record sul Cervino: salita e discesa in 2 ore e 52?

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Messaggioda Aldino » mer ago 28, 2013 12:07 pm

se il cervino o il cervone si fanno in 2 minuti/ore/giorni/mesi/anni personalmente poco mi importa.
Consiglio a tutti, a chi corre e a chi cammina, in verticale o in orizzontale , il libro di Fabrizio Pistoni Elogio del limite. Lo consiglio perchè è un bel libro, ben scritto e a tratti persino divertente di quel che passa negli occhi e nella mente (e nelle gambe) di uno che fa ste robe e mentre le fa.
ciao
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Messaggioda Stef » mer ago 28, 2013 15:05 pm

grazie del consiglio!
training a lot
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Messaggioda Aldino » gio ago 29, 2013 8:19 am

Stef ha scritto:grazie del consiglio!

bon, fammi sapere se è piaciuto anche a te :D
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Messaggioda looka » gio ago 29, 2013 10:07 am

scairanner ha scritto:Ciao a tutti!


Speravo in un intervento del genere, benvenuto! :D
www.petaloargento.com e poi puoi morire
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Messaggioda Marco Anghileri » ven ago 30, 2013 21:52 pm

bella la lentezza, come altrettanto il contrario....
bello anche il fatto di poter scegliere ed esser capaci d'andare lenti oppure veloci in base alle voglie ed agli stimoli...

certo è...che un Burgada potrà sempre e tranquillamente scegliere di scalare il Cervino,etc, alle nostre volocità,
difficile, anzi, impossibile per noi fare il contrario!!!

a me queste cose mi lasciano sempre positivamente colpito ed un pò di stimolo me lo danno....ma non per cercare di emulare quegli extraterrestri ma per aver l'ennesima conferma che i limiti troppo spesso son nella mente e non nel fisico ed ognuno di noi, esseri umani, sicuramente è ben lontano dal proprio limite :D
questi esempi a volte mi aiutano per provare a spingere un pò di più...perchè no? male certo non fa :!: :wink: :lol: :lol:
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Messaggioda mandella » dom set 01, 2013 22:43 pm

danielegr ha scritto:Si parla in questo periodo di rivalutare lo "slowfood" il mangiare lentamente per gustare appieno il cibo: forse sarebbe giusto rivalutare lo "slow mountain" per apprezzare meglio la montagna.


Non riesco a fare a meno di commentare questa frase.

Secondo me l'apprezzare meglio la montagna non dipende dalla velocità a cui si va, ma dalla singola persona.

Un paio di settimane fa ho portato due miei amici (due forti atleti di biathlon) in cima al Gran Paradiso.

Lo abbiamo fatto in velocità da Pont alla madonnina della cima in 3h 26min: un tempo nemmeno paragonabile alle prestazioni di Kilian, ma per noi soddisfacente.

Siamo arrivati in cima per primi quel giorno e abbiamo potuto godercela tutti soli per una buona mezz'ora (cosa rarissima sul Gran Paradiso). Ai miei amici brillavano gli occhi per lo spettacolo che si stavano godendo.

Mentre scendevamo abbiamo incrociato le cordate che stavano salendo dal Vittorio Emanuele e dallo Chabod e non ho potuto fare a meno di chiedermi chi quel giorno si fosse goduto di più il Grampa ed abbia "apprezzato meglio la montagna": io e i miei amici che siamo saliti leggeri e veloci e abbiamo potuto goderci il sole in cima in tranquillità o le persone che salivano con un passo da "ritirata di russia" e gli occhi fuori dalle orbite per la fatica?

ciao
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Messaggioda NoTrail » gio set 05, 2013 11:08 am

Beh, è innegabile che chi può andare veloce può anche scegliere di andar lento, mentre è assai più raro il contrario. Da quando mi sono "convertito" alla corsa in montagna ho scoperto un modo diverso di vivere l'andar per monti, sicuramente contaminato dal mondo della velocità, ma che ha una quantità di side-effect positivi che non ti aspetteresti mai.
Molti li avete già citati: la possibilità di fare salite che altrimenti, per mille motivi, non avresti il tempo di fare; la figata di sentire il tuo fisico e la tua mente potenziarsi e giocare su un terreno nuovo, quello della Fatica con la "F" maiuscola, e trarne un inaspettato giovamento.

