da marinoroma » lun ott 29, 2007 13:04 pm
da GAMBARO62 » lun ott 29, 2007 13:23 pm
da Enzolino » lun ott 29, 2007 13:40 pm
Il tuo messaggio mi sembra abbastanza ragionevole.GAMBARO62 ha scritto:Ragazzi spero che poi nessuno mi apostrofi con insulti vari, ma comunque voglio dire la mia anche se fuori dal coro.
PER ME SIETE TUTTI SVITATI E DOVRESTE FARVI CURARE. Sia bene inteso che lo dico come un padre o uno zio lo direbbe ai figli e non come uno che si permette di giudicare quello che fanno gli altri. Il punto sta in un sola cosa: so camminare da 45 anni eppure una volta ogni tanto(tanto) inciampo e vado disteso. Nonostante tutte le attenzioni nel testare l'appiglio prima di tirarlo,nonostante la preparazione fisica e psichica, nonostante tutto quello che volete metterci un colpo di sfiga ci puo' stare solo che se vi succede non lo potete raccontare a nessuno. La prova (sono arrogante? ) di quanto dico è nell'ultimo intervento di Roberto e cioè : quando si è trovato nella c...a ha maledetto la sua scelta ed è quello che TUTTI farebbero in quel momento. Ho letto di cose incomprensibili a me: piu' di avvicini alla morte e piu' ami la vita!!!! Un'altra : quando parto per una arrampicata in montagna metto in preventivo che potrei non tornare a casa....Ma siamo matti? Vado in montagna per le sensazioni bellissime, meravigliose che questa mi da, quando comincia a strizzarsi il culo c'è qualcosa che non va in quello che faccio....Per me!! Voglio arrampicare oggi, ma sopratutto voglio farlo anche domani e dopodomani. Poi ci sta che mi possa succedere qualcosa e visto che prima o poi dovrò abbandonare questo bel posto, potendo scegliere, preferirei che succedesse mentre sto facendo qualcosa che mi piace e non al lavoro, però il rischio dovrebbe ( non mi viene in mente un termine migliore, ma non uso il verbo esatto) essere paragonabile a quello di uscire in macchina e rischiare di fare un incidente con uno ubriaco, ma non per questo una volta arrivato a destinazione mi dovrei sentire miracolato. Boh ragazzi non prendetevela a male, forse il mio non capirvi deriva dal fatto che ho iniziato ad andare in montagna molto tardi e per questo, probabilmente, non ho passato tra le montagne quella fase dove l'essere giovani ti da quel senso di immortalià e che certe cose debbano succedere solo agli altri. Ciao
da SCOTT » lun ott 29, 2007 13:40 pm
da scheggia » lun ott 29, 2007 13:45 pm
GAMBARO62 ha scritto:Ragazzi spero che poi nessuno mi apostrofi con insulti vari, ma comunque voglio dire la mia anche se fuori dal coro.
PER ME SIETE TUTTI SVITATI E DOVRESTE FARVI CURARE. Sia bene inteso che lo dico come un padre o uno zio lo direbbe ai figli e non come uno che si permette di giudicare quello che fanno gli altri. Il punto sta in un sola cosa: so camminare da 45 anni eppure una volta ogni tanto(tanto) inciampo e vado disteso. Nonostante tutte le attenzioni nel testare l'appiglio prima di tirarlo,nonostante la preparazione fisica e psichica, nonostante tutto quello che volete metterci un colpo di sfiga ci puo' stare solo che se vi succede non lo potete raccontare a nessuno. La prova (sono arrogante? ) di quanto dico è nell'ultimo intervento di Roberto e cioè : quando si è trovato nella c...a ha maledetto la sua scelta ed è quello che TUTTI farebbero in quel momento. Ho letto di cose incomprensibili a me: piu' di avvicini alla morte e piu' ami la vita!!!! Un'altra : quando parto per una arrampicata in montagna metto in preventivo che potrei non tornare a casa....Ma siamo matti? Vado in montagna per le sensazioni bellissime, meravigliose che questa mi da, quando comincia a strizzarsi il culo c'è qualcosa che non va in quello che faccio....Per me!! Voglio arrampicare oggi, ma sopratutto voglio farlo anche domani e dopodomani. Poi ci sta che mi possa succedere qualcosa e visto che prima o poi dovrò abbandonare questo bel posto, potendo scegliere, preferirei che succedesse mentre sto facendo qualcosa che mi piace e non al lavoro, però il rischio dovrebbe ( non mi viene in mente un termine migliore, ma non uso il verbo esatto) essere paragonabile a quello di uscire in macchina e rischiare di fare un incidente con uno ubriaco, ma non per questo una volta arrivato a destinazione mi dovrei sentire miracolato. Boh ragazzi non prendetevela a male, forse il mio non capirvi deriva dal fatto che ho iniziato ad andare in montagna molto tardi e per questo, probabilmente, non ho passato tra le montagne quella fase dove l'essere giovani ti da quel senso di immortalià e che certe cose debbano succedere solo agli altri. Ciao
da marinoroma » lun ott 29, 2007 13:48 pm
Enzolino ha scritto:Personalmente spesso avrei voluto non avere certe idee, ma diventa piu' forte di me ... certe idee son come dei bambini che hai dentro e se non li fai nascere stai male ... ti senti irrequieto ...
