Raven ha scritto:credo che bisognerebbe stare molto attenti a mantenre separati le ossessioni dai deliri.
per uno sportivo l'attenzione al corpo può arrivare ai limiti dell'ossessione maniacale. come per qualsiasi artista
che cura lo strumento con il quale compie la sua arte con un attenzione che ha dell'incredibile, gurdando dal di fuori.
che raffina la propria opera arte in continuazione ponendo l'occhio su sfumature e contrasti che noi neanche siamo in grado di cogliere.
così è il corpo per chi scala (strumento) e così è il movimento (opera d'arte).
altro discorso è il delirio. il pensiero delirante non ha bisogno di un risultato esterno. si allontana dalla realtà e se ne serve solamente per farsene scudo. si chiude in se stesso. non è più la prestazione, il rapporto peso/potenza, le tonicità, l'obiettivo miglioramento o meno.
è semplicemente una sfida con se stesso. pensiero contro pensiero. superare i limiti di quello che sembrava il tuo massimo. convincere il pensiero che può dominare ogni cosa, la fame, la morte, la stanchezza. soprattutto convincere che può dominare se stesso.
un delirio così prima che rubarti energie fisiche ti ruba energie mentali. ogni secondo. ogni parola, ogni pensiero è catturato nel vortice dell'onnipotenza anoressica: contare calorie, addizionarle, sottrarle, dividerle, scontarle, annichilamentototale. non c'è più spazio per lo sport, la prestazione. non c'è più spazio per niente che non sia il non-mangiare. a stento riesci a portare avanti le cose obbligatorie e quotidiane della vita, come lavorare perchè ti rubano alla tua occupazione primaria. a quello che è il tuo scopo. il movimento è disinvestito del suo vero senso. serve a bruciare calorie. non vedrai mai un anoressico prestare attenzione al singolo gersto, cercare di affinarlo. sarà attento alle ripetizioni, alla quantità perchè quantità=consumo...
il problema non è il rapporto col corpo. è il rapporto con la propria mente che semplicemente si è servita del corpo per poter impazzire.
quindi facciamo attenzione a come si parla di anoressia non perchè parlarne sia un male. più se ne parla e meglio è. ma non offriamo spunti che diano a chi è anoressico una parvenza di leggitimità al suo modo di fare, che gli offrano una possibilità di giustifiucarsi con gli altri e con se stesso, che gli consentano di mettere la testa sotto la sabbia, pur sapendo di bluffare.
e che gli consentano di rimandare la presa di coscienza.
uno sportivo ossessionato non è anoressico, non lo è neppure quando arriva ad essere maniacale.
un delirante è anoressico e a quel punto dello sport non gliene frega più niente.
mi piaciono molto le tue constatazioni...
