E? riportato sul sito che anche tu menzioni: http://www.rendena.it/rendena/rendena16.htm in ?Da L'enigma "Maestri"? e mi fa piacere che tu lo reputi ?affidabile?? sarà Mark Synnott che gira con le parole ?erman ha scritto: Non ho mai sentito dire da Icio (Giarolli) che lui crede abbiano tolto i chiodi per la discesa.
erman ha scritto: Il punto massimo di Giarolli e c. è esattamente 50-60 metri sotto la cima della Egger e quindi molto più di 700 piedi (metri 213,36). Anche queste cose non sono corrette. Non si può segnare un punto di arrivo più alto di quello raggiunto e poi una montagna che di storie ne ha anche troppe.

Un interrogativo
Della spartizione delle zone del Torre da esplorare durante la doppia spedizione del 57-58, si sa: per evitare competizione aperta, Bonatti e Mauri, lasciano ai trentini il versante orientale, che assicura un accesso più agevole ed è più riparato dai venti. Quello che non so è come sia nata l?idea della via per il versante nord-orientale. Perché la scelta di Maestri cadde sulla via che li avrebbe portati al Passo della Conquista, per un itinerario ambizioso, lungo, impressionante, che forza la montagna in terreni poco intuitivi (e di lettura ancora più complessa considerando l?idiosincrasia di Maestri per il granito) e, in parte, incognito all?osservazione rispetto ad altre linee: quella della sud est, ad esempio, per media luna e colle della Pazienza? anche se ci vorranno i tentativi e la bravura di Fonrouge e gli inglesi per forzarne l?accesso e che sarebbe diventata la via del Compressore solo nel 1970.
Certo, l?ambizione è alla chiave di tutto ma questo è più argomento di dissertazione psicanalitica che trattazione alpinistica.
E un?ipotesi?
Maestri dice che sopra il colle della Conquista, salgono ?circa 100 metri a sinistra delle spigolo? con pendenze ? di circa 40-50 gradi? (!!!) ma sulla parete nord varie linee sono state ispezionate, da Erman, da Orlandi e Giarolli, dagli inglesi, dagli austriaci; nessuna traccia di Maestri, nessun chiodo di sosta o calata; anche sullo spigolo, per quanto possibile vedere (e scalare), niente di niente.
E qui, avanzo un?ipotesi e viste le dichiarazioni aleatorie dei primi protagonisti, mi sia perdonato l?azzardo. Appellandomi alla tua esperienza, Erman, tu che la parete ovest l?hai vista bene: e? possibile dal colle della Conquista attraversare la parete ovest (all?inizio sembra una strada invitante?) e raggiungere la via dei Ragni, puntando verso l?Elmo? Ovvero (e questa è fantascienza) potrebbe la cordata Maestri-Egger in condizioni ?particolari, aver raggiunto la vetta del torre, per un?altra via, aggirando il crinale nord-ovest?
Con questa ipotesi di ?fattibilità? sono all?ultima spiaggia. E ci vuol poco a scardinarla, anche perché, prima si dovrebbe prendere per assioma il fatto:
? che la cordata abbia intanto raggiunto il Colle della Conquista (le ultime prove certe si fermano molto più in basso, nei pressi del nevaio triangolare);
? che valuta possibile la scalata del Cerro Torre in prima assoluta e in buon stile alpino, in soli sette giorni andata e ritorno (quando nel primo tentativo, il superamento dei soli 300 metri del diedro inferiore avevano richiesto ben tre giorni)?
? che, a fronte di pochi cimeli ritrovati nel reticolo di varianti da decine di cordate, Maestri martellò nella roccia del Torre ben 120 chiodi normali e 70 a pressione (e vabbè anche 20 cunei di legno e 65 da ghiaccio?): qualche chiodo, i pressione o almeno quelli delle doppie dovrebbero esserci pur da qualche parte
?
Erman aspetto con piacere le foto nel tuo sito.
