indovinelli mixed-side

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda monaco » mer nov 18, 2015 17:44 pm

racconta, racconta>>>non essere sibillino...
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » mer nov 18, 2015 17:50 pm

monaco ha scritto:racconta, racconta>>>non essere sibillino...


:mrgreen:
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » mer nov 18, 2015 17:53 pm

Pié ha scritto:
*omar* ha scritto:
Pié ha scritto:In attesa di Omar, e sempre per rimanere in tema di pendii sciabili - sticazzi :!: - (perdonaci Monaco), posto questa:

"La data di apertura è, al giorno d'oggi, curiosa"


per arrivare "all'attacco" (che poi non ho mai capito quale guerra bisogna fare) si dorme per caso in un piccolo bivacco che porta il nome di un grande amico/compagno di Bonatti?


no.. si dorme comodi comodi in rifugio. ed è ancora + ad est (geograficamente parlando), ma prende sempre poco sole per quanto riguarda l'esposizione.

invece per la tua, è effettivamente zona Gran Sasso?



è per caso il fantasma del gran zebrù :?:
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » mer nov 18, 2015 18:30 pm

*omar* ha scritto:

è per caso il fantasma del gran zebrù :?:


fuochino.. ma è su una nord.. un po' più a sud :!:

ps: guarda la roccia :wink:
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » mer nov 18, 2015 18:42 pm

monaco ha scritto:racconta, racconta>>>non essere sibillino...


:lol: :lol: :lol: giusto per non essere sibillino vi mando due fotine della parete est e parete nord....così giusto per stuzzicare la voglia....
Immagine parete est

Immagine parete nord

ma ancora vi manca il nome della cima.....via vi butto lì una data vediamo chi ha studiato: 01/04/1991
c'entra con la storia.....
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » mer nov 18, 2015 19:09 pm

beh la data direi proprio che c'entra con la fine della "storia" del Maestro.. :(
che belle pareti..

di ste zone conosco proprio poco, su dicci
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda alberto60 » gio nov 19, 2015 9:44 am

Bove....

dove purtroppo il Maestro ci ha lasciato.
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda adriano » gio nov 19, 2015 10:07 am

monaco ha scritto:vell'artra, sta a est...ma prima delle crolloniti...tutte zone che conosco (spicozzamente parlando, of course) solo per le caCCate e null'altro :(
prima o poi le lacune andran colmate (specialmente nel lato sloveno!)


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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » gio nov 19, 2015 10:18 am

bravi bravi, è proprio il Monte Bove; la prima foto che ho messo è il canale N detto anche canale di valle romana: leggenda narra, salvo smentite anzi sarei curioso di sapere se qualcuno ne sapesse qualcosa in più, che il maestro finì proprio la sua corsa su quel canale: all'uscita, dentro la nebbia, "tagliò" una cornice che gli fù fatale...
Per il resto ci sono belle vie ingaggiose, purtroppo bisogna corteggiarle; data la bassa quota è difficile trovare condizioni ottimali, bisogna insomma andare a metterci il naso :!: :!: :!:
All'incirca nel mezzo della parete nord c'è una via della cordata Gigliotti-Marchini che si stacca dalla classica Maurizi-Taddei per salire un'abbozzo di goulotte sempre troppo magra (a memoria mi sembra si chiami Cristalli di Ghiaccio o roba simile); a tutt'oggi non si hanno notizie di ripetizioni integrali tanto che la prima salita viene addirittura messa in dubbio :roll:
Allo stato attuale c'è il nuovo regolamento del parco che di fatto limita l'accesso alla zona del Bove per salvaguardare i camosci che sono stati reintrodotti qualche anno fà.....occorre chiedere il permesso alle guide alpine delle marche per andare #-o
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » gio nov 19, 2015 11:58 am

sa.. per la mia ancora niente?
dai provo a mettere una foto fatta nello stesso punto, ma guardando giù

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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » gio nov 19, 2015 12:58 pm

da questa angolazione sembrerebbe la via aperta il 24/08/1937 sulla N della presanella 8)
dalla prima foto non si riusciva a capire bene la roccia :)
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » gio nov 19, 2015 13:03 pm

adriano ha scritto:
monaco ha scritto:vell'artra, sta a est...ma prima delle crolloniti...tutte zone che conosco (spicozzamente parlando, of course) solo per le caCCate e null'altro :(
prima o poi le lacune andran colmate (specialmente nel lato sloveno!)


