Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Vigorone » gio gen 14, 2016 10:51 am

espo ha scritto:
Vigorone ha scritto:Esperienza mia personale: qualche anno fa dal salotto di casa col mio PMR ho ascoltato persone che da quel che dicevano stavano sui campi da sci andando su e giù per gli skilift.
Ora, i campi da sci più vicini a casa mia sono a 50 km in linea d'aria, esattamente davanti alle mie finestre.




che sono rimasto indietro sulla tecnologia pmr e capacità apparati ok. lo riconosco.

sull'utilità del sistema senza una frequenza ufficiale, ponti radio e apparati vhf lo ribadisco. una cosa così è troppo aleatoria per poter esser veramente efficacie. non puoi fare affidamento su qualcosa che non è sicuramente funzionante e si basa sul forse qualcuno ascolta e forse ho visuale. alla fine finisci per coprire male le zone che copre il telefono. quando avevano assegnato la frequenza al cai il progetto prevedeva punti ascolto dappertutto ufficiali....

poi la cosa è interessante e tanto di cappello ai promotori. sicuramente approfondisco e magari partecipo. :D


Mah, non credo sia una questione di tecnologia quanto di propagazione di onde radio.

Per quanto riguarda i tuoi dubbi, OK, non sarà il non plus ultra, ma mi viene da dire "piuttosto che niente, meglio piuttosto". Se il canale PMR 8-16 diventa uno standard diffuso, e se sempre più gente prende con se una radio, le probabilità di contattare qualcuno in caso di bisogno aumentano...
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Messaggioda siluc » gio gen 14, 2016 15:05 pm

Buongiorno a tutti... Cerco di chiarire un po la situazione in risposta agli ultimissimi messaggi!

Con due PMR-446 omologati di recente abbiamo anche superato i 300 Km... Posizioni favorevoli, ad esempio vetta <> vetta, permettono questi collegamenti. Se e quando deciderete di partecipare al Progetto richiedendo un ID, in RERAMONT avrete modo di vedere tutti i collegamenti radio effettivamente avvenuti, con relativa rappresentazione grafica georeferenziata su carta topografica. Tali informazioni sono molto affidabili perchè vengono approvati (o meno) dai due corrispondenti per confermarne la validità. Questo è qualche esempio degli ultimi mesi:

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PIEMONTE | BRA <> MONVISO | circa 68 Km
Immagine
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VENETO <> EMILIA-ROMAGNA | Monte Grappa (non la vetta ma un pendio vicino) <> Monte Cimone (non la vetta ma qualche centinaio di metri al di sotto) | circa 200 Km
Immagine
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PIEMONTE | Val di Susa: Località Salbertrand <> Grange della Valle (a NNE del M. Chambrière e del Rifugio Molinari) | circa 6 km
Immagine
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Per quanto riguarda la frequenza che fu assegnata al CAI...
    - Se parli di quella assegnata alla SAT (Società Alpina Tridentina), l'avevano richiesta loro ma non ce l'hanno più in quanto la concessione era molto costosa, e l'uso era riservato ai soli soci SAT.
    - Se parli di quella assegnata al CAI a livello nazionale sui 169,xxx ... Attualmente tale frequenza è di uso esclusivo del CNSAS/Soccorso Alpino (per emergenze reali ed esercitazioni), ovvero un normale alpnista/escursionista non è autorizzato ad utilizzarla.
    - Se parli del Canale E del REGA Svizzero (161.300 MHz), in Italia è attivo/utilizzabile esclusivamente nella regione autonoma Valle d'Aosta. Questo Canale E, sempre nella sola VdA è impiegabile esclusivamente per chiedere soccorso, al pari di una chiamata al 112/118. Tale servizio prima era riservato solo al Soccorso Alpino, ma da Giugno 2013 è aperto alla popolazione se richiede l'apposita autorizzazione all'uso.

