Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » mer feb 18, 2015 20:32 pm

undertaker777 ha scritto:se tiri fuori tutto quello che è stato scritto negli ultimi 10 anni

attenzione: questo che ho riportato è quanto dice Maestri, non sono opinioni. Poi leggendo ognuno è libero di farsi le sue di opinioni.
Io, dopo averlo sentito parlare, dopo aver letto le sue affermazioni e dopo aver sentito quanto sostenuto (anche) da Salvaterra e da Jim Donini, che ho avuto la fortuna di conoscere, la penso così. E che sia chiaro: quello che penso io vale meno di zero, sono al bar a parlarne!

undertaker777 ha scritto:he se non avesse sfruttato la fama di Maestri non se lo cagherebbe nessuno


ma infatti per me Garibotti è esattamente quello che è: una guida alpina, un buono scalatore (come 1000 altri), un compilatore di guide e un appassionato e storico della Patagonia.
Lo paragono serenamente a gente come Eugenio Pesci per il lecchese, Maurizio Oviglia per la sardegna e l'orco o cose così, senza nessuna accezione particolare. Nessuno se li caga come scalatori di punta, ma come divulgatori, appassionati e profondi conoscitori di realtà specifiche.

Non lo paragono a honnold o urubko!!! E nessuno in giro pensa che sia uno dei "grandi". O meglio, si: uno dei grandi rompiscatole!
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda undertaker777 » mer feb 18, 2015 20:48 pm

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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » mer feb 18, 2015 21:03 pm

ma non c'è niente DI maestri. C'è tutto SU maestri.
Un curriculum della madonna, per essere chiari. Mai negato che fosse uno dei più forti scalatori del mondo. Questo non lo esclude a priori dal club delle teste di ca##o, di cui fa parte con onore, e da quello dei bugiardi di cui si sospetta con troppe evidenze che faccia parte!

Queste che seguono (che copio e incollo dal link), sono le parole di Maestri.
E a proposito di Lama, anche lui sostiene che l'ultimo fantomatico tiro per raggiungere il ghiacciaio nella salita del '70 gli sembra quantomeno dubbio (esattamente come a Bridwell).
A proposito di coincidenze...



Maestri: la mia resta un’impresa
Cesare Maestri non ha mai voluto dissolvere la nebbia che circonda la sua impresa del 1959. Ha sempre risposto con sarcasmo a quelli che mettevano in dubbio la sua ascesa fino alla cima: “Che vadano lassù a cercare le prove del mio successo”. Ma dopo le accuse di Ermanno Salvaterra, prima cortesemente, poi in un impeto d’ira si è lasciato scappare: “Ce l’ho fatta. Ma questo non vuol dire che sono arrivato fino
in cima”.
Che cosa risponde a Ermanno Salvaterra?
“Non gli ho fatto causa solo per non ferire l’alpinismo. Io chiedo solo che mi si creda. Mi batto per una questione di principio. Se mettono in dubbio la mia scalata, io metto in dubbio tutto l’alpinismo. Perché solo io? Posso mettere in dubbio tutte le imprese di Messner, tutte le solitarie. Chi mi dice che è arrivato
in cima all’Everest?”
Messner ha fatto delle foto...
“Ma me ne frego. Le foto si inventano...” .
Dunque lei è arrivato in cima al Cerro Torre nel 1959?
“Non ho mai raccontato bugie. Ma non voglio dire niente. Tutti sanno che sono un uomo sincero, leale che non ha mai cercato di rovinare la reputazione di qualcuno per una prima pagina sui giornali. Sono
stato il primo perché ero l’alpinista più forte al mondo”.
Perché le tracce della sua scalata si fermano a 300 metri dalla vetta?
“Non devo nessuna spiegazione. Ho compiuto la più grande impresa al mondo, ma questo non vuol dire
che io sia arrivato sulla vetta”.
Cioè!
Per rispondere ai dubbi l’alpinista torna sul Torre affrontando d’inverno la compatta parete Sud-Est, con un compressore per piantare i chiodi a pressione. Al secondo tentativo, scrive Maestri, il capocordata abbraccia Carlo Klaus, Ezio Alimonta, Claudio Baldessarri e Daniele Angeli sulla vetta. Quando i cinque scendono lasciano in parete il compressore come prova.
Stavolta, però, i dubbi arrivano subito. Gli americani Jim Bridwell e Steve Brewer ripetono la via del 1970, scoprono che i chiodi si fermano prima del ghiaccio della cima, mettono in dubbio anche la seconda ascensione. Quando nel 1974 arrivano in vetta i lecchesi, Mountain titola Cerro Torre climbed, “il Cerro Torre è stato salito”. Per la prima volta, ovviamente.
Poi le prove si accumulano. Nel 1976 John Bragg, Jim Donini e Jay Wilson ripercorrono la prima parte della via di Maestri e Egger: le trcce di passaggio si interrompono a trecento metri dalla base, oltre quel
Non so spiegarmi. Voglio solo dire che se contestano la mia scalata, contestano tutto. Mi hanno rovinato
la vita”.
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda undertaker777 » mer feb 18, 2015 21:40 pm

