Riporto il messaggio di un mio amico:
Lo scorso ottobre due miei amici sono partiti alla volta della Grande Sassiere, arrivati
sotto l'ultimo salto di roccia han preferito depositare picche e ramponi e salire in cima
senza. Pronti a scendere si rendono conto che gli sfasciumi appena percorsi sporchi come
sono di neve non sono molto praticabili e allora dopo averci riflettuto un pò optano per
la discesa dal versante francese.
Poche settimane dopo, il giorno del nostro raduno al Porta, uno dei due torna sulle sue
traccie accompagnato da un amico, però non riescono ad arrivare a destinazione.
Ecco allora che a metà novembre Mambro, uno dei due avventurieri, ed io, ci riproviamo,
e con una logistica più che perfetta (idea sua) partiamo tenda muniti alla volta della
valgrisa. Ormai la neve arriva a Bonne e infatti la nostra spedizione si rivela un pò
disperata, infatti arrivati al punto G ma dopo 45 minuti di spalamento non troviamo
niente e siamo costretti a ridiscendere.
Conclusioni, perchè indulgenza? Per il semplice fatto che i due erano, un parroco di
casale monferrato e un mio caro amico partito a gennaio per studiare in seminario in
Perù.
Il materiale abbandonato consiste in: due paia di ramponi a cinghie, una picca classica e
una Matrix particolare con attaccata sul manico una targhetta in acciaio con la scritta
"Tania e Marco"
Chi ha intenzione di andare alla Sassiere butti un occhio, e poi se vorrà fare una buona
azione mi contatti pure qua
Il punto è proprio sotto l'ultimo salto prima della vetta
e questo è come lo abbiamo trovato a novembre