... Quindi la situazione è cambiata rispetto a qualche anno fa (20 rispetto a quanto si riferisce espo). Ma la RRM ha come obiettivo l'assegnazione di una frequenza radio nazionale, aperta al "pubblico della montagna", utilizzabile sia in caso di emergenza, sia per il regolare interscambio di informazioni operative di sicurezza.

Se diventasse una consuetudine dotarsi di un buon PMR-446, la Rete Radio Montana avrebbe sicuramente senso, e a questo ci stiamo lavorando... Ovviamente è tanta la popolazione da sensibilizzare, quindi ci vuole il tempo che ci vuole... Ma in alcune zone, Piemonte principalmente, abbiamo raggiunto l'obiettivo... Se leggi qualche mio post precedente, indico le zone più attive e un link a una mappa che mostra il riscontro positivo!

Quindi è possibile, col tempo, arrivare a un "fratello" del CH 16 marittimo, ma serve l'impegno di ognuno, che nel proprio piccolo dovrebbe senzibilizzare i prorpri amici e conoscenti, e così via a macchia d'olio.

Ripropongo questo link, ma se potete leggete tutti i miei post (sono solo 2 pagine alla fine): Copertura radio effettiva degli ultimi 2 mesi

Per quanto riguarda gli apparati radio...
Sconsiglio vivamente qualsiasi "Brondi"... Niente più che giocattolini... Elettronicamente scarsi, antenna misera e meccanicamente ciofeche per l'uso in montagna. Sconsiglio anche il Midland G7 Plus consigliato da Eionedvx, perchè con pochi Euro in più prendi qualcosa di meglio (Midland G9 Plus, con antenna di serie più lunga, ad esempio).

Per l'uso in montagna consiglio apparati almeno semi-professionali (già il G9 Plus può andare), e quindi dovrete spendere minimo 80-90 Euro, con queste caratteristiche:
    - Antenna originale bella lunga.
    - Impermeabilità a pioggia e neve (minimo livello IPX3).
    - Batterie al litio di almeno 1500/1700 mAh per un'autonomia duratura, ed eventuale pacco-batteria di emergenza (anche con pile alcaline).
    - Il display LCD è superfluo e consuma solo energia. Quelli professionali spesso sono senza display e sono programmabili da PC con cavo USB e relativo software.

Le potenze omologate sono per tutti le stesse (mezzo Watt), qualsiasi fascia di prezzo sia. Ma la differenza sulle distanze raggiunte la fa assolutamente l'elettronica (es: sensibilità a ricevere segnali deboli) e l'antenna... Per il Progetto abbiamo fatto vari test in ambiente montano, ovviamente... Avevo una ciofeca di Brondi e un buon Midland G9 Plus... Le radio erano vicinissime e con il G9 ascoltavo, mentre la Brondi era sorda :oops:

PS: in condizioni favorevoli anche con un Brondi ci fai 100 Km.

Lo ripeterò ad oltranza: "La potenzialità della rete è direttamente proporzionale al numero di utenti attivi contemporaneamente in un'area geograficamente ristretta.".

Ripropongo la pagina riassuntiva che fa capire il senso del Progetto, che forse non è del tutto chiaro:

:arrow: INTRODUZIONE AL PROGETTO

... Leggete i 3 punti del paragrafo "Impieghi"!

espo ha scritto:poi la cosa è interessante e tanto di cappello ai promotori. sicuramente approfondisco e magari partecipo. :D

Spero di averti chiarito un po' le idee :D

Vigorone, tu hai avuto modo di richiedere l'ID?

Mi scuso per il post lunghino... :oops:
Ultima modifica di siluc il gio gen 14, 2016 15:16 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re:

Messaggioda Eionedvx » gio gen 14, 2016 15:12 pm

siluc ha scritto:Sconsiglio vivamente qualsiasi "Brondi"... Niente più che giocattolini... Elettronicamente scarsi, antenna misera e meccanicamente ciofeche per l'uso in montagna.

Concordo pienamente!
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Re: Re:

Messaggioda espo » gio gen 14, 2016 15:33 pm

Eionedvx ha scritto:
siluc ha scritto:Sconsiglio vivamente qualsiasi "Brondi"... Niente più che giocattolini... Elettronicamente scarsi, antenna misera e meccanicamente ciofeche per l'uso in montagna.

