Pizzo Bernina, Spalla, 4020m: canalone e parete Sud: ?Direttissima?, 600m/D
Traversata: Capanna Marco e Rosa --> Forc. Bellavista --> Bivacco Pansera ai Sassi Rossi
Bellissima foto di Vitolo del 28 settembre.
Già l?anno scorso il Bernina Italiano non ci aveva deluso. Il Seracco dello Zupò e l?autunnale Canalone Marinelli al Roseg erano state due salite esaltanti, due linee logiche ed invitanti stranamente poco frequentate e lontano dalle vie comuni.
L?autunno scorso avevam già adocchiato il bel versante Sud del Bernina, lungo il quale corrono due storiche vie: la Direttissima aperta da Corti e Sala nel 1914 lungo il Canalone Sud e la linea del 1922 di Folatti, Corti e Bonola lungo la parete Sud. Col modificarsi delle pareti alpine, in seguito al cambiamento climatico, la linea che percorreremo è un mix tra le due.
Quest?anno, quando ormai la stagione ?convenzionale? si è conclusa, eccomi con Mara e Denis al bellissimo invernale del Rifugio Marinelli. Le nevicate recenti ci lasciano qualche dubbio, anche se le temperature ancora alte potrebbero preparare condizioni super. Dopo aver potuto adocchiare solo in parte il versante sud dal Roseg al Bernina, le nubi avvolgono il panorama. Giunti al rifugio non ci resta che, dopo aver acceso la stufa e consumato l?abbondante cena, coricarci sperando nel bello per l?indomani. Sarà la luna a rischiarare le nostre prime ore di marcia attraverso il Passo Marinelli Occidentale e il ghiacciaio di Scerscen Superiore. Sotto il bivio per la Capanna Marco e Rosa, purtroppo Denis decide di desistere per un fastidioso dolore alla spalla. Lungo il Canalone di Cresta Guzza in condizioni ottime giunge alla capanna e aspetta il nostro arrivo. Noi intanto proseguiamo su ottima neve dura fino alla crepaccia terminale. Legatici ed estratta la ?ferraglia? partiam su pendenze sempre maggiori e neve sempre più dura. Entrati nella rigola piazzo qualche vite e qualche friend nelle rocce ai lati. Intanto comincia ad albeggiare. L?ambiente è superlativo. In alto si vedono le rocce completamente incrostate dalla neve: bellissimo, sembra la Scozia del Ben Nevis tanto agognata la stagione scorsa. Seguendo la rigola di ghiaccio, strisce di neve durissima e divertenti goulottes guadagniamo quota. Dietro di noi si apre il panorama sul Disgrazia e sui più vicini Roseg e Scerscen con le loro creste affascinanti. Nei pressi della Breccia dello Scerscen pieghiamo a destra per un canale-pendio di ottima neve dura. Seguendo un canale tra rocce completamente incrostate, un paradiso bianco, giungiamo alla cresta della normale a quota 4000m. Alla nostra sinistra la Spalla (Punta Perrucchetti, 4021m). La traccia proveniente dalla vetta del Bernina è fonda e buona, ma evita la Spalla. Decidiamo di scendere direttamente per raggiungere Denis che ci attende. La giornata è spaziale. Le rocce ?bianche? molto suggestive. Qualche passaggio aereo, della disarrampicata, due doppie e siam al pendio che ci conduce in breve alla bella capanna. Dopo una sosta proseguiamo scendendo alla Forcola di Cresta Guzza e ancora più in basso per aggirare dei seracchi e risalire verso le Bellaviste. Da qui con percorso panoramico stupendo traversiamo alla Forcella delle Bellaviste. Da qui si apre a noi il mondo del Fellaria: il ghiacciaio lombardo del Bernina più vasto. Con lunga traversata giungiamo al fantastico Bivacco Pansera al Sasso Rosso che avevo già visitato l?anno scorso per la salita dello Zupò. Cena e a nanna. Il tempo intanto comincia a guastarsi e si alza un forte vento. Vento che ci infastidirà tutta notte. L?indomani sotto una leggera bufera scendiamo a visionare la palina ablatometrica che abbiam posizionato sul Ghiacciaio di Fellaria Ovest nel 2009, 100 cm di ghiaccio persi ;-(. Lungo il dedalo di crepacci del ghiacciaio e morene e pascoli interminabili giungiamo al Rifugio Bignami, con un clima grigion e nebbioso. Superata la diga del Lago di Gera giungiamo finalmente all?auto.
Una tre giorni superlativa. Una via anche questa a torto trascurata. Delle condizioni inusuali che l?hanno resa assolutamente indimenticabile. Insomma, gli ingredienti per voler tornare ancora una volta a scoprire le bellezze di questo versante, che non ha solo la normale del Bernina?
Il report completo al solito allo: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=14162
Qui qualche foto
Ecco la nostra meta ben innevata
Nella rigola
Patagonico