Almeno a me capitava cosi', ed adesso capita un po' di meno ...
da Enzolino » lun ott 29, 2007 13:50 pm
Adesso non ho tempo per altri racconti.SCOTT ha scritto:Quoto marinoroma!
Vi chiederei di proseguire con i racconti, e spero lo facciate, ma vorrei aggiungere una considerazione-domanda:
I due racconti in risposta alla FREE-SOLO più significativa sono entrambi racconti di scalate "estreme" (riferito alle vostre capacità), scalate dove vi siete trovati al limite...
...quindi il valore che si assegna ad una scalata in questo stile dipende molto anche dal "livello" ... non sarebbe stata la stessa cosa se la fessura finale di Enzolino fosse stata una solida fessura di III+ o la paretina strapiombantina di Roberto dei gradoni facili...
...non ci sarebbe stato confronto con se stessi, non si sarebbe spostati il (proprio) limite un pò più in la, ...sarebbero state "free-solo senza storia" come dice Enzolino all'inizio del suo racconto...
...niente "vicolo cieco" niente "tesori dal valore inestimabile"
Scott.
da Enzolino » lun ott 29, 2007 13:59 pm
Penso che sia vera la seconda ... sono da curare ...marinoroma ha scritto:Enzolino ha scritto:Personalmente spesso avrei voluto non avere certe idee, ma diventa piu' forte di me ... certe idee son come dei bambini che hai dentro e se non li fai nascere stai male ... ti senti irrequieto ...
Almeno a me capitava cosi', ed adesso capita un po' di meno ...
beh immagino che comunque attibuisci a queste idee un'alta qualità intrinseca altrimenti probabilmente ti saresti frenato oppure come dice Gambaro saresti da curare (anche un maniaco di qualunque tipo si sente irrequieto perché ha un'idea fissa in testa).
da Roberto » lun ott 29, 2007 14:04 pm
da scheggia » lun ott 29, 2007 14:17 pm
Roberto ha scritto:Scusate se già vi ho "ammorbato" con questa storia
Non posso parlare per gli altri, ma credo che certe "esigenze alpinistiche", aspettative che ho, sono dovute ad insoddisfazione, bisogno di trovare un significato, ricerca di un motivo buono per andare avanti.
Non travisatemi, non sono un disperato disadattato che ha bisogno di rischiare la vita per avere uno scopo nella vita (se la scampo), la mia esistenza è normalissima (nei limiti delle mie anormalità), ho moglie e prole, un lavoro (si fa per dire) e una vita di relazione; ma insoddisfatto lo sono.
Penso che qualche scompenso chi scala rischiando (e vi assicuro che il free-solo non è il vero rischio, ma solo l' attivita alpinistica dove è più evidente) ce lo abbia, altrimenti non cercherebbe noie senza motivo spiegabile (almeno io non me lo spiego).