Una volta raggiunta la base del fungo sommitale ricevono la notizia che una cordata spagnola vuole ripetere la via. "E in un attimo tutto il mio odio si tramutò in vendetta.-racconterà Maestri- Volevano ripetere la nostra via? Bene, se la sarebbero richiodata tutta." Maestri sfoga tutta la sua rabbia e il suo dolore per la morte di Egger e per le polemiche: vorrebbe schiodare tutta la via, ma, grazie all'intervento di Alimonta e Claus, si limiterà all'ultimo tiro. Lasciano trapano e compressore appesi alla penultima sosta, e scendono.°.


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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rampiki' » mer feb 18, 2015 23:35 pm

Se dovessi credere alla balla, il ragionamento sul suo "perché" non lo vedrei solo nelle valutazioni tecniche di inclinazione, condizioni, chiodi assenti etc.
Provate a pensare all'Argentina di quegli anni, con Fava emigrato, prima ricco poi già ridimensionato dopo gli anni del boom... e Maestri chiamato da Fava per la montagna che aveva svelato lui al mondo e già identificata come la più difficile .
Chiamò Maestri perché in un circolo italiano di Buenos Aires lesse su una rivista di una sua traversata integrale del Brenta con il titolo "Cesare solo con Cesare". Ecco, quello è l'uomo per la mia montagna.
Mettiamoci nel mezzo anche i francesi del Fitz Roy che sprecarono gli aggettivi dell'impossibile per il Cerro Torre.
Unite tutti gli ego smisurati, la posta in gioco e fateci un mix: un ragionamento più fine per chi dice che è una balla.
Neanche Rolando il "rompi-pelota" (patagonian cit.) l'ha mai tirato in ballo...o forse me lo sono perso nei suoi lunghi sermoni.

PS rf non sminuire troppo Garibotti, da Piolet d'or rifiutato per la traversata Standhardt-Torre, storico problema dove ci hanno provato i migliori patagoni (ci aggiungo l'Infinite Spur al Foraker in giornata con Steve House, altra salita da leccargli i piedi).
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » gio feb 19, 2015 10:27 am

in effetti il parallelo Pesci-Garibotti forse è eccessivo! Spero Garibotti non legga mai queste mie righe....

e adesso giochino del giovedì:

Undertaker, ti ho mai raccontato di quella volta che ho fatto la Panaroma slegato in invernale?

Posso parlarti distintamente dei singoli passi, della presa rotta prima del grande traverso, dello spit rimosso dopo la sosta dell'8c. Dei chiodi sikati da un inglese (?!?), del freddo, del seggiolino del fratello di Auer alla sosta dopo il grande traverso, della presa che mi si è rotta sull'ultimo tiro di Bellavista.

Eppure forse non l'ho fatta. Ma forse si.

E comunque a te non devo nessuna spiegazione.

Ho anche le foto!

Eppure non l'ho fatta.

fine del giochino...

Adesso pensa se ti dicessi di averla fatta sul serio, ma non avessi le foto e la mia relazione non corrispondesse alla montagna...

Scusa... ma di cosa stiamo parlando?!?
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » gio feb 19, 2015 10:28 am

rf ha scritto:in effetti il parallelo Pesci-Garibotti forse è eccessivo! Spero Garibotti non legga mai queste mie righe....

e adesso giochino del giovedì:

Undertaker, ti ho mai raccontato di quella volta che ho fatto la Panaroma slegato in invernale?

Posso parlarti distintamente dei singoli passi, della presa rotta prima del grande traverso, dello spit rimosso dopo la sosta dell'8c. Dei chiodi sikati da un inglese (?!?), del freddo, del seggiolino del fratello di Auer alla sosta dopo il grande traverso, della presa che mi si è rotta sull'ultimo tiro di Bellavista prima che si dividano le linee.

Eppure forse non l'ho fatta. Ma forse si.

E comunque a te non devo nessuna spiegazione.

Ho anche le foto!

Eppure non l'ho fatta.

fine del giochino...

Adesso pensa se ti dicessi di averla fatta sul serio, ma non avessi le foto e la mia relazione non corrispondesse alla montagna...