C'è un'incredibile poesia in una corsa a perdifiato in discesa su un single-track alpino a 3000m, difficile da raccontare perché è un po' come tornare bambini, emozionarsi con un gioco per piccoli esploratori cresciuti e un po' scavezzacollo. Inoltre, s'impara ad apprezzare ancora di più l'andare per monti con calma, con lentezza, respirando la montagna senza il fiatone, perché le due possibilità diventano occasioni diverse, complementari del vivere la montagna. Una alimenta la voglia dell'altra, e vi posso assicurare: quando si ha l'allenamento per le salite in velocità si ha una condizione fisica che ti fa godere quelle più lente in maniera stratosferica.

Condivido in pieno la visione di Roberto, la montagna, che sia via, tiro, sentiero o generica salita detta il suo tempo, che però io trovo essere assolutamente soggettivo, meravigliosamente personale. La salita in velocità di una cima come la gita a passo lento con mio figlio a spalle, due facce di una stessa medaglia.

Kilian ha molto più la testa dell'alpinista che del corridore (inteso come podista). Approfondendo un po' il personaggio, cosa che nessun quotidiano italiano avrebbe la maturità professionale di fare, si capisce in un attimo che non abbiamo di fronte un recordman da baraccone, ma un ragazzo molto dotato e con doti atletiche notevoli, che però fa della sua visione della vita e della montagna i suoi punti di forza. La velocità di Kilian nasce da quella che si insegna a chi va in montagna: meno tempo esposti ai pericoli oggettivi, meno tempo per diminuire i rischi di non tornare a casa. Vi invito a fare una navigata sul sito di "Summits of my life", il progetto in cui rientra il record del Cervino. Non c'è freddezza nel cuore di questo ragazzo, anzi il calore con cui realizza le sue imprese scalda intere folle di scriteriati che decidono di alzare la posta in gioco e mettersi a correre in natura, invece che nel solito parco dietro casa.

L'alpinismo è altra cosa, non c'è dubbio, ma la contaminazione virtuosa è la chiave del miglioramento, per tutti. Naturalmente, sempre e rigorosamente imho ;)

A.

PS: Ueli Steck è uno dei pochi alpinisti contemporanei che abbia ottenuto notorietà pur essendo un vero purista della montagna, un atleta di valore inestimabile e una persona pacata, misurata e intelligente. Ce ne fossero, di personaggi così!!
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Messaggioda al » gio set 05, 2013 12:46 pm

Roberto ha scritto: la vera essenza dell' andar per monti.


Allora svelacela tu questa vera essenza.
Dico, "La Vera Essenza" non una "essenza qualsiasi" mi raccomando, chesso, quello che pensi tu e magari i tuoi amici, ma la VERA essenza, cioè quella che dovrebbero cogliere tutti.
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Messaggioda PIEDENERO » gio set 05, 2013 13:07 pm

al ha scritto:
Roberto ha scritto: la vera essenza dell' andar per monti.


Allora svelacela tu questa vera essenza.
Dico, "La Vera Essenza" non una "essenza qualsiasi" mi raccomando, chesso, quello che pensi tu e magari i tuoi amici, ma la VERA essenza, cioè quella che dovrebbero cogliere tutti.


a te non interessa discutere o cercar di capire. a te interessa provocare.
hai preso una frase di Roberto, che giustamente ben si presta alla critica, solo per alzare il tono, solo per far diventare la discussione una guerra con gente che poi magari si insulta, come avviene (forse meglio dire avveniva) su forum di Gulliver.
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Messaggioda al » gio set 05, 2013 13:33 pm

PIEDENERO ha scritto:
al ha scritto:
Roberto ha scritto: la vera essenza dell' andar per monti.


Allora svelacela tu questa vera essenza.
Dico, "La Vera Essenza" non una "essenza qualsiasi" mi raccomando, chesso, quello che pensi tu e magari i tuoi amici, ma la VERA essenza, cioè quella che dovrebbero cogliere tutti.


a te non interessa discutere o cercar di capire. a te interessa provocare.
hai preso una frase di Roberto, che giustamente ben si presta alla critica, solo per alzare il tono, solo per far diventare la discussione una guerra con gente che poi magari si insulta, come avviene (forse meglio dire avveniva) su forum di Gulliver.


Guarda caro amico, che normalmente e a chi scrive cose tipo "la vera essenza" di questo e di quello che non gli frega niente di discutere.
Perchè discutere significa cercare un punto in comune con gli altri e non assumere un atteggiamento remissivo, che in verità è profondamente critico, nascondendosi dietro una esperienza mistica e incomunicabile che costituisce la vera essenza di qualcosa.