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bella roba, impegnativa....siamo dalle parti del triglav? :roll:
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda monaco » gio nov 19, 2015 13:15 pm

ragassi...la via sul Bove e' un colpo basso.

Questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli


mi avete ispirato a buttar giu' due righine. al tempo la dedica ci sembro ovvia:

Eravamo nel pieno del superomismo iuvenilis...quando l'unico metro di paragone con il mondo era il grado. Il Supercouloir e la Modica (magri da far schifo) erano stati semplici formalita' burocratiche per poter trasferire le nostre capacita' in piolet sulle montagne. Sul ripido salivamo ripidi come saette...ma in quota e soprattutto sul facile eravamo sempre e comunque ''fuori luogo''.
Nonostante le premesse cercammo il ''wild''...uno di quei posti dove mi sentirei un invitato poco gradito ora...figuriamoci piu' di dieci anni fa. Ovviamente tra tutte le possibilita' avevamo sognato il 6 della zona. Come avremmo capito solo molto piu' tardi ''col cappero che ce lo trovi quando l'isoterma sta a 500m''.
''Ripiegammo'' su di una via del Maestro...senza gas (finito a colazione), convinti che i thermos ci sarebbero bastati, che sul pendio mediano saremmo andati rapidi...e che la discesa fosse la stessa della relazione (4h :lol: :lol: ). La realta' fu molto diversa: sul pendio mediano sputammo l'anima, nella goulotte superiore iniziarono i crampi e la discesa fu lunga il doppio del previsto. Oggi come oggi avrei gas, couscous e sacco a pelo per una notte ad un milione di stelle (o in una calda terminale)...allora il termine bivacco ci faceva rizzare i capelli.
Spalancammo la porta del rifugio 23h dopo essere partiti, ci sentivamo dei fichi, ma non avevamo imparato nulla! Ci vollero anni per capirne qualcosa...dopo le 25h dell'Ipercouloir (dodici in discesa nella tempesta!!), dopo i ditoni congelati al Couloir N dei Drus, dopo una discesa epica dall'Ailefroide...finalmente capimmo che far la nanna in montagna era un privilegio, e non un incubo.

L'unica nota positiva, oltre ad aver percorso un estetico nastro del Maestro, fu la parte bassa. Gli spin-drift dell'alba spazzavano inesorabilmente le goulotte che danno il nome alla via. Ci spostammo un poco sulla destra e aprimmo un 100m vergini, con a meta' un tubo piuttosto interessante, raro a quelle quote. Ci sentimmo ''Alla Destra del Maestro''.
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda monaco » gio nov 19, 2015 14:01 pm

adriano ha scritto:
monaco ha scritto:vell'artra, sta a est...ma prima delle crolloniti...tutte zone che conosco (spicozzamente parlando, of course) solo per le caCCate e null'altro :(
prima o poi le lacune andran colmate (specialmente nel lato sloveno!)


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eh gia'!
ma anche il piu' classico ''Couloir dei sogni''
oppure le vie dei vari Lukic, Gromvsek
o un girino sulla piccola civetta
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda funkazzista » gio nov 19, 2015 14:13 pm