Concordo pienamente!



:evil: ma se me lo hai linkato
massimo

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altri che non si sentono a casa da nessuna parte

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Re: Re:

Messaggioda Eionedvx » gio gen 14, 2016 15:34 pm

espo ha scritto:
Eionedvx ha scritto:
siluc ha scritto:Sconsiglio vivamente qualsiasi "Brondi"... Niente più che giocattolini... Elettronicamente scarsi, antenna misera e meccanicamente ciofeche per l'uso in montagna.

Concordo pienamente!



:evil: ma se me lo hai linkato


Senti, erano le 22:15, stavo andando a letto quando ho visto il pm, avevo fretta :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Vigorone » lun gen 18, 2016 17:00 pm

Allora,
dopo aver pagato la tassa ministeriale, aver inviato la comunicazione di inizio servizio ai competenti uffici ed aver aderito a Rete Radio Montana (con la conseguente assegnazione di un identificativo) ho iniziato i primi contatti nel fine settimana.

Sabato ho avuto due contatti da casa. Uno stava in linea d'aria a una cinquantina di chilometri di distanza, il secondo a quasi cento. Devo dire che in tutti e due i casi ci "vedevamo", ovvero tra noi non c'erano ostacoli.

Domenica mattina terzo contatto mentre ero a scalare in valle Po. L'altro operatore era a 25 km di distanza su una montagna a nord di me. Tra l'altro ho sentito prima di contattarlo lo stesso operatore che sulla banda RRM parlava con un altro operatore. Non ho potuto mettermi in contatto in quel momento perché stavo facendo sicura al socio e mi sarebbe sembrato poco carino lasciarlo da solo per rispondere...

Insomma mi pare di capire da questo approccio iniziale che almeno dalle mie parti la rete è abbastanza diffusa e soprattutto che funziona. Forse poco alla volta sta arrivando il momento, almeno qui, in cui la rete può effettivamente iniziare ad essere usata in modo *sistematico* per gli scopi per cui è stata ideata (comunicazioni sulla sicurezza e richieste di aiuto).

Bella cosa.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » lun gen 18, 2016 21:35 pm

Vigorone ha scritto:Allora,
dopo aver pagato la tassa ministeriale, aver inviato la comunicazione di inizio servizio ai competenti uffici ed aver aderito a Rete Radio Montana (con la conseguente assegnazione di un identificativo) ho iniziato i primi contatti nel fine settimana.

Sabato ho avuto due contatti da casa. Uno stava in linea d'aria a una cinquantina di chilometri di distanza, il secondo a quasi cento. Devo dire che in tutti e due i casi ci "vedevamo", ovvero tra noi non c'erano ostacoli.

Domenica mattina terzo contatto mentre ero a scalare in valle Po. L'altro operatore era a 25 km di distanza su una montagna a nord di me. Tra l'altro ho sentito prima di contattarlo lo stesso operatore che sulla banda RRM parlava con un altro operatore. Non ho potuto mettermi in contatto in quel momento perché stavo facendo sicura al socio e mi sarebbe sembrato poco carino lasciarlo da solo per rispondere...

Insomma mi pare di capire da questo approccio iniziale che almeno dalle mie parti la rete è abbastanza diffusa e soprattutto che funziona. Forse poco alla volta sta arrivando il momento, almeno qui, in cui la rete può effettivamente iniziare ad essere usata in modo *sistematico* per gli scopi per cui è stata ideata (comunicazioni sulla sicurezza e richieste di aiuto).

Bella cosa.


