Roberto ha scritto:In parete il rischio è tangibile, anche un cretino incosciente capisce che se gli si rompe un appiglio o esce una piccozza e non ha protezioni sotto, si rompe qualcosa; sulla strada, al volante della propria auto, si ha la falsa sensazione di sentirsi protetti, all'interno della scatola metallica con le ruote, bel legati al sedile dalle cinture, rassicurati da innumerevoli airbag, ed invece, dietro una curva, ti può aspettare la "comare secca"!
Non sono daccordo, tutti noi sappiamo dell'esistenza di determinati rischi, non penso che siamo tutti teste di c@@@o che non vediamo niente, ma lìabitudine, il saperci padroni dei nostri mezzi, ci nasconde questa realta.
Questo è chiaro per i pericoli soggettivi, per quelli oggettivi, comunque pensiamo di poterli evitare.
Nessuno di noi, penso, va in montagna con addosso la paura, non riuscirei a capirlo!
L'esempio delle moto calza a pennello, io non lo vedo in strada ma ad esempio, nel motocros, un al di fuori vede in un triplo un grande pericolo,chi corre lo fa tranquillamente e magari ci fa anche qualche acrobazia, perche è padrone ( o pensa di esserlo) di quello che fa.