monaco ha scritto:Eravamo nel pieno del superomismo iuvenilis...quando l'unico metro di paragone con il mondo era il grado. Il Supercouloir e la Modica (magri da far schifo) erano stati semplici formalita' burocratiche per poter trasferire le nostre capacita' in piolet sulle montagne. Sul ripido salivamo ripidi come saette...ma in quota e soprattutto sul facile eravamo sempre e comunque ''fuori luogo''.
Nonostante le premesse cercammo il ''wild''...uno di quei posti dove mi sentirei un invitato poco gradito ora...figuriamoci piu' di dieci anni fa. Ovviamente tra tutte le possibilita' avevamo sognato il 6 della zona. Come avremmo capito solo molto piu' tardi ''col cappero che ce lo trovi quando l'isoterma sta a 500m''.
''Ripiegammo'' su di una via del Maestro...senza gas (finito a colazione), convinti che i thermos ci sarebbero bastati, che sul pendio mediano saremmo andati rapidi...e che la discesa fosse la stessa della relazione (4h :lol: :lol: ). La realta' fu molto diversa: sul pendio mediano sputammo l'anima, nella goulotte superiore iniziarono i crampi e la discesa fu lunga il doppio del previsto. Oggi come oggi avrei gas, couscous e sacco a pelo per una notte ad un milione di stelle (o in una calda terminale)...allora il termine bivacco ci faceva rizzare i capelli.
Spalancammo la porta del rifugio 23h dopo essere partiti, ci sentivamo dei fichi, ma non avevamo imparato nulla! Ci vollero anni per capirne qualcosa...dopo le 25h dell'Ipercouloir (dodici in discesa nella tempesta!!), dopo i ditoni congelati al Couloir N dei Drus, dopo una discesa epica dall'Ailefroide...finalmente capimmo che far la nanna in montagna era un privilegio, e non un incubo.

L'unica nota positiva, oltre ad aver percorso un estetico nastro del Maestro, fu la parte bassa. Gli spin-drift dell'alba spazzavano inesorabilmente le goulotte che danno il nome alla via. Ci spostammo un poco sulla destra e aprimmo un 100m vergini, con a meta' un tubo piuttosto interessante, raro a quelle quote. Ci sentimmo ''Alla Destra del Maestro''.

Scusate l'intrusione, me ne vado subito... è solo per =D>
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » gio nov 19, 2015 14:28 pm

monaco ha scritto:ragassi...la via sul Bove e' un colpo basso.

Questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli


mi avete ispirato a buttar giu' due righine. al tempo la dedica ci sembro ovvia:

Eravamo nel pieno del superomismo iuvenilis...quando l'unico metro di paragone con il mondo era il grado. Il Supercouloir e la Modica (magri da far schifo) erano stati semplici formalita' burocratiche per poter trasferire le nostre capacita' in piolet sulle montagne. Sul ripido salivamo ripidi come saette...ma in quota e soprattutto sul facile eravamo sempre e comunque ''fuori luogo''.
Nonostante le premesse cercammo il ''wild''...uno di quei posti dove mi sentirei un invitato poco gradito ora...figuriamoci piu' di dieci anni fa. Ovviamente tra tutte le possibilita' avevamo sognato il 6 della zona. Come avremmo capito solo molto piu' tardi ''col cappero che ce lo trovi quando l'isoterma sta a 500m''.
''Ripiegammo'' su di una via del Maestro...senza gas (finito a colazione), convinti che i thermos ci sarebbero bastati, che sul pendio mediano saremmo andati rapidi...e che la discesa fosse la stessa della relazione (4h :lol: :lol: ). La realta' fu molto diversa: sul pendio mediano sputammo l'anima, nella goulotte superiore iniziarono i crampi e la discesa fu lunga il doppio del previsto. Oggi come oggi avrei gas, couscous e sacco a pelo per una notte ad un milione di stelle (o in una calda terminale)...allora il termine bivacco ci faceva rizzare i capelli.
Spalancammo la porta del rifugio 23h dopo essere partiti, ci sentivamo dei fichi, ma non avevamo imparato nulla! Ci vollero anni per capirne qualcosa...dopo le 25h dell'Ipercouloir (dodici in discesa nella tempesta!!), dopo i ditoni congelati al Couloir N dei Drus, dopo una discesa epica dall'Ailefroide...finalmente capimmo che far la nanna in montagna era un privilegio, e non un incubo.

L'unica nota positiva, oltre ad aver percorso un estetico nastro del Maestro, fu la parte bassa. Gli spin-drift dell'alba spazzavano inesorabilmente le goulotte che danno il nome alla via. Ci spostammo un poco sulla destra e aprimmo un 100m vergini, con a meta' un tubo piuttosto interessante, raro a quelle quote. Ci sentimmo ''Alla Destra del Maestro''.