Grazie mille per il tuo feedback!!!
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Danilo » lun gen 25, 2016 0:09 am

è ottima idea più sicurezza in montagna però in caso di chiamata al 118 tariffa raddoppiata rispetto ai normali possessori di spartanissimi cellulari che magari si son fatti un culo così per girare in giro per trovare campo per allertare.
troppo facile così...
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda VECCHIO » lun gen 25, 2016 19:02 pm

In 20: soluzione telefono.
http://www.ecodibergamo.it/stories/vall ... 162897_11/

Stiamo diventando come qui sotto? Come si fa con la sicurezza?
Un esperimento riproducibile: se si fanno passare delle pecore in una strettoia con un asse di traverso, le prime si fermano, ma capiscono che devono saltare e quelle che seguono saltano senza più fermarsi a ragionare, se si toglie l'asse tutte continuano a saltare, ma proprio tutte!
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » lun gen 25, 2016 19:54 pm

scusatemi se sono brusco, ma secondo mè non ne cavate nulla...a parte chi è appassionato di radio & c. gli altri non girano tutto il giorno in ascolto... :roll:
e poi, serve?
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Danilo » mar gen 26, 2016 11:10 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:scusatemi se sono brusco, ma secondo mè non ne cavate nulla...a parte chi è appassionato di radio & c. gli altri non girano tutto il giorno in ascolto... :roll:
e poi, serve?

serve ad alimentare la circolazione aerea e terrena
dell'etere non ti so dire ma anche lì....,mah :roll:
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Pié » mar gen 26, 2016 11:34 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:scusatemi se sono brusco, ma secondo mè non ne cavate nulla...a parte chi è appassionato di radio & c. gli altri non girano tutto il giorno in ascolto... :roll:
e poi, serve?


più che altro mi ricordo quanto si dibattesse accanitamente 10 anni fa, qui e su fv, nel chiedersi se fosse etico o meno portarsi il cellulare in montagna.
Mi meraviglia sempre quanto, in tutto sommato poco tempo, siano cambiati gli usi ed i costumi di chi gira in montagna.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » mar gen 26, 2016 12:08 pm

Danilo ha scritto:è ottima idea più sicurezza in montagna però in caso di chiamata al 118 tariffa raddoppiata rispetto ai normali possessori di spartanissimi cellulari che magari si son fatti un culo così per girare in giro per trovare campo per allertare.
troppo facile così...

Di certo non è una gara a chi fa più o meno strada per allertare i soccorsi. A prescindere che la prevenzione si fa soprattutto e prima di tutto con la testa e con l'esperienza, sta poi nel singolo a dotarsi di strumenti opzionali che potrebbero facilitare/velocizzare le operazioni di ricerca e soccorso.

VECCHIO ha scritto:In 20: soluzione telefono.
http://www.ecodibergamo.it/stories/vall ... 162897_11/

[...]


Peccato che in montagna spesso la copertura GSM è assente... Frequento spesso zone delle Dolomiti in cui il segnale è assente.

"Il 112 lo puoi chiamare anche se non prende il cellulare" ... Sfatiamo questo mito: riesci a chiamare il 112 se almeno uno dei 3 operatori italiani copre la zona... Altrimenti... :roll:

Ma a prescindere anche dell'allerta dei soccorsi, il progetto principalmente ha altri scopi, ovvero quella di utilizzare il CANALE 8-16 come frequena radio unificata sulla quale interscambiare informazioni di sicurezza, a prevenzione di un'eventuale situazione di emergenza. Vi invito, appena avete 10 minuti liberi, a rileggere tutte le risposte a questo topic... Alla fine sono tre paginette, dai! Però viste le ultime risposte il nostro obiettivo non è chiaro!

sergio-ex63-ora36 ha scritto:scusatemi se sono brusco, ma secondo mè non ne cavate nulla...a parte chi è appassionato di radio & c. gli altri non girano tutto il giorno in ascolto... :roll:
e poi, serve?

Danilo ha scritto:serve ad alimentare la circolazione aerea e terrena
dell'etere non ti so dire ma anche lì....,mah :roll:


Bèh, se Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna, soccorrittori del Soccorso Alpino, etc. etc. hanno deciso di aderire, proprio una cosa inutile non è... Specialmente quando poi l'interesse viene anche da Collegi Regionali delle Guide Alpine, da organizzazioni di Soccorso Piste, e altro ancora... E vi assicuro che la maggior parte degli utenti in possesso dell'Identificativo Radio hanno acquistato apposittamente un apparato radio compatibile (con 70 Euro ne prendete uno abbastanza buono).