Poi c'è la "dipendenza", mi sembra chiaro che quando ti abitui a certe "emozioni" (chiamiamole così), non averne ti fa sentire insoddisfatto e inoltre ti trovi a rilanciare, come il tossico che si aumenta la dose perché ormai quella solita non gli fa abbastanza effetto.
da Roberto » lun ott 29, 2007 14:21 pm
scheggia ha scritto:questa è la parte che mi fa paura ... si è capaci di fermarsi prima della over dose???
da Enzolino » lun ott 29, 2007 15:48 pm
Penso sia proprio cosi' ... le piu' grandi cazzate le ho fatte prima dei 25 anni ... e mi e' andata bene ... molto bene ... ma basta leggere il libro di Twight per farsi un'idea di quanto l'eta' giovanile sia critica ... un sacco di amici suoi morivano prima dei 25 anni ...Roberto ha scritto:scheggia ha scritto:questa è la parte che mi fa paura ... si è capaci di fermarsi prima della over dose???
Penso di si, almeno io in qualche modo "mi gestisco" .
Il problema è semmai più serio se si è giovani ed irruenti, vogliosi e smaniosi.
Infatti mi domando spesso che mi sarebbe accaduto se avessi iniziato ad arrampicare in giovane età e non a trent' anni e già sposato. Nonostante l' età, ai primi tempi me la sono rischiata senza neppure saperlo bene ... ed infatti sono finito quasi subito all' ospedale
da Danilo » mar ott 30, 2007 23:24 pm
Danilo ha scritto:La scalata fatta in free-solo divulgata è da ALPINISTI.
La scalata fatta in free-solo a bocca chiusa è da INCAPACI DI INTENDERE E VOLERE o da ARTISTI (peccato che quest'ultimi avendo incredibili doti di creatività e sensibilità hanno la pellaccia più vulnerabile).
da quilodicoequilonego » mer ott 31, 2007 9:06 am
Danilo ha scritto:Danilo ha scritto:La scalata fatta in free-solo divulgata è da ALPINISTI.
La scalata fatta in free-solo a bocca chiusa è da INCAPACI DI INTENDERE E VOLERE o da ARTISTI (peccato che quest'ultimi avendo incredibili doti di creatività e sensibilità hanno la pellaccia più vulnerabile).
da gug » mer apr 22, 2009 17:17 pm
da gug » ven apr 24, 2009 13:05 pm
Roberto ha scritto:Non sono mai solo quando scalo in solitaria, o meglio, sono solo con la roccia intorno a me nei momenti cruciali, ma per il resto del tempo c 'è sempre una figura che mi accompagna, un amico che non c 'è più che mi è vicino.
Direi che è quasi una presenza ossessiva, una presenza a rimarcare la sua mancanza e mi crea un sottile dolore che non mi lascia mai in montagna.
Se non fossia ateo, miscredente e materialista, penserei che lui c 'è davvero, ma so che sono solo io, che da solo non faccio che ripercorrere tutte le avventure che abbiamo avuto insieme.
L' avvicinamento diventa una specie di via crucis dei ricordi. Troppi posti sono riferimento per un aneddoto, una cosa che mi disse, una promessa che gli feci, una via salita insieme.
Ezio non c 'è più da quattro anni e da allora ho intensificato le mie solitarie ... e non mi spiego perchè sono qua a raccontarvi una cosa così.
da Pié » lun apr 27, 2009 16:35 pm
da Roberto » lun apr 27, 2009 21:02 pm
da gug » lun apr 27, 2009 21:38 pm
da alberto60 » mar apr 28, 2009 8:40 am
gug ha scritto:Ho letto con attenzione tutto il topic e mi sembra di poter dire che le free solo di punta di cui parliamo sono imprese ben costruite e studiate, dove nulla è lasciato al caso. Mi viene comunque da pensare che sbagliare certe free solo così studiate per uno scalatore top può essere come per Maradona sbagliare un rigore eppure rigori ne ha sbagliati anche lui: per uno scalatore sarebbe un viaggio senza ritorno.
Una cosa certa è che chi faceva free solo con regolarità, magari tentando anche a vista, la maggior parte delle volte non è vissuto a lungo per raccontarlo, partendo da Preuss per arrivare ai giorni nostri.
Le avventure di cui avete raccontato voi, lo dimostrano: quindi forse più che un gioco sportivo mi verrebbe più da accomunarlo a un gioco d'azzardo.
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