Bellissime parole :D
si corre si corre e non si vive quello che si fa..

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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda Pié » gio nov 19, 2015 14:44 pm

*omar* ha scritto:da questa angolazione sembrerebbe la via aperta il 24/08/1937 sulla N della presanella 8)
dalla prima foto non si riusciva a capire bene la roccia :)


:smt023

è lei, la Faustinelli alla Presanella, qui in versione estiva nell'agosto :!: del 2014.
Dicevo di data curiosa agli occhi di oggi, perché è la prima via della parete Nord, anche se oggi più impegnativa dello scivolo (7/'49). Chissà com'era la parete ai tempi. Guardando le foto di fine '800 ( :( ) Immagine si vede l'enorme seracco che ricopriva lo scivolo nord. Può darsi che nel '35 il seracco fosse ancora presente e quindi decisero di passare a destra dello sperone nord (08/1908).

Sciabile perchè il 21/5/1974 il grande Heini Holzer entrò in parete all'altezza della spalla del seracco (di destra) e la discese con gli sci 8O
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda monaco » gio nov 19, 2015 14:59 pm

Pié ha scritto:
Overcouloir? :wink:


bravo! mi sa che non sono stato l'unico a consumare le pagine della guidina di Quagliotto.
in realta' facemmo una variante (sotto) e l'uscita per il country couloir (come l'overcouloir, d'altronde).
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » gio nov 19, 2015 15:28 pm

Pié ha scritto:
*omar* ha scritto:da questa angolazione sembrerebbe la via aperta il 24/08/1937 sulla N della presanella 8)
dalla prima foto non si riusciva a capire bene la roccia :)


:smt023

è lei, la Faustinelli alla Presanella, qui in versione estiva nell'agosto :!: del 2014.
Dicevo di data curiosa agli occhi di oggi, perché è la prima via della parete Nord, anche se oggi più impegnativa dello scivolo (7/'49). Chissà com'era la parete ai tempi. Guardando le foto di fine '800 ( :( ) Immagine si vede l'enorme seracco che ricopriva lo scivolo nord. Può darsi che nel '35 il seracco fosse ancora presente e quindi decisero di passare a destra dello sperone nord (08/1908).

Sciabile perchè il 21/5/1974 il grande Heini Holzer entrò in parete all'altezza della spalla del seracco (di destra) e la discese con gli sci 8O


con questa foto si capisce bene il motivo della faustinelli come prima salita sulla parete N :idea: :idea: :idea:
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Re: indovinelli mixed-side

Messaggioda *omar* » gio nov 19, 2015 15:36 pm

monaco ha scritto:ragassi...la via sul Bove e' un colpo basso.

Questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli


mi avete ispirato a buttar giu' due righine. al tempo la dedica ci sembro ovvia:

Eravamo nel pieno del superomismo iuvenilis...quando l'unico metro di paragone con il mondo era il grado. Il Supercouloir e la Modica (magri da far schifo) erano stati semplici formalita' burocratiche per poter trasferire le nostre capacita' in piolet sulle montagne. Sul ripido salivamo ripidi come saette...ma in quota e soprattutto sul facile eravamo sempre e comunque ''fuori luogo''.
Nonostante le premesse cercammo il ''wild''...uno di quei posti dove mi sentirei un invitato poco gradito ora...figuriamoci piu' di dieci anni fa. Ovviamente tra tutte le possibilita' avevamo sognato il 6 della zona. Come avremmo capito solo molto piu' tardi ''col cappero che ce lo trovi quando l'isoterma sta a 500m''.
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=D> =D> =D> che avventure....mi sembra di capire che te ed il tuo compagno eravate a pari livello....insomma non c'era un leader nella cordata che comunque si "prendeva" il carico tecnico/psicologico maggiore: esperienza fatta direttamente sul campo e sulla propria buccia che fa "progredire" molto più lentamente ma crea delle basi solide, certo che anche un pò di predisposizione ci vuole :wink:
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