madre è di Zoppè, le mie prime lunghe traversate, a
dieci anni, le ho fatte a piedi da Zoppè al Rite, un'avventura.
La nostra associazione è stata l'UNICA ad opporsi alla follia del Museo.
Allora Messner era un nostro garante. Vleva l'autostrada Alemagna per
raggiungere da Venezia velocemente il fondovalle e poi salire al Museo.
Causa la nostra posizione ci ha lasciati offendendo un po' tutti, io in
prima persona, allora ero il Presidente di MW .
Abbiamo provato a collaborare con il sindaco, per la viabilità, per
soluzioni di indirizzo alternative. abbiamo sempre avuto assenza di risposta.
Messner credeva in un grande successo. dopo l'iniziale boom, 100.000
vistite (2003) siamo passati a 10.000 (2004), e così sarà in futuro. La
montagna nella sua originaria semplicità ora è sconvolta.
Concordo con la manifestazione. sappi che Messner voleva la funivia, la
regione, giustamente non gliela vuole dare, presuppone una
infrastrutturazione pesante, parcheggi al Passo e costi impossibili di
gestione.
Non farti ingannare da Messner: lo rispetto come alpinista, uno dei
grandissimi. Ma in nessun altro aspetto: l'ho definito il commerciante
della montagna.
Ma con lui bisogna anche stare attenti: non accetta le critiche, men che
meno il confronto. Lui è l'assoluto e chi lo contrasta viene solo aggredito
e umiliato.
Aiutaci anche in altre iniziative: se vuoi siamo tutti presneti in Forca
Rossa (Passo san Pellegrino) il 13 marzo per difendere la Marmolada e la
zona di Fucchiade. saremo in tanti, Ciao

Luigi Casanova


Visto che l'accordo c'è ho proposto di collaborare assieme per la manifestazione in modo da ottenere una grande partecipazione

Ho invitato loro a partecipare al nostro forum e anche a quello di planetmountain (dove però temo incontreranno i soliti polemisti.....)

Nel frattempo ricordatevi le date

13 marzo: Scialpinistica in Forca Rossa

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Messaggioda siria » mer mar 02, 2005 12:11 pm

dema ha scritto:
yena ha scritto:è probabile anche se :oops: :oops: :oops: è da quando questa estate son andato in austria in bici che non vengo più in massa.


ma da aprile se son + libero mi sà che pedalo fisso tutti i giovedì e li ci si becca sicuro (io son sempre coi pantaloncini tecnici e la mtb sgrausa quindi non puoi sbagliare) :wink:

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figata? una graziella figlia dei fiori?
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Messaggioda .:eZy:. » mer mar 02, 2005 12:47 pm

enrysno ha scritto: ...
Ho invitato loro a partecipare al nostro forum e anche a quello di planetmountain (dove però temo incontreranno i soliti polemisti.....)

Nel frattempo ricordatevi le date

13 marzo: Scialpinistica in Forca Rossa

21 Agosto: Critical Mass Monte Rite

Bravo E.snow, iniziativa lodevole ...

Farò in modo di parteciparvi, piacevolmente, con famiglia:
Forca Rossa... in old style :twisted:
Monte Rite con bici 52 freni a bacchetta e bocia in triciclo.... più critical mass di così ...

:wink:
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