ma basta!!! spittature in masino...

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Messaggioda vito » mar set 27, 2005 13:51 pm

a me hanno detto che hanno rifatto le soste con gli anelloni di calata, non so se hanno spittato in sostituzione dei chiodi vecchi esistenti (pertanto i falesisti potrebbero avere poco pane per i loro denti, visto che si troverebbero tiri lunghi con 2-3 spit max) o se la chiodatura e' stata sistematica (questo mi dispiacerebbe non poco)
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Messaggioda giudirel » mar set 27, 2005 22:54 pm

Io proporrei fittoni alle soste (se ci si cala) e poi via tutti i chiodi normali. Fessure pulite, protezioni veloci e pubblico ludibrio per chi si porta il martello.
Negli States è così ed è bello.
Oltretutto è più sicuro... piuttosto che assicurarsi a chiodi giurassici.
E' ovvio che si cala di un grado... ma ci si diverte lo stesso.
Arrampicare in dolomiti o altrove, come si è sempre usato, assicurandosi a cimeli storici, mi sembra un'attività molto spericolata
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Messaggioda il.bruno » mer set 28, 2005 9:37 am

giudirel ha scritto:Arrampicare in dolomiti o altrove, come si è sempre usato, assicurandosi a cimeli storici, mi sembra un'attività molto spericolata
C'erano giusto 150 anni di storia dell'arrampicata che non aspettavano altro che di essere buttati nel cesso dalla tua affermazione.
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Messaggioda giudirel » mer set 28, 2005 14:05 pm

La ferraglia rugginosa è lo stesso che 150 anni di storia dell'alpinismo?
Anche questa mi sembra un'affermazione spericolata....
Comunque 150 anni di storia dell'alpinismo non sono molto di fronte a 150 e più milioni di anni di storia delle montagne, che pur curandosi poco delle nostre punture di spillo meriterebbero il nostro rispetto, visto che c'erano da prima di noi e ci saranno dopo.
Comunque dei centocinquant'anni di storia dell'alpinismo fa parte anche l'esperienza statunitense dove l'etica prevede di lasciare le vie pulite e prevede che i ripetitori piazzino le migliori protezioni possibili e poi le rimuovano senza massacrare le fessure.
Un bel modo di arrampicare, dove il rischio si valuta correttamente e non si ha l'illusoria (e in quanto tale doppiamente pericolosa) di essere assicurati a cose messe chissa quando e da chissà chi che per il semplice fatto di essere vetuste non diventano automaticamente dei preziosi cimeli ma rimangono solo quello che sono: della pattumiera.
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Messaggioda il.bruno » mer set 28, 2005 14:29 pm

giudirel ha scritto:La ferraglia rugginosa è lo stesso che 150 anni di storia dell'alpinismo?
Anche questa mi sembra un'affermazione spericolata....
Comunque 150 anni di storia dell'alpinismo non sono molto di fronte a 150 e più milioni di anni di storia delle montagne, che pur curandosi poco delle nostre punture di spillo meriterebbero il nostro rispetto, visto che c'erano da prima di noi e ci saranno dopo.
Comunque dei centocinquant'anni di storia dell'alpinismo fa parte anche l'esperienza statunitense dove l'etica prevede di lasciare le vie pulite e prevede che i ripetitori piazzino le migliori protezioni possibili e poi le rimuovano senza massacrare le fessure.
Un bel modo di arrampicare, dove il rischio si valuta correttamente e non si ha l'illusoria (e in quanto tale doppiamente pericolosa) di essere assicurati a cose messe chissa quando e da chissà chi che per il semplice fatto di essere vetuste non diventano automaticamente dei preziosi cimeli ma rimangono solo quello che sono: della pattumiera.