Scusa... ma di cosa stiamo parlando?!?
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda steazzali » gio feb 19, 2015 11:01 am

under, siccome rispondi sempre in modo interessante
volevo porti un quesito sulla salita del '70
di quella del '59 ogni persona con un QI > 15 sa che non c'è più nulla da dire

fammi capire... i chiodi si fermano 30 metri prima del fungo perchè nel '70 il ghiaccio arrivava li
dove Bridwell ha dovuto poi fare 30 metri di A2 a rivetti
una crosta di ghiaccio su un tiro di A2 quanto fa?
M9?
WI7?
io l'M9 con le picche dritte (machine che proprio dritte non sono) ho sentito che lo faceva gente come Bubu e Haston,
gente con l'8c negli avambracci

hanno fatto artif su ghiaccio?

e se han fatto qualcos di simile al grado 7 su quel tiro

come diavolo gli è venuto in mente di non salire il fungo che da quel versante chi c'è stato dice non essere nulla di particolarmente complicato

non è che , in generale, si sia esagerato un pochino con le balle

e se tu ti prendessi la briga di redigere una guida, non è che magari le salite dubbie, visto che sono più di una, le ometteresti?
Ultima modifica di steazzali il gio feb 19, 2015 11:22 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda Pié » gio feb 19, 2015 11:06 am

rf ha scritto:dei chiodi sikati da un inglese (?!?),


8O scusa scusa?! Non si salva proprio nessuno eh
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rampiki' » gio feb 19, 2015 11:24 am

steazzali ha scritto:fammi capire... i chiodi si fermano 30 metri prima del fungo perchè nel '70 il ghiaccio arrivava li
dove Bridwell ha dovuto poi fare 30 metri di A2 a rivetti


E' appurata e non balla la storia - testimoni Claus e Alimonta - che i chiodi Maestri li ha rotti in discesa per una trentina di metri, esattamente quello che divenne il "Bridwell pitch".
Maestri è arrivato alla prima neve della calotta sommitale, da lì fai una decina di metri di pendio e sei sul plateau, cammini verso il fungo e lo sali più o meno tranquillo a seconda delle annate, ben altra cosa rispetto al fungo preso dalla via dei Ragni.
Se Maestri non si è preso la briga di quest'ultimo sforzo era solo per ribadire che in vetta c'era già stato, oppure il contrario: per coprire l'eventuale balla della prima volta facendo il contrario di quello che si aspettavano i detrattori.
Forse un errore con il senno di poi, avrebbe comunque salito il Cerro Torre per primo, precedendo i Ragni.
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda Kinobi » gio feb 19, 2015 11:36 am

OT
Ma Garibotti, che vive in Italia da un pochettino in quel di Laste, come mai non scrive mai nulla in 'Tagliano?
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda il Duca » gio feb 19, 2015 11:50 am

rampiki' ha scritto:Se Maestri non si è preso la briga di quest'ultimo sforzo era solo per ribadire che in vetta c'era già stato, oppure il contrario: per coprire l'eventuale balla della prima volta facendo il contrario di quello che si aspettavano i detrattori.
Forse un errore con il senno di poi, avrebbe comunque salito il Cerro Torre per primo, precedendo i Ragni.


Ora, io non credo nemmeno un po' alla salita del '59 e Maestri mi fa antipatia (oltre al fatto che tifo assolutamente Ragni). Però se è davvero così "semplice" salire da dove è arrivato e non l'ha fatto per il motivo sopra, penso fosse veramente alla follia.
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda steazzali » gio feb 19, 2015 11:57 am

nein rampik, i chiodi li ha rotti in discesa sul tiro precedente a quello di Bridwell


Garibotti è un rompipalle ma è preciso
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » gio feb 19, 2015 12:05 pm

steazzali ha scritto:nein rampik, i chiodi li ha rotti in discesa sul tiro precedente a quello di Bridwell


Garibotti è un rompipalle ma è preciso


esatto

e lama ha detto chiaramente che non ha controllato la salita (si è tirato sulla corda a braccia e ha detto che aveva altro a cui pensare...), ma non ha trovato nessun segno di possibile calata per andare a riprendere la sosta del compressore
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda Pié » gio feb 19, 2015 12:13 pm

rampiki' ha scritto:
steazzali ha scritto:fammi capire... i chiodi si fermano 30 metri prima del fungo perchè nel '70 il ghiaccio arrivava li
dove Bridwell ha dovuto poi fare 30 metri di A2 a rivetti


E' appurata e non balla la storia - testimoni Claus e Alimonta - che i chiodi Maestri li ha rotti in discesa per una trentina di metri, esattamente quello che divenne il "Bridwell pitch".
Maestri è arrivato alla prima neve della calotta sommitale, da lì fai una decina di metri di pendio e sei sul plateau, cammini verso il fungo e lo sali più o meno tranquillo a seconda delle annate, ben altra cosa rispetto al fungo preso dalla via dei Ragni.
Se Maestri non si è preso la briga di quest'ultimo sforzo era solo per ribadire che in vetta c'era già stato, oppure il contrario: per coprire l'eventuale balla della prima volta facendo il contrario di quello che si aspettavano i detrattori.
Forse un errore con il senno di poi, avrebbe comunque salito il Cerro Torre per primo, precedendo i Ragni.

