Provo a dire brevemente la mia.
Come è stato già scritto, quando vedo un atleta alzare le braccia dopo cento metri di sudore, quando vedo un ciclista scattarein salita, quando vedo un arrampicatore rinviare la catena con una ghisa tremenda, beh ci vedo il gesto sportivo, e non il marketing che magari ci sta dietro.
Sarò anche un ingenuo ma per me le olimpiadi sono un evento strepitoso, e penso che darei via il culo (tanto per parlare in maniera fine

) per poter un giorno entrare in uno stadio olimpico con quarantadue chilometri sulle gambe e il pubblico che applaude anche se il primo ha finito da più di un'ora.
Ma per l'arrampicata secondo me il discorso è diverso. Perchè l'arrampicata non parte coe sport.
Quando giocavo a calcio, il mio sogno era parare il rigore decisivo in una finale dei mondiali, quando facevo atletica sognavo di parteciapre ad un'olimpiade, quando andavo in bici provavo a staccare mio papà in salita immaginandomi sul mortirolo all'inseguimento della maglia rosa, e così per tutti gli sport che ho fatto.
Ma quando ho cominicato ad arrampicare, i miei sogni erano ( e sono tutt'ora) le salite di vie difficili e mitiche, passare giorni appeso in recondite pareti di granito. Di partecipare ad una gara mi è sempre interessato poco.
La mia paura è che sebbene sarei felicissimo di vedere l'arrampicata alle olimpiadi, poi lo scopo e il sogno delle "nuove leve" non sarebbe più salire una linea fantastica ma vincere una gara, e così si perderebbe quello che penso sia lo spirito della nostra (beh... più vostra

) attività.
A settembre per la prima olta sono andato a vedere una gara di arrampicata, il rockmaster, e, oltre per i campioni che provavano passaggi veramente belli, mi è piaciuto per l'ambiente. Voglio dire, mi è sembrato che anche per gli atleti vincere contasse relativamente, che fosserò lì più che altro per confrontarsi e per divertirsi. Insomma c'era un'atmosfera rilassata, non agonistica da duri e incazzati. Penso siano pochi gli sport in cui gli atleti stiano tranquillamente buttati sul prato con il pubblico a vedere le gare degli altri.
Ecco, questa atmosfera "informale" mi è piaciuta, e non vorrei che un eccessiva pubblicizzazione la rovinasse.