Oltre all'invito di rileggere le tre pagine, vi rimando alla situazione degli ultimi 2 mesi (dati effettivi verificati): http://www.reteradiomontana.it/reramonet/copertura_2_mesi.php ... Non credo sia così inutile se tante persone, durante sessioni di alpinismo, di escursionismo, etc., hanno con se l'apparato sintonizzato sull'8-16 #-o

Pié ha scritto:più che altro mi ricordo quanto si dibattesse accanitamente 10 anni fa, qui e su fv, nel chiedersi se fosse etico o meno portarsi il cellulare in montagna.
Mi meraviglia sempre quanto, in tutto sommato poco tempo, siano cambiati gli usi ed i costumi di chi gira in montagna.


La tecnologia non sempre è superflua... Facciamo le supercorna, grattiamoci... Ma se ti succede la cosa sbagliata al momento sbagliato e al posto sbagliato, anche la semplice storta, credo proprio che uno strumento di comunicazione (cellulare o ricetrasmittente che sia) possa fare la differenza... Non capita mai, ma l'imprevisto la montagna lo riserva sempre. Meglio fare una chiamata o meglio aspettare giorni e giorni che magari qualcuno passi di li, che magari ci ritrova surgelati?

Un buon compromesso sarebbe quello di tenerlo spento e accenderlo solo in caso di necessità, così da vivere la montagna nella totale naturalezza... Ma occhio a sistemarlo in una zona protetta dal freddo, altrimeti la batteria si è scaricata del tutto nonostante il telefono sia spento...
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Pié » mar gen 26, 2016 12:28 pm

siluc ha scritto:La tecnologia non sempre è superflua... Facciamo le supercorna, grattiamoci... Ma se ti succede la cosa sbagliata al momento sbagliato e al posto sbagliato, anche la semplice storta, credo proprio che uno strumento di comunicazione (cellulare o ricetrasmittente che sia) possa fare la differenza... Non capita mai, ma l'imprevisto la montagna lo riserva sempre. Meglio fare una chiamata o meglio aspettare giorni e giorni che magari qualcuno passi di li, che magari ci ritrova surgelati?

Un buon compromesso sarebbe quello di tenerlo spento e accenderlo solo in caso di necessità, così da vivere la montagna nella totale naturalezza... Ma occhio a sistemarlo in una zona protetta dal freddo, altrimeti la batteria si è scaricata del tutto nonostante il telefono sia spento...


non sono entrato nel merito del "sia giusto o sbagliato". ognuno è libero di fare quello che gli pare.
Mi fa solo sorridere, in senso buono eh, che dieci anni fa ci scannavamo letteralmente per decidere se portarsi dietro il telefono nello zaino (spento ovviamente, mica acceso) fosse etico o meno , mentre adesso visto che il telefono non prende dappertutto ci si pone il problema della copertura radio per garantire maggiore sicurezza.
I tempi cambiano, è indubbio. ma la cosa mi fa sorridere.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda VECCHIO » mar gen 26, 2016 17:20 pm

Piè,
mi han detto che il parlamento europeo sta per liberalizzare l'uso dei fucili militari telescopici di precisione per l'abbattimento selettivo dei frequentatori delle montagne europee, col fine di diminuire i costi dei servizi richiesti alla comunità per la loro sopravvivenza.
Ora stanno solo discutendo a che cosa demandare il rilascio delle autorizzazioni all'abbattimento.
Di sicuro il numero dei capi non sarà limitato come lo è per gli animali e non ci sarà una tassa annuale da pagare.
I costi di smaltimento dei cadaveri sono stati calcolati in circa il 2,7% di quelli sostenuti attualmente per la protezione dei frequentatori.
Il cai si è opposto.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » lun feb 01, 2016 13:02 pm

Come allertare il Soccorso Alpino nel caso in cui ci trovassimo in una zona in cui il telefono non ha segnale?