Poi magari anche tu sai qual'è la vera essenza dell'alpinismo, che comunque non è andare piano per guardare il paesaggio, quello si chiama escursionismo.
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Messaggioda PIEDENERO » gio set 05, 2013 13:41 pm

al ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
al ha scritto:
Roberto ha scritto: la vera essenza dell' andar per monti.


Allora svelacela tu questa vera essenza.
Dico, "La Vera Essenza" non una "essenza qualsiasi" mi raccomando, chesso, quello che pensi tu e magari i tuoi amici, ma la VERA essenza, cioè quella che dovrebbero cogliere tutti.


a te non interessa discutere o cercar di capire. a te interessa provocare.
hai preso una frase di Roberto, che giustamente ben si presta alla critica, solo per alzare il tono, solo per far diventare la discussione una guerra con gente che poi magari si insulta, come avviene (forse meglio dire avveniva) su forum di Gulliver.


Guarda caro amico, che normalmente e a chi scrive cose tipo "la vera essenza" di questo e di quello che non gli frega niente di discutere.
Perchè discutere significa cercare un punto in comune con gli altri e non assumere un atteggiamento remissivo, che in verità è profondamente critico, nascondendosi dietro una esperienza mistica e incomunicabile che costituisce la vera essenza di qualcosa.

Poi magari anche tu sai qual'è la vera essenza dell'alpinismo, che comunque non è andare piano per guardare il paesaggio, quello si chiama escursionismo.

io ri-conosco bene la vera essenza del provocatore.
il tuo ultimo intervento la mostra bene.
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Messaggioda funkazzista » lun set 09, 2013 8:59 am

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Messaggioda cinetica » lun set 09, 2013 14:14 pm

tutto il rispetto per chi corre in montagna... per carità ! anche a me piace 'correre' anche se piu con gli sci o la mtb !

comunque sta "impresa" sul cervino mi sembra molto una prestazione falsa. Indipendentemente dalle capacità fisiche/ prestazioni atletiche andare in scarpette e maglietta su tali terreni non ha un c.xxo di senso.
Che senso hai farsi su e giu il cervino decine di volte e/o studiarsi tutti i passaggi a memoria per fare sto record del pifffero con le guide alpine sul percorso a pararti il culo se sei nei cazzi ?
Almeno Steck sull'Eiger sale adeguatamente equipaggiato, da solo e su terreno veramente difficile.

Killial mi sa di uno che sta diventando vittima di se stesso e di chi gli sta intorno ! Se ne torni a correre nei boschi o a scalare veramente le montagne e smetta di fare il fenomeno da baraccone
Ultima modifica di cinetica il lun set 09, 2013 15:19 pm, modificato 1 volta in totale.
"Forse essere vivi è proprio questo:andare alla ricerca degli istanti che muoiono". Muriel Barbery dall'Eleganza del Riccio
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Messaggioda Kinobi » lun set 09, 2013 14:17 pm




Basta fargli pagare IN TOTO il soccorso, più ricarico equo del 35%.
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Messaggioda mb » lun set 09, 2013 15:22 pm



ma i soccorsi in Francia operano in piena notte?
e lo sperone Frendo si fa in scarpe da ginnastica? saranno riusciti a montare i ramponi a lacci sulle scarpe?


ho come l'impressione che i titoli dei giornali francesi non siano meglio di quelli italiani...


da quel che ho capito, hanno ritardato per un errore di percorso e hanno chiamato i soccorsi prima di farsi sorprendere dal maltempo, il problema non è stata l'attrezzatura minima.

trovo che chiamare i soccorsi prima di cacciarsi nei guai sia meglio che far intervenire squadre di soccorritori alla ricerca di due scomparsi.
meglio anche nei confronti dei soccorritori, che rischiano meno a recuperare velocemente due persone illese piuttosto che inpiegare tempo a cercare e poi recuperare dei cadaveri...


PS se funziona come in Italia, il recupero glie lo hanno fatto pagare: non erano feriti.
Quanto manca?
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Messaggioda Ziggomatic » lun set 09, 2013 16:44 pm

Immagine

NATURISMO ESTREMO 8O

In questa immagine sensazionale scattata sabato sera da un componente del PGHM, Kilian cerca di richiamare l'attenzione dei soccorritori, proteggendo con la mano destra la sua attrezzatura standard (che forse risente dei primi effetti delle basse temperature in alta quota).







Nudismi a parte, pare fosse sufficientemente attrezzato per ghiaccio e roccia ma,per sua stessa ammissione, leggerino nei vestiti.
Capita, non ci fa una figura eccelsa ma capita.
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