C'era uno schizzo molto preciso della melzetin in proposito, giusto Rampik?
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rampiki' » gio feb 19, 2015 12:17 pm

steazzali ha scritto:nein rampik, i chiodi li ha rotti in discesa sul tiro precedente a quello di Bridwell


Garibotti è un rompipalle ma è preciso


Dal compressore i chiodi andavano su ancora un po', foto dall'alto di Maestri sul libro "Il ragno delle Dolomiti", tra l'altro foto ben soleggiata che fa capire la bella giornata (e quindi un altro "perché")

dalla fine dei chiodi che c'erano fino a qualche anno fa, partivano i 30 metri ripuliti che poi Bridwell ha dovuto richiodare a copper e rivet, negli anni seguenti con spit aggiunti da Vitali e altri

A quel punto sei alla neve che magari scendeva di più o di meno a seconda della stagione

Maestri disse di essere arrivato alla neve, per conferma sarebbe da chiedere ai suoi due compari

rf: non so cosa c'entri Lama che è passato di lì 45 anni dopo, è salito in libera a destra... e non capisco in questa storia il tuo appunto della calata e delle soste mancanti

pié: sì c'era uno schizzo ma in rete non lo trovo, è sul libro Patagonia
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rampiki' » gio feb 19, 2015 12:35 pm

In effetti le parole di Bridwell sono diverse, ci sono 25 metri bianchi ancora

Regarding Maestri’s high-point, Bridwell commented, “Looking up I saw seven broken bolts leading up and slightly right, but 25 meters of blank granite stretched between the last bolt and the summit snow. My God, I thought, Maestri must have nailed 25 meters of ice tenuously bound to smooth rock.
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda steazzali » gio feb 19, 2015 12:50 pm

rampiki' ha scritto:In effetti le parole di Bridwell sono diverse, ci sono 25 metri bianchi ancora

Regarding Maestri’s high-point, Bridwell commented, “Looking up I saw seven broken bolts leading up and slightly right, but 25 meters of blank granite stretched between the last bolt and the summit snow. My God, I thought, Maestri must have nailed 25 meters of ice tenuously bound to smooth rock.


infatti, ricordavo che il Rolo riportava la stessa cosa

solo a me il senso delle parole di JB sembra ironico.. ?
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rampiki' » gio feb 19, 2015 12:56 pm

steazzali ha scritto:
rampiki' ha scritto:In effetti le parole di Bridwell sono diverse, ci sono 25 metri bianchi ancora

Regarding Maestri’s high-point, Bridwell commented, “Looking up I saw seven broken bolts leading up and slightly right, but 25 meters of blank granite stretched between the last bolt and the summit snow. My God, I thought, Maestri must have nailed 25 meters of ice tenuously bound to smooth rock.


infatti, ricordavo che il Rolo riportava la stessa cosa

solo a me il senso delle parole di JB sembra ironico.. ?


Ironico alla Bridwell, certamente... fa pensare però che Bridwell non abbia mai rivendicato lui stesso la prima salita di quella via, il suo completamento fino in vetta... forse già lui la considerava una via di Maestri punto e basta, con il suo dubbio finale.

In effetti, senza quei chiodi, non sarebbe forse mai salito se non a costo di più spedizioni ed un bel lavoro in artificiale dall'inizio alla fine
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Re: Salvaterra, il Torre e Maestri

Messaggioda rf » gio feb 19, 2015 13:01 pm

rampiki' ha scritto:
rf: non so cosa c'entri Lama che è passato di lì 45 anni dopo, è salito in libera a destra... e non capisco in questa storia il tuo appunto della calata e delle soste mancanti


copio e incollo

La famosa *lunghezza Bridwell, cosa ne pensi?
Me lo chiedi perché sai che Bridwell mette in dubbio che Maestri sia arrivato in cima?

Si, proprio così!
Beh, non ci ho prestato grande attenzione. Quel tiro l’ha fatto Peter (Ortner, il suo compagno di scalata n.d.r.) da primo, io ero seduto sul compressore a far sicura, e ho visto i primi 2 o 3 spit, non vedevo oltre. Io ho fatto il tiro che avevo già i ramponi calzati, tirandomi sulla corda senza t-block o jumar, avevo i miei problemi da risolvere! Non avevo tempo di controllare. Ma quello che posso dire è che non capisco come Maestri si sia calato, perché in cima all’headwall non ci sono chiodi di calata messi col compressore da Maestri.
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