Senti, sul principio di lasciare le vie "pulite" per rispettare le montagne come ce le ritroviamo fatte in natura con me sfondi una porta aperta.
Non sono i pezzi di ferro i 150 anni di storia, ma la pratica da te descritta con la frase
Arrampicare in dolomiti o altrove, come si è sempre usato, assicurandosi a cimeli storici

frase dal tono fastidiosamente liquidatorio, al di là delle tue considerazioni sulla sicurezza dei chiodi (e anche su quelle ci sarebbe qualcosa da dire, ma adesso fa niente).
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Messaggioda giudirel » mer set 28, 2005 19:40 pm

Sostengo con la massima convinzione che l'usanza diffusissima e che io stesso ho condiviso per decenni di andare a ripetere vie chiodate non si sa come e non si sa da chi, confidando sulle protezioni tradizionali in posto, è molto rischiosa, e principalmente perchè trasmette la falsa impressione di essere bene assicurati.
Mi rendo anche conto che il pericolo o perlomeno l'accettazione dello stesso fanno parte dell'alpinismo e sono ritenute accettabili da molti.
Mi rendo parimenti conto che alcune rocce, come le dolomiti citate non del tutto a caso, poco si prestano allo stile clean...
Da un certo punto di vista non riesco a trovare un'enorme differenza tra salire una via con molti chiodi normali o con più scanditi spit: potremmo discutere fino a dopodomani sulla tenuta dei chiodi fessura... l'unica cosa che a me pare certa che questa tenuta può essere solo stimata: come è in realtà quel chiodo lo potresti sapere solo togliendolo....
Trovo una gran differenza invece nell'arrampicare proteggendosi con nuts e friend: a parte il fatto che devi trovare il percorso, al mio modesto livello una via di sesto... diventa una via di sesto (!).
Infine mi scuso.
Il mio tono non voleva essere liquidatorio e neanche polemico... rifletteva solo una convinzione profonda e cercava di comunicare l'entusiasmo che ho provato (unito a un timore reverenziale, soprattutto all'inizio) per la scalata in stile clean.
Poi sono stato una pippa... intendiamoci... ed ho titubato molto e frequentemente...
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Messaggioda il.bruno » gio set 29, 2005 9:31 am

giudirel ha scritto:Sostengo con la massima convinzione che l'usanza diffusissima e che io stesso ho condiviso per decenni di andare a ripetere vie chiodate non si sa come e non si sa da chi, confidando sulle protezioni tradizionali in posto, è molto rischiosa, e principalmente perchè trasmette la falsa impressione di essere bene assicurati.

be', ma i chiodi si possono anche ribattere, mettere, togliere quando passa il secondo...
Mi rendo anche conto che il pericolo o perlomeno l'accettazione dello stesso fanno parte dell'alpinismo e sono ritenute accettabili da molti.
Mi rendo parimenti conto che alcune rocce, come le dolomiti citate non del tutto a caso, poco si prestano allo stile clean...

dipende, comunque nel caso delle Dolomiti il problema di rompere le fessure nel mettere e togliere i chiodi è meno rilevante
Da un certo punto di vista non riesco a trovare un'enorme differenza tra salire una via con molti chiodi normali o con più scanditi spit: potremmo discutere fino a dopodomani sulla tenuta dei chiodi fessura... l'unica cosa che a me pare certa che questa tenuta può essere solo stimata: come è in realtà quel chiodo lo potresti sapere solo togliendolo....

vedi sopra
Trovo una gran differenza invece nell'arrampicare proteggendosi con nuts e friend: a parte il fatto che devi trovare il percorso, al mio modesto livello una via di sesto... diventa una via di sesto (!).

decisamente :!: e vale anche per i gradi inferiori :!:
Infine mi scuso.
Il mio tono non voleva essere liquidatorio e neanche polemico... rifletteva solo una convinzione profonda e cercava di comunicare l'entusiasmo che ho provato (unito a un timore reverenziale, soprattutto all'inizio) per la scalata in stile clean.

no problem
Poi sono stato una pippa... intendiamoci... ed ho titubato molto e frequentemente...

abbiamo qualcosa in comune :!:
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