La Rete Radio Montana con la sua frequenza unica nazionale potrebbe rivelarsi un supporto utile per allertare indirettamente gli organi preposti al soccorso in montagna. Un utente che riceve via radio la nostra richiesta di aiuto potrebbe rilanciare telefonicamente l'allarme, a patto che almeno lui sia sotto copertura cellulare GSM.

>> Leggi l'articolo
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Mcnab » lun feb 01, 2016 13:37 pm

bell'idea, per quello che posso, per le poche volte che sono in montagna mi segnalerò.
per le PMR usandole anche a lavoro consiglio come rapporto qualità prezzo Intek che hanno potenze d'uscita in versione Export anche a 10W.
Kenwood o motorola sono molto valide ma costano tanto in rapporto a quello che serve all'utente medio.

chiedo all'organizzatore del sistema: ma una App per poter vedere sul momento in base al GPS dove si trova chi ha una portante accesa? così da sapere se in zona c'è copertura della rete prima di intraprendere una escursione
L'Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » lun feb 01, 2016 13:57 pm

Mcnab ha scritto:bell'idea, per quello che posso, per le poche volte che sono in montagna mi segnalerò.
per le PMR usandole anche a lavoro consiglio come rapporto qualità prezzo Intek che hanno potenze d'uscita in versione Export anche a 10W.
Kenwood o motorola sono molto valide ma costano tanto in rapporto a quello che serve all'utente medio.

chiedo all'organizzatore del sistema: ma una App per poter vedere sul momento in base al GPS dove si trova chi ha una portante accesa? così da sapere se in zona c'è copertura della rete prima di intraprendere una escursione


Ciao Mcnab,
se valuterai l'adesione ufficiale al Progetto, avrai modo di consultare tutte le informazioni tramite RERAMONET, il nostro Sistema Informativo-Gestionale. Potrai inoltre selezionare le tue regioni di interesse, per le quali riceverai un'e-mail ogni volta che un utente pubblicherà gli estremi della sua attività, in modo di capire chi potresti avere nei dintorni.

E' già in fase di sviluppo una web-app (accessibile da smartphone), ma attualmente ha funzioni limitate in quanto in fase di sviluppo. L'unica funzione disponibile è proprio quella di segnalare l'inizio dell'attività outdoor in tempo reale (si segnala l'inizio attività e il termine attività, con informazioni aggiuntive sul percorso, la zona, etc.).

Non c'è però il tracciamento in tempo reale... Se in montagna il telefono non prende, come fai ad inviare la posizione aggiornata in tempo reale?

E' in programma lo sviluppo di app (Android e iOS) dedicate, ma per ora termineremo la web-app... Facciamo tutto con risorse private... Personalmente so sviluppare, e sto sviluppando, RERAMONET (versione PC/Desktop e versione Mobile), ma non ho competenze in ambito App; e pertanto servono fondi (e tempo libero) che per ora non abbiamo!

Ti invitiamo a richiedere l'assegnazione dell'Identificativo Radio, così da ottenere l'accesso a RERAMONET.

Per adesso mostriamo già in Home Page (vedi sito ufficiale) una mappa con gli utenti attivi in tempo reale, che si basa sulle informazioni che ogni utente pubblica... E' fondamentale pubblicare gli estremi dele proprie escursioni, etc. per avere questa mappa quanto più attendibile!

Hai già e radio... Ti aspettiamo nel progetto!!!
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Mcnab » lun feb 01, 2016 16:08 pm

Si non parlavo di tracciatura in tempo reale poiché se manca connessione mancherebbe anche quella ma solo indicazione della zona (che per altro ho visto sul sito che si trova già).
Procedo.
Si ho diversi apparati.
L'Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Danilo » lun feb 01, 2016 18:38 pm

per me è un incentivo in più ad andare nel pericolo.
io se devo andare in montagna e mi addentro in zona dove capisco che non ho campo col mio cellulare preferisco lasciar perdere e rinuncio a continuare
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